Archive for Febbraio, 2016

Feb 26 2016

un tocchetto di qua, un tocchetto di là 26 02 2016

UN TOCCHETTO DI QUA, UN TOCCHETTO DI LA’
Insomma, anche i cremonesi vanno a puttane, informa la Provincia fin che c’è di ieri:
“Un centro massaggi dove, almeno in un caso, sono state fornite prestazioni sessuali. Per di più in condizioni igieniche che non sono proprio il massimo.”
Almeno in “un” caso: ma è un bordello o un centro di castità? E un solo incontro peggiora tanto le condizioni igieniche? Incontro da forsennati, allora…..
Ma le cose sono andate davvero così, assicura la Provincia fin che c’è, ed ecco il motivo: “Dopo i ripetuti interventi garantiti dai Carabinieri e dalla Polizia, questa volta l’indagine, impeccabile, è stata gestita dalla Guardia di Finanza eccetera”
Carabinieri e Polizia, pressapochisti come dicono le barzellette, si saran limitati a contare uccelli e cosce spalancate, la Finanza, che è impeccabile, anche le gocce di sperma….

Cremona 26 02 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

Feb 26 2016

tutto vietato! 26 02 2016

Published by under costume,cronaca nazionale,Giudici

TUTTO VIETATO!
Era un riassunto di Giovannino Guareschi dalla sua vita nei lager. Tutto registrato, mi scappa oggi leggendo della telefonata tra Berlusconi e Mario Mantovani del 22 dicembre 2013, apparsa sul blog Giustiziami, ripresa dal Fatto Quotidiano e poi a breve dagli altri, immagino. Era agli atti dell’inchiesta e dio sa com’è finita ai giornali. L’ho ascoltata, nulla di particolare, i due trattano la gestione di cariche, come fanno in tutti i partiti; la differenza, per uno non se ne parla, per l’altro è scandalo. Il problema delle registrazioni è enorme, per me, ma nell’Italia cattocomunista in cui viviamo non viene sentito, proprio come la prescrizione, che il cittadino vede da scappatoia per il vicino, colpevole senza processo (!) e non, come deve essere, l’incapacità dello Stato a giudicare in breve, altro che tormentare per anni. L’ho già scritto e lo ripeto, se il controllo a scapito della libertà personale è il fine etico della società: un bottone dell’abito sia sempre sostituito da una cimice; facciamo i furbi o dimentichiamo di indossarlo? Sei mesi di galera, sempre.

Cremona 26 02 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

Feb 26 2016

tutti dicono, tutti fanno 26 02 2016

Published by under costume

TUTTI DICONO, TUTTI FANNO
Mezzo mondo riconosce i matrimoni strani, dunque!
Mezzo mondo era comunista, dunque!
Mezzo mondo applica la pena di morte, dunque!

Cremona 26 02 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

Feb 26 2016

dopo le chiacchiere 26 02 2016

Published by under cronaca cremonese,sport

DOPO LE CHIACCHIERE Il sindaco Galimberti, quello del Rinascimento di Cremona, in cui, probabilmente, s’è ritagliato il posto di Leonardo, pensa ci siamo dimenticati che aveva storto il naso all’idea della finale Champions della Pomì al PalaRadi, e quindi “dimentica” di spiegarci i motivi. Non dimentica i numeri, quelli che potevano spettare a Cremona, il presidente della Pomì, Massimo Boselli Botturi; da www.cremonaoggi.it: —Qualche numero? 86 paesi collegati, tra i 120 e i 150 giornalisti accreditati, 14 diverse tipologie di accredito, un’area esterna di 150 metri quadrati con 10 box in legno per ciascuno sponsor. “Vogliamo che l’esterno del palazzetto faccia parte della festa e dell’evento – ha ricordato Giovanni Ghini – e per questo realizzeremo una sorta di villaggio per la final four con, tra gli altri aspetti, un’ulteriore tensostruttura oltre a quella esistente dover poter mangiare, bere e stare in compagnia. Inoltre cercheremo di dare colore, ovviamente rosa, all’ingresso del PalaGeorge, che dovrà essere visibile anche a chi verrà da lontano”.
Cremona 26 02 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

