Archive for Dicembre, 2013

Dic 28 2013

il buon pastore 28 12 2013

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IL BUON PASTORE
Il vescovo Lafranconi ci vuole bene e approfitta del Natale per spiegarci: l’uomo ha la pretesa di diventare come Dio.
A me risulta che, perlomeno in Italia, l’unico a farsi chiamare Sua Santità, ancora in vita, sia il Papa.

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Dic 28 2013

totem e tabù 28 12 2013

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TOTEM E TABU’
La legge c’è e va rispettata: niente telefonino mentre si guida; se me ne frego e mi beccano, niente proteste, pago soldi e punti. Fine prima parte.
Però è permesso fumare, leggere il giornale, mangiare, e altro, temo, altrettanto pericoloso….

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Dic 28 2013

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GARANTITO AL LIMONE
La Kyenge non ha il senso del limite, e un lettore si mette al suo livello, dichiarando che l’orologio al polso mentre serviva il pranzo di Natale agli immigrati era un pezzo da 23mila euro. La gara si accende, il marito sostiene trattarsi di un banale Tissot da 200 euro regalato da lui; nel dubbio arriva l’arbitro, che tronca la disputa: non ho visto addosso al ministro alcun orologio di pregio. Il nome dell’arbitro? ma che curiosi, Paolo Negro. Cosa fa nella vita? è il capo della segreteria. Segreteria di chi? Diavolo, che insistenza, del ministro Kyenge…..

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Dic 28 2013

impeachment 28 12 2013

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IMPEACHMENT
Adesso Grillo garantisce che sarà l’ultimo discorso di Capodanno di Napolitano, e sembra sia un fatto importante. Ma nel mondo della comunicazione basta non rispondere e prima o poi Grillo e i grillini si stuferanno di parlare tra loro…

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Dic 28 2013

puntare giusto 28 12 2013

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PUNTARE GIUSTO
Uomo che non diventerà mai vecchio, Berlusconi sta cercando di rifondare Forza Italia, ma secondo il Corriere on line “è vero che nuovi club nascono, ma tra chi aderisce non ci sono quegli intellettuali, quei manager, quegli imprenditori che sperava arrivassero a dare una mano. La verità, dice chi gli ha parlato, è che questo tipo di personaggi non è più attirato da noi, ma da Renzi. Noi non tiriamo, anche se abbiamo consensi ancora alti.”
Diagnosi esatta anche se semplice, perché basta osservare. Però poi trarre le conclusioni esatte.
A spanne, quindi grossolano: il comunicatore Berlusconi è il migliore a vendere Dixan, su cui purtroppo è difficile costruire le idee, che son quelle che durano. Renzi è identico a lui, tranne nello spaccio: chi lo ascolta è convinto di sentire delle idee, non l’odore un po’ fastidioso del detersivo, qualsiasi detersivo.
Renzi ha un indirizzo diffuso e chiunque può scrivergli, anche se ovviamente lui ha altro da fare che leggerli; quando Antonio Palmieri, il responsabile internet di Forza Italia, mi manda i comunicati, per lo più sciatti e noiosi, da pubblicare sul mio blog, si premura di scrivere in fondo alla sua lettera: indirizzo non valido per rispondere.
Berlusconi ha cominciato a vendere i suoi prodotti a vent’anni, e sono sicuro che non ha mai trattato dall’alto in basso i clienti: perché lo fa con gli elettori?

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Dic 28 2013

distinguere bene 28 12 2013

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DISTINGUERE BENE
A chiunque lo desideri spedisco email le 97 paginette di motivazione, si leggono facilmente in un paio d’ore, con cui Massa Pio, presidente della Corte d’Assise di Cremona, spiega perché lui, Beluzzi Pier Paolo, e i sei giudici popolari, hanno condannato all’ergastolo Maurizio Iori.
Tanto per capire che una sentenza si esegue, ma il rispetto è altra cosa…..

