Archive for Gennaio, 2021

Gen 29 2021

la legge del più forte-milleottocentosessanta 29 01 2021

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – milleottocentosessanta

Ho scritto un libretto di 70 cartelle sul caso Iori, e dopo averlo spedito a tutti gli editori trovati su internet, non ho praticamente ricevuto risposta; l’unica, a voce: non ho voglia di inimicarmi la categoria dei giudici per un libro. Unisco la premessa; qualche lettore mi può dare una mano a render noto il caso?

Francoforte 29 01 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

FLAMINIO COZZAGLIO

IL CASO IORI

OGGI A LUI DOMANI A TE

DER PROZESS, UN’IDEA DI FRANZ KAFKA: QUANDO IL PROCESSO HA TROPPE LETTURE DEVE USCIRE DALLE AULE DEI TRIBUNALI!

PREMESSA

Caso Iori; ho divertito molti avvocati sostenendo mancassero addirittura gli elementi per iniziare un processo, e invece è finita in Cassazione con tre condanne consecutive, l’una fotocopia dell’altra, all’ergastolo! Le prime indagini tracciano la via; la Polizia osserva che madre e figlia son morte ciascuna nei propri letti, affiancati, anziché nello stesso e abbracciate, dunque non è suicidio, tanto più che manca un biglietto d’addio; quindi unisce prove di pari valore; la Procura accoglie la tesi, il Gip anche, con una voluminosa ordinanza di 124 pagine, che sarà il canovaccio dei processi, Cassazione compresa. Dal che la domanda, provocatoria: perché perdere tanto tempo, non era meglio tener subito per buone, con valore di giudicato, prove o non prove che fossero, tanto nei processi è cambiato nulla, le conclusioni della Polizia?

Ben viste dalla pubblica opinione; opinione continuamente alimentata dai pochi media che si sono occupati del caso, Rete4 per esempio; pochi media, è una delle tante stranezze, qui c’è tutto per interessare, partendo dal gossip fino ai principi didattici della Cassazione: morte, sesso, denaro, potere; soprattutto dei giudici, il potere senza limiti. Alla fine è passato il messaggio: Maurizio Iori addormenta le vittime, poi le gasa. Che potrebbe esser successo, messo così, senza spiegare come. Non ci provano neanche i giornali, che pure han tutte le libertà che la fantasia concede: preferiscono abbeverarsi alla fonte. E quando la Corte di primo grado ci tenta, di fronte alla dura realtà dei fatti da spiegare, il risultato son quelle righe veloci in cui dice che “Non avendo la sfera di cristallo non è possibile indicare con precisione quale fu l’espediente usato (uno di quelli descritti, un altro ancora) per riuscire nell’intento, né è necessario”

La sfera di cristallo, con la tremenda appendice del “né è necessario”, avrebbe reso famoso il sistema giudiziario italiano nel mondo intero, compreso il Terzo! senza impiego di particolari, sofisticate metodiche, se i giornali si fossero buttati, semplicemente, a fare il loro mestiere; soprattutto perché, dopo aver letto “gli espedienti” descritti dalla sentenza, si sarebbe visto che non spiegavano un bel nulla. E la sfera in una sentenza da ergastolo lascia increduli, specie se messa a fianco del Davigo Piercamillo di turno che si scaglia contro ministri e governi che scrivono male le leggi; e la Corte d’Appello e la Cassazione leggono e tacciono: evidentemente anch’esse approvano la sfera. Tacciono tutti, anche i pochi giornalisti che han seguito il processo; Rete4 fa addirittura un “romanzato” in cui il perfido Iori è colpevole fin dalla prima entrata in scena; tacciono i politici, anche quelli usi a lamentarsi dell’invadenza dei giudici; e allora il problema non dev’esser di solo diritto, ma uno dei tanti della comunicazione, di cui il processo penale fa parte. Stringendo: madre e figlia muoiono per aver prima ingerito 95 pastiglie di Xanax, che è un ansiolitico, non un sonnifero, quindi per addormentare ne serve davvero tanto, lo ricorderò spesso; i giudici decidono subito per le gocce, altrimenti, per quanta fantasia abbiano messo nelle motivazioni, e la vedremo tutta, l’impudenza di scrivere la condanna con le pastiglie non l’avrebbero trovata; e poi respirano il gas di quattro bombolette da campeggio. Se è omicidio, dobbiamo ammettere sia possibile dar di nascosto a un’adulta e a una bimba di due anni 95 pastiglie; la storia cambia poco fossero gocce, perché il corrispondente delle 95 sono un bicchierone e hanno un sapore da vomito che per tentar di nascondere servono litri di succo di pompelmo, il gusto meno lontano; i giudici, senza provarlo! col solo aiuto della fantasia, la loro, che ha regnato sovrana nell’intero procedimento, han deciso che erano gocce e le han pure ridotte in quantità, rispetto a quanto trovato dall’autopsia; da nessuna parte le Corti di merito giustificano la riduzione, che dan per sottintesa e certa; e sì che complessivamente han scritto duecento pagine, che raccontano tutto, tranne i momenti decisivi; la Cassazione non ci fa caso; del gas possiamo fare a meno di parlare, per adesso, se non che un assassino che voglia andar sul sicuro usa quello della cucina, non lo scarso delle bombolette.