Feb 26 2016

osservazioni di un associato-quattrocentoquarantaquattro 26 02 2016

Published by under cronaca cremonese

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – QUATTROCENTO44
E lo scrivo chiaro, una volta per tutte: mezza città sa che la Procura indaga da almeno un anno su fatti che riguardano l’Agricoltura cremonese; io sono nella mezza città, ma non per questo ne so più degli altri, e di nuovo lo scrivo chiaro; e lo scrivo chiaro perché non passa giorno che mi chiedano: escono provvedimenti? E quando?
E io che ne so, mica sono il confidente del Palazzo, e nemmeno ho conquistato il loro affetto, scrivendo da anni, ogni giorno, sul caso Iori; posso solo ricopiare da wikipedia i tempi stabiliti dal codice, sottolineando che per noi cittadini comuni sarebbero perentori, per certi giudici se capita:
—L’udienza preliminare, nel diritto processuale italiano, è quell’udienza che si tiene dinanzi al Giudice dell’udienza preliminare (GUP) successivamente alla richiesta di rinvio a giudizio effettuata dal pubblico ministero. Regolata dagli articoli 416 e seguenti del codice di procedura penale, l’udienza è preceduta dal deposito della richiesta di rinvio a giudizio presso la cancelleria del G.I.P, cui segue per decreto, entro 5 giorni, la fissazione della data dell’udienza stessa, la quale non può superare il limite di trenta giorni da quella del deposito e si svolge in camera di consiglio, alla presenza necessaria del pubblico ministero e del difensore dell’imputato; entro il termine di 10 giorni dall’udienza deve essere notificato l’avviso di udienza alle parti e devono formalizzarsi gli atti introduttivi dell’udienza. Almeno 10 giorni prima dell’udienza il G.U.P., tramite la cancelleria, notifica all’imputato e alla persona offesa (P.O:) la richiesta di rinvio a giudizio, precedentemente depositata dal P.M., oltre all’avviso del giorno, ora e luogo in cui si terrà l’udienza. Sempre almeno 10 giorni prima dell’udienza il GUP deve comunicare al P.M., ai difensori dell’imputato e agli eventuali difensori delle Parti Offese, l’avviso dell’Udienza Preliminare.—— Certamente se i giudici avessero ricevuto segnalazioni precise da agricoltori a conoscenza dei fatti, e per me ce ne sono davvero tanti, avrebbero lavorato meglio e più in fretta, e avrebbero anche subito una notevole pressione; ma nel silenzio che immagino, proprio del cremonese tipo, molto vicino idealmente alle prudenze di Corleone, avranno naturalmente pensato: se i fatti a loro danno non interessano, facciamo prima gli altri processi. Più chiaro di così, non so che scrivere. Una prova di voler camminare, finalmente! a schiena dritta, gli agricoltori veri della Libera, cioè la maggioranza, l’hanno stamattina, e lo predico da giorni: vadano in folla a bocciare ogni proposta di modifica dello statuto; Boselli Antonio torni a Milano e vada a cambiare il suo. Una prova di forza prima o poi la devono fare, se non vogliono passar la vita a inchinarsi servi, gli agricoltori veri della Libera, cioè la maggioranza; e stamattina non c’è nemmeno da sforzare il cervello in letture confronti eccetera: un no di principio basta e avanza, per loro, per Guidimario il Banchiere e qualsiasi proconsole voglia calare a Cremona. Altro che far stampare il titolo, sempre sulla Provincia fin che c’è di domenica: –Una gestione più collegiale La Libera secondo Boselli– Da luglio 2015, sette mesi ormai, parlare ha parlato con tutti, a Cremona; il fare glielo ha dettato volta per volta Guidimario il Banchiere. Lui ha eseguito…..
Cremona 26 02 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

