Mar 25 2016

osservazioni di un associato-quattrocentosettantadue 25 03 2016

Published by at 9:02 am under cronaca cremonese,Striscia La Provincia

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – QUATTROCENTOSETTANTADUE
Una bella notizia dal sito nazionale di Confagricoltura:
—Si prospetta una Pasqua all’insegna del tutto esaurito negli agriturismi. Lo conferma Agriturist in base delle analisi del suo Osservatorio. Se il meteo terrà, la crescita potrebbe arrivare anche al 20%. Gli italiani scelgono di passare le vacanze in campagna e in mete abbastanza vicine, soprattutto per l’ospitalità familiare, per la buona cucina e per le attività “agro-culturali”. Sono più di 17.000, ricorda l’associazione agrituristica di Confagricoltura, le aziende dove è possibile dormire, 8200 quelle dove si può piantare la tenda o parcheggiare il camper, poco più di 10.000 quelli con ristorazione, 3600 dove poter degustare vini, salumi, conserve, formaggi e altri prodotti alimentari tipici del territorio.— E’ l’altra faccia di Campagna Amica dei Coldiretti: avvicinare il cittadino, che impara come si possano ignorare supermercati e alberghi; non è sempre il contadino a doversi adattare, lo facciano anche i grossi commercianti. Ecco invece una pessima notizia dal sito nazionale Coldiretti: —Togliere la data di scadenza dell’olio di oliva per favorire lo smaltimento delle vecchie scorte a danno dei consumatori è l’ultima novità in arrivo che mette a rischio la qualità, dopo l’invasione delle produzioni straniere. E’ quanto denuncia la Coldiretti con migliaia di agricoltori, che con i trattori sono scesi in strada a Bari per difendere l’agricoltura italiana, sulla base di quanto previsto dal disegno di legge europea 2015, diretto a modificare l’articolo 7 della legge n. 9 del 2013 nella parte in cui prevede un termine minimo di conservazione non superiore ai diciotto mesi per l’olio di oliva.— La battaglia dell’etichetta, ma al contrario! D’altronde, quando chi decide le sorti dell’Agricoltura italiana è fatto a misura di un De Castro, non dobbiamo stupirci di nulla. Ecco l’inizio trionfale dell’intervista pubblicata martedì dalla Provincia fin che c’è: “Credo che l’Europa abbia finalmente preso coscienza, per la prima volta ma in modo chiaro, della necessità di intervenire sul fronte della sovrapproduzione di latte…. Oggi l’eccesso di produzione costituisce senza dubbio il problema principale per il comparto. Eccetera” E’ un po’ la scoperta dell’acqua calda, che la Provincia fin che c’è sostiene: riduci alla metà il numero degli allevatori e il prezzo del latte schizza verso l’alto; i guai non sono nati per la pessima gestione della fine delle quote latte, che spettava ai grandi politici; infatti sempre De Castro lo spiega: “è chiaro che la fine delle quote avrebbe dovuto coincidere con una migliore gestione dell’offerta”. La Provincia fin che c’è lo ospita per dargli modo di sgridare il suo editore, la Libera, che assieme agli allevatori di tutta Italia non ha saputo calibrare l’offerta. Di Zanolli ce n’è uno, ancora una volta. E che volete mi metta ancora a scrivere, amici agricoltori veri della Libera, cioè la maggioranza, se vi fate trattare così da un vostro dipendente, ben pagato. Fate bene a non occuparvi del voto promesso a maggio, anzi, fareste meglio a consegnar le deleghe a Pivantonio, ci pensa lui a smistarle dove bisogna!
Cremona 25 03 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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