Archive for Marzo, 2016

Mar 27 2016

difetto di pronuncia 27 03 2016

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DIFETTO DI PRONUNCIA
Pizzetti Luciano, signore di CastelPizzetti, è il politico più furbo di Cremona. Ecco come pensa di mettere a tacere Danilo Toninelli, in una lettera agli amici della Provincia fin che c’è:
“A parte ciò, per dirla con lui ‘la cifra che io ho versato personalmente dai miei stipendi e rimborsi dall’inizio del mandato’ non è di certo inferiore alla sua. Lui ha versato a un fondo creditizio del Movimento, io ho concorso a far vivere il Partito Democratico. Eccetera”
Per la precisione: il signore di CastelPizzetti ha versato al suo partito, che i soldi se li è tenuti; Toninelli a un fondo creditizio gestito sì dal Movimento 5Stelle, ma per dare i soldi alle imprese che ne hanno bisogno.

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Mar 27 2016

nel derby 27 03 2016

NEL DERBY
della domenica, tra il Punto di Pennadoro e l’Editoriale di Scalfari Eugenio, comunque lo si giudichi, sprizzano sempre scintille. La differenza è che noi cremonesi in genere del Punto ridiamo, mentre l’Italia resta seria e pensierosa davanti all’Editoriale. Ecco le misure proposte oggi da Scalfari Eugenio per contrastare il califfo:
—Ho scritto più e più volte su questo obiettivo da perseguire risollevando la vecchia bandiera di Altiero Spinelli, di De Gasperi, di Adenauer e di Schuman; ma oggi essa è diventata una necessità. Per rispondere politicamente ai boia del Califfato e all’Europa come nemico, l’unificazione politica del nostro continente è il solo modo di reagire, avendo una piena coscienza che l’architettura dell’Europa confederata, così com’è, non è in grado di sostenere lo scontro.

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Mar 27 2016

alti e bassi 27 03 2016

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ALTI E BASSI
Galimberti ha battuto Perri sulle onde di corso Garibaldi, sulla Via della Seta, sul Rinascimento di Cremona, e adesso annuncia d’averlo superato anche nella raccolta dei rifiuti……

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Mar 27 2016

osservazioni di un associato-quattrocentosettantaquattro 27 03 2016

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – QUATTROCENTO74
Latteria Soresina, ieri il rinnovo parziale del consiglio, confermati all’unanimità il presidente Fusar Poli e i consiglieri Nolli e Pasquali: tutti e tre della Libera; i “cattivoni” di Coldiretti non hanno nemmeno pensato a opporsi, si sono tranquillamente uniti all’applauso generale. Un anno fa, al Consorzio Agrario di Cremona, dopo cento e passa anni di governo, disfatta della Libera davanti all’armata di capitan Voltini; chi si lagna d’abitudine non vede le cose neanche se gliele incidono sulla pietra, chi osserva prima di trarre le conclusioni capisce in fretta: se amministri bene, non c’è avversario, forte che sia, che ti possa battere. Sintetizzando ancor più: se gli agricoltori cremonesi le loro cose le gestiscono da soli, e avessero la forza di rispondere al Guidimario il Banchiere di turno e ai suoi amici locali: sì caro, certo caro, hai ragione caro, le cose, nelle campagne cremonesi, andrebbero molto meglio!
Complimenti dunque a Fusar Poli, Nolli e Pasquali; Stefano Pasquali è un candidato presidente Libera, vincessero i rinnovatori.
Se invece si preferisce la guerra di bande, qualche ferita la riporta anche il vincitore. Se poi la guerra la scatena la banda destinata a perdere, figuriamoci. La Provincia fin che c’è di ieri, pagina Economia e Lavoro, articolo sul pomodoro da industria: giubilo per le esportazioni record 2015, un miliardo e mezzo di valore, non una parola a ricordare che 300 trecento milioni da solo li fa il Consorzio Casalasco del Pomodoro, primo trasformatore d’Italia, terzo d’Europa, quindicesimo al mondo. Che è formato sì da agricoltori, ma è presieduto da capitan Voltini: dunque censura, censura e censura! Questo è il giornalismo libero della Provincia fin che c’è diretta da Zanolli Pennadoro Vittoriano, e i risultati si colgono dalle vendite!
La Provincia fin che c’è diretta da Zanolli Pennadoro Vittoriano è, per distacco, il più grave problema della Libera, sul piano economico prima di tutto, se sbilanci, chiudi, sul piano dell’immagine poi; ormai è un giornale che si legge per i necrologi e per ridere. Boselli Antonio, nella versione ufficiale, fa finta di niente, tutto va ben Madama la Marchesa; poi quatto quatto, senza dir niente a nessuno, piazza Sergio Bucci, il suo vice, alle costole di Filippini Rosino Pierluigi; dell’immagine evidentemente se ne frega, sui conti le due diligence, di cui non ha mai rivelato in pubblico i contenuti, gli avran dato preoccupazioni….
Ammesso si voti a maggio, prima che entri in azione il nuovo consiglio passano mesi: cosa succede con un giornale in quelle condizioni?
Io mi auguro che tutte e tre le parti in competizione elettorale si decidano a render noto il programma, e che al centro vi sian proposte chiare e condivisibili sulla Provincia fin che c’è; specie i rinnovatori, che primi, nel 2014, indicarono ai soci cosa stava succedendo. Pivantonini e giovin signori, che han taciuto fino a oggi, dio sa che tipo di silenzio inventeranno!
Piani alti. Sempre sulla Provincia fin che c’è di sabato, il ministro Martina: Dop e Igp, Italia sempre leader. Se per leader intende la natura che lo consente e gli agricoltori che la interpretano, siamo d’accordo; sulla difesa che il suo Governo ne fa, a cominciare dal latte e derivati, meglio stia zitto e non si vanti del lavoro degli altri…..

