Archive for Gennaio, 2015

Gen 28 2015

j’accuse-trecentosettantatre 28 01 2015

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J’ACCUSE – TRECENTOSETTANTATRE
Qualsiasi cosa tu dica, può essere usata contro di te! E poi sia a Cremona che a Brescia le Corti insistono: Iori ha rifiutato di farsi interrogare…… Mettiamoci nei suoi panni: anche quando dice cose di una logica evidente, a volte le puoi controllare, non sono vere. Perché ha negato che la sera prima era a cena da Claudia? Chiaro come il sole, di fronte a un suicidio certo, a che pro far sapere alla moglie che mentre lei è in vacanza lui va dall’ex amante? E invece il castello del’Accusa trova qui le fondamenta: siccome è l’assassino, nega. Come non gli fosse potuto venire il sospetto che i parenti di lei, sapendo la sua presenza, avrebbero raccontato tutto!
—Iori: il 20, il 20 cosa succede? Giusto, cominciamo con la telefonata a mia moglie.
Presidente – Telefonata?
Imputato, Iori M. – A mia moglie. Io verso le diciannove e trenta telefono a mia moglie, parliamo delle nostre cose e le dico : “Laura ci sentiamo fra un paio d’ore, così saluto Margherita prima che dorma, saluto te” e le do questo appuntamento telefonico, perché pensavo “adesso vado da Livia normalmente in questo periodo
ci sto un’ora e mezza, quando esco chiamo mia moglie e tutto è a posto”. Io non dico a mia moglie che stavo andando da Livia, non glielo dico, ma perché non glielo dicevo mai. Cioè non è che…cioè, mia moglie sapeva tutto sin dapprima che Livia nascesse, cioè quando Livia era ancora in pancia mia moglie sapeva già che sarebbe nata per questione di chiarezza perché poi l’avrei sposata, è una cosa che si doveva sapere e su questo non ci sono dubbi. Però è evidente che non è che le dicevo: “sono andato da Livia ieri, domani a mezzogiorno vado da Livia” perché nel momento in cui dovevo vedere Livia insieme a sua madre, e questo periodo si imponeva di fare questa cosa, sarebbe cambiato dopo perché Livia sarebbe venuta da noi ma in questo periodo non potevo fare diversamente, dovevo andare a trovarla in presenza di sua madre. Ed ovviamente questa cosa non poteva essere graditissima a mia moglie, e quindi, era un tacito accordo del fatto che lei sapeva che io andavo periodicamente tutte le settimane a volte anche più di una volta a trovare Livia ma non si diceva: “ieri sono andato, oggi sono andato, domani all’una sono lì”. Poteva capitare che saltasse fuori qualche volta ma normalmente non se ne parlava. Quindi, io le dico: “ci sentiamo fra due ore”. Esco di casa, mi prendo in mano l’ultimo fornelletto…
Presidente – Prende?
Iori – … mi prendo in mano il quarto fornelletto che avevo comprato il giorno prima, perché dovevo portare da Claudia. Mi prendo in mano il sushi e non prendo i contenitori, perché già ho fatto la figura una volta di essermi presentato con dei contenitori che non andavano bene, ho pensato: “questi frigoverre vanno sicuramente bene, però prima lo verifico magari su internet e poi glieli porto”. Dimentico il cellulare a casa, e di lì è stata una stupidata, perché…
Presidente – È stata?
Imputato, Iori M. – … una stupidata, cioè ho fatto una stupidaggine, perché dimentico il cellulare a casa? Perché se non l’avessi dimenticato io in caso di ritardi, in caso di
dimenticanze dopo due ore o mia moglie mi avrebbe chiamato e l’avrei rassicurata o io l’avrei chiamata fuori da casa di Claudia, anche da casa di Claudia per rassicurarla ed invece stupidamente l’ho dimenticato, e questa effettivamente è stata una dimenticanza assurda, perché mai più avrei dato un appuntamento a mia moglie per poi dimenticare volutamente il cellulare a casa, questa è una cosa assurda.———–
Altro castello in aria: secondo la Corte di Cremona, Iori dimentica il cellulare a casa perché gli fornisce un alibi!

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Gen 28 2015

niente scandali, per favore 28 01 2015

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NIENTE SCANDALI, PER FAVORE
La destra non accetta che la legge Severino si applichi a Berlusconi, ma non a De Magistris e De Luca, di sinistra. Così va il mondo politico italiano. Che al tempo di Mani Pulite cede ai giudici il principio costituzionale a difesa del Parlamento: prima di indagare chiedi il permesso alla Camera di appartenenza. Che non accorgendosi non essere in ballo la salvezza di Berlusconi ma l’autonomia del Senato, ne vota l’espulsione.

