Archive for Marzo, 2018

Mar 25 2018

eletto come grillo 25 03 2018

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ELETTO COME GRILLO
Di Maio Luigi sulla Stampa, disinvolto, alla fine realizza ciò che scrivo da tempo: la politica ignori le sentenze della Corte Costituzionale; col 32% pare avere il 51!
–Serviranno tempi più lunghi e soprattutto che si realizzi una condizione, necessaria per gli schemi del M5S. Si dovrà consumare una rottura con Forza Italia, e Berlusconi dovrà finire nella ridotta dell’opposizione con il Pd. «Berlusconi non è eletto, non comanda più nulla, non è candidabile – sostiene Di Maio -. Abbiamo già detto che per noi vale quanto Raffaele Fitto: è meglio che lasci la politica»

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Mar 25 2018

la quintessenza della cremonesità-cinquecentodue 25 03 2018

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – CINQUECENTODUE
“Giù le mani dall’Hospice di Cremona”,
mette in cima al Punto, recuperando un motto sessantottino l’uomo che più ligio al potere costituito è difficile, sto parlando di Zanolli Pennadoro Vittoriano, che anche oggi trova il modo di darsi ai suoi toni preferiti:
–Dalla Regione è partito l’ordine di bandire l’appalto per la gestione dell’Hospice. Le cooperative già formigoniane che hanno tolto il saio ciellino per indossare la camicia verde della Lega e una collegata col Vaticano hanno fiutato l’affare. Il boccone è ghiotto. Per loro il paziente è fonte di reddito. Agiscono a scopo di lucro. Sono mosse da intenti dichiaratamente speculativi; in tal caso il paziente non sarà più un ospite da accompagnare con dedizione e rispetto nel suo ultimo viaggio ma una fonte di reddito–
Anche se in questo caso capisco il motivo dei toni preferiti dal Pennadoro: rendendosi conto dell’evidenza, da anni ha ottenuto dall’editore d’esser pagato meno, non troppo perché conta il principio, dei colleghi giornalisti che alla Provincia fin che c’è scrivano meglio di lui!
E immagino la soddisfazione del Pennadoro, è un lancio d’agenzia ma comunque gli ha trovato un buon posto a pagina 36:
–Reggio Emilia Sequestrate 18mila forme di Parmigiano Dopo un blitz dei Nas: “Eccesso di produzione e fasce di provenienza errate” Denunciato per frode in commercio Carra, presidente della Coldiretti di Mantova–
Finalmente possibile stampare sulla Provincia fin che c’è l’odiato nome Coldiretti! Poi c’è da vedere come finisce la storia, l’articolo fa sorgere molti dubbi, e appena sotto l’articolo il riquadro coi notabili che dirigono il giornale, qualche altra informazione comprese le pagine lette nell’edizione on line: 4 quattro milioni al mese! impossibile sia vero, impossibile da anni, ogni mese, sia lo stesso numero!
Una volta che fila via quasi in ordine il ristorante…….. invece la conferma, pagina 38, che l’assemblea Apa del 23 a Cremona è andata male: niente foto, niente resoconto, una robettina in famiglia, impiegati compresi, che la Libera replica domani a Crema.
Fiera, si lotta, quasi, sottolineo: “quasi”, in silenzio, ma le scadenze premono e una decisione dev’esser presa. Da www.cremonaoggi.it:
–Denunciato un mungitore indiano, 35enne, in seguito alla morte di un bovino da latte appartenente ad un’azienda zootecnica. La proprietaria, 82enne, lo aveva denunciato ai carabinieri, che avrebbero rinvenuto ‘inconfutabili prove a suo carico’. In particolare, l’uomo avrebbe maltrattato l’animale percuotendolo con un tubo in ferro. Il reato di cui è accusato è quello di maltrattamento di animali–
Non c’è più religione neanche da loro, però fin che si fermano alle bestie…….

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Mar 25 2018

oggi a iori, domani a te 25 03 2018

OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Chi volesse, gratis, il libretto via mail, una settantina di cartelle, mi dia il suo indirizzo; i miei sono flcozzaglio@gmail.com cozzaglio.flaminio@alice.it
339 3599879 0372 431727 ———————————————
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.

