Ago 28 2016

piccolo mondo antico-quarantadue 28 08 2016

Published by at 6:44 am under costume,cronaca cremonese

PICCOLO MONDO ANTICO – QUARANTADUE
L’opposizione a Castelverde e Uniti mi ricorda troppo i rinnovatori in Libera: tutti si rendono conto che le cose non vanno, protesticchiano, ma se si tratta di fare, prima c’è altro. Devo essere io, commentatore esterno, a spedire in Procura la chiusura della biblioteca, i lavori socialmente utili del Ferla, e man mano il resto che mi stanno annunciando, e che si può ben immaginare, visto quanto scoperto a oggi?
L’avvocato del Comune lavora con le carte che gli danno, non è lui da biasimare o peggio, irridere, è chi l’ha messo in quelle condizioni:
—Dacché paiono francamente fuori luogo le diffamatorie affermazione della controparte secondo le quali l’architetto Ferla avrebbe impartito lezioni su “come si violano abusivamente i computers delle istituzioni ospitanti, atteso che esse presuppongono, erroneamente che il computer della biblioteca comunale sia computer ad uso esclusivo e personale del ricorrente.—
Ennesimo autogol della squadra Locci stare meglio è possibile: l’architetto Ferla non è un dipendente ma un ospite, di cui devono essere chiariti ingresso compiti limiti, ma anche fosse tutto certo, questo non permette a lui come ad altri il curiosare in appunti personali che non riguardano le sue funzioni; e se per entrare nel computer abitualmente usato da Vittorio Dotti serve una password, vuol dire che il Comune di Castelverde, proprietario del computer, pensa lo stesso; e se io lascio miei appunti personali sulla scrivania, di proprietà del Comune, non per questo il primo lavoratore socialmente utile che passa è autorizzato a frugarli; e nemmeno il sindaco, una volta si accorga di che si tratta, ha il diritto di andare avanti; ricordiamoci che il lavoratore socialmente utile Ferla Stefano ha letto e commentato un certificato medico!.
—Il Sindaco, recatosi presso la biblioteca comunale e viste le copie del comunicato sottoscritto dal signor Dotti, deduceva in quel momento che il ricorrente utilizzava da tempo spazi e strumenti del Comune per svolgere attività che esulano dal suo ruolo di dipendente—
A volte la lingua è matematica, qui l’avvocato del Comune conferma la versione di Dotti: il lavoratore socialmente utile Ferla Stefano stampa le copie del comunicato e avverte Donna Locci, che scende e ufficializza la scoperta. Poi, come tutti i conquistatori di nuovi mondi, deduce dalla scoperta del giorno che il Dotti utilizzava da tempo eccetera; normale, per una Donna di alta cultura come lei. Per sua fortuna, le arriva un soccorso insperato:
—Ed invero, era lo stesso ricorrente a riconoscere di aver trascritto il testo in questione nel computer della biblioteca e di aver “in precedenza salvato alcuni testi personali nel pc di servizio”, giustificandosi dichiarando di aver fatto ciò “fuori dall’orario di servizio” e ritenendo tale azione “ampiamente compensata da tutto il materiale tecnico e dalla competenza extrabibliotecaria che nel corso di 19 anni di collaborazione con il Comune di Castelverde ho messo a disposizione delle precedenti e – per quel poco che mi è stato concesso – anche dall’attuale amministrazione” (!!!). In ogni caso, e tornando alla contestazione che coinvolge il signor Ferla, l’ammissione degli addebiti contestati privava di ogni pregio anche la ricostruzione dei fatti dedotti dal signor Dotti nelle osservazioni a suo tempo depositate, e riproposta nel ricorso per cui si scrive, secondo la quale “contrariamente a quanto affermato dal Sindaco, il rinvenimento del comunicato sul diritto dei lavoratori al rispetto non è avvenuto casualmente, bensì a seguito di un accesso illecito al computer della biblioteca da parte dell’architetto Stefano Ferla”—
Insomma, quando entri nel Comune di Castelverde e Uniti, versione Donna Locci stare meglio è possibile, rischi anche di perdere la proprietà del tuo corpo!

Cremona 28 08 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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