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Gen 28 2015

osservazioni di un associato-cinquanta 28 01 2015

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OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – CINQUANTA Giorni fa viene sgridato un dipendente del Consorzio, sorpreso dal servizio d’ordine a parlare in strada con me; ieri un dipendente Libera, sfidando il pericolo, mi ferma dicendo: a Cremona ce ne vorrebbero venti come te; stamattina Federico Centenari, www.artventuno.it, giornalista bravo e di coraggio, seccato delle scopiazzature, sbotta su facebook: adesso, alla Provincia, copiate anche il pezzo appena caricato su www.artventuno.it sulla Libera che sta andando a pezzi. Ma quello forse rompe le palle in casa, più facile quando si rompono fuori, le palle…… Questa è la Serva, già Libera, governata dai pivantonini, damigel Filippini in testa, accucciato, in conto Pivantonio: la verità fa male? la si nasconde, come se l’assenza delle parole potesse modificare i fatti. L’invito pubblico dei nove (per adesso) dell’opposizione, a damigel Filippini, accucciato, per un’urgente assemblea straordinaria; nelle associazioni normali si fa così, ma la Serva è una dipendenza: cari amici nove, che mirate al bene dei soci e dell’Agricoltura, il damigello vi accontenta e convoca l’assemblea, e dopo? Racconta la verità? Che i bilanci fanno acqua da tutte le parti, che ogni settimana soci importanti, anche di famiglie storiche, se ne vanno, che a gennaio non si sa dove trovare i soldi per pagare gli stipendi di febbraio, che la battaglia per le cariche del Consorzio, a fine aprile, è praticamente persa già da oggi eccetera eccetera? Lo aiutasse, almeno, il portavoce ufficiale di Pivantonio, Zanolli Pennadoro Vittoriano, imbeccandolo su qualcosa: ma neanche si attaccasse direttamente alla botte, saltando la bottiglia, se non fosse notoriamente astemio, riuscirebbe a trovare l’ispirazione, tanto i fatti son disperanti! E allora amici nove non c’è che una soluzione: tacere, ed eventualmente dar del bugiardo a chi, come me e Federico Centenari su www.artventuno.it, scrive! Ormai ho tantissimi informatori che leggono e mi passano le notizie. Ieri uno, anche caro amico, mi consiglia di andare sul sito della Libera. Ecco tra le prime voci: —Può essere considerato normale un Paese in cui un imprenditore agricolo, alla vigilia di importanti scadenze, che implicano decisioni e investimenti, navighi nel buio in attesa delle decisioni del governo?— Cazzo, bisogna avere una bella faccia a biasimare il silenzio del Governo e nello stesso tempo nascondere ai 3mila soci lo stato della loro associazione! Ma l’amico è un bravissimo revisore dei conti e l’occhio corre dove la mente vuole: “Ieri sera sono andato a curiosare le novità fiscali (deformazione professionale). Controlla: http://www.liberacr.it/news.asp?idSezione=14 L’aggiornamento è del 20/7/2011 dove si dice che l’IVA passa al 21% (“scatta la corsa contro il tempo” dice l’articolo riportato). Inutile dire che l’IVA è al 22% dal 2013 e che la nuova “finanziaria” ha apportato nuove modifiche.” Tempestivi, nell’interesse dei soci! E i pivantonini, damigel Filippini in testa, accucciato, non diano la colpa agli impiegati, che non hanno nemmeno la libertà di parlare per strada con chi vogliono!
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Gen 28 2015

il provocatore 28 01 2015

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IL PROVOCATORE
Antonio Leoni, col suo Vascello on line, lo è da tempo, il primo a Cremona a controbilanciare la verità “che si deve”. Anche sbagliando, come capita a tutti noi. E oggi apre il suo giornale con una bella foto di Cartier Bresson, per la Giornata della Memoria: Deportati russi, un bimbo al centro, non come quello più famoso di Varsavia con le braccia alzate ma sempre un bimbo, a perenne vergogna della razza umana.
E ricorda, il bravo Antonio, sornione, col bambino russo, che il razzismo non è solo questione di colore di pelle, se il razzismo simbolo è rappresentato dai lager nazisti: sfido chiunque a distinguere un ebreo da un altro cittadino d’Europa. Razzismo in dottrina è non accettare il diverso, Rosenberg; razzismo in pratica è annientarlo, Himmler; il razzismo record nella Storia degli ultimi secoli è il comunista, che ha sterminato cento milioni di nostri fratelli, in pace e in guerra, solo perché erano, o anche solo sospettati, diversi.
I comunisti nostrani e i loro nipotini neodemocratici ricordino pure ciò che gli vien più facile, ma ci risparmino almeno le prediche e il loro tipico moralismo da quattro soldi.

