Archive for Novembre, 2017

Nov 30 2017

la legge del più forte-settecentoquattordici 30 11 2017

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – SETTECENTOQUATTORDICI Dal sito dell’Associazione nazionale magistrati (Anm) —L’Associazione Nazionale Magistrati stigmatizza con forza e fermo disappunto i gravi attacchi e le incresciose strumentalizzazioni, posti in essere da tempo e senza soluzione di continuità, dal neoeletto rappresentante delle Istituzioni siciliane, Cateno De Luca, ai danni della funzione giudiziaria e, indiscriminatamente, ai danni dei magistrati messinesi titolari o assegnatari dei procedimenti che lo riguardano.
Senza in alcun modo entrare nel merito delle vicende giudiziarie in questione, si rileva che trattasi di attacchi smodati, al di fuori di ogni limite di continenza, sferrati in ogni sede, anche non giudiziaria e in costanza dei processi che lo riguardano, nonché al di fuori degli strumenti previsti per legge per contestare i provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria e del tutto al di fuori degli argini all’esercizio del diritto di difesa e di libertà di manifestazione del pensiero. Sì tratta, altresì, di attacchi concretizzati attraverso qualsiasi mezzo di comunicazione, anche social network, con massima enfasi mediatica, in assoluto spregio della funzione giudiziaria e con grave pregiudizio della immagine di terzietà dei magistrati che sono o potrebbero essere chiamati a pronunciarsi sui fatti a lui contestati.
L’ANM esprime, quindi, solidarietà e vicinanza alla magistratura messinese, vittima di queste aggressioni, la quale continuerà ad esercitare le proprie funzioni in silenzio, soggetta solo alla legge, libera, con rigore e serenità— Da Repubblica del 24 novembre: – —Tutto annullato: per Cateno De Luca non resta in vigore più alcun divieto ed è stato tutto dissequestrato.
Il Riesame (giudici Genovese, Smedile e Miraglia) ha accolto stamattina il ricorso del deputato Udc, dopo le accuse di evasione fiscale che avevano portato lo scorso 8 novembre al suo arresto. Già il giudice per le indagini preliminari, Carmine De Rose, aveva affievolito le misure cautelari nei suoi confronti, solo tre giorni fa.
Restavano in vigore i sequestri e il divieto a ricoprire ruoli apicali in enti. Delle misure applicate a Cateno De Luca due giorni dopo la sua elezione alle Regionali, due settimane dopo, non resta più traccia.
“Ma vi immaginate: io arrestato una settimana fa e ora un gip ha ritenuto carta igienica tutta la documentazione utilizzata per arrestarmi, ma questa come si chiama? Io la chiamo mafia giudiziaria”, così aveva commentato De Luca al Tribunale di Messina la notizia della sua scarcerazione, lo scorso lunedì 20 novembre— Sopra, l’ufficialità dei magistrati italiani; sotto, ma internet offre in abbondanza articoli anche più forti, Repubblica; De Luca avrà le sue qualità, certo non quelle diplomatiche, ma basta il vittimismo del comunicato Anm per capire come sono andate le cose: sfere di cristallo alla Iori, nei suoi processi, ce ne devono essere state davvero tante!
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Nov 30 2017

