Archive for Agosto, 2016

Ago 27 2016

più realista del re 27 08 2016

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PIU’ REALISTA DEL RE
O più cattolico del Papa. Dopo il terremoto; titolo di Repubblica on line:
-Il Governo: centri saranno ricostruiti come erano-
Visto l’esito, spero proprio di no…..

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Ago 27 2016

io mi ricordo 27 08 2016

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IO MI RICORDO
Domenica 28, fino alle 13, ritornano in piazza Stradivari i berretti gialli di Campagna Amica: simpatia e golosità!

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Ago 27 2016

essere o non essere 27 08 2016

ESSERE O NON ESSERE
Zanolli Pennadoro Vittoriano, nel Punto di domenica 24 luglio 2016, ha descritto così il capo della Procura di Cremona, Roberto di Martino:
“Meno apprezzabile è la decisione di lasciare l’incarico perché al ministero fanno orecchie da mercante: il comandante non abbandona la nave quando fa acqua, a meno che non si chiami Schettino.”
Roberto di Martino, giudice e galantuomo, ha spiegato da tempo perché va in pensione, non certo per il motivo indicato da Pennadoro.
Sta all’editore della Provincia fin che c’è, la Libera, al momento rappresentata da Boselli Antonio, Filippini Pierluigi, Bucci Sergio, fare la scelta: chiedere pubblicamente scusa, sul giornale, in prima pagina, a Roberto di Martino, giudice e galantuomo; tacere, confermando la piena fiducia in Zanolli Pennadoro Vittoriano, e approvare ciò che scrive, sempre! a nome dei 1400 agricoltori soci e padroni veri della Libera.