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Mar 24 2018

la legge del più forte-ottocentoventisette 24 03 2018

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – OTTOCENTOVENTISETTE Dal Dubbio; questa è bella, e conforta la mia tesi sui magistrati italiani: non sono più o meno intelligenti di noi, si limitano a ragionare in modo diverso. Giovanni Canzio è un grande magistrato ma da qui non ne discende affatto capisca di comunicazione, e gli esempi riportati di esternazioni dubbie, che vengono, immagino, dal Csm, dipingono colleghi che non hanno il senso del limite, non che non sappiano. Una speranza, la mia, il gruppo di lavoro funzionasse: quando in un primo grado, come successe a Iori, il giudice scrive di non sapere come abbia fatto ad addormentare le vittime (e però gli dà egualmente l’ergastolo) perché non ha la sfera di cristallo (!!), che Corte d’Appello e Cassazione non facciano finta non aver letto! —-Il Consiglio superiore della magistratura, tramite il presidente della Settima commissione, competente sull’organizzazione degli uffici giudiziari, il togato Nicola Clivio, ha deciso di fare ordine nell’attuale “fai da te” comunicativo. Ed è stato così istituito un gruppo di lavoro sulla “comunicazione delle decisioni giudiziarie”, coordinato direttamente dal presidente emerito della Cassazione Giovanni Canzio. Obiettivo è quello di fornire “linee guida e modelli organizzativi per un’efficace comunicazione degli Uffici requirenti e giudicanti”. La comunicazione, come detto, è al momento lasciata alla “capacità” del singolo dirigente non essendo le Procure o i Tribunali forniti di uffici stampa composti di giornalisti iscritti all’Ordine. Uffici stampa presenti, invece, in quasi tutte le realtà giudiziarie europee. Del resto, il tema delle “esternazioni” dei magistrati è da sempre di grande attualità. Negli anni si è più volte tentato di arginare le toghe particolarmente “loquaci” con provvedimenti normativi ad hoc. Ad esempio, attribuendo al solo procuratore della Repubblica, o ad un pm da lui delegato, la gestione dei rapporti con gli organi d’informazione. E’ di tutta evidenza che anche un semplice commento su un qualsiasi fatto di cronaca da parte di un magistrato abbia un rilievo mediatico che nessuna dichiarazione di un esponente politico è in grado di eguagliare. Si ricordi il caso del presidente del Tribunale di Bologna, che etichettava come «repubblichino» chi fosse stato favorevole al referendum costituzionale del 2016 o quello del gip di Treviso che, dopo essersi lamentato dell’incapacità dello Stato di garantire la sicurezza dei cittadini, aveva dichiarato di voler provvedere in autonomia uscendo di casa «con in tasca la pistola». Frasi che avevano guadagnato subito le prime pagine dei giornali e scatenato polemiche a non finire. A ciò si affianca, poi, la “comunicazione giudiziaria” in senso stretto. Un magistrato che esprime giudizi su un procedimento a lui assegnato è in grado di condizionare pesantemente l’intero circuito informativo che si sta occupando del caso. Chi potrà mettere in discussione quanto detto da una toga in conferenza stampa? Si rifletta sul caso dell’applicazione di misure cautelari prima che siano chiuse le indagini. Solo il magistrato assegnatario conosce cosa c’è “dentro” il fascicolo, non essendo stati depositati gli atti. Un potere immenso. Una assoluzione a distanza di anni non potrà mai cancellare i giudizi di valore detti a “caldo” dal pm nei confronti dei suoi indagati. A proposito di uffici stampa, va ricordato che in alcune sedi, come il Tribunale di Vicenza, sono già presenti: il presidente Alberto Rizzo ha stipulato delle collaborazione con stagisti che provvedono, su sua indicazione, alle varie attività informative dell’ufficio, anche redigendo comunicati stampa. Il gruppo di lavoro coordinato da Canzio è composto dal procuratore generale di Venezia Antonio Mura, dal procuratore di Napoli Giovanni Melillo, e da importanti giornalisti Rai e di testate nazionali. Entro la fine dell’attuale consiliatura l’approvazione delle linee guida. Il vice presidente del Csm Giovanni Legnini, presentando questa settimana l’iniziativa in Plenum, ne ha sottolineato l’importanza, essendo necessario mettere «limiti alle esternazioni dei magistrati in ordine ai procedimenti a loro affidati o di cui si sono comunque occupati». Ultimo caso, le frasi del pm di Genova Enrico Zucca a proposito dei fatti del G8 del 2001. «Chi ha coperto i nostri torturatori, come dicono le sentenze della Corte di Strasburgo, sono ai vertici della polizia, come possiamo chiedere all’Egitto di consegnarci i loro torturatori?», aveva detto la toga genovese, attirandosi gli strali del capo della polizia Franco Gabrielli.
Cremona 24 03 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Mar 24 2018

in tavola, ma dalla campagna! 24 03 2018

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IN TAVOLA, MA DALLA CAMPAGNA!
Si può, basta volerlo; piccola guida a puntate degli agricoltori che vendono anche direttamente i loro cibi, saltando gli intermediari; chi è interessato, mi scriva due righe, pubblico chiunque, senza alcun tipo di compenso, dono o altre diavolerie come le si voglia chiamare.

