Archive for Marzo, 2016

Mar 25 2016

la legge del più forte-centosei 25 03 2016

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – CENTOSEI
Udienza del 16 11 2012, verbale da pagina 76. Con la sorella Paola chiudiamo il giro della famiglia Ornesi; non è vero non sapessero del secondo matrimonio di Iori, anzi, e anche il Presidente, che a norma di codice dovrebbe limitarsi a fare l’arbitro, e prendere le decisioni in Camera di consiglio, lo conferma.
Avv. Difensore, Gualazzini – Allora, volevo chiederle, visto che lei è stata interrogata tre volte nel corso delle indagini preliminari, perché non ha mai detto in nessuna di quelle tre volte che sua sorella avesse saputo che Iori si era sposato una seconda volta? Perché in nessuno di questi…
Testimone, Ornesi Paola Lucia Teresa – Non mi è stato chiesto.
Avv. Difensore, Gualazzini – … come?
Testimone, Ornesi Paola Lucia Teresa – Non è che mi è stato chiesto direttamente… Avv. Difensore, Gualazzini – Ma lei parla di tutto.
Presidente – Faccia rispondere alla testimone, prego.
Testimone, Ornesi Paola Lucia Teresa – … cioè, se mi avessero detto: “lei sapeva che Iori si fosse sposato?” dicevo: “sì, lo sapevo personalmente” cioè il problema in quel momento era un altro.
Presidente – Non l’è stato chiesto.
Avv. Difensore, Gualazzini – Ho capito, ma siccome parlano un po’ di tutto, anche dei rapporti con Iori, comunque…
Presidente – C’è una domanda specifica, se c’è una domanda specifica a cui si riferisce la legga, la legga e contesti, sennò…
Avv. Difensore, Gualazzini – … perché non l’ha mai detto prima. ————————
“Non mi è mai stato chiesto direttamente”; ecco le sue parole verbalizzate dalla Giudiziaria il 21 luglio 2011: “Le remore sul riconoscimento scaturivano anche dalla nascita quasi contemporanea di Livia con un’altra bimba di cui sconosco il nome che Maurizio aveva avuto nel frattempo con una relazione parallela”
Parole di una professoressa di lettere al liceo: la relazione parallela è un matrimonio, avrebbe puntualizzato alla eventuale richiesta della Giudiziaria. E il Presidente della Corte è d’accordo!
Così si formano le prove in Aula, come dispone la legge!

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Mar 25 2016

osservazioni di un associato-quattrocentosettantadue 25 03 2016

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – QUATTROCENTOSETTANTADUE
Una bella notizia dal sito nazionale di Confagricoltura:
—Si prospetta una Pasqua all’insegna del tutto esaurito negli agriturismi. Lo conferma Agriturist in base delle analisi del suo Osservatorio. Se il meteo terrà, la crescita potrebbe arrivare anche al 20%. Gli italiani scelgono di passare le vacanze in campagna e in mete abbastanza vicine, soprattutto per l’ospitalità familiare, per la buona cucina e per le attività “agro-culturali”. Sono più di 17.000, ricorda l’associazione agrituristica di Confagricoltura, le aziende dove è possibile dormire, 8200 quelle dove si può piantare la tenda o parcheggiare il camper, poco più di 10.000 quelli con ristorazione, 3600 dove poter degustare vini, salumi, conserve, formaggi e altri prodotti alimentari tipici del territorio.— E’ l’altra faccia di Campagna Amica dei Coldiretti: avvicinare il cittadino, che impara come si possano ignorare supermercati e alberghi; non è sempre il contadino a doversi adattare, lo facciano anche i grossi commercianti. Ecco invece una pessima notizia dal sito nazionale Coldiretti: —Togliere la data di scadenza dell’olio di oliva per favorire lo smaltimento delle vecchie scorte a danno dei consumatori è l’ultima novità in arrivo che mette a rischio la qualità, dopo l’invasione delle produzioni straniere. E’ quanto denuncia la Coldiretti con migliaia di agricoltori, che con i trattori sono scesi in strada a Bari per difendere l’agricoltura italiana, sulla base di quanto previsto dal disegno di legge europea 2015, diretto a modificare l’articolo 7 della legge n. 9 del 2013 nella parte in cui prevede un termine minimo di conservazione non superiore ai diciotto mesi per l’olio di oliva.— La battaglia dell’etichetta, ma al contrario! D’altronde, quando chi decide le sorti dell’Agricoltura italiana è fatto a misura di un De Castro, non dobbiamo stupirci di nulla. Ecco l’inizio trionfale dell’intervista pubblicata martedì dalla Provincia fin che c’è: “Credo che l’Europa abbia finalmente preso coscienza, per la prima volta ma in modo chiaro, della necessità di intervenire sul fronte della sovrapproduzione di latte…. Oggi l’eccesso di produzione costituisce senza dubbio il problema principale per il comparto. Eccetera” E’ un po’ la scoperta dell’acqua calda, che la Provincia fin che c’è sostiene: riduci alla metà il numero degli allevatori e il prezzo del latte schizza verso l’alto; i guai non sono nati per la pessima gestione della fine delle quote latte, che spettava ai grandi politici; infatti sempre De Castro lo spiega: “è chiaro che la fine delle quote avrebbe dovuto coincidere con una migliore gestione dell’offerta”. La Provincia fin che c’è lo ospita per dargli modo di sgridare il suo editore, la Libera, che assieme agli allevatori di tutta Italia non ha saputo calibrare l’offerta. Di Zanolli ce n’è uno, ancora una volta. E che volete mi metta ancora a scrivere, amici agricoltori veri della Libera, cioè la maggioranza, se vi fate trattare così da un vostro dipendente, ben pagato. Fate bene a non occuparvi del voto promesso a maggio, anzi, fareste meglio a consegnar le deleghe a Pivantonio, ci pensa lui a smistarle dove bisogna!
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Mar 25 2016

