Archive for Gennaio, 2015

Gen 27 2015

lenti oscurate 27 01 2015

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LENTI OSCURATE
Naturalmente ci sono anche i giudici che hanno il coraggio di dire in pubblico cosa non va tra di loro; mi piace ricordarne un paio, Nordio a Venezia, Salvini a Cremona. Che ha scritto un divertente libretto: Office at night, l’ho preso dalla Franca, Libreria Ponchielli. Ma la stragrande maggioranza di chi parla in pubblico, a cominciare dall’Associazione nazionale magistrati, parla dalla Montagna. Due perle nelle tante aperture dell’anno giudiziario. A Milano. Abbiamo il diritto di criticare le leggi! Ci mancherebbe, se però io critico certe sentenze emesse anche a mio nome coi termini che voi usate per criticare certe leggi, mi seppellite di condanne. La migliore, credo resterà negli annali, è di Giovanni Canzio, presidente della Corte d’Appello, dal Corriere del 25:
“Prendendo le mosse dal ‘comprensibile umano sconcerto’ per sentenze avvertite come ‘impopolari’ e generatrici di ‘sentimenti di diffusa indignazione’, Canzio addita il conflitto fra l’attesa di giustizia e il diritto applicato eccetera.”
Tra le sentenze “avvertite” Canzio mette l’Appello dell’Aquila che ha assolto (non tutti) gli scienziati che in primo grado furono condannati per non aver previsto il terremoto, sentenza di primo grado che ha fatto ridere di noi tutto il mondo civile!

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Gen 27 2015

vocabolario a parte 27 01 2015

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VOCABOLARIO A PARTE
Schettino, secondo il Procuratore in Aula, è un incauto idiota, perché la legge, oltre alla condanna, prevede l’insulto. Incauto lo è senza dubbio; combinato il disastro, invece di farsi urlare davanti a tutto il mondo: torni a bordo, cazzo! doveva scendere dalla nave buon ultimo, tanto per lui pericoli non c’erano, a due metri da riva bagnarsi gli abiti, e avrebbe preso i rituali 5/6 anni per omicidio colposo plurimo.

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Gen 27 2015

osservazioni di un associato-quarantanove 27 01 2015

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – QUARANTANOVE
La discesa in campo: altro non era possibile all’opposizione, da che in Serva, un tempo Libera, chi ha la maggioranza asfalta chi ha perso. La Provincia fin che c’è, giornale dei lettori, unici padroni, scrive ogni tanto Zanolli Pennadoro Vittoriano: e qualcuno che ci crede davvero lo si rintraccia, prevalentemente negli asili, all’ospizio Soldi…..
Credo sia l’unico caso in tutta Italia dove l’opposizione non ha il diritto di parola, nemmeno sul giornale di cui è comproprietaria; per un presupposto, non esiste!
Damigel Filippini, accucciato e a volte scodinzolante se il Padrone gli dà il permesso; ma non è quello che fa il presidente della Libera associazione degli agricoltori cremonesi? Ma quando lo mettono sul treno per Roma e gli tocca dire qualcosa al presidente Guidi, al ministro dell’Agricoltura eccetera, lo racconta che lui, a Cremona, in Libera, se uno non è d’accordo lo tratta così? Deve solo pagare i servizi e tacere?
La discesa in campo, scrivevo sopra, ecco il risultato della sua lungimiranza, come questo blog che in pochi mesi ha triplicato i lettori, numerosissimi tra i soci Libera, perché l’unico in tutta Cremona a scrivere ogni giorno delle vicende, quelle pubblicabili, nel senso che di tante, anche se le stimo vere, non ho le prove…..
La discesa in campo dei consiglieri, nove, non pochi, che spiegano in due paginette, chiare, complete e nemmeno urticanti, le può leggere anche un devoto a San Pivantonio, cosa sta succedendo in Libera, fin che c’è; a disposizione di chi voglia sentire oltre la versione ufficiale: quella del tutto va ben, Madama la Marchesa, tutto sotto controllo, tutto come ai bei tempi di Pivantonio in carne e ossa!
Molto più delicati, i nove, di quanto abitualmente sia io, concludono:
“Siamo fortemente preoccupati per il futuro del nostro sindacato e abbiamo informato anche Confagricoltura nazionale di questa situazione”
Anche se, leggendo i conti e non ascoltando le chiacchiere interessate, così, come niente fosse, suggeriscono ai colleghi:
“Sarebbe inoltre doveroso convocare al più presto un’assemblea dei soci (al di là delle riunioni informative che servono solo come aggiornamento tecnico) per informare sulla reale situazione economica della Libera e del Giornale (SPERIAMO CHE I SOCI NON DEBBANO INTERVENIRE DI TASCA PROPRIA….), invitando il Presidente a spiegare perché la decisione sul licenziamento del direttore è stata presa senza rispettare lo statuto.”
Non basta nemmeno questo avviso? Cari tremila soci della Libera, non lamentatevi di ciò che vi toccherà subire tra pochi mesi……

