Archive for Dicembre, 2020

Dic 29 2020

la legge del più forte-milleottocentoventinove 29 12 2020

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – milleottocentoventinove

Finiamola di chiamare errore giudiziario, lo scrivo da tempo, quel che invece è un preciso atto di volontà, come i reati sessuali dove spesso l’unica prova è la parola delle presunte vittime contro i presunti colpevoli; da www.errorigiudiziari.com

—Don Elvio Re ha 67 anni, è originario di Civitanova (in provincia di Macerata), ma oggi fa il viceparroco di Maria Santissima Annunziata di Giulianova Lido (Teramo). Cinque anni fa, nel settembre 2013, viene arrestato con una delle accuse più gravi possibili per un sacerdote: violenza sessuale. Secondo l’accusa, il religioso avrebbe commesso uno stupro nei confronti di una donna marchigiana cinquantenne nella sua abitazione di Santa Maria degli Angeli (in provincia di Perugia): una volta entrato, le sarebbe saltato addosso, strappandole i vestiti e la biancheria intima. I due si conoscono perché la figlia ventenne della donna è stata ospite per qualche tempo della parrocchia di don Elvio. Ed è stata proprio la figlia a denunciare l’accaduto ai carabinieri di Assisi. Don Elvio Re non fa che ripetere di essere innocente, ma finisce comunque in carcere. Vi passerà un mese e mezzo, prima di ottenere gli arresti domiciliari da scontare in una struttura religiosa. Nel 2014 arriva la sentenza di primo grado: dopo un giudizio abbreviato, il Giudice dell’udienza preliminare lo condanna a 2 anni di reclusione, nonostante il Pm ne abbia chiesti 4. I suoi legali, gli avvocati Simone Pillon e Sara Napoleoni, ricorrono in appello. E qui l’esito viene fuori la verità: sono state proprio le due donne, madre e figlia, a inventarsi tutto per incastrare don Elvio. I giudici di secondo grado si rendono conto dell’innocenza di don Elvio Re. Lo stesso procuratore generale della Corte d’appello di Perugia, Giuliano Mignini, sollecita l’assoluzione dell’imputato. E così è: il 20 aprile 2018 il sacerdote viene assolto perché il fatto non sussiste. “Il nostro cliente è stato infamato e trascinato in una trappola che ha rischiato di comprometterne definitivamente l’autorevolezza. Speriamo che con il tempo ritrovi la giusta serenità. Sospeso subito dopo i fatti, non ha più potuto nemmeno celebrare la messa in pubblico”, ha commentato l’avvocato Pillon, che ha anche annunciato la presentazione dell’istanza di riparazione per ingiusta detenzione. “Sentenze come queste ci ricordano che ciascuno di noi può essere vittima di errori giudiziari e perdere tutto quello che ha, lavoreremo affinché episodi come questo non si verifichino più”.

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Dic 29 2020

qui cremona-ottocentocinquantanove 29 12 2020

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QUI CREMONA – ottocentocinquantanove

“Come noto il ruolo di sovrintendente sarà dal 1 gennaio appannaggio di Andrea Cigni”, appannaggio sta per vittoria, chiude il pezzo l’on line diretto da Lombardi, coi saluti al pubblico di Angela Cauzzi; la foto è diversa dalla Provincia fin che c’è, ma sempre un grazie al pubblico, bisogna pur scrollarsi di dosso la fama d’informazione uniforme e guai a chi sgarra!

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Dic 29 2020

il salotto gruber 29 12 2020

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IL SALOTTO GRUBER

Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, non rinuncia mai a dire la sua, ma spennare Renzi come oggi, non lo fa quasi mai. Nel salotto Gruber.

