Nov 30 2017

la legge del più forte-settecentoquattordici 30 11 2017

Published by at 10:38 pm under costume,cronaca cremonese,cronaca nazionale,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – SETTECENTOQUATTORDICI Dal sito dell’Associazione nazionale magistrati (Anm) —L’Associazione Nazionale Magistrati stigmatizza con forza e fermo disappunto i gravi attacchi e le incresciose strumentalizzazioni, posti in essere da tempo e senza soluzione di continuità, dal neoeletto rappresentante delle Istituzioni siciliane, Cateno De Luca, ai danni della funzione giudiziaria e, indiscriminatamente, ai danni dei magistrati messinesi titolari o assegnatari dei procedimenti che lo riguardano.
Senza in alcun modo entrare nel merito delle vicende giudiziarie in questione, si rileva che trattasi di attacchi smodati, al di fuori di ogni limite di continenza, sferrati in ogni sede, anche non giudiziaria e in costanza dei processi che lo riguardano, nonché al di fuori degli strumenti previsti per legge per contestare i provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria e del tutto al di fuori degli argini all’esercizio del diritto di difesa e di libertà di manifestazione del pensiero. Sì tratta, altresì, di attacchi concretizzati attraverso qualsiasi mezzo di comunicazione, anche social network, con massima enfasi mediatica, in assoluto spregio della funzione giudiziaria e con grave pregiudizio della immagine di terzietà dei magistrati che sono o potrebbero essere chiamati a pronunciarsi sui fatti a lui contestati.
L’ANM esprime, quindi, solidarietà e vicinanza alla magistratura messinese, vittima di queste aggressioni, la quale continuerà ad esercitare le proprie funzioni in silenzio, soggetta solo alla legge, libera, con rigore e serenità— Da Repubblica del 24 novembre: – —Tutto annullato: per Cateno De Luca non resta in vigore più alcun divieto ed è stato tutto dissequestrato.
Il Riesame (giudici Genovese, Smedile e Miraglia) ha accolto stamattina il ricorso del deputato Udc, dopo le accuse di evasione fiscale che avevano portato lo scorso 8 novembre al suo arresto. Già il giudice per le indagini preliminari, Carmine De Rose, aveva affievolito le misure cautelari nei suoi confronti, solo tre giorni fa.
Restavano in vigore i sequestri e il divieto a ricoprire ruoli apicali in enti. Delle misure applicate a Cateno De Luca due giorni dopo la sua elezione alle Regionali, due settimane dopo, non resta più traccia.
“Ma vi immaginate: io arrestato una settimana fa e ora un gip ha ritenuto carta igienica tutta la documentazione utilizzata per arrestarmi, ma questa come si chiama? Io la chiamo mafia giudiziaria”, così aveva commentato De Luca al Tribunale di Messina la notizia della sua scarcerazione, lo scorso lunedì 20 novembre— Sopra, l’ufficialità dei magistrati italiani; sotto, ma internet offre in abbondanza articoli anche più forti, Repubblica; De Luca avrà le sue qualità, certo non quelle diplomatiche, ma basta il vittimismo del comunicato Anm per capire come sono andate le cose: sfere di cristallo alla Iori, nei suoi processi, ce ne devono essere state davvero tante!
Cremona 30 11 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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