ma non ci dicano 25 03 2016

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MA NON CI DICANO! Oggi non esce la Stampa, sciopero dei giornalisti; che spiegano ai lettori; sotto, la parte finale del comunicato. Ma figuriamoci se al gruppo Espresso/Repubblica, cofondatore Scalfari Eugenio, passa per la mente ridurre i diritti dei lavoratori! —Siamo dell’idea, infine, che quando si difendono i diritti di un gruppo di lavoratori il comportamento di altre aziende non possa essere un parametro di riferimento. In vista della fusione con il gruppo editoriale l’Espresso, infine, ci sembra essenziale tenere alta l’attenzione sulla correttezza di tutte le prassi sindacali. Sappiamo che ci aspetta un periodo di grandi cambiamenti, non intendiamo permettere che questa sia l’occasione per ridurre i diritti di tutte le persone che lavorano nella nostra azienda.
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Mar 25 2016

la lettera e i fatti 25 03 2016

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LA LETTERA E I FATTI
A Gussola un mussulmano incide sul cancello di casa la scritta: Allah Akbar. Dubbi sull’idea sottintesa; va detto che la scritta significa semplicemente “Dio è grande”, spiega www.cremonaoggi.it dando la notizia. Anche il “Dio lo vuole” delle crociate esprimeva un concetto religioso, poi è seguito altro…..

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Mar 25 2016

la solita imprecisione leghista 25 03 2016

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LA SOLITA IMPRECISIONE LEGHISTA
Massimo D’Alema impartisce l’ultima lezione: anche alle moschee l’8 per mille.
Matteo Salvini: ma è matto?
No Salvini, D’Alema non è matto: viaggia con la scorta anche quando scende al bar per un caffè….