—Troppe volte, infatti, Renzi ha fatto credere di salutare la compagnia e ogni volta si è riaccomodato in salotto come se nulla fosse. Un tira e molla che sta diventando stucchevole, buono solo a mantenere la visibilità di un leader sempre più ex. Renzi sa bene che ben pochi dei sessantun punti del suo Ciao (acronimo) possono essere accettati da Conte e dai suoi alleati. In particolare quello che chiede di accedere al Mes per finanziare la sanità è irricevibile dai Cinque Stelle. Sarà la decima volta che Renzi lancia l’ultimatum «o Mes o crisi di governo» e non accade nulla. È vero che Winston Churchill disse «il rimangiarmi le mie parole non mi ha mai dato l’indigestione», ma il paragone non tiene: Renzi non fa delle marce indietro, finge di fare marce in avanti ben sapendo che, alla fine, non può che stare fermo dov’è. In altre parole, prende per i fondelli un po’ tutti.

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Dic 29 2020

le foto simbolo 29 12 2020

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Sapevo del senso artistico di Pirondini che viene da una grande famiglia, fratello e nipote musicisti per esempio, ignoravo vestisse anche i panni del critico d’arte! Flaminio Cozzaglio.

LE FOTO SIMBOLO DELLA PANDEMIA OPERE D’ARTE INDIMENTICABILI

Il 2020 è finito. È già agli archivi. Ne ricordiamo i lutti, il dolore nel mondo, il disastro economico (ma non per tutti). Ma ci ha lasciato anche squarci di Arte, performance poetiche e inattese, scatti icona che hanno travalicato l’inimmaginabile. Ed hanno aperto un nuovo capitolo nella storia dell’ arte moderna e contemporanea.
Noi ne scegliamo quattro. Quattro opere da catalogare nella “ Performace Art”. Quattro capolavori.

IL PAPA NELLA PIAZZA DESERTA

Il Papa performer è un inedito assoluto. Ci riferiamo a quanto è accaduto il 27 marzo in piazza San Pietro: il Papa che prega nel silenzio e nel deserto. Una immagine icona. La rivista Artribune diretta da Massimiliano Tonelli (autorevole, 250 collaboratori nel mondo) ha scelto quale migliore “ performance “ dell’anno proprio quella scena struggente, eterea, onirica. Il Papa che entra nell’Arte, nella nobile Arena dell’immaginario, dell’estetica, è un segno di per se’ sconquassante. Rivoluzionario. Più di quanto abbiano fatto celebri performer come la serba Marina Abramovic o la giapponese Yoko Ono, moglie d John Lennon ( 1940-1980 ). O del visionario Christo che a Roma, negli anni ‘70 , ha impacchettato Porta Pinciana e 250 metri delle Mura Aureliane e poi lasciare l’Italia (2016) con la singolare passerella sul lago d’Iseo.

LE BARE SUI CAMION MILITARI

Un’altra foto simbolo di questo sciagurato 2020 è quella che ritrae la lunga colonna di mezzi militari nel centro di Bergamo che preleva le bare dal cimitero cittadino per portarle nei centri crematori di altre Regioni. È il 18 marzo, le .immagini fanno il giro del mondo. “Abbiamo il dovere di capire cosa è successo” ha detto in queste ore il sindaco di Bergamo Giorgio Gori annunciando che il Comune “parte offesa“ si costituirà parte civile. La Bergamasca era stata travolta dall’onda di piena del Coronavirus partita dai contagi incontrollati dell’ospedale di Alzano.

L’INFERMIERA SFINITA DI CREMONA

È l’otto marzo, Festa della donna. Sono le 6 di mattina. L’INFERMIERA dell’ospedale di Cremona – Elena Pagliarini, 43 anni – si accascia sfinita dopo una notte “in cui era successo di tutto“. E si addormenta sul pc della sua scrivania ancora con la mascherina e i guanti. Lo scatto (opera della dottoressa Francesca Mangiatorti) è diventato il simbolo della emergenza Covid in Italia. Mattarella un mese dopo premia Elena con l’onorificienza di “Cavaliere al merito“. Lei dice: “Non ho bisogno di tanti grazie, mi basta vedere i pazienti contenti”.

