Archive for Marzo, 2016

Mar 23 2016

la legge del più forte-centoquattro 23 03 2016

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – CENTOQUATTRO
Le prove si costruiscono così. Nel processo civile chi non conosce il diritto quasi mai può capire; nel penale quasi sempre.
Avv. Difensore, Giusto – Che lei sappia sua figlia era a conoscenza che il Dottor Iori si era sposato nel marzo 2011?
Testimone, Ornesi GianStefano – Questa era un’altra batosta ancora, questa qui è un’altra batosta, l’ha saputo da mia figlia Paola. Che poi sono stati fuochi e fiamme da parte sua perché abbiamo… gli abbiamo fatto capire insomma, che era proprio la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Avv. Difensore, Giusto – Io però signor Ornesi, qui le devo contestare.
Testimone, Ornesi GianStefano – Sì, sì.
Avv. Difensore, Giusto – Che lei sempre nelle dichiarazioni del 21 di luglio, cioè il giorno stesso del ritrovamento dice testualmente: “So che lo Iori nel periodo in cui stava con mia figlia ha avuto un altro figlio da un’altra donna che non è sua moglie”. Questo è quello che lei ha dichiarato il giorno 21?
Testimone, Ornesi GianStefano – Penso.
Presidente – Non è una contestazione.
Avv. Difensore, Giusto – È una contestazione.
Presidente – Non è una contestazione perché non ha alcuna attinenza alla sua domanda, Avvocato.
Avv. Parte Civile, Pagliari – Esatto.
Presidente – La sua domanda è il giorno del matrimonio, qui si parla di frequentazione.
Avv. Difensore, Giusto – Io mi spiego davvero male Presidente, mi perdoni. Presidente – Allora, sia più preciso.
Avv. Difensore, Giusto – Riformulo la domanda allora, io voglio sapere se sua figlia Claudia sapeva o non sapeva del fatto che il Dottor Iori si era sposato?
Testimone, Ornesi GianStefano – Sì.
Presidente – E questo ha già risposto.
Testimone, Ornesi GianStefano – Sì, grazie a mia figlia Paola.
Avv. Difensore, Giusto – Riformulo la contestazione giusto appunto.
Testimone, Ornesi GianStefano – Sì, sì, no, dico…
Presidente – Quello che sta leggendo non è una contestazione perché non contesta minimamente il fatto del matrimonio, le parole che lei ha detto.
Avv. Difensore, Gualazzini – Non è a conoscenza del matrimonio.
Presidente – Cioè, è soltanto per…
Avv. Difensore, Giusto – Signor Presidente, qui si tratta di conoscenza io sono davvero dispiaciuto se mi spiego così male.
Presidente – … allora, faccia la domanda diretta, non c’è bisogno di contestare, faccia una domanda diretta.
Avv. Difensore, Giusto – È vero che lei davanti ad Autorità in data…
Parte Civile, Avv. Severgnini – No, c’è opposizione, c’è opposizione!
Presidente – Lei vuole sapere…