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Ago 27 2016

piccolo mondo antico-quarantuno 27 08 2016

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PICCOLO MONDO ANTICO – QUARANTUNO
Molto peggio è l’altro appunto che l’avvocato della squadra Locci “stare meglio è possibile” deve fare al Dotti, perché somiglia tanto al chiudere quattro mesi la biblioteca, servizio pubblico, per trasferirlo agli sportelli, il Dotti, una specie di tagliarsi i coglioni per indispettire la moglie; gli è che qui non ci sono né mogli né coglioni, credo, ma se la Procura trova motivi di interesse professionale, può, in senso figurato, far sesso feroce: te lo mette in quel posto senza curarsi se hai provveduto per tempo la vaselina. In breve, entra in scena l’arma segreta, l’architetto Ferla Stefano, marito di Donna Circo, fratello dell’assessore Maurizio; ma con un ruolo poco brillante, entra nella squadra Locci per lavori socialmente utili sulla cui origine non intendo seguire gli sberleffi dell’avvocato del Dotti; ma infine, per un architetto, conveniamolo, i lavori socialmente utili non sono certo entrare dalla porta principale. Fossero svolti poi sul serio e in un ambiente terzo, scagli la prima pietra chi eccetera; non vorrei, come la chiusura del servizio pubblico biblioteca, che anche in questo strano rapporto ci sia motivo di aprire un fascicolo; io comunque ripeto ciò che ho fatto per la biblioteca, mando il pezzo in Procura, casomai interessasse come il Ferla Stefano arrivò, fra tutti i posti possibili, in quello della moglie e del fratello, e passi ancora, ma se il lavoro socialmente utile fosse davvero insegnare informatica a una volontaria, come risulta dalla memoria dell’avvocato del Dotti, che qui ripeto, ci sarebbero motivi da aprirne due o tre, fascicoli:
—Non è noto quanti abbiano beneficiato delle “istruzioni informatiche” impartite dal polivalente architetto: di certo la signora Angela Moreni, che da tempo svolgeva apprezzata attività di volontariato presso la biblioteca stessa, che dichiara: il 14 03 2015, sabato, giusta accordi presi con l’assessore Chiara Circo prendevo lezioni di informatica con l’ausilio dell’architetto Stefano Ferla. Prima della lezione suggerivo al signor Ferla di utilizzare una postazione diversa da quella principale, dal momento che quel giorno non era presente il responsabile della biblioteca signor Vittorio Dotti. Il signor Ferla non si mostrò d’accordo e utilizzò il computer principale. Dopo averlo avviato senza chiedere nessuna password, mi accorsi che leggeva un testo personale inerente ad un medico, insinuando che il signor Dotti lo avesse scritto, falsificando poi la firma del medico. A questo seguì la lezione di informatica, al termine della quale il signor Ferla accendeva la stampante e da essa uscirono le stampe di un altro testo. Il signor Ferla lo prese e lo lesse in mia presenza facendo alcuni commenti; al momento di chiudere la biblioteca ne prese con sé una copia, poi alle ore 12 53 uscimmo insieme dalla biblioteca.—
La versione suggerita al proprio avvocato dal Comune di Castelverde e Uniti è, nei dettagli, un poco diversa, ma nella sostanza conferma lo scritto sopra:
—La vicenda da cui trae origine l’addebito coinvolge anche l’architetto Stefano Ferla che, il 14 marzo 2015, si trovava presso i locali della biblioteca comunale per svolgere attività di istruttore informatico come lavoro socialmente utile. Giunto sul posto per verificare l’attività svolta dall’architetto Ferla nell’ambito del servizio assegnatogli, il Sindaco constatava che nella stampante collegata al Pc in dotazione alla biblioteca comunale vi erano numerose copie (circa 20) del comunicato sottoscritto dal signor Dotti.—
La prova naturalmente varia secondo le condizioni richieste ma, salvo coloro che dormano all’umido, umido molto umido, nessuno è disposto a credere che Donna Locci vada a controllare se il marito di Donna Circo e fratello dell’assessore Maurizio, capitato non certo per caso ai lavori socialmente utili nel suo Comune, vada a controllare dicevo, se insegna bene l’informatica a una volontaria! C’è da spiegare poi, non è dichiarato! come il Ferla apra un personal di cui non dovrebbe avere la password, legga dati che, esatto o non siano lì, sono comunque personali, e sequestri infine una copia del documento, nella sua veste di lavoratore socialmente utile! Naturale quindi la solita zappa sui piedi:
—Tale ultimo riferimento fornisce l’occasione di una piccola precisazione: il computer predisposto presso la postazione principale della biblioteca comunale è un bene facente parte delle attrezzature proprie della biblioteca, strumentali al suo esclusivo funzionamento ed utilizzabili da chiunque, architetto Stefano Ferla compreso, sia stato all’uopo autorizzato per lo svolgimento di mansioni di pubblico interesse, come un lavoro socialmente utile.—
Va bene, il Ferla Stefano ha svolto mansioni di pubblico interesse; io, come per la chiusura della biblioteca, svolgo la mansione di pubblico interesse di spedire anche il post di oggi in Procura.