IL TENNIS TRA I TETTI CON FEDERER

Siamo a metà aprile, in pieno lockdown, le città deserte. Due ragazzine di Finale ligure – Vittoria e Carola – sono vicine di casa. Non possono frequentarsi. Non possono allenarsi nel loro circolo col maestro Dionisio Poggi.Ed allora si inventano un palleggio dai tetti dei loro palazzi. All’improvviso sbuca sul terrazzo Roger FEDERER, uno dei migliori tennisti di tutti i tempi (venti trofei nei tornei del Grande Slam). Gioca con loro. Il video diventa virale. Barilla e Nike ne fanno uno spot. La partita a tennis sui tetti finisce sulla prima pagina del New York Times. Dieci i milioni di visualizzazioni su Twitter. Sono arrivate in Liguria anche la Cnn e Al Jazeera. Su Facebook arrivano i like anche di Djokovic e Nadal. Martina Navratilova invia i suoi complimenti. Insomma, un trionfo. È un bel saggio di resilienza.

ENRICO PIRONDINI

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Dic 29 2020

imperativo categorico, 29 12 2020

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IMPERATIVO CATEGORICO,

l’informazione cremonese sia uniforme e omologata, quasi da unico regista: stavolta la Provincia fin che c’è precede l’on line di Guido Lombardi e intervista il governatore Fontana con giorni di anticipo.

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Dic 29 2020

come si porge la notizia, 29 12 2020

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COME SI PORGE LA NOTIZIA,

per non suscitare un vespaio, lo dimostra l’on line diretto da Guido Lombardi:

titolo:

-Neve e ghiaccio su strade e marciapiedi In città situazione delicata

inizio articolo:

-Rimane piuttosto critica la situazione in città dopo l’abbondante nevicata di ieri, lunedì 28 dicembre. Alcune strade, come ad esempio via XX settembre, sono delle vere e proprie lastre di ghiaccio tanto che è dovuta intervenuta anche la Polizia Locale per monitorare la situazione regolare il traffico.

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Dic 29 2020

tutti legislatori 29 12 2020

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TUTTI LEGISLATORI

Non solo certi giudici; sul Corriere il professor Pietro Ichino:

-O ti vaccini o ti licenzio?

-Sì. Perché la protezione del tuo interesse alla prosecuzione del rapporto cede di fronte alla protezione della salute altrui.

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Dic 29 2020

un bel patrimonio 29 12 2020

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UN BEL PATRIMONIO

Che però l’Avvenire, il giornale dei Vescovi italiani, non spiega a quanto ammonti!

—Papa Francesco ha emanato oggi un nuovo Motu Proprio con cui stabilisce il passaggio della gestione dei fondi della Segreteria di Stato all’Amministrazione del Patrimonio della Santa Sede, presieduta dal vescovo Nunzio Galantino, e del loro controllo alla Segreteria per l’Economia, guidata da padre Juan Antonio Guerrero Alves. Convertendo in legge quanto già scritto in una lettera del 25 agosto al cardinale Pietro Parolin resa pubblica lo scorso 5 novembre.
Con queste decisioni, spiega un comunicato della Sala Stampa vaticana, il Pontefice “esprime il Suo personale impegno, e quello della Curia Romana, per una maggiore trasparenza, una più chiara separazione di funzioni, una maggiore efficacia nei controlli e un maggior adeguamento dell’economia della Santa Sede alla missione della Chiesa, in modo che il Popolo di Dio che aiuta con la sua generosità a sostenere la missione del vescovo di Roma possa farlo con la fiducia che i suoi contributi siano amministrati in maniera adeguata, trasparente e con l’esercizio dei dovuti controlli”.