Comunque, accettate per cortesia le gocce, ci saremmo aspettati di leggere nelle motivazioni come Iori le avrebbe date alla madre; è bastato un semplice, con l’aiuto della sfera di cristallo: si può fare! Della bimba, e soprattutto della successione dei tempi, prima la madre o la figlia? da che han mangiato cose diverse in tempi diversi, è incredibile, si legge nulla! Neanche il due più due quattro in rispetto alle note più elementari; lo Xanax non è il sonnifero potente che stende con una goccia, ed è per questo che ne serve tanto: possibile che, almeno la madre, l’autopsia le ha trovato in corpo poco cibo, non si sia accorta del torpore che man mano l’assaliva? Madre e figlia: la prima delle due che vede l’altra crollare, fa nulla, nemmeno urla? C’è qualcosa che va oltre il processo, quello delineato dal codice, che in certi punti esige una logica ferrea; quasi un processo parallelo con regole proprie.

Come immaginare un libro, senza appesantirlo con la pretesa di scrivere tutto, e il rischio di una specie di “dizionario del caso Iori”, che non ho alcuna intenzione di scrivere? Potrei ridurlo a poche righe, se l’obiettivo fosse distruggere il processo: basterebbe mettere in evidenza l’impossibilità di dar di nascosto tanto Xanax, confermata dalla trasformazione di pastiglie in gocce senza uno straccio di prova, seguita da tre Corti di fila, e senza comunque, mutate in gocce, un racconto di come sarebbe avvenuto; però piuttosto che distruggere è meglio raccontare, nel caso il “nostro” fosse un modo diffuso di celebrarli, i processi, in Italia. Mi limiterò ai punti essenziali, quel poco che basta a far incuriosire il lettore che i processi li segue dai media; in gran parte tratti dal primo grado, dove si son formate le “prove”; e dalla Cassazione, che condensa e spiega; il processo d’appello ha poco significato, la Cassazione stessa scrive ricalchi il primo; non s’è dato la pena di controllare nemmeno una delle “prove”: nonostante le ben fondate obiezioni della Difesa, le ha prese tutte per ottime; ma se il lettore vuol essere accompagnato passo su passo, legga www.flaminiocozzaglio.info, dove scrivo da anni, ogni giorno; meglio ancora, se il lettore vuol controllarmi, o intende divertirsi, legga le motivazioni dei tre processi, fotocopia, insisto; i verbali d’udienza al completo eccetera: farebbero libro da soli, tanto son chiari nello spiegare ciò che succede nei Tribunali! In nome del popolo italiano, non dimentichiamolo mai. Popolo che, essendo il processo penale pubblico, e la prova deve formarsi in Aula, per legge, ha il mezzo, volesse usarlo, di arrivare a una propria sentenza, pari a quella del giudice, e io l’ho fatto; l’unica differenza, la

mia ha solo valore informativo……..