la quintessenza della cremonesità-trecentottantasette 30 11 2017

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – TRECENTOTTANTASETTE
Non è vero, naturalmente, che il sito della Libera non abbia motivi di interesse, per esempio dopo sei mesi han deciso di togliere la rassegna stampa della Provincia fin che c’è sul caso Apa. Al suo posto, i verbali dei commissari ascoltati in Regione; ecco
Claudio Destro, commissario APA Cremona, l’8 novembre 2017:
—Io rispondo per la parte iniziale che riguarda Cremona soprattutto e poi il mio collega risponde alla domanda precisa del Consigliere Lena su quelli che sono i poteri ordinari e straordinari dei commissari. In maniera molto sintetica e dandovi dei numeri, quando siamo arrivati, AALO, che sarebbe Lombardia Ovest e APA Lombardia Ovest, ad aprile non era in grado di fare il bilancio. Questo era il processo di fusione che avevano cominciato loro fondendo Varese, Como e Lodi nel 2016; erano arrivati a fine anno e non riuscivano a comporre un bilancio di esercizio di chiusura del 2016. Abbiamo incaricato una società di revisione, KPMG, che con l’aiuto nostro e degli amministrativi ha chiuso il bilancio con una perdita di 2 milioni 160 mila euro nonostante ci fosse stato il processo di fusione. APA Brescia ha chiuso il bilancio con 2 milioni 120 mila euro di perdita, di disavanzo. APA Cremona ha chiuso il bilancio con 725 mila euro di disavanzo. APA Cremona, in particolare perché mi è stato richiesto, negli ultimi quattro esercizi ha perso 1 milione 260 mila euro, per cui il capitale un po’ alla volta veniva eroso. Questo è dovuto in parte, anzi, non in parte, ma soprattutto per la mancanza dei 7 milioni 600 mila euro che la Regione Lombardia ha erogato fino al 2015. Dal 2016 la Regione Lombardia non ha erogato più nulla ed è una delle Regioni in Italia che non dà nulla al sistema allevatori, mentre prima sosteneva sia il SATA che il sistema allevatori della Lombardia. Per cui, con questo disavanzo, bisognava che venisse, forse, riteniamo, qualcuno da fuori per mettere un po’ di ordine e per cercare di riportarle in equilibrio, andando, ripeto, verso quella che è una razionalizzazione dei costi che prevede l’unificazione nella regionalizzazione, un po’ come hanno fatto le banche che si sono strutturate e si sono fuse, hanno fatto cessioni di rami d’azienda, hanno fatto fusioni eccetera. Questo è il processo che noi abbiamo messo in piedi, abbiamo messo in piedi un processo che porterà alla fine a un’unica associazione che sarà l’ARAL che farà gli stessi servizi che faceva prima sul territorio in maniera razionalizzata. Sicuramente ne sarà penalizzata la parte amministrativa, come succede in tutte le aziende; quando si fa una ristrutturazione, una razionalizzazione, la parte che viene colpita è soprattutto quella amministrativa. Però ci tengo a ribadire che finora non abbiamo licenziato nessuno e di questo ci deve essere dato merito. Non abbiamo licenziato nessuno, abbiamo garantito i servizi sul territorio. Se qualcuno di voi ha parlato con gli allevatori del territorio, vi sarà stato detto che non è cambiato nulla rispetto a prima. Riteniamo che alla fine del percorso il sistema allevatori della Lombardia sarà composto da un’unica associazione regionale, come già è avvenuto per altre Regioni (il Veneto, l’Emilia-Romagna, la Puglia eccetera), e questo va nell’ambito… tra l’altro è scritto anche nel nostro sito Internet dell’AIA che si sta andando verso il processo di regionalizzazione. Pertanto non c’è altra soluzione per poter mettere in equilibrio, dal punto di vista della sostenibilità economica, le associazioni allevatori citate. Abbiamo scelto questa strada e sembra che finora le cose stiano andando per il verso giusto—-
Da aprile 2017 la Libera non fa che lamentarsi e strillare sulla Provincia fin che c’è: il commissariamento non aveva motivo, i commissari non dicono nulla eccetera. Adesso che han spiegato tutto, ufficialmente, modi gentili ma giudizi durissimi, perché non rispondono, dalla Libera?

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Nov 30 2017

scortato d’onore 30 11 2017

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SCORTATO D’ONORE
Dall’agenzia Ansa; un Papa che gira il mondo, parla con tutti, di tutto, tranne di quel che succede in casa sua, se spiacevole dirlo……
—Lo Ior ha allontanato dal suo incarico l’attuale “aggiunto” al direttore generale dell’Istituto, Giulio Mattietti, nominato nel novembre 2015 insieme all’attuale direttore generale, Gian Franco Mammì. Da quanto apprende l’ANSA da fonti qualificate, Mattietti sarebbe stato allontanato due giorni fa, scortato fuori dal Vaticano. Al momento non se ne conoscono i motivi. Interpellata, la Sala Stampa della S.Sede ha confermato l’allontanamento. A quanto risulta, inoltre, nei giorni passati ci sarebbe stato un analogo provvedimento a carico di un dipendente dell’Istituto.
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Nov 30 2017

