Feb 25 2016

osservazioni di un associato-quattrocentoquarantatre 25 02 2016

Published by at 11:48 am under cronaca cremonese,Striscia La Provincia

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – QUATTROCENTOQUARANTATRE
Insisto, cari amici agricoltori veri della Libera, cioè la maggioranza: domani presentatevi in folla per un no di principio a tutte le proposte di modifica dello statuto. Da subito, quando il commissario Boselli Antonio inizia il preambolo, almeno uno di voi si alzi e parli per tutti: lei, egregio signore, vada a comandare a casa sua, se Guidimario il Banchiere glielo permette; lo statuto, ancorché le sue idee fossero accettabili, non è materia che la riguardi; lei deve preparare il voto per il nuovo consiglio, e ha già perso troppo tempo; ma se pensa gliene avanzi, di tempo, si decida a metter mano alla Provincia fin che c’è prima che Zanolli Pennadoro Vittoriano elimini i lettori che restano. Con le solite prodezze di pubblicare quel che fa comodo a lorsignori fregandosene del resto dei lettori; come il Papa che riceve i vescovi, ma non capitan Voltini e il suo parroco di Rivarolo del Re.
Se non vi decidete una volta per tutte a drizzar la schiena, cari amici agricoltori veri della Libera, cioè la maggioranza, altro che liberi, vi aspetta una vita sindacale da servi, dove il primo che alza la voce si fa subito padrone. Non siete abituati ma non è tanto difficile: basta una volta, e dopo viene naturale. Invito che rivolgo non solo agli oppositori che dal 2014 han cominciato a svelare il dramma finanziario del gruppo ai colleghi che han deciso di voler aprire gli occhi e accorgersene, ma pure a quelli che ho ribattezzato i “giovin signori”, che vorrebbero rientrare nel gioco della gestione ma senza sporcarsi i rapporti coi pivantonini: venite fuori, allo scoperto, tutti, a voce alta e chiara, non fatevi sfuggire l’occasione che proprio i pivantonini v’han preparata. Mi ripeto ancora, non entro nel merito delle bosellate, magari vanno anche bene, ma dovete essere voi, col nuovo consiglio a meditare e sceglierle. E’ Boselli stesso, ignoro se se ne sia reso conto, a sfidarvi, quando fa scrivere alla Provincia fin che c’è di domenica: “nulla di stravolgente, e, naturalmente, nulla che il prossimo consiglio non possa cambiare se lo riterrà opportuno”.
E allora cosa cazzo ha perso tempo a fare: è qui, strapagato da voi, da luglio 2015, per delle modifiche leggere che il prossimo consiglio può cambiare?
E’, semplicemente, una prova di forza: lui arriva da voi e comanda; sta a voi rispondere, nel modo più chiaro, che non lasci equivoci: se ne torni a casa sua, egregio, in fretta, noi non siamo burattini che lei sposta come vuole Guidimario il Banchiere. Che ha la sua banca cui pensare.
Altrimenti, cari amici agricoltori veri della Libera, cioè la maggioranza, contras e giovin signori compresi, se ancora una volta v’inchinate, preparatevi a tutto, anche a un voto per il nuovo consiglio dove voi fate gli amanuensi per scrivere come dicono loro. E soprattutto, non lamentatevi: Pivantonio e don Ernesto de’ Folli sono i capi che van bene per voi. Se non capite cosa han detto, ve lo spiega la domenica sul Punto Zanolli Pennadoro Vittoriano.
Gli antichi romani erano, loro si dicevan religiosi, abbastanza superstiziosi; prima di ogni impresa provavano ogni tipo di “segnale”. Gli agricoltori di Cremona che aspettano, un segnale dalla Procura?

Cremona 25 02 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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