Avv. Difensore, Giusto – … io voglio sapere questo…
Presidente – … che vuole sapere lei?
Avv. Difensore, Giusto – … io voglio sapere se la signora Claudia Ornesi che era figlia ovviamente del signor Ornesi, era venuto a conoscenza dell’avvenuto matrimonio tra il Dottor Iori…
Presidente – Ed a questo ha già risposto.
Avv. Difensore, Giusto – … e la signora Arcaini.
Avv. Parte Civile, Pagliari – Ha già risposto due volte.
Presidente – E questo ha già risposto, ha detto: “di sì, l’ho saputo da”…
Avv. Difensore, Giusto – Lui ha dichiarato il contrario davanti a…
Presidente – … no, scusi, mi faccia, mi porti il verbale, io ho letto il suo verbale, non parla di matrimonio. È un’altra questione, quindi, se poi vuole sapere altro faccia un’altra domanda.
Testimone, Ornesi GianStefano – Ma scusi, mi occorre precisare…
Avv. Parte Civile, Pagliari – Scusate, se posso? Presidente – Ah, no, Avvocato! Testimone, Ornesi GianStefano – … io posso anche non sapere.
Avv. Parte Civile, Pagliari – No, signor Ornesi, aspetti!
Presidente – “Un’altra donna che non è sua moglie” io la intendo riferito alla prima moglie. Ah, non scherziamo.
Avv. Parte Civile, Severgnini – Eh, certo.
Presidente – Però lei domandi tutto quello che crede, non faccia riferimento a questo verbale. Se occorre sapere quando, vuole sapere quando ha saputo della relazione, glielo chieda è interesse anche mio.
Avv. Difensore, Gualazzini – No, non hai finito, vuoi concludere ancora qualche domanda?
Avv. Difensore, Giusto – No, io ne ho ancora qualcuna. Vorrei sapere quindi, quando sua figlia è venuta a conoscenza del matrimonio del Dottor Iori con la signora Arcaini?
Avv. Difensore, Gualazzini – Del secondo matrimonio?
Avv. Difensore, Giusto – Del secondo ovviamente stiamo parlando, quello del 2011, del marzo 2011.
Presidente – Anche lui ha già risposto sul secondo non penso sul primo.
Avv. Difensore, Giusto – Certo, certo.
Presidente – Cioè, quanto tempo dopo? Quanto tempo dopo?
Testimone, Ornesi GianStefano – Dopo, dopo che cosa?
Presidente – Cioè, se… Allora…
Avv. Difensore, Gualazzini – Diciamo, quanto tempo prima rispetto al decesso. Presidente – … si è sposata ha detto a marzo. No, la domanda è: a marzo 2011 si è sposata. Lei ha detto l’ha saputo Claudia da mia sorella?
Testimone, Ornesi GianStefano – La sorella che… ah, ecco, era nel mese… Presidente – L’ha saputo subito dopo, l’ha saputo sei mesi dopo, se si ricorda? Testimone, Ornesi GianStefano – … da maggio a giugno, tra maggio e giugno è uscita questa cosa qui.
Presidente – Questa cosa qui, sì. È uscita, sì.
Testimone, Ornesi GianStefano – Da quello…
Presidente – Va bene!

