Archive for Febbraio, 2015

Feb 24 2015

chi la fa l’aspetti 24 02 2015

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CHI LA FA L’ASPETTI
L’ha detto anche Gesù, all’incirca: non giudicare se non vuoi essere giudicato. Ecco da www.cremonaoggi.it, il miglior informatore cittadino, la risposta delle Autorità di Singapore alla Procura di Cremona:
“E’ un no su tutta la linea, da parte dell’autorità giudiziaria di Singapore, alla richiesta di rogatoria avanzata dalla procura di Cremona nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse. I singaporiani hanno risposto negativamente alla richiesta degli inquirenti italiani di poter sentire gli indagati che si trovano in quel Paese e di poter avere le carte dell’inchiesta.” Evidente il giudizio sulla nostra inchiesta!
Cremona 24 02 2015 www.flaminiocozzaglio.info

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Feb 24 2015

cambiare nome non basta 24 02 2015

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CAMBIARE NOME NON BASTA
Davvero comici: anche a tavola mangiano solo spaghetti democratici. Ma se aprono il becco per parlare, i plurinariciuti si tradiscono subito. In questi giorni credo abbiano battuto due record nazionali, a Cremona.
Massimo Siboni era l’ottimo presidente di Aem fino a ieri; poi scoprono che dieci anni fa aveva ricoperto una carichetta in An e scoppia il dramma: non è più degno di loro, e passi, il peccato originale è pesante anche in religione, ma non è più nemmeno adatto come manager!
Federico Centenari su www.artventuno.it riporta gustosi stralci delle lettere che i puritani offesi si scambiano.
Ancor maggiore il dramma in Consiglio comunale; due Pd si staccano e intendono costituire il nuovo gruppo, il nome: Con Renzi per Cremona. Da spanciarsi il comunicato ufficiale del partito, che raggiunge lo zenith con:
—Inoltre risulta assolutamente impropria la volontà manifestata di utilizzare il nome del Segretario Nazionale del Partito Democratico, utilizzo per il quale verranno segnalati nelle sedi opportune e conseguentemente diffidati da chi ne ha facoltà.— Si piomba di colpo nell’epoca più nera dei partiti comunisti di tutto il mondo: in una società civile è solo un Renzi ad aver il diritto di protestare per l’uso improprio del suo nome, non certo il partito o l’azienda in cui lavora!
Cremona 24 02 2015 www.flaminiocozzaglio.info

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Feb 23 2015

j’accuse-trecentonovantanove 23 02 2015

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J’ACCUSE – TRECENTONOVANTANOVE
In sintesi, Maurizio Iori secondo la Corte d’Appello di Brescia, che s’è distinta ben poco dalla Corte di Cremona, ha ucciso Claudia e Livia per il timore d’essere costretto allo stesso numero di carezze a Livia come agli altri figli; e la Corte bacchetta la Difesa, che non riesce a demolire la solidità del ragionamento: le critiche sono riduttive e non corrette. Vediamole, a partire da Giusto e Gualazzini, a Cremona:
“Ad onta degli spasmodici tentativi di dipingere il Dr. Iori come un mostro, l’accusa (tanto pubblica quanto privata) non è riuscita a spiegare la ragione per la quale l’imputato avrebbe progettato ed attuato un duplice omicidio tanto efferato quale quello che gli si attribuisce. Infatti analizzando concretamente i singoli temi, si deve inevitabilmente escludere la possibilità di individuare un motivo accreditato da un minimo di razionalità.”
Si vede immediatamente la differenza di impostazione; io stringo e metto in luce l’essenza della Corte d’Appello, ma ha veramente motivato così, come ho trascritto tante volte; e mi sembra di vederli fregarsi le mani, felici di tanta scoperta; Giusto e Gualazzini, come vedremo, ragionano come ragioniamo tutti noi, talché il risultato è siano essi a scrivere in nome del popolo italiano, non certo la Corte!
E come sempre nulla nasce dal caso: se vuoi condannare per un omicidio che non solo è impossibile da commettere, ma se fosse possibile sarebbe insensato, per forza cadi nel ridicolo!
“Il Dr. Iori aveva l’esigenza di tenere segreta nell’ambiente di lavoro la notizia della nascita di una figlia al di fuori del matrimonio, per non pregiudicare la propria carriera. La considerazione tanto banale quanto inoppugnabile che la morte di madre e figlia, anche se conseguente a un suicidio allargato, avrebbe diffuso la notizia della paternità non solo nell’ambiente di lavoro ma dovunque a livello nazionale – come poi è concretamente avvenuto – dimostra che un duplice omicidio sarebbe apparso anche ad un demente (e il Dr. Iori non lo è né lo era) come il sistema peggiore in assoluto per salvaguardare l’ipotetico segreto. Detto segreto, poi, in concreto non era mai esistito perché, nell’ambiente ospedaliero la notizia era conosciuta da tutti.”
Il cognome Iori era sul campanello di casa e sulla cassetta delle lettere di Claudia Ornesi……….
“Il Dr. Iori aveva l’esigenza di nascondere alla propria madre di essere il padre di Livia per evitarle un trauma che l’avrebbe sconvolta. La inevitabile conoscenza della notizia attraverso i mass media dopo la tragica morte avrebbe ottenuto lo stesso effetto e lo avrebbe anche inevitabilmente peggiorato.”
Provate a dar torto agli ottimi Giusto e Gualazzini; beh, io l’ho sentito a Brescia con le mie orecchie: Maurizio Iori ha progettato/eseguito l’omicidio in luglio quando la mamma era via da Crema, in ferie, perché non legge i giornali e comunque i nazionali non ne avrebbero scritto, di ritorno a Crema il mese dopo nessuno ne parlava più e lei non avrebbe mai saputo nulla!
Provate a difendervi, difendervi è il verbo esatto, in processi del genere!