Feb 26 2016

in agricoltura si può 26 02 2016

Published by under cronaca cremonese

IN AGRICOLTURA SI PUO’ “Sempre più giovani puntano sull’agricoltura, per immaginare prospettive future, per costruire lavoro per se stessi e per altri. Anche le scuole legate al nostro settore stanno vivendo una stagione felice: basti dire che, negli ultimi cinque anni, gli iscritti alla facoltà di Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali della Cattolica nei campus di Cremona e Piacenza sono aumentati di quasi il 60%. Per questo è essenziale che, sempre di più, il nostro Paese offra condizioni adeguate ai giovani imprenditori che vogliono costruire il loro futuro in agricoltura”. E’ quanto afferma Carlo Maria Recchia, Delegato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa Cremona, nel commentare l’annuncio del Ministro delle Politiche Agricole sull’operatività delle misure del pacchetto ‘Generazione Campolibero’, dai mutui a tasso zero ai fondi per supportare la nascita e lo sviluppo di start up agri-food, ma anche più innovazione con il credito di imposta per il commercio elettronico di prodotti agroalimentari per un valore di 160 milioni tra risorse interne e fondi Ismea-Bei. Un ‘pacchetto’ salutato positivamente dai giovani di Coldiretti, definito dalla Delegata nazionale Maria Letizia Gardoni “un concreto sostegno alla competitività dell’agricoltura italiana, dove le aziende condotte da giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54 per cento alla media, hanno il 50 per cento di occupati per azienda in più e un fatturato più elevato del 75 per cento della media”. Maria Letiza Gardoni ha aggiunto che “dai campi non viene solo una risposta alla disoccupazione e alla decrescita infelice del Paese, ma anche una speranza alla sconfitta dei nostri coetanei che sono costretti ad espatriare”. A 15 anni dall’approvazione delle legge di orientamento per l’agricoltura (la legge 228/2001), fortemente sostenuta da Coldiretti che ha rivoluzionato le campagne, i giovani hanno interpretato in chiave innovativa le opportunità offerte dal mondo rurale e oggi il 70 per cento delle imprese under 35 opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative come la cura dell’orto e i corsi di cucina in campagna, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.

No responses yet

Feb 25 2016

la legge del più forte-settantasette 25 02 2016

Published by under cronaca cremonese,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – SETTANTASETTE
Sempre sul tema: come nasce la prova; a volte, per certi giudici, decisiva; e questa lo è per la Corte d’Appello di Brescia, pagina 100 della motivazione, il padre Ornesi: “ho visto una cosa veramente per me strana e inverosimile, ho visto su questo tavolo allineati come se fossero dei bei soldatini, non so se erano tre, tre, o quattro e tutti in fila così, che erano dei contenitori di pastiglie”
E la Corte continua: “anche questo prezioso indizio eccetera”
E tirando le conclusioni, pagina192: “in particolare, non hanno mai cessato di alzare la loro voce accusatoria quei blisters tutti in fila come soldatini eccetera”
Premesso che i blister erano dieci e non tre o quattro, il più inesperto dei lettori si dirà: ma come può essere una prova ciò che il padre crede d’aver visto scoprendo il cadavere della figlia!
Infatti oggi leggiamo del secondo ispettore di Polizia che i soldatini proprio non li nota, Bulloni, anche lui ascoltato il 23 novembre 2012 dalla Corte di Cremona.
Testimone, Bulloni M. – Sì, perché io quando sono entrato nell’appartamento ho notato che sul tavolino c’erano questi blister vuoti. Quindi, ed anche la segnalazione che era arrivata parlava della corrente elettrica che era staccata, per cui io queste cose qua sono anche andato a guardarle visto che nella… in una stanza a disimpegno che c’era lì nell’appartamento dove c’era l’interruttore generale della corrente lo sportellino del quadro era estratto dalla propria sede, cioè bastava prenderlo e riapplicarlo non mi pareva rotto, era estratto dalla sede ed era appoggiato sopra un fasciatoio ed il quadro era abbassato, per cui non erogava corrente elettrica. Poi avendo visto che c’erano questi blister che erano vuoti, ho pensato comunque un’ingestione di queste pastiglie, per cui le disposizioni che diedi in quel momento erano alla Polizia Scientifica di aprire tutte le ante ed i cassetti e di fotografare tutto quello che vedeva perché potevano comunque ritornare utili in seguito queste informazioni al momento non lo sapeva a cosa serviva, però comunque ci serviva di fotografare il tutto.……..
Pubblico Ministero – Poi con riferimento alle altre cose, questo ne ha già parlato appunto, lei poi in seguito quando vede i blister poi che cosa è insolito notare? Testimone, Bulloni M. – Il fatto che comunque non ci fossero, non trovassimo le scatole, non trovassimo sia delle pastiglie, non c’era il biglietto di commiato, non c’erano le scatole dei fornellini, cioè io cercavo tutta una serie di indizi che, voglio dire, mi tranquillizzassero e per questo l’intervento della Squadra Mobile che ha anche diciamo, delle competenze specifiche su questo argomento sono dovute.
Non è curiosità, ma una delle tante dimostrazioni di come son stati condotti i processi al povero Maurizio Iori:
Pubblico Ministero – Quei dati. Può spiegare alla Corte appunto, qual era il senso della presenza, lei che cosa voleva verificare in particolare dall’autopsia subito? Testimone, Bulloni M. – Noi partecipiamo a queste attività con osservatori e spesso su richiesta dell’Autorità Giudiziaria le filmiamo. Io avevo presenziato perché sostanzialmente visti tutti quei blister che c’erano sul tavolo cioè mi aspettavo di trovare nel… all’interno dello stomaco della signora delle pastiglie, e non c’erano, c’era soltanto della sostanza vegetale.
Pubblico Ministero – Nell’esofago ha guardato, ha avuto modo, si aspettava di poterle…
Testimone, Bulloni M. – Non c’erano pastiglie.
Pubblico Ministero – … non c’erano, sì.——————————————————- Si raccoglie la deposizione, su un esame altamente specialistico come l’autopsia, fatta senza microscopio per giunta, di uno che di professione è ispettore di Polizia! E la prova del nove la fornisce subito, si aspettava di trovare all’interno dello stomaco, in mezzo alla “sostanza vegetale”, le pastiglie intere!

