Feb 25 2016

la legge del più forte-settantasette 25 02 2016

Published by at 2:32 pm under cronaca cremonese,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – SETTANTASETTE
Sempre sul tema: come nasce la prova; a volte, per certi giudici, decisiva; e questa lo è per la Corte d’Appello di Brescia, pagina 100 della motivazione, il padre Ornesi: “ho visto una cosa veramente per me strana e inverosimile, ho visto su questo tavolo allineati come se fossero dei bei soldatini, non so se erano tre, tre, o quattro e tutti in fila così, che erano dei contenitori di pastiglie”
E la Corte continua: “anche questo prezioso indizio eccetera”
E tirando le conclusioni, pagina192: “in particolare, non hanno mai cessato di alzare la loro voce accusatoria quei blisters tutti in fila come soldatini eccetera”
Premesso che i blister erano dieci e non tre o quattro, il più inesperto dei lettori si dirà: ma come può essere una prova ciò che il padre crede d’aver visto scoprendo il cadavere della figlia!
Infatti oggi leggiamo del secondo ispettore di Polizia che i soldatini proprio non li nota, Bulloni, anche lui ascoltato il 23 novembre 2012 dalla Corte di Cremona.
Testimone, Bulloni M. – Sì, perché io quando sono entrato nell’appartamento ho notato che sul tavolino c’erano questi blister vuoti. Quindi, ed anche la segnalazione che era arrivata parlava della corrente elettrica che era staccata, per cui io queste cose qua sono anche andato a guardarle visto che nella… in una stanza a disimpegno che c’era lì nell’appartamento dove c’era l’interruttore generale della corrente lo sportellino del quadro era estratto dalla propria sede, cioè bastava prenderlo e riapplicarlo non mi pareva rotto, era estratto dalla sede ed era appoggiato sopra un fasciatoio ed il quadro era abbassato, per cui non erogava corrente elettrica. Poi avendo visto che c’erano questi blister che erano vuoti, ho pensato comunque un’ingestione di queste pastiglie, per cui le disposizioni che diedi in quel momento erano alla Polizia Scientifica di aprire tutte le ante ed i cassetti e di fotografare tutto quello che vedeva perché potevano comunque ritornare utili in seguito queste informazioni al momento non lo sapeva a cosa serviva, però comunque ci serviva di fotografare il tutto.……..
Pubblico Ministero – Poi con riferimento alle altre cose, questo ne ha già parlato appunto, lei poi in seguito quando vede i blister poi che cosa è insolito notare? Testimone, Bulloni M. – Il fatto che comunque non ci fossero, non trovassimo le scatole, non trovassimo sia delle pastiglie, non c’era il biglietto di commiato, non c’erano le scatole dei fornellini, cioè io cercavo tutta una serie di indizi che, voglio dire, mi tranquillizzassero e per questo l’intervento della Squadra Mobile che ha anche diciamo, delle competenze specifiche su questo argomento sono dovute.
Non è curiosità, ma una delle tante dimostrazioni di come son stati condotti i processi al povero Maurizio Iori:
Pubblico Ministero – Quei dati. Può spiegare alla Corte appunto, qual era il senso della presenza, lei che cosa voleva verificare in particolare dall’autopsia subito? Testimone, Bulloni M. – Noi partecipiamo a queste attività con osservatori e spesso su richiesta dell’Autorità Giudiziaria le filmiamo. Io avevo presenziato perché sostanzialmente visti tutti quei blister che c’erano sul tavolo cioè mi aspettavo di trovare nel… all’interno dello stomaco della signora delle pastiglie, e non c’erano, c’era soltanto della sostanza vegetale.
Pubblico Ministero – Nell’esofago ha guardato, ha avuto modo, si aspettava di poterle…
Testimone, Bulloni M. – Non c’erano pastiglie.
Pubblico Ministero – … non c’erano, sì.——————————————————- Si raccoglie la deposizione, su un esame altamente specialistico come l’autopsia, fatta senza microscopio per giunta, di uno che di professione è ispettore di Polizia! E la prova del nove la fornisce subito, si aspettava di trovare all’interno dello stomaco, in mezzo alla “sostanza vegetale”, le pastiglie intere!

Cremona 25 01 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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