Dic 29 2020

le foto simbolo 29 12 2020

Published by at 4:06 pm under Pubblica Amm.ne

Sapevo del senso artistico di Pirondini che viene da una grande famiglia, fratello e nipote musicisti per esempio, ignoravo vestisse anche i panni del critico d’arte! Flaminio Cozzaglio.

LE FOTO SIMBOLO DELLA PANDEMIA OPERE D’ARTE INDIMENTICABILI

Il 2020 è finito. È già agli archivi. Ne ricordiamo i lutti, il dolore nel mondo, il disastro economico (ma non per tutti). Ma ci ha lasciato anche squarci di Arte, performance poetiche e inattese, scatti icona che hanno travalicato l’inimmaginabile. Ed hanno aperto un nuovo capitolo nella storia dell’ arte moderna e contemporanea.
Noi ne scegliamo quattro. Quattro opere da catalogare nella “ Performace Art”. Quattro capolavori.

IL PAPA NELLA PIAZZA DESERTA

Il Papa performer è un inedito assoluto. Ci riferiamo a quanto è accaduto il 27 marzo in piazza San Pietro: il Papa che prega nel silenzio e nel deserto. Una immagine icona. La rivista Artribune diretta da Massimiliano Tonelli (autorevole, 250 collaboratori nel mondo) ha scelto quale migliore “ performance “ dell’anno proprio quella scena struggente, eterea, onirica. Il Papa che entra nell’Arte, nella nobile Arena dell’immaginario, dell’estetica, è un segno di per se’ sconquassante. Rivoluzionario. Più di quanto abbiano fatto celebri performer come la serba Marina Abramovic o la giapponese Yoko Ono, moglie d John Lennon ( 1940-1980 ). O del visionario Christo che a Roma, negli anni ‘70 , ha impacchettato Porta Pinciana e 250 metri delle Mura Aureliane e poi lasciare l’Italia (2016) con la singolare passerella sul lago d’Iseo.

LE BARE SUI CAMION MILITARI

Un’altra foto simbolo di questo sciagurato 2020 è quella che ritrae la lunga colonna di mezzi militari nel centro di Bergamo che preleva le bare dal cimitero cittadino per portarle nei centri crematori di altre Regioni. È il 18 marzo, le .immagini fanno il giro del mondo. “Abbiamo il dovere di capire cosa è successo” ha detto in queste ore il sindaco di Bergamo Giorgio Gori annunciando che il Comune “parte offesa“ si costituirà parte civile. La Bergamasca era stata travolta dall’onda di piena del Coronavirus partita dai contagi incontrollati dell’ospedale di Alzano.

L’INFERMIERA SFINITA DI CREMONA

È l’otto marzo, Festa della donna. Sono le 6 di mattina. L’INFERMIERA dell’ospedale di Cremona – Elena Pagliarini, 43 anni – si accascia sfinita dopo una notte “in cui era successo di tutto“. E si addormenta sul pc della sua scrivania ancora con la mascherina e i guanti. Lo scatto (opera della dottoressa Francesca Mangiatorti) è diventato il simbolo della emergenza Covid in Italia. Mattarella un mese dopo premia Elena con l’onorificienza di “Cavaliere al merito“. Lei dice: “Non ho bisogno di tanti grazie, mi basta vedere i pazienti contenti”.

IL TENNIS TRA I TETTI CON FEDERER

Siamo a metà aprile, in pieno lockdown, le città deserte. Due ragazzine di Finale ligure – Vittoria e Carola – sono vicine di casa. Non possono frequentarsi. Non possono allenarsi nel loro circolo col maestro Dionisio Poggi.Ed allora si inventano un palleggio dai tetti dei loro palazzi. All’improvviso sbuca sul terrazzo Roger FEDERER, uno dei migliori tennisti di tutti i tempi (venti trofei nei tornei del Grande Slam). Gioca con loro. Il video diventa virale. Barilla e Nike ne fanno uno spot. La partita a tennis sui tetti finisce sulla prima pagina del New York Times. Dieci i milioni di visualizzazioni su Twitter. Sono arrivate in Liguria anche la Cnn e Al Jazeera. Su Facebook arrivano i like anche di Djokovic e Nadal. Martina Navratilova invia i suoi complimenti. Insomma, un trionfo. È un bel saggio di resilienza.

ENRICO PIRONDINI

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