LA MALINTESA, vicolo del Cigno 3 Cremona 335 7777560 0372 24223 Cremonesi con azienda agricola in Soarza, i Carletti; che, a mia conoscenza, producono i salumi più digeribili della mia lunga vita; buoni, pochi, ma ne ho incontrati altri. Non so se per modestia o dimenticanza, non han scritto dell’eccellente frutta, uova, miele, conserve varie……….

—-L’azienda, a gestione famigliare, si contraddistingue per una produzione ridotta e molto curata di salumi, preparati secondo la tradizione cremonese e parmigiana. I maiali, allevati in numero limitato, sono seguiti dalla nascita e nutriti esclusivamente a base di farine naturali. Vengono macellati dopo almeno un anno e mezzo. I salumi sono preparati secondo le ricette tradizionali, senza aggiungere null’altro se non sale, pepe e aglio (per il salame cremonese), e potassio nitrato (impiegato in dosi minime e sufficienti per garantire la massima sicurezza e ottemperare ai più restrittivi rigidi disciplinare ministeriali).
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VIGNAIOLI CALEFFI
Spineda, via Cantonazzo 3, 338 9340320 339 4087517
Anche se loro si battezzano “Cantina Caleffi”, rischiando l’equivoco siano imbottigliatori!
E invece no, l’agricoltura è la professione di famiglia, oggi conducono un’azienda di 120 ettari, seminativo, vacche da latte, vitelloni; han sempre fatto vino per sé e amici, prima con un ettaro, ora due, un terzo pronto tra un paio d’anni.
Oggi 2018 han deciso di lasciare lo sfuso e imbottigliare, un 20mila bottiglie con tre selezioni di Lambrusco, un Bianco Malvasia&Trebbiano, il tutto con rifermentazione in bottiglia, e Cabernet!
Onore e, auguro, successo, agli agricoltori che in tempi tanto difficili si buttano nel nuovo; ai bevitori: occhio, a Spineda la terra è particolarmente ricca di sostanza e, mentre il Bianco si ferma a 11 gradi, il Lambrusco veleggia stabilmente sui 12!

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APIFLOR Fattoria didattica e agriturismo
Piazza Garibaldi,11 – 26033 PESCAROLO ED UNITI -CR-
0372836362-3388975175-3351596239
www.apiflor.com e-mail api.flor@libero.it

Siamo apicoltori per passione prima che per professione, da tre generazioni, e promuoviamo, oltre ai prodotti, la cultura delle api per tutti e a tutto tondo. Ospitiamo in azienda sia bambini che adulti: ai primi spieghiamo chi è l’ape, cosa fa e perché è vitale per noi in modo giocoso ma veritiero, agli adulti insegniamo a prendersi cura di questo laborioso insetto. Apicoltori non ci si improvvisa!
I percorsi didattici a disposizione sono molteplici e sono collegati alle attività aziendali: lavoriamo con cereali, erbe officinali e spontanee, orto e ovviamente api.
La cucina del nostro agriturismo è come la nostra azienda, un mix di tradizione e modernità. Con i prodotti della nostra terra cerchiamo di soddisfare, con piatti tradizionali, i palati di oggi.
I frutti dei nostri alveari vengono venduti direttamente ai consumatori nei mercati oppure nello spaccio aziendale. Ci trovate giovedì al mercato di Ostiano, venerdì al mercato di Campagna Amica al Foro Boario di Cremona e in piazza Stradivari, e il sabato a Vescovato. Inoltre partecipiamo ad altre fiere o iniziative nel cremonese.