Cremona 28 12 2013

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Dic 27 2013

in attesa di una giustizia più esatta-settantotto 27 12 2013

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IN ATTESA DI UNA GIUSTIZIA PIU’ ESATTA – SETTANTOTTO
Mi spiacerebbe assai aver disturbato il santo Natale a Massa&Beluzzi con le mie osservazioni impertinenti sul “loro” processo Iori, perché fin che il giudice di ricorso non la corregge, la sentenza, secondo l’ordinamento giuridico italiano, s’ha da ritenere esatta; e se il giudice di ricorso intende correggerla non deve limitarsi a porre alla berlina le escrescenze umoristiche di cui è inzuppata, ma deve valutare con la massima cura le profonde ragioni che li hanno decisi alla condanna!
Certo che l’immagine di Massa Pio che si avvia all’ufficio con la sfera di cristallo sotto il braccio ha fatto furore: non ho mai ricevuto tante risate in ringraziamento, e sì che da un anno in qua ne ricevo, e ho pure scoperto che la fama della sentenza dilaga ben oltre Cremona!
E però se la sfera colpisce per l’immediatezza figurativa: “non avendo la sfera di cristallo non è possibile indicare con precisione quale fu l’espediente usato per riuscire nell’intento né è necessario”, pagina 34, molto più efficace a mostrare il marasma cognitivo della Corte è l’altra trovata, da Olimpiadi dei Tribunali di tutto il mondo, quando si vuol sostenere, pagina 72, che i due sacchetti di plastica che Iori avrebbe usato per soffocare le vittime mandassero una puzza tale da essere intesa al piano di sopra, e scambiata per una fuga di gas!
Se due soli sacchetti son tanto forti, cari lettori, provate a immaginare il raggio del supermercato in cui sono esposti a migliaia, roba che se il cliente non viene difeso da una maschera antigas, perfino colossi come Esselunga e Coop verrebbero sigillati dall’Asl! Se poi il cliente, i gusti sono gusti, riesce ad acquistarli egualmente, avrà una cantina profonda venti metri per conservarli.
Capisco, lettore, ti viene il dubbio ch’io inventi, allarghi, eccetera, ma lo scrivo da tempo, se non ti fidi ti spedisco la motivazione via mail, e vedrai, ahinoi, ch’è tutto vero. E non è che Massa&Beluzzi non capiscano cos’hanno scritto, è che il potere rende ciechi perfino geni come Napoleone, figuriamoci loro due, e come ho scritto ieri se fin dalle prime ore, di fronte all’evidenza di un suicidio, tutti si sforzano per vedere quel che non c’è, il risultato è ovvio, finiscono per vederlo davvero.
Non è una battuta: Iori esiste, dunque è un assassino! perfino dimenticare a casa il telefonino è la prova di voler costituirsi un alibi, e anche quando i periti dimostrano che non lo è, la risposta si può immaginare: ma Iori non sapeva che la stessa cella serviva i telefonini di casa sua e di Claudia.
Credo di non averne mai scritto, c’è roba molto più probante, tipo le chiavi, lo Xanax eccetera, dello spirito dell’Accusa, e passi, e della Corte, in pratica una seconda Accusa, e questo non deve mai passare: ma nulla viene risparmiato al povero Maurizio Iori, tutto quanto fa, è una prova. Contro.
Oltre al sushi, bevande, fornelli e bombole eccetera, compra un soprammobile, a forma di mortaio, tanto fragile che si rompe prima di arrivare a casa e Iori lo getta. Balle. Serviva per polverizzare le 95 pastiglie di Xanax. Poi, quando si scopre che comunque impiegate era dura credere alla favola delle pastiglie che di conseguenza diventano gocce, come per incanto il mortaio sparisce, mai esistito. Ma non avevate detto che Iori era un bugiardo, che il mortaio serviva, che non era così fragile eccetera?
E’ questo, cari lettori, l’humus che conduce alla sfera di cristallo, Copernico e Galileo che capiscono nulla perché Aristotele: quando si vuole sforzare l’evidenza, le sfere spuntano d’ogni parte.