Questo Motu Proprio, che “rappresenta un altro passo importante nella riforma della Curia”, arriva oggi, prima del 1° gennaio, per l’implementazione nel budget del 2021. La nota della Sala Stampa puntualizza che la Commissione istituita da Francesco agli inizi di novembre per il passaggio delle funzioni economiche e finanziarie dalla Segreteria di Stato all’Apsa, per la gestione, e alla Segreteria per l’Economia, per il controllo, che ha lavorato nelle ultime settimane, continuerà a precisare alcuni dettagli tecnici fino al prossimo 4 febbraio, “come era previsto”.
In pratica questa nuova legge “viene a ridurre il numero di responsabili economici nella Santa Sede e a concentrare l’amministrazione, la gestione e le decisioni economiche e finanziarie nei Dicasteri rispondenti allo scopo”. Con essa il Papa “vuole procedere ad una migliore organizzazione della Curia Romana e a un funzionamento ancora più specializzato della Segreteria di Stato, la quale potrà con maggior libertà aiutare Lui ed i Suoi successori nelle questioni di maggiore rilevanza per il bene della Chiesa”.

Mentre il cosiddetto “Ufficio Amministrativo” della Segreteria di Stato, dato che non avrà più da gestire o decidere su fondi ed investimenti, ridimensiona le sue funzioni.
Il Motu Proprio infine stabilisce un maggior controllo e una migliore visibilità dell’Obolo di San Pietro e dei fondi che procedono dalle donazioni dei fedeli. Inoltre, si rinforzano controlli specifici su alcuni Enti relazionati alla Santa Sede che gestiscono conti e fondi provenienti da donazioni. Intervistato da VaticanNews monsignor Galantino ha spiegato che “c’era la necessità di dare una svolta alla gestione delle finanze, dell’economia e dell’amministrazione, per incrementare trasparenza e razionalizzazione” e ha ricordato che lo scorso ottobre il Papa ha istituito la Commissione Materie Riservate, così “in quell’occasione è diventato evidente per tutti che non esiste più la possibilità discrezionale di apporre il segreto sulle operazioni economico-finanziarie”. Per il presidente dell’Apsa “sarebbe ipocrita” dire che la vicenda dell’immobile di Sloane Avenue a Londra, al centro dell’inchiesta della Magistratura vaticana, non abbia pesato sulle decisioni prese. “Di sicuro – ha aggiunto – il Papa aveva già tracciato una strada, ma la vicenda dell’immobile londinese ha aiutato a far comprendere quali fossero i meccanismi di controllo da rafforzare. Ci ha fatto capire molte cose: non solo quanto abbiamo perso – un aspetto questo che stiamo ancora valutando – ma anche come e perché lo abbiamo perso”. Monsignor Galantino ha infine rimarcato che l’Obolo di San Pietro – tradizionalmente destinato alla carità, all’evangelizzazione, alla vita ordinaria della Chiesa e delle strutture che aiutano il vescovo di Roma a svolgere il suo servizio – “sarà amministrato e gestito dall’Apsa e dalla Segreteria per l’Economia secondo le indicazioni dirette del Papa, come fondo distinto da altri fondi che hanno altre destinazioni”.

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Dic 29 2020

caso unico 29 12 2020

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CASO UNICO Ancor più che raro saltare sull’auto dello sconfitto, fosse pure una Mercedes di lusso….. da Repubblica. —L’ex governatore del Piemonte, Roberto Cota, lascia la Lega, che ha guidato a livello regionale dal 2001 al 2016 ma di cui negli ultimi tempi aveva preso le distanze tanto da non rinnovare nell’ultimo anno la tessera, e approda a Forza Italia. Ad annunciarlo è lo stesso Cota, oggi avvocato con studi a Novara e Torino, che spiega: “seppur concentrato sulla mia professione di legale, sono sempre rimasto in contatto con Diego Sozzani, parlamentare novarese di Fi, attraverso il quale mi sono avvicinato al coordinatore degli azzurri piemontesi, Paolo Zangrillo con il quale è nato un feeling politico che mi ha spinto a decidere di passare con Fi nel rispetto della mia storia di federalista moderato”. “Non ho pretese e non chiedo incarichi ma mi metto a disposizione come militante del partito azzurro a cominciare dalle elezioni amministrative della prossima primavera che interesseranno Torino e Novara a cui non farò mancare il mio aiuto”, aggiunge Cota che ribadisce: “si tratta di una scelta coerente con la mia idea di politica, ho pieno rispetto delle altre forze di centrodestra ma credo che la mia collocazione più naturale sia in Forza Italia e – conclude – a chi mi dice che si tratta di un partito non proprio in crescita in questo momento, io rispondo che non sono uno che sale sul carro del vincitore e inoltre – conclude – credo che Forza Italia abbia ancora un notevole spazio politico”.