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Feb 23 2015

osservazioni di un associato-settantasei 23 02 2015

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – SETTANTASEI
La Libera è sonnolenta perché Cremona è città sonnolenta; a Brescia certe cose manco le pensano; non permettono arrivino a un certo livello, come i 25 milioni di debiti. E fosse sfuggito, si metterebbero a far di conto e pagano i responsabili. Perché quando mi chiedono se la Libera ce la fa a salvarsi, io rispondo di no, convinto, ma non perché sia oggettivamente impossibile, è impossibile con gli uomini e i modi che abbiamo.
Ma vi pare, ripetuto cento volte, che i pivantonini, damigel Filippini in testa, accucciato, la Reverberi in vista in piedi sul tavolo, si incazzino per quel che scrivo io pur sapendo che è tutto vero? Che ancora oggi buona parte dei pivantonini sia convinta che io scriva numeri falsi? Che gli oppositori, non è tutta colpa loro, è che nella storia della Libera un’opposizione vera non c’è mai stata quindi manca l’abitudine, pur essendo coscienti dei fatti e delle cifre, non trovino l’unità indispensabile per procedere normalmente con tutte le contestazioni dei troppi casi ormai fin incancreniti?
Possibile che la lettera coi dieci punti d’accusa alla passata gestione non sia stata ancora consegnata ufficialmente al Collegio dei sindaci, con l’invito a indagare senza indugi?
Se gli oppositori aspettano che la maggioranza faccia, l’unico fatto a oggi, oltre a licenziare senza motivo e con la certezza di gravi risarcimenti il direttore Guido Vezzoni, è progettare di chiedere ai soci un contributo volontario di 200mila euro, a fronte dei 25 milioni, roba da diventare barzelletta di fronte all’intero mondo bancario!
Non c’è tempo da perdere, già perso troppo, un nuovo direttore, bravo, per la Provincia: non è ammissibile che da macina utili e cassaforte del Gruppo in sei anni di gestione Pennadoro, e non date la colpa alla crisi, basta leggerla, sia andata sotto di tredici milioni. Azioni di responsabilità a raffica verso gli amministratori, in primis Pivantonio, quello che senza consultare nemmeno il Comitato ha ingigantito le garanzie del contratto di Pennadoro; che come presidente della Sel s’è mai accorto di pagare carta e inchiostro più di ogni altro giornale d’Italia eccetera.
Una buona raffica di azioni di responsabilità, cari tremila soci della Libera, può anche dimezzare i debiti!

