Flaminio Cozzaglio

MODI DI DIRE
Pericolosi. Uno di quelli che più mi fanno uscire dai gangheri è: “Le sentenze non si commentano, ma si rispettano e si impugnano.”
Lo ripete sabato sul Corriere Caterina Malavenda, non l’ultimo arrivato, a proposito della condanna al carcere, senza condizionale, di due giornalisti che avrebbero scritto su Panorama, il settimanale di Berlusconi, parole diffamatorie contro un giudice.
E’ una riga che non sta né in cielo né in terra, che contribuisce a erigere quel muro da noi tanto ottuso tra chi ha il potere e chi lo subisce. L’impugnazione è già un commento, tecnico fin che si vuole ma la sua natura è quella, ma il commento più utile in una società libera che vuol esserlo sempre di più è il commento il più diffuso possibile, che poi è la cultura, che si esercita nel contraddittorio continuo tra tutti, che è la spinta indispensabile a qualsiasi forma di creazione.
Parliamoci con esempi: ho scritto a oggi duecento pezzi sul processo Iori di cui è noto il dispositivo e quando i giudici saran comodi anche la motivazione, e alla fine di tutto vedremo chi avrà avuto la ragione, che non è proprietà dei giudici. Loro certamente hanno la forza. Andiamo in campo neutro e stabilito? Si rispetta la sentenza che ha condannato Tortora? Si rispetta la globalità delle sentenze che spediscono costantemente in carcere uomini, la metà del totale, che alla fine dei processi in carcere proprio non dovevano restarci neanche un giorno?
E facciamo contenti anche i sinistri: si doveva rispettare la sentenza sul lodo Mondadori, riconosciuta molti anni dopo frutto di una corruzione?
Le sentenze, come qualsiasi decisione umana, vanno commentate, sempre, e anche sbeffeggiate, quando lo meritano: il rispetto deve nascere da sé perché meritato, mai imposto.

Cremona 27 05 2013 www.flaminiocozzaglio.info

LE BOMBE ECOLOGICHE
Dalla Provincia di ieri: “facendo emergere l’emergenza ambientale che ora si specchia nell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Francesco Messina e che appare, potenzialmente, seconda solo a quella legata alla raffineria Tamoil.”
Non è una quantificazione, e nemmeno una diagnosi che si pretenda precisa, si lascia cadere così, tanto per far due chiacchiere, che qualche scoria abbandonata da anni alla scalo della stazione sia paragonabile all’inquinamento Tamoil, nel senso non dichiarato ma abbastanza evidente che non sia lo scalo ad avvicinarsi a Tamoil, ma il contrario, in linea col Pizzetti pensiero, quello della casa di Via Volturno già sede eccetera, ora sua dimora di lusso eccetera, insomma, non si faccia causa a Tamoil, specie tu Comune di Cremona, perché Tamoil con dieci milioni risana tutto……

Cremona 27 05 2013 www.flaminiocozzaglio.info

SODOMA DICIOTTO
Sul Corriere di sabato un pezzo magistrale di Piero Ostellino mostra in maniera impietosa cos’è la libertà di stampa lontano da Cremona, dove il Cavaliere Sempre in Chiesa licenzia in tronco Antonio Leoni per aver scritto che la Guardia di Finanza non si limita a controllare gli scontrini dei commercianti, azione questa che manda in sollucchero, così han qualcosa da scrivere, i rispettabili amici della Provincia, ma se lo ritiene, anche i bilanci di chi bisogna guardarsi bene anche solo dal nominare!
Tifosi e amici si complimentano spesso con me giudicandomi coraggioso per quel che scrivo: dipende sempre dal modello, se è Cremona senz’altro io sono una specie di Robin Hood dell’informazione, ma solo perché Cremona è Cremona; fuori è la norma. Non che fuori manchino Immensissimi e Cavalieri e QuattroCognomi eccetera, ma chi scrive di loro se ne sbatte.
Ostellino non va a prendere appunti da lei come avrebbe fatto la Benemerita, legge della requisitoria della Boccassini al processo Ruby e sabato scrive: “più che un atto d’accusa nei confronti di Berlusconi , m’era parsa la condanna morale delle donne che lo avevano frequentato, trattate da puttane. Lo avevo scritto, ma, per qualche misteriosa ragione, l’articolo non era stato pubblicato.”
E si lamenta, sul Corriere! che il Corriere non lo ha pubblicato!
Vi immaginate, lettori cari, una roba del genere da noi a Cremona?