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AZIENDA AGRICOLA PETRARELLA Condotta da Michael Diodati, uliveti in Terranova di Sibari, è sul blog perché la si vede regolarmente ai mercati di Campagna Amica, sempre presente a Cremona in piazza Stradivari: dunque, è anche dei nostri!
—Seguiamo da circa vent’anni i disciplinari dell’agricoltura biologica.
L’agricola Petrarella si propone di far conoscere l’olio extravergine di oliva ad un vastissimo pubblico. La qualità made in Italy, a prezzi che non diventino alimento per pochi da usare come gocce di profumo, ma sia accessibile a tutte le fasce di consumatori; venga utilizzato tutti i giorni come vero e proprio alimento indispensabile per la dieta mediterranea. Chiama 333 966 8306 Invia un messaggio agricolapetrarella@alice.it http://www.agricolapetrarella.it Prodotti: olio extravergine di oliva biologico, sughi e conserve, verdure in olio d’oliva biologico, salumi della tradizione calabrese.

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IL CAMPAGNINO
Il nostro indirizzo: AGRITURISMO IL CAMPAGNINO, STRADA ESTERNA CAMPAGNINO 9, 26030 PESSINA CREMONESE E-mail rmignani@inwind.it Per informazioni e prenotazioni non esitate a contattarci: 3479304188 (Riccardo) Responsabile azienda agricola, vendita diretta e notizie tecniche relative alle coltivazioni e ai prodotti 3460938125 (Emanuela) Responsabile azienda agricola,agriturismo, fattoria didattica e vendita diretta 3474445607 (Monica) Agriturismo, fattoria didattica e vendita diretta— E’ l’azienda di Campagna Amica cui sono più legato, per i loro prodotti, certo, la grazia con cui si presentano, certo, ma, soprattutto, la dimostrazione esemplare che se tu agricoltore trasformi quel che ti viene dalla terra in pane, farine e biscotti, invece di venderlo all’industria, e lo porti sulle nostre tavole, campi dignitosamente anche se sei piccolo! E adesso cedo la parola: —NOI NON siamo ristoratori, NE’ albergatori, ma principalmente, AGRICOLTORI che si adoperano al meglio nell’ambito di un ambiente rurale che si richiama alla natura ed ai suoi prodotti: in una parola, al “SAPORE ANTICO DELLA SEMPLICITA’ “. A tavola un percorso del gusto vi permetterà di assaporare un menù a Km zero, ovvero con nostri prodotti aziendali (la fanno da padrone i prodotti a base di Grano Monococco e nei periodi freddi la polenta di Mais Rosso) e di altre aziende agricole del territorio. Vi proponiamo menù stagionali, per ogni esigenza e ogni occasione. Dopo pranzo è possibile passeggiare a piedi lungo l’argine dell’Oglio, immersi nella natura.

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Mais Corvino Srl
Via Castello, 1 | 26020 Formigara CR 0039 347 719 1733 info@maiscorvino.it
Per chi è convinto che l’Agricoltura della Val Padana offra solo latte carne cereali: un ragazzo, Carlo Maria Recchia, 1993, recupera il Mais corvino che in Europa non si coltiva più dal 1700, e produce birra, farina e pasta, di gusto e qualità molto particolari. Perché rispetto al mais comune il Mais corvino contiene il doppio delle proteine, il 20% dei carboidrati in meno, 20 volte gli antiossidanti, pari a quelli contenuti nel mirtillo. In più è ricco di flavonoidi, betacarotene, vitamina A ed è senza glutine.
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—Azienda Agricola Lucini Paioni, Acquanegra Cremonese, spaccio La Vernazzuola
346 6132492 vernazzuola@tiscali.it
Carni dal proprio allevamento, razza frisona, per il 90%, e meticci; alimentati quasi interamente con prodotti aziendali. Effettuiamo pacchi famiglia di tagli vari in carne di vitellone da 15 kg o 7,5 kg; hamburger da 120gr. e ragù pronto alla bolognese gran vernazzuola. Abbiamo iniziato da poco a fare le costate tipo Fiorentina, ma con possibilità di tagli personalizzati!—

In sette righe, c’è tutto!

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Mar 24 2018

al voto, al voto 24 03 2018

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AL VOTO, AL VOTO
Dopo il 4 marzo la vulgata era: tutto da rifare, con questi numeri nessun Governo. Eletti senza spargimento di sangue i primi due presidenti, ho la sensazione che tanti onorevoli si trovino bene, e vogliano restarci a lungo, accampati nel bivacco di manipoli!