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Feb 23 2015

dal solito pulpito 23 02 2015

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DAL SOLITO PULPITO
Confermo il giudizio: la Provincia fin che c’è diretta da Zanolli Pennadoro Vittoriano è uno dei migliori giornali comici d’Italia. La sua forza è che non se ne accorgono, lui prima di tutto, poi l’editore, i proprietari eccetera, per cui continuano nell’impegno di credere sia un giornale serio e aumentano l’effetto comico!
Con qualche inconveniente. Il Punto di ieri, a base di “Autonomi e fascisti, il Comune non ceda”, temo possa provocare, oltre alle normali risate, sane querele. Affari loro, comunque, noi andiamo a ricevere, grati, la solita lezione:
“Aggressioni e danneggiamenti sono maturati in ambienti inclini alla violenza che fatalmente scaturisce dall’incapacità di confrontarsi con opinioni diverse.”
Cazzo, incapacità di confrontarsi con opinioni diverse, da che pulpito viene la predica, il trombettiere di un Pivantonio che altro non accettare l’opinione diversa, rifiuta e prevarica addirittura il voto che l’ufficializza, l’opinione diversa!
L’attribuiscono a Ford, il capostipite: il cliente può scegliere il colore che vuole, per la mia auto, purché sia nero!
Il resto della predica domenicale è sui soliti binari; godiamoci questa:
“Ma quando gli autonomi avranno perso la loro storica sede, i fascisti continueranno ad averla. E’ una situazione paradossale che potrebbe creare altre tensioni. Gli inquilini di Casa Pound non hanno alcuna intenzione di smobilitare eccetera.”
Gli amici della destra estrema di Casa Pound pagano un affitto nei modi regolati dalla legge; non mi risulta abbiano mai creato tensioni ai cittadini, nemmeno a quelli che non la pensano come loro; fanno i banchetti dove si avvicina chi vuole, né disturbano quelli degli altri.
Ma sono osservazioni semplicissime, e troppo difficili insieme, per un Pennadoro, che ha un solo obiettivo, chiaro come il sole: poiché gli autonomi attaccano, e se ne fregano dei danni alla città, tutti quelli che non devono fare politica, ma espellere la Lega da Cremona per adesso non si può, intanto cominciamo con infrangere la legge buttando fuori legge Casa Pound, poi si vedrà!
E pensare che Zanolli Pennadoro Vittoriano ci è capitato dopo tre direttori come Enrico Pirondini, Roberto Gelmini e Francesco Tartara!

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Feb 23 2015

i puntini sulle i 23 02 2015

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I PUNTINI SULLE I
La scoperta che Massimo Siboni, nominato presidente Aem dal Galimba, ha un intermezzo in An, ha scatenato quel che si può ben immaginare. Lancia in resta, un caro amico, il gladiatore Federico Fasani, su www.artventuno.it:
—Incalza il consigliere: «Mi chiedo come si stiano sentendo gli oltre 50 aspiranti manager che in assoluta buona fede hanno consegnato i loro curricula per confrontarsi con la possibilità di un incarico così prestigioso. È assolutamente legittimo che il Sindaco nomini chi vuole, compresi i propri amici, ma è altrettanto legittimo ritenere che chi ha presentato il curriculum avesse dovuto sapere che l’essere amici evidentemente era un fatto non irrilevante. O è una coincidenza?»—Federico, lo ripeto, è un caro amico, ma basta osservare la stazza per capire quanto sia lontano dallo sport; i cinquanta concorrenti avevano curricula, tutti, di grandissimo rispetto, che li han portati, tutti, in parità al 90°, e poi ancora ai supplementari: l’amicizia col Galimba o con Manzi semplicemente equivale agli obbligatori, lo prevede il regolamento, calci di rigore!
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Feb 23 2015

non agitarsi prima dell’uso 23 02 2015

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NON AGITARSI PRIMA DELL’USO
E riparte la campagna amica della Provincia fin che c’è: pagina dell’Agricoltura dedicata a Pivantonio con foto, per illustrare il suo impegno a favore dell’energia verde. Ma non si agiti troppo, il presidente uscito, la conferma a CremonaFiere se la sogna, non sarà altro che la ripetizione dell’imbottonata del 16 ottobre: mentre crede di tagliare il nastro, gli tagliano qualcos’altro!
E non per cattiveria, ma per prepararlo a ciò che succederà al Consorzio!