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Gen 27 2015

giornalisti in custodia 27 01 2015

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GIORNALISTI IN CUSTODIA
L’articolo 21 della Costituzione sembrerebbe chiaro:
“La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”
Quindi non si spiegano né l’Ordine dei giornalisti, iscrizione obbligatoria per chi vuol scrivere o andare in Tv, né la sentenza della Corte Costituzionale che nell’obbligo non ha scoperto profili di illegittimità. Mia figlia, brillante filosofa, che però non ha mai aperto un libro di diritto: papà, non serve l’autorizzazione per aprire un giornale, ma per scriverci sì!

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Gen 27 2015

pensieri così 27 01 2015

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PENSIERI COSI’
Contro lo show della band si muove anche Forza Nuova di Cremona. Da www.artventuno.it: Forza Nuova Cremona – fa sapere il partito – ha chiesto l’autorizzazione per un presidio giovedì sera in piazza Stradivari con probabile presenza di Roberto Fiore, Segretario Nazionale, in segno di solidarietà nei confronti dei cittadini che sabato pomeriggio hanno visto devastata Cremona ed i loro negozi. L’ombra degli anni settanta è presente in questa autorizzazione ai 99 Posse che nelle loro canzoni e raduni incitano alla violenza ed alla lotta degli opposti estremismi, logica da sempre rifiutata da anni da Forza Nuova.—————————————— Forza Nuova, fascistissima dicono i compagni, non va a “presidiare” davanti al Dordoni, durante il concerto, per rompere le palle, come ad esempio han fatto i compagni in abito bello a Milano, e lo fanno sempre, per il convegno sulla famiglia, quello devastato dalla presenza di don Mauro Inzoli; non chiedono la chiusura in tutta Italia delle sedi dei gruppi che si richiamano al comunismo, comunismo che guerre escluse ha sterminato cento milioni di uomini in pochi decenni. Parlano per chi vuole ascoltarli. A Cremona, piaccia o non sentirselo dire, i fatti di sabato sono la naturale conseguenza di anni e anni in cui veniva concesso ai sinistri, e la colpa ce la prendiamo anche noi di destra 2009/14, di stabilire con la forza chi avesse diritto a far politica e chi non. Già dimenticata l’impresa, pacifica! del compagno Merdinmano, che deposita la sua merda sul banchetto della Lega ai Giardini Pubblici? La presenza obbligatoria di cento uomini della Forza pubblica a ogni convegno malvisto dai cani sciolti della sinistra? Quindi non diamo tutte le colpe a Gianluca Galimberti, che s’è trovato una situazione tremenda da gestire; il massimo rimprovero è che la peggiora parlando, una volta di più, a vanvera: non può raccontarci sabato mattino che non aveva il diritto di vietare il corteo e il giorno dopo che si oppone al concerto dei 99 Posse. Ma adesso urge un: che fare? Le polemiche per scelte su cui s’è discusso in abbondanza sono inutili. Primo provvedimento: impedire a chiunque, se serve anche con la forza, di sostituirsi alle Istituzioni, dal blocco degli sfratti decisi dall’Autorità giudiziaria, all’assalto dei “nemici”. Risarcimenti immediati: non è ammissibile che ceffi con vernice passino a insudiciare in continuazione le case degli altri, appiccicare volantini; volete la sede a prezzo d’amico? Andate con gli alpini a scrostare i muri. Se non si fa capire a questi signori che non sono più eguali degli altri, purtroppo hanno buoni maestri nei compagni in abito bello: a sinistra siamo onesti e intelligenti! non è più finita. Ma evitare gli estremi: dopo anni in cui ai centri sociali s’è permesso di tutto, togliere per ripicca la sede; anzi, come al Dordoni e al Kavarna, io la darei anche a Casa Pound, e sarebbe un bel segno. Le usano per azioni criminali? Bella questa: le Brigate rosse avevano una sede in pubblico?
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Gen 27 2015

se li conosci li eviti 27 01 2017

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SE LI CONOSCI LI EVITI
E www.artventuno.it, nuovo giornale d’indagine di Cremona, li intervista e fa conoscere i 99 Posse, gli amici del Dordoni, quelli che si annunciano su facebook con: più bastoni, meno tastiere.
I bastoni sulla testa degli altri, si fa senza dire.

