Gen 29 2021
l’alloro 29 01 2021
IL CIBO GIUSTO DI CAMPAGNA AMICA
Alloro, la pianta della saggezza e della gloria
Oltre ad essere di buon augurio per i neolaureati, è una pianta senza particolari esigenze che cresce bene in tutti i terreni. E le foglie si usano per aromatizzare le pietanze in cucina.
L’alloro
è
una
pianta
aromatica sempreverde
usata
molto in cucina. La varietà più diffusa è il Laurus
nobilis angustifolia,
caratterizzato da foglie dalla forma allungata e dal bordo
leggermente ondulato. Il frutto, presente solo negli esemplari
femminili, è una bacca ovoidale che contiene un solo seme.
In
Italia cresce spontaneamente nelle zone centro-meridionali e lungo le
coste, mentre nelle regioni settentrionali viene coltivato.
È una
pianta
rustica che
cresce bene in tutti
i terreni e
senza particolari esigenze, anche se preferisce le zone soleggiate e
ben riparate dal freddo. Se coltivate in vaso, le piantine vanno
rinvasate
ogni due anni in pieno inverno perché
le radici occupano molto spazio. Sia il vaso sia la terra devono
garantire un buon drenaggio. Essendo una pianta utilizzata per
aromatizzare, è consigliabile usare un concime
ricco di azoto che
favorisce, appunto, lo sviluppo delle parti verdi. Va annaffiato
moderatamente ma costantemente, evitando i ristagni di acqua. La sua
crescita va tenuta sotto controllo, accorciando i rami due o tre
volte l’anno; cresce al massimo fino
a 2 metri e
può essere allevato ad arbusto oppure ad alberello.
Le foglie
si
raccolgono durante tutto
l’arco dell’anno,
anche se le migliori sono quelle giovani, e si usano per aromatizzare
arrosti di carne,
formaggi
e
verdure
conservate sott’olio,
mentre la raccolta delle bacche si effettua in autunno.
Uno dei
nemici dell’alloro è sicuramente l’oidio
che
può provocare dei danni alle foglie, ma posso essere limitati con la
distribuzione
di zolfo.
Tra i parassiti animali ricordiamo le cocciniglie,
emitteri di forma circolare che portano ad un ingiallimento e
disseccamento delle foglie. Per la difesa possono essere utilizzati
gli oli
minerali.
Le
foglie si possono consumare per uso culinario sia fresche sia secche.
Per l’essiccazione
si
sistemano all’ombra, in un luogo aerato e una volta pronte durano
circa un anno. Dopo tale periodo, perdono gran parte del loro aroma e
assumono un sapore amarognolo. Le bacche,
invece, si fanno essiccare al forno a bassa temperatura e si
conservano poi dentro barattoli in vetro: hanno un sapore molto più
forte e robusto delle foglie.
Proprietà
Alle
foglie e alle bacche dell’alloro, ricchissime di olio essenziale,
vengono riconosciute proprietà
antisettiche e antiossidanti;
le foglie fresche di questa pianta sono molto ricche di vitamina
C,
utili per stimolare le difese
immunitarie dell’organismo.
L’alloro ha anche proprietà
antinfiammatorie
e
digestive e
per questo viene impiegato, in decotti
e
tisane,
in caso di coliche o disturbi della digestione. Favorisce, inoltre,
l’eliminazione
della tosse e
del catarro nei bronchi. L’alloro può essere usato anche per uso
esterno per alleviare
dolori reumatici o
in caso di ematomi da trauma. Infine, può essere utile ricordare che
l’alloro è un efficace
repellente
naturale contro gli insetti.
Curiosità
Nella
mitologia greco-romana l’alloro era una pianta sacra che
simboleggiava la sapienza e la gloria: una corona di alloro cingeva
la fronte dei vincitori nei giochi olimpici e costituiva il massimo
onore per un poeta. Tutt’oggi, si è soliti “coronare” il capo
di un giovane neolaureato da una ghirlanda di alloro come simbolo di
buon augurio.
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