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Feb 23 2015

gettarsi nell’occasione 23 02 2015

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GETTARSI NELL’OCCASIONE
Il senatore comunista Pizzetti Luciano non se ne lascia sfuggire una a dimostrare chi sfascia il Partito democratico di Cremona: oggi è di turno Massimo Siboni, con un passato di destra sconosciuto ai compagni, scelto dal Galimba per fare il presidente Aem. Il senatore comunista Pizzetti, che ha sempre tentato di far fuori senza troppi problemi chi lo ostacolava, dentro e fuori il partito, non disdegnando l’amicizia pubblica coi vari Pivantonio, adesso fa l’uomo di pace per eliminare gli ultimi nemici interni di Cremona. Dalla Provincia fin che c’è di ieri:
“Ho molto apprezzato l’intervista di Massimo Siboni, a dimostrazione che la scelta del suo nome da parte del sindaco Galimberti è stata oculata e giusta. Mi fa invece specie l’incoerenza di quei ‘rivoluzionari’ del Pd che gridarono allo scandalo e all’inciucio quando Franco Albertoni venne confermato dalla giunta Perri e per questo venne additato al pubblico ludibrio. Ora un nuovo corso e un nuovo sindaco, in una normale logica di ricambio, hanno scelto un amministratore che ha militato in An, una figura interessante che è stato un esponente della destra. Gli stessi che attaccarono Albertoni, dovrebbero protestare ora. Il punto però non è il silenzio di oggi, ma il vociare ingiusto di allora.”
In breve, il senatore comunista Pizzetti Luciano, uso ad alzare la voce a Cremona perché a Roma nessuno lo ascolta, crede di raccontarla soave a quelle venti/trenta persone che ancora non hanno imparato a conoscerlo; nel semplice schema: i miei, poi forse gli altri, di Siboni, Galimba eccetera non gliene frega nulla, ha semplicemente difeso il “suo” di oggi Franco Albertoni.

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Feb 23 2015

le comiche 23 02 2015

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LE COMICHE
Secondo il Corriere on line Matteo Renzi ha deciso: professori solo per concorso.
E allora per completare l’equazione rispondiamogli in coro: premier solo per voto.

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Feb 23 2015

parlare a tempo e luogo 23 02 2015

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PARLARE A TEMPO E LUOGO Se ho capito bene i due passaggi qui sotto, prima il Galimba e la sua banda promettono di chiudere l’inceneritore entro tre anni, poi si accorgono che, oltre a tutte le enormi difficoltà pratiche, devono vedersela anche con le leggi dello Stato, quindi, criticati da Toninelli, rispondono male ma non rinunciano a chiedergli di aiutarli. Complimenti vivissimi! Da www.artventuno.it «Forse all’onorevole Toninelli, impegnato nelle dinamiche nazionali, è sfuggito qualche passaggio – recita il documento –. Non ha letto con attenzione la lettera, inviata per conoscenza a lui come a tutti i parlamentari e i consiglieri regionali del territorio, indirizzata al Ministro Galletti e all’Assessore regionale Terzi a fine gennaio in cui si delineavano le cose fatte e da fare e in cui si chiedeva di escludere l’inceneritore di Cremona dalla rete nazionale prevista dallo Sblocca Italia. Una richiesta che è sempre più urgente e sempre più forte, per la quale chiediamo di nuovo a parlamentari e consiglieri di impegnarsi. Anche all’onorevole Toninelli». Quindi il Comune ripropone una ricostruzione della situazione, in cui si ricorda che «il protocollo sul decommissioning firmato da Regione Lombardia, Provincia e Comune di Cremona, Asl e Arpa a maggio 2012 è vivo e vegeto. Partito a novembre, su forte richiesta proprio da parte di questa amministrazione, il tavolo è già alla quarta riunione. Dopo approfondimenti sulla normativa e l’audizione di Lgh, proprietaria dell’impianto, il 24 febbraio 2015 avverrà l’audizione del ricercatore Enzo Favoino della Scuola Agraria del Parco di Monza. La fine dei lavori è prevista entro dicembre 2015».—————————————————————– Da www.cremonaoggi.it Con questi presupposti, secco e deciso è il “no” dell’amministrazione all’eventuale incremento dei rifiuti da bruciare. “Invitiamo ancora il parlamentare Toninelli, tutti i parlamentari del territorio e i consiglieri regionali a vigilare affinché il termovalorizzatore di Cremona venga escluso dalla rete nazionale per la circolazione dei rifiuti istituita dall’articolo 35 dello Sblocca Italia e a fare pressione affinché il Governo si confronti con le Regioni e analizzi il limite strutturale tecnico oggettivo dell’inceneritore di Cremona – conclude -. Il percorso verso il graduale spegnimento dell’inceneritore è iniziato e con forza lo porteremo avanti. Sarebbe un peccato se l’onorevole Toninelli e il Movimento 5 stelle locale non fossero al nostro fianco in questa partita”.———————————————
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