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Ago 26 2016

la legge del più forte-duecentosessanta 26 08 2016

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – DUECENTOSESSANTA
Un crescendo rossiniano, per tornare al pezzo di ieri, sul come si formano le prove, che poi servono a confezionare la sentenza; il tema principe è sempre quello, come si riesca, non solo Maurizio Iori, a rifilare di nascosto in pochi minuti a una donna e a una bimba di due anni tanto di quello Xanax da stordire; dalla sentenza di primo grado a Cremona, la sfera di cristallo insomma:
— Va rilevato in particolare che, come già ricordato e come comprovato dallo scontrino di acquisto, il 16 luglio Iori comprò presso il supermercato Carrefour di Carugate, non solo le quattro bombole di gas, ma anche uno zaino, due bottiglie di Bacardi Breezer, gusti Lime e Grapefruit, del succo di frutta al mirtillo Zuegg ( 6 bottigliette da 125 cc), del succo di pompelmo San Benedetto, (4 bottigliette da 25 cl) ed altri oggetti e che nel frigorifero dell’abitazione dell’Ornesi furono rinvenute due bottigliette, una di succo di mirtillo Zuegg e una di Succo di Pompelmo San Benedetto, provenienti (dall’esame del numero di lotto) proprio dall’acquisto di Carugate. Si può allora facilmente immaginare che Iori abbia introdotto in casa (il 16 luglio, quando fu visto dal teste Fiameni entrare nella casa di via Dogali con un sacchetto di cellophane, ma anche lo stesso 20 luglio) non solo le due bottigliette rinvenute ma anche altre bottigliette di pompelmo (si ricordi che l’aromatizzazione dello Xanax è proprio al pompelmo) o succo di mirtillo della stessa partita entro cui versare l’alzaprolam liquido in modo da occultare, ove ve ne fosse bisogno, il sapore di origine e da far bere tranquillamente alle vittime. Tenendo poi presente che tra il 19 luglio Iori acquistò al Bennet di Pieve Fissiraga non solo il quarto fornelletto ma anche altre due bottiglie di Bacardi Breezer, gusti Lime e Grapefruit, portando così a 4 bottiglie di Bacardi, 2 per ciascun gusto, acquistate nel giro di 4 giorni, può anche ipotizzarsi che due bottigliette di Bacardi siano state portate dall’imputato in casa di Claudia con la scusa di berle insieme, ed una di queste utilizzata per l’occulto propinamento, facilitato dall’aver il Bacardi un gusto proprio ed un contenuto alcolico, anche se non elevato, che ben può mascherare l’eventuale sapore del medicinale. Ciò darebbe contezza anche del perché in sede di esami autoptici sia stata segnalata in Claudia una piccola positività all’ingestione di alcool (livello pari a 0,2 g/l), che rimarrebbe, in mancanza di bottiglie di vino o di altri alcolici presenti in casa, un altro piccolo mistero.—-
C’è materia abbondante per pensare altro, ma è certo la Corte di Cremona abbia stabilito che Iori rifilò lo Xanax in gocce, come abbiamo letto sopra. Ecco la Corte d’Appello:
—Mette conto di precisare come dall’esame autoptico non sia stato possibile stabilire in che forma sia stato assunto lo Xanax.—
E sul tavolo c’erano solo i contenitori delle pastiglie, i blister. La Cassazione ha storto il naso?
—La motivazione con cui entrambe le sentenze di merito hanno conformemente
escluso che l’intossicazione da farmaci riscontrata nelle vittime fosse dovuta a
un’assunzione volontaria avvenuta, ad iniziativa della Ornesi, con le modalità
apparenti dalla presenza dei blister vuoti di xanax, mediante l’ingestione in
forma solida delle compresse mancanti, e hanno invece ritenuto che i farmaci
fossero stati clandestinamente somministrati alle vittime, ignare, dall’imputato
con modalità diverse, costituite da una somministrazione in gocce occultate nei
cibi e nelle bevande, attribuendo di conseguenza all’intossicazione da alprazolam
e (per quanto riguarda la Ornesi) anche da diazeparn un preciso e univoco valore
indiziante della condotta e della volontà omicidiaria ascritta allo Tori, costituisce
dunque – il risultato di un ragionamento inferenziale lineare e coerente, basato
sulla valutazione in termini logicamente consequenziali di una serie di dati ed
elementi oggettivi direttamente ricavati dalle emergenze probatorie, supportata
da argomentazioni adeguate che, per quanto concerne la sentenza d’appello,
hanno dato puntuale risposta alle deduzioni difensive sviluppate nei motivi di gravame avverso la sentenza di primo grado, così da non presentare alcuno dei
vizi di legittimità prospettati dal ricorrente.—
Capito, cari lettori? I medici dell’autopsia possono scrivere ciò che vogliono su gocce o pastiglie, ci pensano i giudici a uscire dalla “selva oscura” con “ragionamenti inferenziali lineari e coerenti”……

Cremona 26 08 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Ago 26 2016

aridatece er puzzone-ventinove 26 08 2016

ARIDATECE ER PUZZONE – VENTINOVE
-Il locale è aperto sette giorni su sette, con chiusura solo sabato e domenica a pranzo- Comunque si rasserenino i suoi datori di lavoro, Pennadoro si limita a pigiare la tastiera; facesse il contoterzista, con l’abilità che mostra nel valutare i giorni, sa il diavolo arature e semine nel diluvio….
Poi a volte sfiora la precisione; ecco i vini del ristorante martirizzato domenica:
“E quanto alla cantina, è presente una selezione di bollicine, vini rossi, bianchi e dolci”.
Come si nota, ha dimenticato solo i blu e i marroni. Finite le risa, garantite Pennadoro, pivantonini&giovinsignori sarebbe meglio pensassero alle faccende serie: per esempio, come può reggere un quotidiano così, che è già tanto respiri!
Ma è la prova del nove cosa interessi loro: il potere! Amplificando Cesare, che diceva meglio primo in paese che secondo a Roma, preferiscono essere i primi nelle macerie che tentar di salvare il gruppo che s’incammina verso l’ultimo viaggio. E nemmeno son capaci di stabilire chi tra loro debba essere il primo, dato che il voto impietoso ha escluso dal consiglio Bettoni e la Picasso vera.
La voce corrente è che i due, di riffa o di raffa, debbano rientrare, per cui restano in carica Boselli e Bucci col compito di preparare nuove elezioni vere, nel senso che si sappia prima chi deve vincere; e i rinnovatori subiscono in silenzio. Nel principio di don Abbondio; se uno il coraggio non ce l’ha, mica se lo può dare.