Cremona 27 12 2013 www.flaminiocozzaglio.info

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Dic 27 2013

se non si vuole 27 12 2013

SE NON SI VUOLE
Ieri ho scritto un pezzo sulla Kyenge, che il giorno di Natale, invece di abbuffarsi come tutti i cristiani, è andata a servire in una mensa per immigrati e dio sa come i giornalisti se ne sono accorti; articoli e foto, che lei ha rinforzato: ho voluto mangiare quel che mangiano loro e soprattutto servirli. Una persona che siede nelle Istituzioni deve dimostrare di essere tra la gente e servire gli altri!
Agostino Alloni commenta su facebook: è una polemica che non capisco. Mah…!
Cui ho risposto, sempre su facebook: per forza non la capisci Agostino, è dei tuoi; prova a pensare l’avesse fatto Brunetta….
Naturalmente confermo, l’avesse fatto Brunetta ci saremmo sorbiti la paternale di Scalfari Eugenio e via via gli scolaretti, in fila ordinata. Ma Agostino non ha l’arroganza di Scalfari e nemmeno quella più casereccia di Pizzetti, signore di CastelPizzetti, già sede del Partito comunista cremonese e da quattro anni sua dimora di lusso con ascensore personale e terrazza panoramica, nessuno del Partito democratico se n’è accorto, che conta tra i suoi gli astenuti del referendum sull’inceneritore, e non è neppure sciocco, anzi! quando Gesù dalla montagna si è rivolto ai poveri di spirito garantendo loro il regno dei cieli, s’è dimenticato di quelli che tutto sono fuor che poveri di spirito, ma sanno mascherarsi tanto bene, secondo opportunità, da sembrare più poveri di quelli che realmente lo sono!
Allora, perché non faccia di nuovo finta di essere povero, di spirito Agostino è ricchissimo, gliela metto giù elementare, la polemica. Se la Kyenge pensa veramente suo obbligo servire gli immigrati e mangiare con essi, suppongo mangi tutti i giorni, non ci vada solo a Natale, codazzo di giornalisti compreso, ci vada più spesso, in modo che, dopo la prima volta, non sia più una notizia, e possa compiere la sua missione nel più completo anonimato, come senza dubbio desidera.
Se non sono stato chiaro, Agostino, dimmelo senza vergogna, domani cercherò di riscriverlo in un’altra forma!

Cremona 27 12 2013 www.flaminiocozzaglio.info

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Dic 27 2013

lunga ma bella 27 12 2013

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LUNGA MA BELLA
Dal solito Platone e l’ornitorinco, Rizzoli, le barzellette che spiegano la filosofia: non mi vergogno a scriverlo, leggo e rileggo tutte le barzellette, la filosofia una riga qua e una là. Non è solo pigrizia, son tanto belle e non vorrei la filosofia le rovinasse.
Comunque…….Ispirata dalle Pensées di Pascal, un’anziana signora va in banca con un sacchetto contenente 100mila dollari in contanti e chiede di aprire un conto. Il direttore della filiale, diffidente, le chiede dove ha preso il denaro. Scommesse, risponde la vecchietta, sono bravissima con le scommesse. Il direttore, interessato, chiede: che genere di scommesse? Oh, di tutti i generi, dice la vecchietta, per esempio scommetto 25mila dollari con lei che entro domani a mezzogiorno si farà tatuare una farfalla sulla natica destra. Beh, mi piacerebbe accettare la scommessa, risponde il direttore, ma non sarebbe giusto prendere il suo denaro per una scommessa così assurda.
Mettiamola così, dice la donnina, se non scommette con me, dovrò trovare un’altra banca per i miei soldi. Su, su, non sia così precipitosa, dice il direttore, accetto la scommessa.
La vecchietta torna il giorno dopo a mezzogiorno insieme al suo avvocato, che deve fare da testimone. Il direttore si gira, tira giù le mutande e invita i due a controllare che ha vinto la scommessa. Bene, dice la donna, potrebbe però piegarsi un po’ di più, giusto per essere sicuri? Il direttore accetta, la vecchietta ammette di aver perso e comincia a contare i 25mila dollari, tirandoli fuori dal sacchetto.
L’avvocato, nel frattempo, se ne sta seduto con la testa tra le mani. Che cos’ha? chiede il direttore della banca.
Ah, è solo che non sa perdere, risponde la vecchietta, ho scommesso con lui 100mila dollari che entro oggi a mezzogiorno lei ci avrebbe mostrato il sedere qui, nel suo ufficio.

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Dic 27 2013

giusta causa 27 12 2013

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GIUSTA CAUSA
E’ noto che Pietro rinnegò Gesù ben tre volte prima che il gallo lo sverniciasse, e da duemila anni si porta dietro il fardello, che è solo uno dei tanti esiti della legge del più forte, Gesù, non lui. Perché un minimo di corresponsabilità ci fu, Matteo 8/14:
Poi Gesù entrò nella casa di Pietro. La suocera di Pietro era a letto con la febbre: Gesù la vide, toccò la sua mano e la febbre se ne andò.

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