Cremona 25 01 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

Feb 25 2016

osservazioni di un associato-quattrocentoquarantatre 25 02 2016

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – QUATTROCENTOQUARANTATRE
Insisto, cari amici agricoltori veri della Libera, cioè la maggioranza: domani presentatevi in folla per un no di principio a tutte le proposte di modifica dello statuto. Da subito, quando il commissario Boselli Antonio inizia il preambolo, almeno uno di voi si alzi e parli per tutti: lei, egregio signore, vada a comandare a casa sua, se Guidimario il Banchiere glielo permette; lo statuto, ancorché le sue idee fossero accettabili, non è materia che la riguardi; lei deve preparare il voto per il nuovo consiglio, e ha già perso troppo tempo; ma se pensa gliene avanzi, di tempo, si decida a metter mano alla Provincia fin che c’è prima che Zanolli Pennadoro Vittoriano elimini i lettori che restano. Con le solite prodezze di pubblicare quel che fa comodo a lorsignori fregandosene del resto dei lettori; come il Papa che riceve i vescovi, ma non capitan Voltini e il suo parroco di Rivarolo del Re.
Se non vi decidete una volta per tutte a drizzar la schiena, cari amici agricoltori veri della Libera, cioè la maggioranza, altro che liberi, vi aspetta una vita sindacale da servi, dove il primo che alza la voce si fa subito padrone. Non siete abituati ma non è tanto difficile: basta una volta, e dopo viene naturale. Invito che rivolgo non solo agli oppositori che dal 2014 han cominciato a svelare il dramma finanziario del gruppo ai colleghi che han deciso di voler aprire gli occhi e accorgersene, ma pure a quelli che ho ribattezzato i “giovin signori”, che vorrebbero rientrare nel gioco della gestione ma senza sporcarsi i rapporti coi pivantonini: venite fuori, allo scoperto, tutti, a voce alta e chiara, non fatevi sfuggire l’occasione che proprio i pivantonini v’han preparata. Mi ripeto ancora, non entro nel merito delle bosellate, magari vanno anche bene, ma dovete essere voi, col nuovo consiglio a meditare e sceglierle. E’ Boselli stesso, ignoro se se ne sia reso conto, a sfidarvi, quando fa scrivere alla Provincia fin che c’è di domenica: “nulla di stravolgente, e, naturalmente, nulla che il prossimo consiglio non possa cambiare se lo riterrà opportuno”.
E allora cosa cazzo ha perso tempo a fare: è qui, strapagato da voi, da luglio 2015, per delle modifiche leggere che il prossimo consiglio può cambiare?
E’, semplicemente, una prova di forza: lui arriva da voi e comanda; sta a voi rispondere, nel modo più chiaro, che non lasci equivoci: se ne torni a casa sua, egregio, in fretta, noi non siamo burattini che lei sposta come vuole Guidimario il Banchiere. Che ha la sua banca cui pensare.
Altrimenti, cari amici agricoltori veri della Libera, cioè la maggioranza, contras e giovin signori compresi, se ancora una volta v’inchinate, preparatevi a tutto, anche a un voto per il nuovo consiglio dove voi fate gli amanuensi per scrivere come dicono loro. E soprattutto, non lamentatevi: Pivantonio e don Ernesto de’ Folli sono i capi che van bene per voi. Se non capite cosa han detto, ve lo spiega la domenica sul Punto Zanolli Pennadoro Vittoriano.
Gli antichi romani erano, loro si dicevan religiosi, abbastanza superstiziosi; prima di ogni impresa provavano ogni tipo di “segnale”. Gli agricoltori di Cremona che aspettano, un segnale dalla Procura?