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Gen 29 2021

qui cremona-ottocentonovanta 29 01 2021

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QUI CREMONA – ottocentonovanta

Il sindaco Davide Persico spiega bene su Welfare Cremona!

—San Daniele Po Monumento Naturale Bodrio della Cascina Margherita| Davide Persico

Un bodrio è un acquitrino tipico della bassa pianura. Si tratta di uno stagno “seminaturale” poichè generato esclusivamente dalla rotta di un argine a seguito di una esondazione. L’acqua del fiume, rompendo l’argine, cade a cascata perforando il suolo fino a raggiungere la falda acquifera. La voragine generata, se non viene richiusa, si trasforma in un bodrio, cioè uno stagno circolare, perennemente alimentato dalla falda sottostante e dalla pioggia. Come si può notare da questa foto il bodrio è stato mantenuto e l’argine, secondario, è stato ricostruito intorno. Chiaramente il Po si trova a sud di questa immagine.

Il “colore scuro” dello specchio d’acqua (che è limpida), è dovuto alla grande quantità di sostanza organica (resti vegetali) che si accumula sul fondo decomponendosi.

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Gen 29 2021

ben detto! 29 01 2021

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BEN DETTO!

Sulla Provincia Rivoltini dice le cose che tanti vorremmo poter dire. —Massimo Rivoltini, presidente di Confartigianato Cremona, afferma: «Con il Recovery Plan abbiamo la straordinaria e imperdibile occasione di dare finalmente un colpo di spugna alle inefficienze croniche del Paese e realizzare le riforme strutturali indispensabili per uscire dalla crisi e creare le condizioni per il rilancio della nostra competitività: dal fisco alla burocrazia, per liberare finalmente le imprese da adempimenti e costi inutili, fino alla giustizia civile e agli investimenti nelle infrastrutture. Non possiamo perdere questa sfida».

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Gen 29 2021

partendo tanto 29 01 2021

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PARTENDO TANTO

dal basso, non c’è alcun dubbio possa solo crescere!

—In Arabia Saudita ci sono le condizioni perché sia la culla di un “neo-rinascimento“. Lo ha affermato l’ex premier e leader di Italia Viva, Matteo Renzi, conversando con l’erede al trono saudita, il principe Mohammed bin Salman. https://www.blitzquotidiano.it/video/renzi-elogia-mohammed-bin-salman-ed-esalta-larabia-saudita-culla-del-neo-rinascimento-video-3247196/

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Gen 29 2021

dalle stelle 29 01 2021

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DALLE STELLE

in giù, molto in giù….

—«È un incubo che ho vissuto ad occhi aperti. Altri forse hanno dormito, quel sonno della ragione che produce mostri». Stefano Binda ha attraversato l’inferno. E ne è uscito, cinque anni dopo un arresto che più ingiusto non si può. Dal 2016 a mercoledì scorso, mezza Italia è stata convinta che fosse lui l’assassino di Lidia Macchi, la giovane studentessa impegnata con Comunione e Liberazione uccisa con 29 coltellate nel gennaio 1987 e ritrovata morta in un bosco a Cittiglio, nel varesotto, un delitto rimasto senza colpevole. In primo grado Binda – anche lui di Cl – era stato condannato all’ergastolo dalla Corte di assise di Varese e poi prosciolto in appello dalla Corte di Assise di appello di Milano il 24 luglio 2019, dopo tre anni e mezzo di custodia in carcere. Ora la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso del Pg di Milano e dei familiari di Lidia. Il suo nome era stato tirato in ballo con un colpo di scena degno di un crime movie: una lettera anonima contenente una poesia – “In morte di un’amica” – con dettagli che solo l’assassino poteva conoscere e recapitata alla famiglia il giorno del funerale della ragazza. Poesia che, secondo la ricostruzione dell’accusa, fu scritta proprio da Binda. Ma l’assassino non era lui. «Esperienze come questa – racconta Binda al Dubbio – lasciano macerie».

-Si aspettava che finisse in questo modo?