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Mar 26 2016

la legge del più forte-centosette 26 03 2016

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – CENTOSETTE
Premesso che il codice non impone al giudice di indicare un movente; che un delitto più “leggero” non merita nemmeno la ricerca, lo si può commettere così, alla buona, sulla spinta di un fatto accidentale; ma uccidere l’amante e la figlia, no; o uno è fuori di testa, e non è il caso di Iori, lo psicologo del carcere se l’è esaminato in lungo e in largo per concludere: sano come un pesce, tasso di aggressività zero, o un motivo, forte, lo ha. Siccome Maurizio Iori non lo ha, la commedia dell’arte continua a dominare.
Il movente trovato dalla Corte di primo grado: “La situazione muta però completamente da maggio in poi, proprio dopo che Claudia ha appreso dalla sorella che Iori, che nulla le aveva detto e che continuava a frequentare via Dogali per avere rapporti intimi, si era risposato con la Arcaini già dal marzo passato. Claudia allora smette di essere remissiva: annuncia a Iori di non essere più interessata a lui, lo avverte che il sesso sparirà dai loro rapporti e pretende con insistenza ed inusitato vigore che l’imputato cominci non solo a fare sul serio il padre di Livia ma che dia anche il giusto riconoscimento sociale alla figlia, trattandola allo stesso ed identico modo degli altri 3 figli e rivelando la sua esistenza a tutta la sua famiglia allargata, e quindi alla madre, alla nuova moglie ed alla ex moglie e agli altri figli. Di fronte a tale reazione di Claudia, Iori vede la unilaterale rottura del tacito patto (assistenza verso riservatezza) e si sente oggettivamente minacciato nel proprio equilibrio di vita. Eccetera eccetera eccetera per cinque pagine.”
La Corte d’Appello di Brescia è un po’ più lunga: gli eccetera eccetera eccetera riempiono quattordici pagine, che potevano limitarsi a queste poche righe:
“E’, infatti, il timore di doversi porre il problema di accreditare Livia all’interno della famiglia allargata (con tutti i possibili contraccolpi psicologici che ciò avrebbe potuto provocare nei confronti degli altri figli e delle altre donne) che deve essere considerato il vero movente dell’azione omicida, sicché, anche se, a seguito dell’omicidio, quella riservatezza sarebbe stata inevitabilmente violata (e la madre avrebbe saputo ciò che non avrebbe dovuto assolutamente sapere), Iori sarebbe comunque riuscito a scongiurare la rottura di quell’equilibrio familiare cui egli massimamente teneva.”
Fate voi, cari lettori.

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Mar 26 2016

alla fine è andata così 26 03 2016

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ALLA FINE E’ ANDATA COSI’
Caso Regeni, ennesima versione delle autorità egiziane: fu una rapina.
Di questo passo, arriveranno al suicidio……

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Mar 26 2016

doveri d’ufficio 26 03 2016

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DOVERI D’UFFICIO
Titolo provocatorio di www.cremonaoggi.it:
–Gestione parcheggi e sicurezza urbana, da Cremona i pali intelligenti–
Pali intelligenti; col sindaco che abbiamo saranno anche colti…..

