Archive for Agosto, 2016

Ago 28 2016

risposta ai procuratori 28 08 2016

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RISPOSTA AI PROCURATORI
Oggi è sceso in campo il Procuratore nazionale antimafia: ci devono essere responsabili; se non del terremoto, c’è chi ne ha aggravato le conseguenze. Scalfari Eugenio, nel consueto Editoriale su Repubblica, apre a nuove ipotesi:
—C’è un Dio vendicatore che lancia fulmini sulle sue creature e sul male che possono aver fatto? Oppure siamo noi tutti, ciascuno per la sua parte, a determinare il caos? Questa è la parola giusta: il caos, il marasma, il disordine. Finirà? Che cosa dobbiamo fare per attenuare questo generale sconvolgimento? Oppure il mondo è sempre stato così e la vita esiste e perdura sostenuta dalla speranza che tuttavia è vana perché non raggiunge mai un risultato definitivo, ma parziale e precario?

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Ago 28 2016

incoraggiante 28 08 2016

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INCORAGGIANTE
Proprio un vescovo, ai funerali del terremoto, deve metter in dubbio l’esistenza del suo Dio con un: Signore, ma tu dove stai?
O per Signore intendeva Matteo Renzi…..

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Ago 28 2016

essere o non essere 28 08 2016

ESSERE O NON ESSERE
Zanolli Pennadoro Vittoriano, nel Punto di domenica 24 luglio 2016, ha descritto così il capo della Procura di Cremona, Roberto di Martino:
“Meno apprezzabile è la decisione di lasciare l’incarico perché al ministero fanno orecchie da mercante: il comandante non abbandona la nave quando fa acqua, a meno che non si chiami Schettino.”
Roberto di Martino, giudice e galantuomo, ha spiegato da tempo perché va in pensione, non certo per il motivo indicato da Pennadoro.
Sta all’editore della Provincia fin che c’è, la Libera, al momento rappresentata da Boselli Antonio, Filippini Pierluigi, Bucci Sergio, fare la scelta: chiedere pubblicamente scusa, sul giornale, in prima pagina, a Roberto di Martino, giudice e galantuomo; tacere, confermando la piena fiducia in Zanolli Pennadoro Vittoriano, e approvare ciò che scrive, sempre! a nome dei 1400 agricoltori soci e padroni veri della Libera.

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Ago 28 2016

piccolo mondo antico-quarantadue 28 08 2016

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PICCOLO MONDO ANTICO – QUARANTADUE
L’opposizione a Castelverde e Uniti mi ricorda troppo i rinnovatori in Libera: tutti si rendono conto che le cose non vanno, protesticchiano, ma se si tratta di fare, prima c’è altro. Devo essere io, commentatore esterno, a spedire in Procura la chiusura della biblioteca, i lavori socialmente utili del Ferla, e man mano il resto che mi stanno annunciando, e che si può ben immaginare, visto quanto scoperto a oggi?
L’avvocato del Comune lavora con le carte che gli danno, non è lui da biasimare o peggio, irridere, è chi l’ha messo in quelle condizioni:
—Dacché paiono francamente fuori luogo le diffamatorie affermazione della controparte secondo le quali l’architetto Ferla avrebbe impartito lezioni su “come si violano abusivamente i computers delle istituzioni ospitanti, atteso che esse presuppongono, erroneamente che il computer della biblioteca comunale sia computer ad uso esclusivo e personale del ricorrente.—
Ennesimo autogol della squadra Locci stare meglio è possibile: l’architetto Ferla non è un dipendente ma un ospite, di cui devono essere chiariti ingresso compiti limiti, ma anche fosse tutto certo, questo non permette a lui come ad altri il curiosare in appunti personali che non riguardano le sue funzioni; e se per entrare nel computer abitualmente usato da Vittorio Dotti serve una password, vuol dire che il Comune di Castelverde, proprietario del computer, pensa lo stesso; e se io lascio miei appunti personali sulla scrivania, di proprietà del Comune, non per questo il primo lavoratore socialmente utile che passa è autorizzato a frugarli; e nemmeno il sindaco, una volta si accorga di che si tratta, ha il diritto di andare avanti; ricordiamoci che il lavoratore socialmente utile Ferla Stefano ha letto e commentato un certificato medico!.
—Il Sindaco, recatosi presso la biblioteca comunale e viste le copie del comunicato sottoscritto dal signor Dotti, deduceva in quel momento che il ricorrente utilizzava da tempo spazi e strumenti del Comune per svolgere attività che esulano dal suo ruolo di dipendente—
A volte la lingua è matematica, qui l’avvocato del Comune conferma la versione di Dotti: il lavoratore socialmente utile Ferla Stefano stampa le copie del comunicato e avverte Donna Locci, che scende e ufficializza la scoperta. Poi, come tutti i conquistatori di nuovi mondi, deduce dalla scoperta del giorno che il Dotti utilizzava da tempo eccetera; normale, per una Donna di alta cultura come lei. Per sua fortuna, le arriva un soccorso insperato:
—Ed invero, era lo stesso ricorrente a riconoscere di aver trascritto il testo in questione nel computer della biblioteca e di aver “in precedenza salvato alcuni testi personali nel pc di servizio”, giustificandosi dichiarando di aver fatto ciò “fuori dall’orario di servizio” e ritenendo tale azione “ampiamente compensata da tutto il materiale tecnico e dalla competenza extrabibliotecaria che nel corso di 19 anni di collaborazione con il Comune di Castelverde ho messo a disposizione delle precedenti e – per quel poco che mi è stato concesso – anche dall’attuale amministrazione” (!!!). In ogni caso, e tornando alla contestazione che coinvolge il signor Ferla, l’ammissione degli addebiti contestati privava di ogni pregio anche la ricostruzione dei fatti dedotti dal signor Dotti nelle osservazioni a suo tempo depositate, e riproposta nel ricorso per cui si scrive, secondo la quale “contrariamente a quanto affermato dal Sindaco, il rinvenimento del comunicato sul diritto dei lavoratori al rispetto non è avvenuto casualmente, bensì a seguito di un accesso illecito al computer della biblioteca da parte dell’architetto Stefano Ferla”—
Insomma, quando entri nel Comune di Castelverde e Uniti, versione Donna Locci stare meglio è possibile, rischi anche di perdere la proprietà del tuo corpo!