-Confidavo molto in questa decisione. Poi il fatto che lo stesso procuratore generale della Cassazione – e quindi non un avvocato dell’accusa, come molti magistrati intendono il loro ruolo, ma un pubblico ministero – abbia chiesto lui stesso l’assoluzione, francamente, ha incrementato le mie speranze: non c’era più un’accusa, in senso sostanziale.

-Crede che questo voglia dire che il sistema giustizia, al di là delle sue storture, funziona?

-Io ho attraversato gli estremi del codice, dalla pena massima all’assoluzione con la formula piena. Sono stato sfortunato nel primo grado o sono stato fortunato oggi? Credo che bisogna interrogarsi su quanto il sistema sia affidato alle scelte dei singoli, di quali garanzie dia. Francamente, come cittadino, non mi sembra responsabile dire che il sistema funziona sulla base della logica “tutto è bene quel che finisce bene”. È una sciocchezza. Ho passato tre anni e mezzo in carcere, il che vuole dire essere stato messo in pericolo. Il sistema giustizia non può non farsi carico di queste cose. È importante e delicatissimo. Ma a questo livello il dibattito pubblico è insufficiente e l’impostazione culturale non è all’altezza.

https://www.ildubbio.news/2021/01/29/io-accusato-di-aver-ucciso-lidia-e-in-galera-da-innocente-il-sistema-giustizia-non-funziona/

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Gen 29 2021

un titolo che brucia… 29 01 2021

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UN TITOLO CHE BRUCIA… E senza troppe spiegazioni.

—Corte Costituzionale. «Coppie gay, occorre una legge che tuteli i figli»

https://www.avvenire.it/famiglia-e-vita/pagine/la-corte-costituzionale-coppie-gay-una-legge-che-tuteli-i-figli

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Gen 29 2021

l’arte in pasticceria 29 01 2021

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L’ARTE IN PASTICCERIA

è il risultato finale, prima serve la precisione!

—Iginio Massari, il Maestro dei pasticceri italiani, è stato il protagonista dello Skill Test di MasterChef Italia di ieri. Al centro della prova, sempre estremamente tecnica, gli involucri: per lui, i concorrenti in gara hanno dovuto creare una vera sfera gourmet di cioccolato con dentro un tiramisù, con una salsa di cioccolato calda per il servizio finale. L’ostacolo peggiore, ovviamente, il temperaggio del cioccolato: Massari lo ha eseguito davanti agli occhi degli aspiranti chef, per una dimostrazione che è diventata un atto di magia e di vera poesia in cucina.

https://video.lastampa.it/spettacoli/la-magia-di-iginio-massari-a-masterchef-lascia-senza-parole-i-concorrenti-con-una-sfera-gourmet-di-cioccolato/127318/127454

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Gen 29 2021

l’uomo invisibile 29 01 2021

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L’UOMO INVISIBILE che tutti nominano da molto tempo! —Quelle sirene per Draghi, l’invisibile protagonista della crisi di governo. Si è sempre definito un servitore dello Stato, vanta un solido legame con il Colle e un forte prestigio in Europa. E il suo nome prende quota nel caso di un esecutivo istituzionale. C’è un convitato di pietra in questa crisi di governo. È silenzioso, non partecipa alle consultazioni, non assiste alle riunioni di partito, eppure è sempre presente. È evocato in ogni riunione. E’ un protagonista invisibile. Il suo nome è Mario Draghi. L’ex Governatore della Banca d’Italia ed ex presidente della Bce. L’uomo che molti, in Italia e all’Estero, considerano la migliore riserva della Repubblica. https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2021/01/28/news/quelle_sirene_per_draghi_l_invisibile_protagonista_della_crisi_di_governo-284696475/?ref=RHTP-BH-I284743355-P1-S5-T1

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Gen 29 2021

i tempi si allungano 29 01 2021

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I TEMPI SI ALLUNGANO

Riunione degli ambientalisti col sindaco Galimberti, per ridere della barzelletta promessa in campagna elettorale 2014; dall’on line di Lombardi.