che in cassazione non si perdano!! 30 11 2017

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CHE IN CASSAZIONE NON SI PERDANO!!
Da Repubblica; incapacità mia, non riesco a sistemare i numeri; 595 pagine per un Dna incerto……
—I difensori di Massimo Bossetti, gli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini, hanno depositato al tribunale di Como il ricorso in Cassazione contro la sentenza con cui, nel luglio scorso, i giudici della Corte d’assise di Brescia hanno confermato l’ergastolo per il muratore di Mapello per l’omicidio della 13enne Yara Gambirasio, scomparsa da Brembate (Bergamo) il 26 novembre 2010.
“Abbiamo presentato un documento di 595 pagine, in cui il nodo principale resta il Dna, è una sentenza sbagliata che non ha senso scientifico, che arriva a una conclusione ma senza avere gli elementi per emetterla. Dalla perizia al mancato accesso ai reperti, a Bossetti è stato impedito di difendersi”, spiega l’avvocato Salvagni all’agenzia Adnkronos.

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Nov 30 2017

la memoria 30 11 2017

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LA MEMORIA Succede quando, per fare il più classico degli esempi, di Genova 2001 si raccontano solo la scuola Diaz e la caserma Bolzaneto, col seguito lagnoso delle condanne della Corte internazionale eccetera: nessuna idea di scusare chi, col potere e la forza della divisa, picchia, ma il senso dell’accaduto non va mai stravolto, come intestare un’Aula del Parlamento, anche se solo per due anni, a un Giuliani Carlo. Da molti anni in Italia i veri discendenti degli squadristi sono i centri sociali e razze omologate; eppure basta che uno con la testa pelata vada in giro per mostrar quant’è furbo, che gli intellettuali d’Italia uniti ci spiegano perché il Fascismo non è mai morto e potrebbe risorgere da un momento all’altro; da Repubblica: —Ecco, un gruppo “isolato” di Skinhead è partito dal Veneto per una trasferta “ideologica” nel comasco. Si tratta di uno dei gruppi neofascisti più antichi e forti della destra estrema italiana. Non hanno in mente di menare le mani, ma di spaventare le menti. Di interrompere la vita democratica del Paese comparendo dal nulla, di congelare per qualche minuto il diritto di discussione durante una riunione di “Como senza frontiere”, una rete che unisce decine di associazioni che si occupano di migrazioni……………………….. La scena che abbiamo documentato è surreale. Ed è destinata a ripetersi ancora. Perché ci mostra il salto di qualità che i gruppi neonazisti stanno facendo in Italia, coscienti che la pregiudiziale contro di loro è caduta e che a destra ormai il ritorno di slogan, sigle e simboli che credevamo sepolti dalla storia è considerata normale da molti italiani. Accade qualcosa di simile a ciò che avveniva negli anni Venti, quando ancora ripetevamo che non c’era alcun pericolo. Che tutto era normale. Che si trattava di gruppi isolati. Eccetera— Chi sarà il nuovo Mussolini? Berlusconi o Di Maio? Salvini no, sta recitando, perché se gli lasci la Val Padana si mette a cuccia……
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Nov 30 2017

credere 30 11 2017

CREDERE, OBBEDIRE, COMBATTERE O potenziare, bloccare, pianificare; il futuro premier Di Maio Luigi ha le idee chiare e le scrive sul blog del Maestro; italiani, votiamolo senza lamentarci dopo: è da tempo che ci mostra il suo genio! —Le soluzioni tampone come bloccare i centri cittadini ai mezzi inquinanti, le domeniche ecologiche, sono necessarie ma non bastano di certo senza un’azione politica organica e strutturata. In Pianura Padana, in particolare, vivono più di 24 milioni di persone e di conseguenza è una delle zone dove l’allarme ambientale presenta il conto sanitario più elevato. Per questo ho scritto una lettera ai presidenti delle quattro regioni più colpite: Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto. C’è bisogno di un’azione coordinata: potenziare il trasporto pubblico locale con mezzi elettrici, bloccare la costruzione di nuovi impianti inquinanti, pianificare azioni di governo. Il MoVimento 5 Stelle presenterà un pacchetto di emendamenti alla legge di Bilancio per affrontare fin da subito, con la manovra finanziaria, l’emergenza smog. Proponiamo misure per investire nelle energie rinnovabili, sviluppare il verde e la riforestazione urbana, potenziare i controlli, il monitoraggio e la ricerca ambientale, investire su mobilità sostenibile, incrementare la flotta dei veicoli elettrici per il trasporto pubblico urbano.
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Nov 30 2017