Cremona 26 08 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Ago 26 2016

comunicato 26 08 2016

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COMUNICATO Ho aspettato qualche giorno ad uscire nonostante la situazione sia di una gravità assoluta. Il Comune sa che il buco sul tetto della Trento e Trieste esiste da un anno, lo ha coperto con rami e foglie ed ha permesso che per tutto l’anno scorso bambini, personale docente e non docente utilizzassero la scuola e la palestra esponendosi in pieno ai rischi delle particelle dell’amianto con conseguente rischio di malattie gravi come asbesto o cancro. Mi chiedo se il Professore che è il principale responsabile della salute pubblica e quindi dei cittadini, ne fosse al corrente o meno. Perchè non è intervenuto immediatamente per mettere in sicurezza l’Istituto con i soldi che invece ha speso in malo modo per la sua “ degenerazione urbana “? E’ gravissimo e diventa ancora più grave se pensiamo che la scuola sta per cominciare e nessuno ha fatto niente per rimediare alla situazione. Mi trovo in completo accordo e sostengo in pieno l’operato dei genitori: non bisogna mandare i figli a scuola neanche un minuto finché la situazione non è risolta. Leggo allibito anche alcune dichiarazioni nelle quali si evince in modo desolante come questa amministrazione non sappia cosa fare: forse teniamo chiuso, forse facciamo una apertura temporanea, i tempi burocratici sono lunghi, forse……forse…..forse….. La legge parla chiaro e ci sono precise prescrizioni: durante le operazioni di bonifica l’intera scuola deve essere chiusa. I tempi della burocrazia sono lunghi? Ci si pensava prima, non a fine agosto solo perché i genitori si sono adoperati. Mi sembra una barzelletta, la scuola è del Comune, la responsabilità in ordine alla manutenzione della struttura ed alla sua rispondenza agli standard, è in capo a Sindaco, Assessore e Dirigenti. Professore, passi la non adeguatezza sua a scegliere gli assessori, passi la non adeguatezza degli stessi Assessori a gestire Cremona, passi lo spreco di soldi pubblici che la sua amministrazione sta facendo in cose futili e di nessun rilievo, passi il degrado e la sporcizia di Cremona arrivati a livelli record da quando è in carica, ma assolutamente NON passi la sua indifferenza sulla salute dei cittadini. La salute è importante per tutti ma in questo caso ancora di più visto che riguarda dei bambini. Sposo e appoggio completamente con piena solidarietà l’operato dei genitori e spero che con le loro azioni riescano ad obbligare il Comune ad intervenire quanto prima (SUBITO) per far sanare la situazione. L’urgenza deve vincere rispetto ai tempi tecnici ed alle pratiche burocratiche. Marcello Ventura Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale