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Mar 24 2018

classico esempio di vera democrazia 24 03 2018

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CLASSICO ESEMPIO DI VERA DEMOCRAZIA
Poveretto. Vauro spiega al Giornale, perché lo spieghi a noi di destra, che è la vera democrazia; democrazia che può arrivare all’estremo, Vauro smette di comprarsi il gelato, non essendo un vero democratico……..
—Vauro ci tiene subito a ricordare che il sangue che gli scorre nelle vene è rosso, sottolineando di aver votato Potere al popolo. Poi sguaina la spada e prende le difesa dalla ragazza che ha negato il gelato al leader del Carroccio al grido di “non servo i razzisti”: meravigliosa, voglio l’indirizzo del bar, vado a comprare un camioncino di gelati da lei. Mi fa venire in mente dei ricordi, di quando in questo Paese la società civile era capace di reazioni e di riscatto. Mi ricordo di quando Almirante andò a prendere un caffè in un autogrill e tutto il personale si bloccò, entrò in sciopero istantaneamente e Almirante se andò senza il caffè.
Poi l’affondo: questa ragazza dovrebbe essere un esempio. Un esempio di vera democrazia, perché in democrazia non è che vale ogni opinione, ci sono posizioni che una democrazia che si rispetti ripudia. Questa barista nel suo gesto è l’esempio di una sinistra che non c’è più a livello di rappresentanza parlamentare e istituzionale, ma che esiste nella società.

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Mar 24 2018

dal grano al pane 24 03 2018

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“Dal grano al pane”: agricoltori in classe
con il progetto didattico di Campagna Amica
Coldiretti Cremona: Proseguono gli incontri tra i bambini e gli agricoltori con “La Campagna nel mio piatto”
Una lezione molto speciale, alla scoperta del grano e del pane, ascoltando gli agricoltori che – con competenza e passione – producono i cibi che portiamo in tavola. “Dal grano al pane” è il titolo degli incontri vissuti nei giorni scorsi (e si prosegue nelle prossime settimane) dagli alunni delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie della provincia di Cremona, nell’ambito del progetto di educazione agroalimentare “La campagna nel mio piatto”, che sta ulteriormente rafforzando il “filo diretto” tra le aziende agricole di Coldiretti-Campagna Amica e le scuole del territorio.
Il compito di raccontare ai bambini come si coltivano i cereali (con una particolare attenzione per il recupero dei cereali antichi, come il grano monococco, data la vocazione dell’azienda) è stato affidato a Monica Dilda ed Elisa Mignani, dell’azienda agricola ‘Il Campagnino’ di Pessina Cremonese, azienda che da anni si fa apprezzare presso i mercati di Campagna Amica. La semina, il raccolto, la differenza tra il grano e il mais (esaminando spighe e pannocchie), la molitura del grano (come si faceva un tempo e come avviene ora), la produzione della farina e poi la preparazione dell’impasto da cui nasce il pane. Tanti passaggi, raccontati con semplicità, ripercorsi dai bambini che hanno selezionato i chicchi, hanno contribuito a preparare la farina, poi – rimboccatisi le maniche – hanno lavorato all’impasto, con farina, acqua, lievito e sale. Non si poteva che concludere la giornata scoprendo il “prodotto finito”, il pane pronto per essere gustato, un alimento prezioso, che nutre e dà energia, è buono e fa bene (un detto contadino recita “Pane di buon grano, tiene il medico lontano”).
Il progetto di educazione agroalimentare, con le aziende di Campagna Amica in prima linea, prosegue con altre tappe e altri incontri. Il percorso (che ha conquistato un posto nella graduatoria dei progetti di educazione agroalimentare regionali a cui ERSAF partecipa con un cofinanziamento, per conto della Direzione Generale Agricoltura di Regione Lombardia) pone come indiscusso protagonista il cibo, buono e sano, che nasce dalla nostra campagna. “I bambini scoprono come nascono il miele, il pane, la verdura e frutta di stagione, ma anche la carne, le uova, il latte e i formaggi… tutti i preziosi prodotti delle aziende agricole – spiegano gli agricoltori di Campagna Amica –. Questo avviene a partire dall’incontro in classe fra agricoltori e alunni, dedicato ad un prodotto scelto dai bambini. La tappa successiva è la visita presso il mercato di Campagna Amica, dove gli alunni possono dialogare con tutti i produttori e scoprire i tanti preziosi frutti della nostra agricoltura”.
Quel che Campagna Amica non si sente di aggiungere, e allora lo faccio io, è che al Campagnino sono degli assi, il loro pane è buono anche dopo giorni ma se vuoi lo tagli a fette e lo metti in freezer e dura mesi; nasce da eccellente farina che nasce da una terra curata come un figlio; farine varie con cui il Campagnino, di Pessina Cremonese, inventa dolci e salati, che porta a Cremona, in piazza Stradivari, purtroppo solo una volta al mese……..