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Mar 23 2016

spero condiviso da tanti 23 03 2016

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SPERO CONDIVISO DA TANTI Leggo su www.cremonaoggi.it che due cittadini bisognosi di alloggio, cioè alla fine a carico nostro, avrebbero rinunciato perché manca il garage. Il Comune ha provveduto a toglierli immediatamente dalla lista? —Nello stabile ristrutturato di via Platina 52 attualmente sono assegnati quattro degli 11 alloggi popolari a disposizione. Due sono in corso di assegnazione. Per quelli disponibili si stanno vagliando 50 posizioni di inquilini comunali che hanno presentato domanda oltre a nominativi segnalati dall’Aler (“avrebbero potuto essere assegnati altri due alloggi ma gli interessati hanno rinunciato perché lo stabile è privo di autorimessa”). E’ quanto spiega una risposta scritta dell’assessore alla Casa Andrea Virgilio a un’interrogazione del consigliere del Movimento 5 Stelle Maria Lucia Manfredi.
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Mar 23 2016

osservazioni di un associato-quattrocentosettanta 23 03 2016

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OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – QUATTROCENTOSETTANTA
Confagricoltura, oggi non ti devi stupire di niente. Ecco dal sito nazionale:
—Dici Montalcino e pensi subito al Brunello, etichetta di grandissimo pregio conosciuta in tutto il mondo, ma anche le prugne fanno parte della tradizione agroalimentare del territorio. Sono un’altra delle eccellenze di Castello Banfi, una delle cantine più rinomate a livello internazionale proprio per la produzione di Brunello. Oltre che nei vigneti la Tenuta Banfi ha investito nei prugneti che si estendono per oltre 80 ettari nella parte più a sud dell’azienda agricola. Il raccolto si aggira tra i 9mila e i 12mila quintali di frutti all’anno, un quantitativo record grazie al quale la Castello Banfi si pone trai i primi produttori d’Italia. I frutti sono utilizzati per produrre un’acquavite di prugne ma la maggior parte del raccolto viene destinato all’essiccazione e tutta la lavorazione avviene in azienda, dalla lavatura alla calibratura fino alla cernita.—–
Altro che i problemi del latte, del mais, degli alimentari del quinto mondo che entrano in Italia a prezzo stracciato e fan chiudere le nostre aziende: l’urgenza, per il sito di Confagricoltura, è far sapere come opera Castello Banfi. Azienda agricola, senza ombra di dubbio.
E’ lo stile del Consorzio Agrario di Cremona, presidenza de’ Folli: prima di tutto, avanti i grandi, gli unici capaci a testare la consistenza della macchine agricole.
Continua la saga delle voci sull’inchiesta: c’è, non c’è, so tutto, so niente; abbiate pazienza, tempo al tempo ma, se avete fretta di sapere, osservate la posizione di certi chiacchierati: se soffrono la posizione seduta, ci sarà un motivo!
Fronte voto di maggio: silenzio quasi d’obbligo tra le parti. Nessun programma; a oggi come in passato: vota me perché di sì. S’è visto com’è andata dal 2008 in poi, a votare perché di sì. E silenzio anche sulla presidenza Fiera, che Pivantonio avrebbe dovuto lasciare a maggio 2016; a ricordarlo, solo www.cremonaoggi.it e la Tv di Arvedi.

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Mar 23 2016

la terra promessa 23 03 2016

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LA TERRA PROMESSA
Ho smesso da tempo di inventare filosofie su immigrati sì/immigrati no; mi limito al banale: signori delle Istituzioni, avete fatto il minimo dei calcoli, quanti ne possiamo accettare? Da www.cremonaoggi.it:
—Ma la preoccupazione da parte della Prefettura resta alta, in quanto sono previsti altri 20 immigrati nei prossimi giorni, portando a 55 il numero degli arrivi in una sola settimana. “Non siamo sicuri di riuscirli a sistemare tutti” evidenzia ancora Bortone. I posti, infatti, sono tutti occupati e così tanti arrivi in pochi giorni non lasciano il tempo per un ricambio: sono infatti più lunghi i tempi tecnici che intercorrono tra gli arrivi e lo smistamento di quanti sono arrivati verso altri lidi.
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Mar 23 2016

tre a zero 23 03 2016

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TRE A ZERO
Pd come la Cassazione: respinto anche il terzo ricorso di Bassolino contro le primarie di Napoli; siamo al giudicato!

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Mar 23 2016

corsi e ricorsi 23 03 2016

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CORSI E RICORSI
Le potenze/intelligenze occidentali: nel 2011 rovesciano Gheddafi e Mubarak, perché non abbastanza democratici; ancora nel 2016 lasciano massacrare dai terroristi i propri cittadini, ma lo Stato del califfo è ancora lì, manca solo lo scambio degli ambasciatori.