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Dic 29 2020

capodanno 29 12 2020

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Campagna Amica, stamattina mini-market per la tavola di Capodanno

Al mercato degli agricoltori di Coldiretti, ore 8-12, presso il portico del Consorzio Agrario a Cremona (via Monteverdi)

Sarà un capodanno inconsueto, questo è certo. Ma potrà comunque regalarci un piacevole viaggio nei sapori di casa nostra, grazie ad una tavola che punti sui cibi a chilometro zero, frutto del lavoro delle aziende agricole del territorio. E’ quanto propongono gli agricoltori della Coldiretti, che anche stamattina – come ogni martedì – aspettano i buongustai presso il portico del Consorzio Agrario di Cremona, in via Monteverdi. “Mini-market di Campagna Amica per la tavola di capodanno” è il tema dato oggi al mercato che, sfidando freddo e neve, ha preso avvio puntuale alle ore 8, per proseguire fino a mezzogiorno.

Ogni azienda agricola presenta una o più “gustose idee” per i piatti della tavola di fine anno. Ci sono gli affettati (coppa, pancetta, fiocchetto) e i formaggi di capra che aprono il menu, alla voce antipasti, per approdare ai primi (ad esempio la pasta fatta in casa in vendita presso il mercato, ma c’è anche la possibilità di prenotare e ricevere direttamente cucinati a casa piatti da asporto come “crespelline d’inverno con verdure dell’orto e bagos” o “cappellaci allo storione con crema al burro”). Immancabile sulla tavola del veglione di capodanno sarà il cotechino, rigorosamente nostrano, garantito dal produttore. Ad accompagnare le portate, tutte le verdure di stagione, proposte in via Monteverdi direttamente da chi le coltiva. Il menu prosegue con la proposta-formaggi, accompagnati e impreziositi dal miele degli apicoltori. La visita al mercato di Campagna Amica può allora diventare occasione per scoprire tutti i mieli prodotti dall’apicoltura cremonese, lasciandosi consigliare dai produttori in merito ai migliori abbinamenti ai formaggi tipici. La frutta di stagione accompagna i buongustai verso la conclusione del cenone di capodanno. Immancabile il dolce, anch’esso rigorosamente a km zero, con panettone, biscotti o sbrisolona secondo la ricetta degli agricoltori. Il tutto accompagnato da buon vino italiano.

Anche nell’ultimo appuntamento dell’anno 2020 con il mercato di Campagna Amica del martedì, Coldiretti Cremona rinnova l’invito: #MangiaItaliano. “Non è un semplice slogan – spiegano gli agricoltori di Coldiretti Cremona –. E’ una scelta, importante e concreta, a difesa del Made in Italy, del nostro territorio, dell’economia e del lavoro nel nostro Paese”. Il mercato del martedì mattina proseguirà nel nuovo anno: il primo appuntamento dell’anno 2021 è fissato per martedì 12 gennaio.

RELAZIONI ESTERNE COLDIRETTI CREMONA

Via G. Verdi, 4 – 26100 Cremona – Telefono 0372 499819 – Cell. 334 6644736 – e-mail: marta.biondi@coldiretti.itwww.cremona.coldiretti.it – Fb e Instagram: Coldiretti Cremona

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