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Mar 24 2018

lampade che si guastano 24 03 2018

LAMPADE CHE SI GUASTANO Finalmente il professor Cilecca e Citelum posson dar la colpa a un altro, e i Carabinieri sembrano il soggetto più adatto, vista la secolare fedeltà alle Istituzioni (usi a obbedir tacendo) e i numerosi libri di barzellette; da www.cremonaoggi.it —Schianto all’incrocio tra via Castelleone e via Sant’Ambrogio nella mattinata di sabato, quando un’auto dei Carabinieri, che stava procedendo con i lampeggianti accesi, è rimasta coinvolta in uno scontro con un’auto privata. Lo schianto ha comportato la rottura della centralina del semaforo, per cui sono intervenuti anche i tecnici di Citelum, che dovranno provvedere a riparare il guasto.
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Mar 24 2018

la quintessenza della cremonesità-cinquecentouno 24 03 2018

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – CINQUECENTOUNO
Eran 300, di età media e obbedienti, gli allevatori Apa che firmarono la lettera della Libera contro i commissari; ieri, all’assemblea di Cremona dove i cicciobelli spiegavano la lettera, eran 40, ma la stragrande maggioranza dipendenti del Quarto Lato, consiglieri dei vari consigli, funzionari di zona, curiosi in genere; alla fine, gli allevatori sì e no 10!!
Ma sono certo che anche di fronte all’ennesima prova del 9 i cicciobelli non capiranno, perché il loro obiettivo non sono le cose, ma il potere; che li rende tanto ciechi da non vedere ch’è sparito per sempre a Cremona il potere della Libera: loro lo vedono lo stesso!
So che è un tentativo inutile riportare la conferma di capitan Voltini ai Coldiretti, ma con l’aiuto di www.cremonaoggi.it ci provo egualmente:
–Paolo Voltini confermato al timone di Coldiretti Cremona. Lo ha deciso con voto unanime, a scrutinio segreto, l’Assemblea Provinciale della Federazione riunita presso l’agenzia del Consorzio Agrario di Malagnino alla quale hanno partecipato tutti i presidenti di sezione, insieme al Direttore Mauro Donda, al Consigliere ecclesiastico monsignor Vincenzo Rini, ai rappresentanti di Giovani Impresa (Carlo Maria Recchia), Donne Impresa (Maria Paglioli), dell’Associazione pensionati (Oreste Casorati) e ai dipendenti di Coldiretti Cremona e Impresa Verde Cremona–
Voto unanime a scrutinio segreto! Questo vuol dire la fiducia di soci e colleghi, altro che umiliarsi andando a precettare i dipendenti per gonfiare i numeri delle assemblee! Domanda naturale: perché capitan Voltini gode della fiducia completa dei 3mila berretti gialli della provincia di Cremona? Cerchino la risposta, ma per se stessi, non per lui, i signori che credono il Quarto Lato di Piazza Duomo abbia ancora il potere dei tempi di Mario Maestroni, altro che ripetere cento volte in un anno in ogni possibile forma di comunicazione che il commissariamento Apa è ingiusto, che il Consorzio Agrario deve tornare alla Libera, che per diritto divino deve scegliere, sempre, il presidente della Fiera eccetera; non è un caso che oggi al posto dei Mario Maestroni ci siano gli Stefano Fioni, quando c’è il non c’è e via dicendo…….
Un lettore più che qualificato a www.cremonaoggi.it:
—Proviamo a raddrizzare un po’ di sguardi strabici con cui si sta guardando alla gravissima ferita inferta alla collettività cremonese dalla vendita di LGH. In generale vorremmo che i cittadini riflettessero su come questa vicenda si è svolta e su come si pensa di concluderla, perché ci sono tante cose che non vengono dette o si danno erroneamente per scontate. Siamo di fronte a una vendita realizzata dopo mesi e mesi di trattative continue tra A2A da una parte e gli amministratori pubblici dall’altra: iniziamo a ricordare ed affermare con forza che la segretezza che ha avvolto gran parte di questo percorso è indegna di un paese civile e inaccettabile quando si vendono servizi della collettività. Nessun reale spazio di partecipazione si è aperto, mai, su una questione così importante, se non quando i giochi erano ormai fatti—
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