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Mar 22 2016

la legge del più forte-centotre 22 03 2016

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – CENTOTRE Dalla Stampa on line, intervista al fratello di Lidia Macchi. -Quindi secondo lei Binda potrebbe essere innocente? -Il comportamento strano non fa di lui l’assassino. Io ho una mente scientifica, o trovano delle prove o io non metterei in gabbia qualcuno senza esserne sicuro. Magari Binda non confessa perché non è stato lui. Se non c’è niente, possiamo anche mettere la parola fine a questa storia. E’ un giovane medico, che potrebbe dar lezioni di diritto a tanti dottor giudici giurisperiti in giurisprudenza. Che se ne infischiano, nei fatti, del principio “costituzionale” del 533cpp, quello che impone al giudice, se decide di obbedire perché tanto anche se non obbedisce male che vada gli riformano la sentenza, sempre non sia l’ultima, di condannare solamente “se l’imputato risulta colpevole del reato contestatogli al di là di ogni ragionevole dubbio”. E senza sfere di cristallo. Sto buttando giù le bozze del libro sul caso Iori; ecco le prime righe che mi son venute in mente: —Breve introduzione che spero, caro lettore, ti faccia entrare subito nel clima del processo; tre gradi di giudizio e tre condanne senza esitazione alcuna, ergastolo: Maurizio Iori ha ucciso amante e figlia di due anni; le ha addormentate a Xanax, le ha finite col gas di quattro bombolette da campeggio. Ma se vogliamo ridurre all’osso il caso Iori possiamo iniziare così: è possibile dare di nascosto in pochi minuti quasi a digiuno 95 pastiglie di Xanax, la maggior parte a una donna di 40 anni, qualcuna a una bimba di due? Secondo i giudici di merito, sì. Ecco il primo grado, pag. 33/34: —Ed in effetti non vi sono soverchi problemi per immaginare o prefigurare i tanti modi in cui poteva avvenire la somministrazione clandestina. Si pensi, a solo titolo di esempio ad una parziale irrorazione, anche mediante siringa, del sushi portato in casa su cui potevano essere messe salse dal sapore deciso (come le salse di soia e SuzieWon acquistate da Iori il 19 luglio insieme all’ultimo fornelletto); alla introduzione- già a casa propria o, al momento, a casa di Claudia – del liquido in bottiglie o bicchieri d’acqua o di altre bevande prima del loro uso……. Si precisa e ribadisce che quelli testé fatti sono solo alcuni ( dei molti) esempi del modo concreto con cui , nell’ipotesi omicidiaria, il responsabile poteva far assumere lo Xanax liquido alle vittime. Non avendo la sfera di cristallo non è possibile indicare con precisione quale fu l’espediente usato (uno di quelli descritti, un altro ancora) per riuscire nell’intento né è necessario. Ciò che conta è che non è affatto vero che fosse materialmente impossibile somministrare clandestinamente (per usare le parole della stessa difesa) l’alprazolam (principio attivo dello Xanax, n.d.r.) a Claudia; anzi, non era affatto difficile, considerando l’ingenuità di Claudia, che non poteva certo avere il minimo sospetto di quello che incredibilmente stava per accadere, e l’accurata preparazione da parte dell’imputato di tutto il meccanismo omicidiario e simulatorio. I giudici d’Appello sono più spicci, pag. 140/1: —Sicuramente “elevata” può essere considerata una dose di Xanax che apprezzabilmente superi quella terapeutica e comunque non necessariamente quella, notevolissima, indicata dai difensori dell’appellante….. Un occultamento, peraltro, agevolmente mascherabile dall’imputato nei succhi di frutta— Ma come, obietterà subito il lettore, tu hai scritto di 95 pastiglie e i giudici avanzano tranquillamente a gocce, che i giudici d’Appello poi riducono in quantità; beh, rispondo col modo più forte, faccio parlare loro. Pastiglie o gocce? La scrittura dei giudici stessi ci spinge sempre più nel clima; sentenza d’Appello, pag. 141: —All’incontro, mette conto di precisare come dall’esame autoptico non sia stato possibile stabilire in che forma sia stato assunto lo Xanax— Eh beh, allora perché scrivere con tanta sicurezza che Iori ha usato le gocce, e poche?
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Mar 22 2016

avviso ai lettori 22 03 2016

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AVVISO AI LETTORI
Ho trovato un editore che esaminerebbe volentieri un libro sul caso Iori, viste tutte le sue “particolarità”, sfere di cristallo comprese; scriverlo mi porterà via energie e tempo, per qualche mese terrò un blog ridotto all’essenziale…….
Arrivederci con le solite cadenze prima dell’estate, spero!

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Mar 22 2016

botta e ribotta 22 03 2016

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BOTTA E RIBOTTA
Pagina delle lettere, la Provincia fin che c’è, domenica; un lettore si permette di criticare un articolo e sostiene: “chi difende la famiglia tradizionale non è fascista”.
Figuriamoci. Criticare il maggior critico della domenica di tutti i tempi. Pronta la lezione: “Le ricordo che ‘Dio Patria e famiglia’ era slogan fondante del fascismo”.

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Mar 22 2016

loro eccellenze 22 03 2016

LORO ECCELLENZE
Papa Francesco riceve ufficialmente Sarkozy&CarlaBrunì, oltre al resto, divorziati: “bisogna integrare nella vita della Chiesa le famiglie ferite, le famiglie di risposati”, ha detto.
Non c’è dubbio: ma essendo la Chiesa madre di tutti, per rispettare le proporzioni, che il Papa riceva per ogni famiglia big un migliaio di famiglie qualunque; e non in Piazza San Pietro, ma una per una in udienza privata. Come Sarkozy&CarlaBrunì.

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