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Mar 24 2016

la legge del più forte-centocinque 24 03 2016

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – CENTOCINQUE
In attesa da oltre tre mesi che la Cassazione spieghi perché ha confermato in un quarto d’ora l’ergastolo a Maurizio Iori, torniamo a leggere come in primo grado a Cremona si sian formate le “prove” che han tenuto fino all’ultimo. Ancora una volta, se il testimone barcolla sotto le domande della Difesa, pronto arriva il soccorso della Croce Rossa. Verbale d’udienza del 9 novembre 2012, da pagina 85:
Avv. Difensore, Giusto – Un’altra domanda molto importante signora. Lei ci può chiarire esattamente quando voi avete saputo del secondo matrimonio del Dottor Iori? Testimone, Facchi P. – Sì, sì.
Avv. Difensore, Giusto – Quando?
Testimone, Facchi P. – Guardi, come, io vado a periodi per ricordarmi le cose. Al 15 di maggio c’è stata la comunione di mio nipotino Pietro ma lei l’ha saputo prima, perché mia figlia è venuta a sapere che Iori si era sposato e gliel’abbiamo detto, perciò lei lo sapeva. Ma non lo sapeva da lui.
Avv. Difensore, Giusto – Ecco, signora però io devo farle rilevare, che lei nel corso di una telefonata intercettata, intercorsa con sua figlia Paola in data 16 agosto del 2011 e quindi, molto tempo dopo, lei testualmente dice; io leggo il trasporto, si dice che lei commentando il recente matrimonio di Iori diceva che si trattava di una cosa pazzesca ed incredibile di cui nessuno era al corrente?
Testimone, Facchi P. – Guardi, pazzesca ed incredibile…
Presidente – Nessuno era stato al corrente?
Testimone, Facchi P. – … perché l’aveva fatto lui, era pazzesca, perché l’aveva fatta lui, perché solitamente faceva cose pazzesche ed incredibili come al solito, non so come spiegarlo.
Avv. Difensore, Giusto – Circostanza tra l’altro questa, che lei ribatte anche, ribadisce anche nella sua audizione…
Presidente – Non mi sembra che si parli di date in questo contesto che lei ha citato, Avvocato Giusto?
Avv. Difensore, Giusto – …no, non si parla di una data, chiaramente.
Presidente – Quindi?
Avv. Difensore, Gualazzini – Dopo la tragedia.
Avv. Difensore, Giusto – Infatti.
Presidente – Sì, ma non si parla di date, scusi la leggiamo tutta, me la rilegge? La rilegge pubblicamente questa intercettazione?
Avv. Difensore, Giusto – Se ritiene volentieri, signor Presidente, stiamo parlando di una intercettazione molto lunga, se vuole la leggo ma dura molto tempo.
Presidente – No, no, il pezzo che lei ha già letto, scusi, Avvocato Giusto.
Avv. Difensore, Giusto – Stiamo parlando di una intercettazione del 16 agosto 2011 alle ore 17 e 56 e 13 secondi durata 4 minuti e 56. Nel corso di questa telefonata, si dice, io non… prendo quello che è stato riportato ovviamente, si dice che commentando poi il recente matrimonio di Iori, si diceva: “si tratta di una cosa pazzesca ed incredibile e che nessuno era al corrente della cosa”.
Presidente – Al momento, io lo interpreto al momento del matrimonio che nessuno era al corrente, adesso poi ci dirà lei signora?
Testimone, Facchi P. – Ma certo è così, scusi, eh?
Presidente – Quindi, non è che l’ha saputo dopo, no?
Testimone, Facchi P. – No, no.
Presidente – Lei ribadisce quel contesto preciso di maggio?
Testimone, Facchi P. – Bravo, bravo!
Presidente – Non bravo! Io interpreto, interpreto, cioè… lei è già abbastanza chiara, e…
Testimone, Facchi P. – Mi ha capita, mi ha capita e la ringrazio.
Presidente – L’Avvocato giustamente fa le sue domande, via. Andiamo avanti!——— Secondo voi, cari lettori, alla legittima domanda dell’avvocato Giusto, chi ha risposto? Se poi v’interessa saperne di più, ecco cos’aveva detto, spontaneamente, la signora Pasqua Facchi, alla Giudiziaria il 21 07 2011:
“Mia figlia, che si confidava totalmente con me, mi ha riferito d’aver appreso che Maurizio era diventato nuovamente padre pochi mesi dopo la nascita di Livia, avendo concepito un’altra bimba con una donna che si chiamerebbe Laura e che probabilmente abita con lui alle Murie.”