Cremona 27 05 2013 www.flaminiocozzaglio.info

FINALMENTE UNA BUONA NOTIZIA
La spesa alimentare è tornata ai livelli del 1992, assicura la Stampa on line: dopo vent’anni di inflazione mal celata, specie dopo l’ingresso dell’euro, torniamo a spendere il poco che spendevamo da giovani!

Cremona 27 05 2013 www.flaminiocozzaglio.info

VITA NUOVA
Il ministro Delrio al Corriere: aboliremo le Province, senza licenziare i dipendenti. Che saranno ricollocati. Assieme ai politici che le governavano.

Cremona 27 05 2013 www.flaminiocozzaglio.info

ELEFANTI IN CRISTALLERIA
Cambino nome ogni settimana, scrivano pure tre volte democratico nelle loro insegne, ma se non perdono il tanfo dei comunisti, che contamina perfino i nuovi ingressi di giovani che il Pci non l’hanno mai visto da vicino, non saranno mai credibili. Nomine nelle aziende partecipate del Comune di Cremona: quali sono i criteri di selezione dei candidati? Dovrebbero innanzitutto essere resi pubblici i requisiti oggettivi che ne orientano la scelta, invece pare che il requisito fondamentale su cui, ancora una volta, il centrodestra ha aperto il confronto sulle nomine sia il gradimento di questa o di quella componente politica della maggioranza, chiedono e rispondono pubblicamente i compagni del partito neodemocratico cremonese.
Par di capire, Perri e compagnia dovrebbero copiare ciò che han fatto loro negli ultimi vent’anni.

Cremona 27 05 2013 www.flaminiocozzaglio.info

LA REMUNTADA
Beccati da me nei giorni scorsi per essere scesi martedì, dopo decenni, sotto le 24mila copie stampate, per l’esattezza 23.568, quelli della Provincia, quotidiano eccetera di Cremona, non si sono persi d’animo: giovedì 24.693, venerdì poi 29.325, per assestarsi sabato a 26.187. Riflessione, escluso naturalmente l’antidoping: siccome i numeri non li ho inventati io, sono loro a scriverli tutti i giorni, o li danno a caso o, se sono veri, stampano a caso le copie del giornale.
Anche il lettore più fiducioso converrà che seimila copie di differenza tra martedì e venerdì son difficili da interpretare…..

Cremona 27 05 2013 www.flaminiocozzaglio.info

MAURIZIO IORI
Se credete a quanto scrivo sul suo processo e se giocate come me su facebook, dategli un grande aiuto: l’amicizia. E’ un modo per farlo sentire meno solo.