—Ma soprattutto, suscita critiche l’assenza dal piano presentato di riferimenti alla chiusura del termocombustore: “Non c’è nessuna garanzia ufficiale sulla chiusura dell’inceneritore San Rocco nemmeno nel 2029”, si legge nel resoconto inviato agli aderenti da chi ha partecipato alla riunione.

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Gen 29 2021

l’alloro 29 01 2021

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IL CIBO GIUSTO DI CAMPAGNA AMICA

Alloro, la pianta della saggezza e della gloria

Oltre ad essere di buon augurio per i neolaureati, è una pianta senza particolari esigenze che cresce bene in tutti i terreni. E le foglie si usano per aromatizzare le pietanze in cucina.

L’alloro è una pianta aromatica sempreverde usata molto in cucina. La varietà più diffusa è il Laurus nobilis angustifolia, caratterizzato da foglie dalla forma allungata e dal bordo leggermente ondulato. Il frutto, presente solo negli esemplari femminili, è una bacca ovoidale che contiene un solo seme.
In Italia cresce spontaneamente nelle zone centro-meridionali e lungo le coste, mentre nelle regioni settentrionali viene coltivato.
È una pianta rustica che cresce bene in tutti i terreni e senza particolari esigenze, anche se preferisce le zone soleggiate e ben riparate dal freddo. Se coltivate in vaso, le piantine vanno rinvasate ogni due anni in pieno inverno perché le radici occupano molto spazio. Sia il vaso sia la terra devono garantire un buon drenaggio. Essendo una pianta utilizzata per aromatizzare, è consigliabile usare un concime ricco di azoto che favorisce, appunto, lo sviluppo delle parti verdi. Va annaffiato moderatamente ma costantemente, evitando i ristagni di acqua. La sua crescita va tenuta sotto controllo, accorciando i rami due o tre volte l’anno; cresce al massimo fino a 2 metri e può essere allevato ad arbusto oppure ad alberello.
Le foglie si raccolgono durante tutto l’arco dell’anno, anche se le migliori sono quelle giovani, e si usano per aromatizzare arrosti di carne, formaggi e verdure conservate sott’olio, mentre la raccolta delle bacche si effettua in autunno.
Uno dei nemici dell’alloro è sicuramente l’oidio che può provocare dei danni alle foglie, ma posso essere limitati con la distribuzione di zolfo. Tra i parassiti animali ricordiamo le cocciniglie, emitteri di forma circolare che portano ad un ingiallimento e disseccamento delle foglie. Per la difesa possono essere utilizzati gli oli minerali.
Le foglie si possono consumare per uso culinario sia fresche sia secche. Per l’essiccazione si sistemano all’ombra, in un luogo aerato e una volta pronte durano circa un anno. Dopo tale periodo, perdono gran parte del loro aroma e assumono un sapore amarognolo. Le bacche, invece, si fanno essiccare al forno a bassa temperatura e si conservano poi dentro barattoli in vetro: hanno un sapore molto più forte e robusto delle foglie.

Proprietà
Alle foglie e alle bacche dell’alloro, ricchissime di olio essenziale, vengono riconosciute proprietà antisettiche e antiossidanti; le foglie fresche di questa pianta sono molto ricche di vitamina C, utili per stimolare le difese immunitarie dell’organismo. L’alloro ha anche proprietà antinfiammatorie e digestive e per questo viene impiegato, in decotti e tisane, in caso di coliche o disturbi della digestione. Favorisce, inoltre, l’eliminazione della tosse e del catarro nei bronchi. L’alloro può essere usato anche per uso esterno per alleviare dolori reumatici o in caso di ematomi da trauma. Infine, può essere utile ricordare che l’alloro è un efficace repellente naturale contro gli insetti.

Curiosità
Nella mitologia greco-romana l’alloro era una pianta sacra che simboleggiava la sapienza e la gloria: una corona di alloro cingeva la fronte dei vincitori nei giochi olimpici e costituiva il massimo onore per un poeta. Tutt’oggi, si è soliti “coronare” il capo di un giovane neolaureato da una ghirlanda di alloro come simbolo di buon augurio.

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