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Mar 26 2016

tutto fa brodo 26 03 2016

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TUTTO FA BRODO
Via Crucis, il solito Papa Francesco: vediamo la Croce nei profughi e nelle vittime del terrorismo che profana Dio.

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Mar 26 2016

il fine giustifica i mezzi 26 03 2016

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IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI
Titolo dalla Stampa on line:
–Il manuale hard (Sexploration) nei rimborsi della consigliera regionale: “Solo attività istituzionale”–
Ha ragione: indispensabile affinare i metodi per metterlo nel culo ai cittadini!

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Mar 26 2016

osservazioni di un associato-quattrocentosettantatre 26 03 2016

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OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – QUATTROCENTOSETTANTATRE
Ci ho messo buona parte della mia vita per arrivare alla conclusione: il pettegolezzo va bene, ma solo se diverte. Tra i tanti su di me non poteva mancare mi fossi inventato le indagini della Procura sul mondo agricolo cremonese, per l’ovvio motivo, farmi leggere; ora che gli avvisi “pesanti” sono arrivati, ecco il pettegolezzo che mi diverte: mi dicono di ex pezzi da novanta col muso lunghissimo, alla bassezza delle ginocchia!
Non bastassero i conti ordinari, al Quarto Lato di Piazza Duomo; gli amici ogni tanto mi ricordano l’affaire Guido Vezzoni, che dopo il fatale 16 ottobre 2014 vien messo in ferie obbligate, e poi licenziato da Filippini Rosino in gennaio; motivo, Filippini ha abolito la figura del direttore, prevista dallo statuto, la Libera va avanti benissimo con due vice, Criniera e Cicciobello, che accettano volentieri la situazione; Filippini è presidente accorto, fa convalidare la sua scelta dal consiglio, dove però, fiutando il rischio, si presentano 19 pivantonini su 27, gli otto che mancano sono malati, hanno impegni vari, eccetera. Ma in Libera, si sa, dal 2008 in poi ragionano a modo loro; dopo lunga gestazione il commissario Boselli Antonio, per conto di Guidimario il Banchiere, riforma largamente lo statuto, e lo fa approvare dall’assemblea il 26 febbraio scorso: la figura del direttore rimane, come è sempre stato. Si son dimenticati di toglierla. E adesso che cazzo raccontano al giudice, nella causa di lavoro? Tra risarcimento a Vezzoni e spese legali si viaggia sulle centinaia di migliaia di euro, che in prima battuta pagherà la Libera, poi i responsabili.
Per questo e ben altro bisognerà chiedere ai 1600 soci rimasti con diritto al voto un buon contributo straordinario. E chi lo paga? Ormai raccolgo lo sfogo di tanti soci, e la versione unica è: in prima battuta, azione di responsabilità verso chi ha provocato i danni. La causa Vezzoni, come noto a chi mi legge, non è l’unica; i pivantonini, nel corso degli anni, si sono abituati a credere fosse tutto possibile. A loro.
Breve vacanza di Pasqua; anche Coldiretti fa agriturismo; dal sito nazionale:
—La tendenza è verso la prenotazione last minute, ma per scegliere l’agriturismo giusto il consiglio – sottolinea la Coldiretti – è quello di preferire aziende accreditate da associazioni e di rivolgersi su internet a siti come www.terranostra.it o www.campagnamica.it. Ed è anche arrivata l’unica App farmersforyou, in versione italiana e inglese, che permette di scegliere gli agriturismi dove poter soggiornare nei più bei paesaggi della campagna italiana, i mercati di Campagna Amica, le fattorie e le botteghe dove poter comprare il vero made in Italy agroalimentare, ma anche i ristoranti che offrono menù con prodotti acquistati direttamente dagli agricoltori di Coldiretti.—
Si dice che Michelangelo, finito il Mosè, gli abbia dato una martellata sul ginocchio esclamando: perché non parli?
I rinnovatori della Libera, altro che una sola martellata, e sul ginocchio: sulla testa, e tante. Hanno avuto il coraggio e l’iniziativa, già dal 2014, di denunciare il disastro economico in cui si sta inabissando il gruppo, hanno lottato e son riusciti a buttar fuori dalle cariche Pivantonio e don Ernesto de’ Folli; tanto fatto, ora che è il momento di tirar fuori programmi e candidati, e hanno buoni sia gli uni che gli altri, tacciono!

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