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Gen 28 2015

il grande fratello 28 01 2015

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IL GRANDE FRATELLO
Senz’altro mi sto facendo molti nemici tra quei giudici convinti d’esser fratelli di Dio, ma quel che è troppo è troppo, caso Iori e terremoto dell’Aquila a parte. Lettori, se avete figli adolescenti secondo voi pigri e grassi, e se per giunta state separandovi, attenti a “costringerli” a mangiare sano e fare sport: il Tribunale di Torino, che senz’altro avrà spiegato tutto e bene, vi potrebbe condannare a nove mesi per maltrattamenti!

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Gen 28 2015

si salvi chi può 28 01 2015

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SI SALVI CHI PUO’
Sono in pareggio, all’incirca, i grillini rimasti e i fuorusciti; certo dev’esser dura per il Gran Comico strappare sul territorio i voti ai partiti tradizionali e riconsegnarli in seggi in Parlamento!

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Gen 28 2015

avanti un altro 28 01 2015

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AVANTI UN ALTRO
Anche Della Valle, dopo Passera, Monti, Montezemolo, Giannino eccetera, tentato dalla politica, secondo il Corriere on line. Pronto e brevettato (!) il simbolo: Noi Italiani. Problema pratico: ho molti dubbi che noi italiani si sia tentati da quelli lì……..

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Gen 28 2015

caccia al tesoro 28 01 2015

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CACCIA AL TESORO
Il pezzo sotto è di Federico Centenari, www.artventuno.it, e, conoscendolo, non fa i nomi, ma le informazioni vengono sicuramente da persone che possono decidere. Come ragionino, non so, anche il corteo di sabato era promesso pacifico, poi i filmati non lasciano dubbi sui rapporti tra Dordoni e Black, e la fiaba che si tratta di “un’iniziativa che nelle intenzioni si svolgerà in una struttura privata” le persone che decidono la raccontino al momento del digestivo, dopo una lauta cena: ho certezze che il Dordoni non possa contenere tutti gli spettatori, ho quasi certezze sia meglio controllare che tipo di strumenti musicali possano venire ammassati all’interno. E ho un’altra certezza: si ripetesse sabato, e stavolta Galimberti ha detto urbi et orbi che per lui il concerto non si fa, prefetto e questore anticipino la liquidazione per risarcire parte dei danni. Ecco Federico:
—Ma il concerto si farà, c’è poco da questionare. Il fatto, spiegano fonti vicine al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, è che si tratta di un’iniziativa che nelle intenzioni si svolgerà in una struttura privata. Per questo genere di attività non è prevista alcuna autorizzazione, tanto che il Dordoni non ne ha chieste. «Allo stato attuale», confida una fonte, «il concerto non si può vietare. Agli organi istituzionali non sono arrivate richieste dagli organizzatori, quindi le autorità non si devono pronunciare»————————– E per finire, oggi; tutti informati che il Galimba non rinnova la concessione ai centri sociali: e che c’entra il Kavarna con le belle imprese del Dordoni? Non basta farli smettere la musica alta di notte e ripuliscano i muri che sporcano?

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Gen 28 2015

giustizia distributiva 28 01 2015

GIUSTIZIA DISTRIBUTIVA
Tutti siamo eguali davanti alla legge eccetera eccetera: naturalmente c’è legge e legge e l’eguaglianza di noi cittadini s’intende davanti alla stessa legge, e anche se la legge è diversa cittadino per cittadino, il principio dell’eguaglianza stabilito dal famoso articolo tre della Costituzione resta saldo e forte lo stesso, e se per caso disuguaglianza si produce sarà colpa di quella legge, non certo del principio!
Temo di non essere riuscito a spiegarmi e allora faccio un esempio pratico.
Io lavoro otto anni da operaio e poi smetto, non maturo ovviamente la pensione e perciò chiedo all’Inps di restituirmi almeno i contributi che son stati trattenuti dal mio piccolo stipendio: tiè! mi rispondono dagli uffici facendo il gesto dell’ombrello, perché la spiegazione non mi sfugga, la legge non lo consente.
Grande pagina sul Corriere di ieri a proposito dei vitalizi degli ex consiglieri della Regione Lombardia, quelli che protestano, diritto violato! per un taglio del 10% fino al 2018, a scoprire la variante: per non aver rogne l’ex consigliere ha la scelta, rinuncia alla pensione e si fa liquidare i suoi contributi. Lo prevede la legge, e così il compagno senatore Pizzetti Luciano, lo inquadra il Corriere, passa all’incasso: 207mila euro, anche lui per otto anni di sedute, mica in acciaieria, naturalmente. Ingiustizia per l’operaio? Non facciamo di tutte le erbe un fascio, tutti gli operai sono eguali davanti alla legge per gli operai, tutti i Pizzetti sono eguali davanti alla legge per i Pizzetti, proprio come l’altro compagno, il ministro Martina Maurizio, che essendo giovane ha diritto a soli 88mila euro, scrive il Corriere.
Ma chi ha fatto le leggi? Che domande, gli operai son troppo ignoranti per farle, e poi il compagno senatore Pizzetti ne avrà bisogno, dei 207mila euro, con tutte le spese che gli deve procurare la manutenzione di CastelPizzetti!