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Mar 24 2016

osservazioni di un associato-quattrocentosettantuno 24 03 2016

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – QUATTROCENTOSETTANTUNO
La Libera di Cremona ha un sacco di problemi e i maggiori sono le società editoriali, lo ripeto da tempo, e il primo la Provincia fin che c’è con la direzione di Zanolli Pennadoro Vittoriano: ogni giorno il segno di Zorro, la Z di Zanolli!
Ieri un amico mi fa notare l’ultima. Prima pagina della cronaca di Cremona; per i fatti di Bruxelles il Comune decide la bandiere a mezz’asta sulla facciata del Palazzo comunale; foto: sotto le bandiere il nastro insegna di Cremona Antiquaria. Una foto di repertorio pescata male, dunque. Questa è una piccolezza, che ha solo il compito di mostrare come si lavora al giornale.
Ho invece riletto con calma l’intervista di martedì a De Castro, e qui davvero vengono i brividi. Parto dalla fine, che non riguarda direttamente i nostri agricoltori, proprietari del giornale, ma mostra lo spirito con cui certi politici considerano la loro professione:
-Il disco verde all’olio tunisino ha riacceso le polemiche contro l’Europa, accusata di penalizzare le produzioni di eccellenza italiane…..
-Intanto, non attribuirei all’Europa la paternità di un’operazione che ha piuttosto un “timbro” italiano. Comunque si è trattato certamente di un errore: non tanto per i suoi irrisori effetti di mercato (parliamo di 35mila tonnellate importate a dazio zero, a fronte di un import nazionale che già ora supera le 600mila), ma perché agevola molto più qualche produttore o grossista che gli agricoltori tunisini. Però l’Europa non può diventare strabica, serve equilibrio. Se tutti vogliamo esportare di più e siamo felici dell’export agroalimentare italiano da 37 miliardi, come possiamo chiedere di bloccare le merci degli altri alle frontiere?
Gli “altri” sono un Paese fuori dall’Unione Europea, dove i costi e i controlli che noi imponiamo alle nostre imprese se li sognano, e possono vendere a prezzo stracciato; ma a colpirmi è l’insensibilità tipica del politico che vive in altro mondo: “irrisori” effetti di mercato, il De Castro vada a raccontarlo ai nostri olivicoltori che vendono 35mila tonnellate in meno!
Tocca e bastona invece i nostri allevatori il giudizio sul mercato del latte, dove la colpa tra pochi minuti ricadrà su di loro, e non sui politici che han tolto le quote senza pensare a che sarebbe successo. Un amico mi suggerisce il facile paragone, che riporto: liberalizza da un momento all’altro le licenze dei taxi, come è successo con Uber, poi vedi se il mercato assorbe ogni quantità. Ecco il genio, sempre sulla Provincia fin che c’è di martedì:
“Detto questo, è chiaro che la fine delle quote avrebbe dovuto coincidere con una migliore gestione dell’offerta.”
Come ho scritto sopra: la politica ha tolto le quote senza pensare alle conseguenze, cui devono badare gli allevatori con una “migliore gestione dell’offerta”.
Cremona. Sempre buio e silenzio sul voto di maggio in Libera: possibile nessuno chieda ufficialmente se sarà davvero maggio, e con quale regolamento elettorale?
Possibile nemmeno i rinnovatori, già contras in consiglio, presentino uno straccio di programma ai colleghi?

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Mar 24 2016

aiutare i bisognosi 24 03 2016

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AIUTARE I BISOGNOSI
Respinto il terzo ricorso di Bassolino, che lamentava i voti comprati alle primarie Pd di Napoli. Dai suoi colleghi. Ecco la versione del Fatto Quotidiano:
—Nonostante questo il presidente della commissione, Gianni Dal Moro, e Franco Vazio, incaricato di istruire il caso, hanno sottolineato che le contestazioni analizzate sono state giudicate “infondate nel merito“. Il fatto che chi “non è in condizione economica di pagare quanto dovuto per votare”, sia fatta votare comunque, “è un elemento che non riteniamo irragionevole“, ha aggiunto Vazio.
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Mar 24 2016

è cosa buona e giusta 24 03 2016

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E’ COSA BUONA E GIUSTA
Bill Emmott, già direttore di The Economist, ogni tanto invia una goccia di saggezza alla Stampa: la goccia di oggi non può che riguardare gli attentati di Bruxelles. Lui è molto più lungo, ma il succo è questo: nessuna ritorsione verso i mussulmani che vivono in Europa, che stravolgerebbe i nostri valori. Però non bastano sporadici bombardamenti sulle fortezze dello Stato del califfo: Obama conduca gli altri Paesi europei alla guerra santa che porti alla sua distruzione.
Copione. Proprio ciò che fece Reagan contro Gheddafi, trent’anni fa: ma bastarono i bombardamenti per trasformare in un giorno Gheddafi da terrorista a sentinella dell’Occidente nel mondo arabo.

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Mar 24 2016

ironia facilissima 24 03 2016

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IRONIA FACILISSIMA
Buon sangue non mente. Limitarsi a sospendere il ragazzino? Da www.cremonaoggi.it: —Un ragazzo delle medie è stato sospeso da scuola perché inneggiava all’attentato in Belgio. E’ successo in un istituto secondario di primo grado di Cremona proprio questa mattina, durante le ore di lezione, quando il giovane ha esultato per la strage di martedì mattina a Bruxelles, esprimendo la propria soddisfazione in merito ai fatti. A preoccupare maggiormente, al punto che della vicenda si sta interessando anche la Digos di Cremona, è il fatto che il giovane sarebbe il nipote di uno degli indagati – nel 2002 – nell’ambito di un’inchiesta sul terrorismo di matrice islamica con radici a Cremona.—
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