Cremona 25 02 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

Feb 25 2016

lezioni inutili 25 02 2016

Published by under costume,cronaca nazionale

LEZIONI INUTILI I cretini arroganti esisteranno sempre; per nostra fortuna, anche i Panebianco. Dal Giornale on line: —È molto sgradevole sentirsi dare dell’assassino, del guerrafondaio, di quello che specula sui morti ammazzati, scrive, ed è patetico (e anche triste) sentire slogan e vedere cartelli con sopra scritto fuori i baroni della guerra dall’Università. Patetico, perché costoro nemmeno sospettano quanta muffa e quante ragnatele ci siano in quegli slogan. Secondo Panebianco, del reso, l’articolo sulla Libia per il quale è stato aggredito, era una constatazione di fatto, basata sull’evidenza storica. Ma distinguere fra giudizi di fatto e giudizi di valore non è evidentemente una cosa alla portata di tutte le menti, aggiunge; questi individui si sono permessi di mettere in discussione la mia integrità professionale. Sono particolarmente fiero del fatto che mai mi è scappato un commento politico di fronte agli studenti. E ancora: se riescono a imporsi quelli che considerano l’altro un nemico anziché un avversario, allora la democrazia è agonizzante, scrive il professore; in Italia il ’68 non fu un semplice anno: fu invece un decennio che si concluse solo nel 1978 con il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro, quando la rivoluzione immaginaria e parolaia finì e arrivarono quelli che facevano sul serio. Qualche cascame o residuo di quell’interminabile decennio è ancora tra noi.———— L’avranno capito i politucoli con intellettuali di pronto servizio al seguito, quando permettono alla teppaglia dei centri sociali di aggredire Lega Berlusconi CasaPound eccetera eccetera?
Cremona 25 02 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

Feb 25 2016

prima il colpevole, poi le prove 25 02 2016

Published by under cronaca nazionale,Giudici

PRIMA IL COLPEVOLE, POI LE PROVE
Da Repubblica on line. Se esistono i siti porno, vuol dire che tanti li leggono: potenziali assassini?
—Ha invece deciso di rispondere alle domande Marita Comi, moglie dell’imputato. Al pm Letizia Ruggeri ha spiegato che le ricerche di materiale pornografico sul computer di casa “qualche volta le facevo io, qualche volta insieme, oppure io da sola”. Ma ha precisato di “non aver fai fatto ricerche su tredicenni”.
“E’ intollerabile, basta!”. Massimo Bossetti è sbottato così durante il controesame della moglie Marita Comi da parte dell’avvocato, Enrico Pelillo, che ha incalzato la donna su chi fosse l’autore delle ricerche elencandole una dopo l’altra. La teste ha replicato a tutte le domande con un “può darsi, non posso escluderlo”. E di fronte alle ripetute richieste del legale la moglie di Bossetti ha risposto: “Ma è lecito o no?”. L’avvocato Pelillo a quel punto ha risposto polemico: “Se vuole una consulenza legale passi dal mio studio, qui risponda alle domande”. Da qui la reazione stizzita di Bossetti, presente come sempre alle udienze: “È intollerabile, basta!”.

Cremona 25 02 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

« Prev - Next »