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Gen 26 2015

j’accuse-trecentosettantuno 26 01 2015

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J’ACCUSE – TRECENTOSETTANTUNO
Ecco il botto, non tra i maggiori dei due processi, ma significativo. Siccome l’han detto gli Ornesi, Maurizio Iori ha comprato bombole e fornelli facendo credere a Claudia e ai suoi che intendeva cucinarci il sushi, perché il gas di casa non andava bene, e non solo ci ha creduto la famiglia Ornesi al gran completo, ma pure le Corti di primo e secondo grado. Poi si ride del solito americano che compra il Colosseo….
La versione di Iori, qui sotto, che servivano per scaldare il cibo di Livia, in vacanza, si fossero fermate tutto il giorno in spiaggia, e non per uccidere, è una balla:
—Allora a me è venuto in mente questa possibilità di poterlo scaldare fuori, cosa per scaldarlo elettriche a pile non ce n’è, mi è venuto in mente che esistono questi fornelletti da campeggio gli avevo visti anche, tante volte anche – che ne so – i camionisti nelle aree di parcheggio che li usano, dico: “potremmo usare questi” e Claudia mi dice: “sì, ho capito usiamo questi, ma cosa fai ti porti il padellino, ti porti
questa menata? cioè diventa un attimino complicato. E poi gli viene di dire: “ma scusa, perché non cerchiamo dei contenitori che abbiano un tappo e che possano andare direttamente sul fuoco, in questo modo io mi porto il fornelletto, mi porto uno o due contenitori con il primino, con il secondino, con il contorno quello che c’è, che è avanzato, me lo metto sul fuoco e così diventa veramente semplice”. Programmato questo, io dico: “va bene, vado a cercarli, quando ho occasione vado a cercarli” lei :
“mi raccomando perché manca un mese e mezzo” insomma Claudia come me, amava programmare cose precise e su questo andavamo d’accordissimo…… Trovo le bombole, ed i fornelli non li trovo, evidentemente in quel momento non c’era disponibilità di fornelli adatti per quelle bombole lì. Mi compro le mie bombole e scelgo quelle lì, scelgo quelle lì perché vengo….. ce n’erano due tipi, quella lì aveva un disegno, una freccettina sopra con scritto easy click, easy click per me vuol dire “è facile attaccarla, facile attaccare” cioè, mi dava proprio un’idea di facilità, il che dal mio punto di vista da inesperto di queste cose, di quello di Claudia che poi avrebbe dovuto maneggiarli andava benissimo, inoltre c’era una valvolina sopra, quindi con un tappo e quindi dico, anche trasportandole queste sono sicuramente più sicure, perché le altre avevano una membranella sopra che doveva probabilmente essere forata da non so cosa, cioè adesso lo so perché in carcere le usiamo, ma prima io vedevo questa membranella e non sapevo bene come potesse essere inserita ad un fornello senza una valvola, senza un motivo di sicurezza e ho scelto quelle lì. Fornelli non ne ho trovati, ho comprato i contenitori di vetro…… Comprate queste cose torno a casa. Ma prima di tornare a casa dico “qui mi mancano i fornelli”…… L’uscita di Lodi lì c’è il supermercato vado e lì trovo i fornelli e me li prendo. Quella sera stessa io vado da Claudia con la mia borsina ed era sabato, era sabato, sulle scale incontro Fiameni, e Fiameni era un mio paziente non è che fosse un amico, un mio paziente lo vedo, gli faccio un cenno di saluto, entro da Claudia e le presento quello che ho comprato. La prima cosa che notiamo è che manca un fornello, perché le bombole erano quattro, i fornelli erano tre. La seconda cosa che notiamo è che i contenitori di vetro che ho comprato non vanno per niente bene perché sono troppo piccoli e poi sono evidentemente dallo spessore troppo sottile ed era evidente che non potevano sopportare il fuoco. Facciamo le prove con una di queste bombole per vedere dove c’era la valvolina…… Quella volta sono uscito a Lodi a posta, perché sapevo che lì c’era il fornello e l’ho comprato. E lì ho comprato anche dei contenitori di vetro diversi che ritenevo più idonei all’uso, ed infatti si chiamavano frigoverre, erano spessissimi, e secondo me andavano benissimo per l’utilizzo diretto sulla fiamma e quindi, erano proprio la situazione giusta.—————-
Dov’è il botto? La Giudiziaria ho trovato, descritto e consegnato tutto; è pacifico, gli scontrini sono agli atti, che Iori abbia comprato due volte i contenitori in vetro, perché i primi troppo fragili non tenevano la fiamma, quindi la spiegazione dell’acquisto di bombole e fornelli tiene, specie per giudici che stabiliscano il cellulare funzioni da alibi, se lo dimentichi apposta in casa per uscire e uccidere.
I giudici invece han preferito dimenticare il doppio acquisto dei contenitori. Perché? Fate voi, io ho già fatto abbastanza.