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Gen 27 2015

j’accuse-trecentosettantadue 27 01 2015

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J’ACCUSE – TRECENTOSETTANTADUE
Ed ecco un grande tema per Accusa&Corti unite: poiché il colpo di grazia a Claudia e Livia l’ha dato il gas, e le bombole le ha portate Maurizio Iori, Iori è certamente l’assassino. E il lettore di memoria ricorderà quanto abbiano penato Accusa&Corti per addebitare a Iori l’acquisto dello Xanax, salti mortali senza rete di protezione, mentre qui, se pur in ritardo, Iori “confessa”: il gas l’ha procurato lui, dunque eccetera! Conta nulla che i due processi, per arrivare alla condanna, abusino di forse potrebbe sarebbe tutti a carico di Iori, mentre sul gas il minimo dei minimi che si deve dire, da che entrambe le Corti “dimostrano” che per accelerare la morte Iori ha avvolto la testa delle “vittime” con un sacchetto di plastica, che un medico sa basti il sacchetto, e non è il caso di farsi notare comprando le bombole; e conta ancor meno di nulla che la spiegazione di Iori sia accettabile:
—Devo dire una cosa che vi interesserà molto, come mai ho preso quattro fornelli
e quattro bombole, visto che si è detto che il fornello in realtà può essere riutilizzato, cioè avrei potuto prendere un fornello solo e quattro bombole e questo mi sembra che sia emerso, peccato che io non sapevo perché io pensavo che una volta realizzato
l’incastro si realizzasse un complesso monouso per motivi di sicurezza che una volta esaurito fosse da eliminare, questa era una mia idea da inesperto, ma è la prima cosa che è balzata all’occhio anche a Claudia, che appena mi vede mi dice: “ma tu hai preso quattro bombole e tre fornelli”! In ogni caso, dato atto che non lo sapevo, anche se l’avessi saputo sicuramente avrei fatto la stessa cosa perché mai più avrei permesso che Claudia o anch’io che sono inesperto armeggiasse per staccare un fornello e una bombola e riutilizzava un fornello usato per un utilizzo così
sporadico mi sembrava assolutamente che… avrei pensato sicuramente che non fosse il caso di andare a rischiare. Comunque, non lo sapevo e quindi ne ho presi quattro e quattro per questioni di simmetria e di logica mia. Come mai ne ho prese quattro? Ne ho prese quattro perché mi… volevo essere sicuro che mi durassero tutta la vacanza, qui ho scoperto che durano tre ore, ma io non potevo saperlo. Io mi ricordo che avevo, mio papà aveva una macchina GPL novanta litri, la macchina che consumerà sicuramente più di un fornello, ma novanta litri duravano tre ore, perché comunque novanta litri veniva riempita a sessanta, non si poteva riempire il tutto. Quindi, una bomboletta che stava in una mano, quanto poteva durare, mezzora, un’ora! In effetti con il senno di poi in carcere le usiamo non durano mica tre ore, dureranno
all’inizio viene fuori tanto gas perché esce quasi tutto subito ma nell’ora successiva esce quasi niente, cioè finché c’è pressione esce quasi tutto e poi ne esce pochissimo, quindi sono tutte cose teoriche in realtà. In ogni caso insomma, io non sapevo quanto
durassero ne ho prese quattro per essere sicuro, e non mi sembra neanche un grande numero, quindi, questa è la spiegazione che volevo dare.—————————-
Figuriamoci se non sapeva durasse tre ore, avran confabulato nelle segrete stanze, bastava chiederlo al commesso, e la logica non fa una grinza, se la logica guidasse sempre le azioni di tutti noi; anch’io avrei fatto lo stesso errore di Iori, per quel che costano le bombole, ma soprattutto, siccome i giudici han condannato due volte non sulle prove ma sui ragionamentoni, perché Iori ha comprato quattro bombole, se loro stessi scrivono che ne ha usata una perché una bastava? Non è credibile quattro per scaldare i cibi, lo è per uccidere?
Una delle tante domande che i giudici dei due processi fan nascere, guardandosi sempre bene dal rispondere!

Cremona 27 01 2015 www.flaminiocozzaglio.info

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