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Ago 27 2016

la legge del più forte-duecentosessantuno 27 08 2016

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – DUECENTOSESSANTUNO
Ieri chiudevo: “Capito, cari lettori? I medici dell’autopsia possono scrivere ciò che vogliono su gocce o pastiglie, ci pensano i giudici a uscire dalla “selva oscura” con “ragionamenti inferenziali lineari e coerenti”……”
Ecco, per concludere,
la lectio magistralis della Cassazione:
—I margini di ambiguità residuati sulle modalità effettive di somministrazione dello
xanax, non essendosi i consulenti medico-legali espressi in termini di certezza,
ma di possibilità, in ordine all’ingestione in forma liquida piuttosto che solida (in
particolare parcellizzata o micro parcellizzata) del farmaco, e i dubbi sollevati dal
ricorrente sulla plausibilità della messinscena e della complessiva condotta
delittuosa attribuita all’imputato, che sarebbe contraddetta – secondo la difesa
dal mancato riscontro della presenza delle impronte papillari della Ornesi su ciascuno dei blister di xanax (che lo Iori, se colpevole, si sarebbe premurato di
lasciare impresse) e dall’allegata illogicità della simulazione di una forma di
assunzione del farmaco diversa da quella realmente avvenuta, che sarebbe
potuta emergere in sede di autopsia eccetera eccetera.—
Siccome i consulenti, si badi: della Procura! non han deciso se pastiglie o gocce, l’unica via possibile per la condanna è decidere gocce, ma l’ha deciso la Cassazione, perché nessuna delle due sentenze di merito lo scrive con chiarezza; il passo successivo, le gocce, amarissime, sono un bicchierone, tutte e tre le sentenze, basta leggere come la raccontano, le riducono a una spruzzatina……

