Mar 24 2016

osservazioni di un associato-quattrocentosettantuno 24 03 2016

Published by at 9:05 am under cronaca cremonese,Striscia La Provincia

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – QUATTROCENTOSETTANTUNO
La Libera di Cremona ha un sacco di problemi e i maggiori sono le società editoriali, lo ripeto da tempo, e il primo la Provincia fin che c’è con la direzione di Zanolli Pennadoro Vittoriano: ogni giorno il segno di Zorro, la Z di Zanolli!
Ieri un amico mi fa notare l’ultima. Prima pagina della cronaca di Cremona; per i fatti di Bruxelles il Comune decide la bandiere a mezz’asta sulla facciata del Palazzo comunale; foto: sotto le bandiere il nastro insegna di Cremona Antiquaria. Una foto di repertorio pescata male, dunque. Questa è una piccolezza, che ha solo il compito di mostrare come si lavora al giornale.
Ho invece riletto con calma l’intervista di martedì a De Castro, e qui davvero vengono i brividi. Parto dalla fine, che non riguarda direttamente i nostri agricoltori, proprietari del giornale, ma mostra lo spirito con cui certi politici considerano la loro professione:
-Il disco verde all’olio tunisino ha riacceso le polemiche contro l’Europa, accusata di penalizzare le produzioni di eccellenza italiane…..
-Intanto, non attribuirei all’Europa la paternità di un’operazione che ha piuttosto un “timbro” italiano. Comunque si è trattato certamente di un errore: non tanto per i suoi irrisori effetti di mercato (parliamo di 35mila tonnellate importate a dazio zero, a fronte di un import nazionale che già ora supera le 600mila), ma perché agevola molto più qualche produttore o grossista che gli agricoltori tunisini. Però l’Europa non può diventare strabica, serve equilibrio. Se tutti vogliamo esportare di più e siamo felici dell’export agroalimentare italiano da 37 miliardi, come possiamo chiedere di bloccare le merci degli altri alle frontiere?
Gli “altri” sono un Paese fuori dall’Unione Europea, dove i costi e i controlli che noi imponiamo alle nostre imprese se li sognano, e possono vendere a prezzo stracciato; ma a colpirmi è l’insensibilità tipica del politico che vive in altro mondo: “irrisori” effetti di mercato, il De Castro vada a raccontarlo ai nostri olivicoltori che vendono 35mila tonnellate in meno!
Tocca e bastona invece i nostri allevatori il giudizio sul mercato del latte, dove la colpa tra pochi minuti ricadrà su di loro, e non sui politici che han tolto le quote senza pensare a che sarebbe successo. Un amico mi suggerisce il facile paragone, che riporto: liberalizza da un momento all’altro le licenze dei taxi, come è successo con Uber, poi vedi se il mercato assorbe ogni quantità. Ecco il genio, sempre sulla Provincia fin che c’è di martedì:
“Detto questo, è chiaro che la fine delle quote avrebbe dovuto coincidere con una migliore gestione dell’offerta.”
Come ho scritto sopra: la politica ha tolto le quote senza pensare alle conseguenze, cui devono badare gli allevatori con una “migliore gestione dell’offerta”.
Cremona. Sempre buio e silenzio sul voto di maggio in Libera: possibile nessuno chieda ufficialmente se sarà davvero maggio, e con quale regolamento elettorale?
Possibile nemmeno i rinnovatori, già contras in consiglio, presentino uno straccio di programma ai colleghi?

Cremona 24 03 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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