il libero convincimento 30 11 2017

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IL LIBERO CONVINCIMENTO del giudice italiano, siamo sempre qui; il problema, messo giù in poche righe dal Corriere della Sera, naturalmente è complesso e ha risvolti delicatissimi, e il giudice qualche buona ragione la scrive; manca però la principale, la buona ragione da che legge è prevista? di nuovo, siamo sempre qui, il Parlamento non legifera e il giudice italiano “deve” sostituirlo: bene, perché non lo sostituisce del tutto scrivendo quale sia l’età massima per figliare, e perché; 62 e 50 come nel nostro caso, no, 61 e 48 va meglio? o è preferibile 59 e 49? Nel legiferare, nemmeno il giudice italiano è perfetto! —La bambina deve essere restituita ai genitori biologici. Mamma e papà sono una coppia del Monferrato, e la figlia – nata nel 2010 – gli era stata tolta perché considerati troppo anziani per poterla accudire e crescere. È il dramma di Gabriella Carsano, oggi 57enne, e del marito Luigi Deambrosis (69 anni): sette anni fa sono stati ritenuti inadatti alla genitorialità dopo essere stati accusati ingiustamente di averla abbandonata in macchina per quattro minuti………………………………… Pur di avere un figlio — si poteva leggere nel primo giudizio del tribunale — hanno applicato in modo distorto le enormi possibilità offerte dal progresso in materia genetica rivelandosi poco attenti alla condizione del nascituro. Luigi e Gabriella — aggiunsero — non si sono mai posti domande sul fatto che la bambina si ritroverà orfana in giovane età e, prima ancora, sarà costretta a curare i genitori anziani che potrebbero presentare patologie più o meno invalidanti proprio nel momento in cui, giovane adulta, avrà bisogno del sostegno dei suoi genitori.
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Nov 30 2017

diffamazione, e pure aggravata 30 11 2017

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DIFFAMAZIONE, E PURE AGGRAVATA Dalla Stampa; occhio a fare battute: se siete molto ricchi vi portate dietro l’avvocato per un buon consiglio prima di aprire il becco, ma se poi vi trascinano davanti al giudice anche l’avvocato migliore del mondo potrebbe non bastare. —Selvaggia Lucarelli è «colpevole del reato di diffamazione aggravata ai danni di Barbara D’Urso, per un post pubblicato nel 2014 su alcuni social network (twitter e Instagram) in cui la blogger – commentando un’intervista resa dalla D’Urso a Daria Bignardi – aveva affermato: “l’applauso del pubblico delle Invasioni alla D’Urso ricordava più o meno quello alla bara di Priebke”». Lo ha stabilito ieri il tribunale di Milano, sezione X penale, in composizione monocratica, nella persona del giudice dott. La Rocca. Lo fa sapere in una nota il legale della D’Urso.
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Nov 30 2017

sempre la stessa storia 30 11 2017

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SEMPRE LA STESSA STORIA
La Bonaldi, sindaco di Crema, spiega:
–Su Mussolini e il fascismo la Storia ha già espresso il suo inappellabile giudizio, non è a questo compito che possiamo sentirci chiamati– Inappellabile giudizio, dice la profetessa; ma dei vincitori, non della Storia; per la Storia ci vuole più tempo, come ogni persona di vera cultura sa bene. Rossano Salini, sull’Inviato Quotidiano: –Il Novecento, con le devastazioni del nazifascismo e del comunismo, ci ha lasciato questa pesante eredità, un portato di memoria con cui dobbiamo seriamente e continuamente fare i conti– Il Fascismo, qui la Storia può già parlare, ha lasciato i danni di una piccola dittatura; e poi, credendola già finita, di una guerra, che è Patrimonio materiale e immateriale dell’umanità, e qui non serve la vera cultura, bastano i libri delle medie; metterlo a fianco di comunismo e nazismo è fargli troppo onore, o disonore, uno pensi ciò che vuole.
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Nov 30 2017

oggi a iori, domani a te 30 11 2017

OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Chi volesse, gratis, il libretto via mail, una settantina di cartelle, mi dia il suo indirizzo; i miei sono flcozzaglio@gmail.com cozzaglio.flaminio@alice.it
339 3599879 0372 431727 ———————————————
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.

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