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Gen 26 2015

vengo anch’io, no tu no 26 01 2015

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VENGO ANCH’IO, NO TU NO
Jannacci era un grande artista, per cui la sintesi gli veniva come gustare un bicchiere di buon vino; tra noi grandi chiediamo pure le dimissioni del Galimba, come la sinistra di Perri a suo tempo, è l’abito di scena. Occhio invece a fare liste di proscrizione come sembra per i compagni del Dordoni: vanno contestati uno per uno e subito gli atti contrari alla legge, non l’esistenza. Anche perché, come Stalin e Goebbels che bruciavano i libri, gli togli la sede, non le idee e le azioni.

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Gen 26 2015

la medicina a portata di mano 26 01 2015

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LA MEDICINA A PORTATA DI MANO
Da www.artventuno.it, di Centenari&Guazzi&Tamburini (complimenti a Daniele Tamburini, che nonostante non abbia più vent’anni, è andato a respirar lacrimogeni per compiere il suo dovere di cronista):
—Rifondazione comunista, dal canto suo, compie un passo inedito, ossia prende le distanze dalla linea del Centro sociale. «Anche il Centro Sociale Dordoni ha fatto delle scelte – scrive il partito –. In totale autonomia, senza tener conto di altri percorsi. La gestione delle nuove leve del centro sociale Dordoni si manifesta con una decisione di evidente rottura col passato. Alcune dinamiche nazionali e l’accreditamento all’interno di una certa area antagonista conta per i giovani virgulti molto più del rapporto con la città, intesa anche e soprattutto con la pluralità dei mondi e dei percorsi che partiti, circoli, associazioni e altre organizzazioni rappresentano. Dimenticando che un Centro sociale è il punto di arrivo di percorsi di politica e socialità partecipata e diffusa che affondano le radici nel tessuto locale, dal quale traggono nutrimento e ragion d’essere». «Quando queste radici vengono recise – osserva Rifondazione –, quando vien meno il rapporto e lo scambio fecondo col tuo circostante, vien meno la ragion d’ essere anche dell’esperienza più radicata. Ignorare l’ appello della madre di Mario, della moglie di Emilio, vuol dire troncare i legami col passato e col presente. Non mancherà ad Emilio la solidarietà degli antifascisti cremonesi. Non mancherà agli antifascisti cremonesi la voglia di continuare a gridare e lottare per questi valori. Non mancherà agli antifascisti cremonesi la voglia di dire che Casa Pound va chiusa, subito e in tutta Italia».
«Il 24 gennaio 2015 – conclude Rifondazione – insieme alle vetrine molte altre cose sono state rotte e ricostruire fiducia, dialogo e rapporti non sarà facile».—————–C’è tutta la spocchia del “sinistro” arrivato che insegna, con gran dottrina, ai “giovani virgulti”, e naturalmente non capisce che i guai di sabato nascono proprio dalla sua fede, tanto ben descritta: “non mancherà agli antifascisti cremonesi la voglia di dire che Casa Pound va chiusa, subito e in tutta Italia”. Chi non pensa conforme, per il sinistro arrivato, non ha il diritto alla parola, proprio come i giovani virgulti han tentato di dimostrare sabato.
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Gen 26 2015

umanamente 26 01 2015

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UMANAMENTE
Da www.cremonaoggi.it, il miglior informatore cittadino, lo sfogo del sindacato di Polizia:
—Umanamente – afferma ancora il Sap –  non si poteva fare di più, era impossibile militarizzare ogni angolo della città e proteggere ogni esercizio pubblico o abitazione. Dispiace ovviamente constatare come questi delinquenti travestiti da manifestanti siano riusciti a devastare banche, assicurazioni, alcuni esercizi commerciali e soprattutto effettuare il vigliacco attacco al comando della Polizia Locale a cui va tutta la nostra solidarietà così come ai cittadini ingiustamente danneggiati nei loro averi.— Spero nessuno mi fraintenda, soprattutto gli amici in divisa, che mentre io scrivo comodo e al caldo in casa mia, rischiano la pelle, e nemmeno di fronte a un “grande” nemico, a dei poveri deficienti che solo per legge son razza umana: le Autorità vi han dato l’ordine di non arrestare nessuno?
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