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Ago 27 2016

aridatece er puzzone-trenta 27 08 2016

ARIDATECE ER PUZZONE – TRENTA
Purtroppo, quando c’è da dar battaglia, sensata e mirata, non chiacchiere da talk show, gli agricoltori italiani han solo i berretti gialli di Coldiretti al loro fianco. Il grano italiano è di qualità mediocre, è giusto sia pagato poco, sotto il costo di produzione, oggi; ecco la risposta di Coldiretti:
—La qualità del grano italiano non può essere certo messa in discussione ed è confermata dalla nascita e dalla rapida proliferazione di marchi che garantiscono l’origine nazionale del grano impiegato al 100%, da Ghigi a Valle del grano, da Jolly Sgambaro a Granoro, da Armando a “Voiello”, che fa capo al Gruppo Barilla, che ora vende solo pasta fatta da grano italiano al 100% di varietà “aureo” senza dimenticare alcune linee della grande distribuzione come Coop e Iper. E’ quanto afferma la Coldiretti nel replicare alle strumentali bugie dell’Aidepi che continua in una campagna diffamatoria che rischia di danneggiare anche i propri associati e favorisce le speculazioni che stanno distruggendo l’agricoltura italiana con prezzi dimezzati per il grano nazionale. A decidere la qualità della pasta e del pane possono essere solo i consumatori e se Aidepi è cosi convinta del fatto che il grano italiano non è buono sostenga con la Coldiretti l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza del grano impiegato in pasta e pane: saranno i consumatori – conclude la Coldiretti – a decidere se comprare pane e pasta con grano siciliano, pugliese, lucano e di altre regioni o se preferire quello che viene dal Canada o dall’Ucraina che ha più che triplicato le proprie esportazioni in Italia.— Cos’è questa Aidepi? Dal sito ufficiale: —AIDEPI, primo polo associativo cerealicolo-dolciario per numero di iscritti, rappresenta le industrie nazionali produttrici di Pasta, Cereali pronti per la prima colazione, Cioccolato e prodotti a base di cacao, Gelati, Confetteria, Biscotti e pasticceria industriale, prodotti dolciari da forno. L’associazione tutela gli interessi degli associati dialogando con istituzioni e amministrazioni, sia nello sviluppo della normativa di settore, sia come propulsore per attività finalizzate alla salvaguardia e alla promozione dei prodotti rappresentati.— Sono loro a scriverlo: tutelano gli interessi degli associati dialogando con istituzioni e amministrazioni; dei produttori e di ciò che arriva sulle nostre tavole, il silenzio è più che significativo! Cosa nostra; ieri, sul sito della Libera, è apparsa la newsletter 31 del 26 agosto: notizie le più disparate, non una riga sulla terribile situazione interna, a oltre due mesi dal voto non solo mancano presidente e comitato, ma per Boselli&Bucci che indifferenti osservano dal basso delle ambizioni dei Guidimario il Banchiere e via via fino ai locali Bettoni e Picasso, quello finto, non è il caso di dare la minima spiegazione ai 1400 soci che pagano loro ricche indennità, anche per avere notizie sullo stato della loro associazione! 1400 soci che si meritano questo e altro, se non son capaci di mettere sull’attenti nemmeno gli stipendiati!
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Ago 27 2016

questa o quella per me pari sono 27 08 2016

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QUESTA O QUELLA PER ME PARI SONO
Vanni Raineri sulla prima pagina del Piccolo:
-Mercoledì sera alla festa dell’Unità una volontaria è salita sul palco per annunciare ai presenti che l’incasso della serata sarebbe stato devoluto alle vittime del terremoto, e che in segno di lutto il dibattito era stato cancellato. Poi la donna è scesa dal palco lasciando spazio all’orchestra. Tutti in pista a ballare.

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Ago 27 2016

individuati i razzisti 27 08 2016

INDIVIDUATI I RAZZISTI Dalla Stampa on line; il Consiglio di Stato di Francia mi risolleva il morale; temevo l’avessimo solo noi, Madama la Boldrina! –Il Consiglio di stato francese si è pronunciato oggi contro il provvedimento anti-burkini di Villeneuve-Loubet, sulla Costa Azzurra, uno dei circa 30 comuni francesi che avevano vietato di indossare sulle spiagge il costume integrale islamico. La misura era stata contestata dalla Lega dei diritti dell’uomo e dal Collettivo contro l’islamofobia in Francia e al centro di un dibattito che ha superato i confini del Paese.
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Ago 27 2016

inchiesta lampo 27 08 2016

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INCHIESTA LAMPO
Poi ci sono malelingue che sparlano di lentezza dei processi. Il Procuratore capo di Rieti Giuseppe Saieva, dopo la visita a Amatrice:
“Palazzi con più sabbia che cemento”

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Ago 27 2016

rigenerazione economica 27 08 2016

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RIGENERAZIONE ECONOMICA
Il presidente Massimo Siboni sventola trionfante la bandiera di Aem; eccolo confidare in pubblico a www.cremonaoggi.it il suo veni vidi vici:
“Dimezzato il debito con Lgh, entro un anno possibile azzerarlo”
L’anno dopo ancora, Aem macina tanti di quegli utili da comprare l’ex controllore, il Comune di Cremona!

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