Cremona 27 05 2013 www.flaminiocozzaglio.info

GIUSTIZIA DI FERRO – CENTOVENTICINQUE
Trovo scritto sul foglio che ho lasciato in un locale, a fianco dell’invito a legarsi a Iori su facebook: “Flaminio, ha ucciso moglie e figlia, meglio che resti solo.” Rigorosamente anonimo, come d’uso a Cremona: pur con tutta la nostra spocchia di persone “civili”, città legata idealmente e moralmente a Corleone.
Che ribattere? L’informazione ha diversi gradi di profondità e il confronto è possibile solo se si voglia discutere allo stesso piano. Il primo errore, madornale, è proprio del gruppo Iori, che ha rifiutato la grande stampa e addirittura, all’inizio del processo, le Tv nazionali, così la gente s’é fatta inoculare la “sostanza” dalle cronache della Morandi Francesca, la Benemerita dirittologa della Provincia, quotidiano eccetera.
Ma anche senza troppa luce e clamore, basterebbe che invece di: “addormenta la donna e la gasa” fosse passato un messaggio più completo: “addormenta la donna facendole mangiare di nascosto, in un quarto d’ora, 95 pastiglie di Xanax, e poi la gasa”, perchè capisse anche il più neghittoso di noi all’informazione, se riguarda gli altri.
E non è un caso, anche per chi sia interessato ad altro e legga solo i titoli, che dopo aver signoreggiato in lungo e in largo per tutte le udienze, buone le testimonianze utili anche se fasulle, da intimorire le altre con l’intermezzo di insulti agli avvocati, ablazione completa dello spiegare come sia possibile far mangiare le 95 di nascosto, tanto in Aula c’era solo la Morandi a chieder spiegazioni, mica i terribili giornalisti dei grandi media, la Corte Eccellentissima, inflitto l’ergastolo a Iori, dopo quattro mesi non sia ancora in grado di spiegare perchè, e abbia chiesto l’aiuto della Corte di Brescia per allungare i termini fino al 17 luglio, come se il tempo potesse donare idee che oggi non ci sono, che non ci sono mai state. E se il lettore distratto s’è almeno accorto che proprio in questi giorni la Corte di Milano ha depositato i motivi della condanna a Berlusconi per i diritti Mediaset, processo complicatissimo per la pluralità degli imputati, le rogatorie internazionali, il mucchio di testimoni, le ricerche contabili eccetera, in soli 15 quindici giorni contro i 180 centottanta chiesti per Iori, se è in grado di pensare in autonomia, ha capito tutto: un conto è parlare e recitare in Aula, e ben peggio, se si è deciso contro l’evidenza dei fatti, spiegare e non solo per il lettore distratto ma per gente che è lì col fucile puntato, perché si è deciso. A questo mondo e in questa storia non siamo tutti Morandi Francesca!
Vorrei tanto che il lettore distratto vedesse la mia idea: pronta riparazione dei danni inflitti a Iori e famiglia, ci mancherebbe, ma battersi perchè ciò che è successo a lui non si ripeta, e tacendo qui e ora le condizioni ci sono tutte, ad altri!
Rifletta, il lettore distratto, sui principi 8/9/10 della richiesta della Difesa alla Corte, se li trova così strambi o se, capitasse a lui la disgrazia, vorrebbe gli fossero applicati:
“Il processo penale è finalizzato a provare se l’imputato ha o non ha commesso il reato ascrittogli e non ha il fine di compiere valutazioni di carattere morale riguardanti i soggetti coinvolti nel giudizio e, in particolare, nei confronti dell’imputato: ogni valutazione di tal genere non dovrà essere tenuta dalla Ecc.ma Corte in nessuna valutazione. In nessuna considerazione dovranno essere tenute anche le notizie sul caso da voi eventualmente apprese dai media giacché la prova della colpevolezza o dell’innocenza dell’imputato si forma solo in forza di quanto emerge nel corso del dibattimento. La domanda a cui questa Ecc.ma Corte dovrà rispondere prima di pronunciare il suo verdetto è molto semplice: come ha fatto il dott. Iori a commettere il reato che gli viene attribuito? Se non troverà una risposta, che tenga conto delle emergenze processuali di natura scientifica che verranno evidenziate nel corso del processo, non potrà che assolvere l’imputato.”
Ricordi sempre, il lettore distratto, che Iori non è simpatico o antipatico o sospettabile: lo si deve condannare, così dispone la legge, solo se risulta colpevole al di là di ogni ragionevole dubbio.

Cremona 26 05 2013 www.flaminiocozzaglio.info

IL GRAN RIFIUTO
L’ha presa proprio male la faccenda del Museo del Violino consegnato al rivale Arvedi, mentre lui trionfa davanti al mondo con la Fiera di New York: un po’ come una bella donna che ti risponde no perchè non sa vedere i tuoi meriti.
Di conseguenza non ci può essere assoluzione per il sindaco Arvetti e i suoi guappi. Preso in castagna Roberto Nolli, che rifiuta di stampare carta moneta per risolvere i problemi dell’Azienda Farmaceutica; e avviso generale per il gruppo, da pagina 14 della Provincia di ieri, dove con sguardo truce che esce dalla foto di rito, il presidente Piva Antonio, messi i buoni da una parte, la new entry Salini in testa, ammonisce i cattivi che non han saputo evitare la troppa acqua nei suoi campi: situazione gravissima, importante il gioco di squadra, ma tra gli eletti del territorio c’è chi pensa solo ad altro….

Cremona 26 05 2013 www.flaminiocozzaglio.info