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Ago 26 2016

amici di ceriana 26 08 2016

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AMICI DI CERIANA
Un amico, Franco Stella, fa un commento che condivido del tutto, anche scritto benissimo:
—Ero un po’ preoccupato… Ceriana la prima volta non deve essere visitata da soli. Devi avere a fianco un amatore che ti guida, che ti fa vedere gli aspetti positivi, come fai tu Flaminio Cozzaglio nei tuoi post. Da solo potresti invece imbatterti negli angoli meno belli, trascurati, abbandonati e sporchi. Se invece ti vengono presentati nel giusto modo storia, opere, clima, accoglienza, allora puoi amarla.—
Ogni tanto ricordo perché scrivo “Ceriana, il paese più bello del mondo”; so il rischio, l’amore non è cieco come si dice, ma senz’altro vede solo quel/come vuole, e i suoi “pesi”, messi su una bilancia ufficiale, potrebbero causare il carcere per abuso della credulità popolare!
Franco ha scritto benissimo, secondo me; usa le parole per esprimere l’idea, non per farsene dominare; “l’angolo” meno bello di Ceriana è proprio la strada principale, che termina con una galleria di oscena bruttezza; chi va di fretta, in auto, e passa solo quella, e legge i miei pezzi, è capitato! mi dice di regolare gli occhiali; ma se l’abbandoni, l’auto, e ti butti negli antichi vicoli, anche dove siano stati rovinati da appendici più moderne, l’urbanistica è scienza di ricchi, non di chi doveva lavorare a mano la campagna, se sei capace di provare emozioni, ti commuovi; abbandoni l’auto, è facile tranne l’estate e i giorni di feste, ma qui è colpa delle colline che stringono il paese e fare parcheggi non è semplice; colpa di una parte dei cerianaschi è senza dubbio buttar per terra quel che capita; i cani che cagano e certi padroni non puliscono; risultato: strade vicoli e carruggi sono sporchi. Ma sali a Sant’Andrea, la piazzetta in cima al paese, e vedi che i “condomini” la tengon lucida come uno specchio. E poi i boschi e la campagna, tanto belli che nessun Attila riuscirebbe a deturpare.
Dell’olio ho scritto tanto e fatto i nomi, e delle altre innumerevoli golosità.
Uomini. Credo d’esser stato preciso, sempre: a Ceriana sono, nei loro rapporti, come in altre parti. Si amano, si imbrogliano, si picchiano. L’ospite invece, se ha la cortesia di capire d’essere ospite, è subito trattato da amico.
Così, mezza pagina per confermare: Ceriana è il paese più bello del mondo!

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Ago 26 2016

terremoto: coldiretti, colonna di aiuti alimentari ad amatrice 26 08 2016

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TERREMOTO: COLDIRETTI, COLONNA DI AIUTI ALIMENTARI AD AMATRICE Due camion, tre furgoni e una colonna di dieci autovetture sono in viaggio verso Matrice e Accumuli per consegnare alle popolazioni dal terremoto quintali di derrate e beni alimentari donati dai produttori agricoli della Coldiretti. Sono stati raccolti nel punto di partenza di Rieti quintali di frutta, verdure, ortaggi, ma anche olio di oliva, pane, pizza, prodotti da forno, salumi, formaggi, mozzarelle da scaricare nel palazzetto dello sport di Amatrice, base operativa della Protezione Civile. La mobilitazione scattata tra gli imprenditori agricoli della Coldiretti del Lazio, nell’ambito dell’unità di crisi attivata dalla Coldiretti nazionale, proseguirà senza sosta anche nei prossimi giorni, nella consapevolezza che l’emergenza alimentare degli sfollati, che non hanno più case e non possono cucinare i pasti, è destinata a protrarsi ancora per giorni, se non addirittura settimane. Ad Amatrice – conclude la Coldiretti – arriverà nelle prossime ore una postazione mobile della Coldiretti con personale addetto per assicurare assistenza ai soci e a tutti i cittadini che avessero bisogno.

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Ago 26 2016

averci pensato prima! 26 08 2016

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AVERCI PENSATO PRIMA!
Ignoro se sia ancora un flash del Cepu per catturare studenti d’età avanzata. Che mi viene in mente leggendo sull’Avvenire:
—La procura di Rieti, nell’ambito delle indagini già in corso da ieri sul sisma ha aperto un unico fascicolo “contenitore” con l’ipotesi di reato di disastro colposo. L’inchiesta è coordinata dal procuratore capo Giuseppe Saieva e vede impegnati tutti i magistrati della procura reatina. L’inchiesta dovrà fare luce anche sui crolli che hanno interessato edifici ristrutturati recentemente, come la scuola di Amatrice e il campanile crollato ad Accumoli.— Non conosco gli atti e, fossi famoso, sicuramente mi arriverebbe la risposta: quindi si taccia e non disturbi chi lavora! ma non riesco a comprimere le domande: egregi Procuratori, solo dopo un terremoto vi vien da indagare? L’Italia è l’unico Paese al mondo dove il terremoto uccida?
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