Archive for Luglio, 2012

Lug 28 2012

a tutta casta 28 07 2012

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A TUTTA CASTA

Son certo che Mario Calabresi, giovane direttore della Stampa, sia già oggi tra i migliori e che entro pochi anni diverrà un mito vivente, senza le solite parentele forzate, la classica: il Montanelli. Semplicemente, col suo nome.
Questo non toglie, ahimè, che sia di razza italiana, e che nonostante le tremende vicende della sua vita, che dovrebbero far capire il valore delle persone e non delle caste, il padre, il commissario Luigi Calabresi, fu assassinato da un gruppetto di delinquenti ammantati di politica quando lui aveva due anni, inciampi come tutti noi nei consueti ritornelli della difesa del proprio orticello, così chiari quando ci cascano gli altri. Il primo e più consueto è del Marchese del Grillo: io so’ io, e voi nun siete ‘n cazzo.
L’editoriale sulla morte del consigliere di Napolitano, Loris D’Ambrosio, se n’è andato per un infarto, probabilmente a causa della campagna di stampa provocata dalle “uscite” della Procura di Palermo, è orribile.
L’inizio: “Di fronte alla morte di un uomo si resta sconvolti. Se poi quell’uomo era al centro di una polemica furibonda non si può non chiedersi se i toni usati fossero corretti o invece eccessivi e perfino micidiali.”
La fine: “O recuperiamo il senso delle proporzioni e il rispetto per gli altri, abbandonando l’istinto al linciaggio e alla demonizzazione, oppure saremo davvero perduti.”
Calabresi se ne accorge solo adesso perché, evidentemente, la vittima è uno dei “suoi”. Non c’è altra spiegazione possibile, è troppo bravo per scrivere leggerezze, quando pari trattamento è inflitto ogni giorno ai “nemici”. Ma potrebbe anche non essersene nemmeno accorto, aver scritto d’istinto, e sarebbe ancor più grave.
Sono cattivo? No, solo deluso, avessero scritto così Montanelli o Biagi, meglio ancora, Scalfari, non ci avrei fatto caso. Ma sentite il “cuore”, che avrò letto dieci volte perché non mi rassegnavo a crederci:
“Provava rabbia nel vedersi confuso, nel gioco delle semplificazioni mediatiche e nel turbine che indica ogni cosa che appartenga alla politica o alle istituzioni come marcia e corrotta, con gli accusati della trattativa tra lo Stato e la mafia. D’Ambrosio con quella non c’entrava niente, la sua colpa era un’altra, aver troppo ascoltato e rassicurato un ex ministro dell’Interno ed ex presidente del Senato, Mancino, che protestava la sua estraneità e chiedeva aiuto per non essere coinvolto nell’inchiesta palermitana.”
Solo “ascoltato”….”rassicurato”….”chiedeva aiuto per non essere coinvolto nell’inchiesta”….lui è un amico, quindi non cerca di fuggire dal processo…
Non voglio perdermi in altri commenti e annoiarvi, chi ha letto con un briciolo d’attenzione capisce tutto. Ahimè.

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Lug 28 2012

come si permettono 28 07 2012

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COME SI PERMETTONO

Calisto Tanzi, anche se in carcere e smagrito, è furioso. Ha appena saputo di un’inchiesta della Procura, sarebbero stati “distratti” quattro milioni dal Parma calcio quando ne era il proprietario. Ma come si permettono? lui non è mai stato un ladro di spiccioli……

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Lug 28 2012

industrie pesantissime 28 07 2012

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INDUSTRIE PESANTISSIME

La Stampa. Nei titoli c’è tutto. Ilva, via al sequestro. Disastro ambientale, impianti da fermare. Il giudice mette i sigilli alla fabbrica per inquinamento. Arresti domiciliari per sette manager e per il proprietario.
I terroni non sono a Taranto. Sono a Cremona.

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Lug 28 2012

gran tradizione 28 07 2012

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GRAN TRADIZIONE

Juve: l’allenatore Conte e il difensore Bonucci sembrano nei pasticci. Lucianone Moggi gongola soddisfatto, i suoi insegnamenti non sono andati persi….

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Lug 27 2012

sono curioso 27 07 2012

SONO CURIOSO

Mi piacerebbe tanto sapere perché la Provincia, quotidiano eccetera, non ha ancora scritto una riga sulla querelle Bodini/Piva per la gestione di Mondomusica; troppo leggera la soffiata: perché l’Immenso, che pure ha parlato al Piccolo, all’Inviato on line, non si sente sicuro di ciò che scriverebbe Pennadoro.
Più probabile, per me, tema che la Provincia, per adesso ancora il foglio più letto di Cremona, faccia sorgere l’idea anche al più ritardato dei cremonesi: meglio essere rappresentati all’estero, su una piazza importante come New York, da Piva Antonio, erede terriero, o dal professor Paolo Bodini, che oltre al resto parla l’inglese come l’italiano?
Ma non voglio convincere alcuno, meglio divertire, se riesco, o provocare idee: l’ultima parola e la ragione non mi hanno mai interessato…..

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Lug 27 2012

basse insinuazioni 27 07 2012

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BASSE INSINUAZIONI

L’ordine e la pulizia regnano alla Cava e Uniti, come ha sanzionato la Provincia, quotidiano unico per adesso di Cremona al servizio dei lettori e se avanza qualcosa dell’Immenso e degli amici, tra cui Arvedi, sostenuto da 22 giornate continue di santificazione, l’ultima con sette operai e foto colti mentre inneggiavano: santo, tre volte santo, eccetera.
Non esistono odori rumori sapori inumiditi da vapori, come ha ufficializzato Arpa, e la diossina è roba di altri Paesi.
E se Cremona democratica on line scrive che l’Acciaieria si autocontrolla perché così prevede la legge, battersi per un modo contrario è come opporsi alla creazione descritta dalla Genesi…..

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Lug 27 2012

pantani e d’ambrosio 27 07 2012

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PANTANI E D’AMBROSIO

“Atroce e’ il mio rammarico per una campagna violenta e irresponsabile di insinuazioni e di escogitazioni ingiuriose cui era stato di recente pubblicamente esposto, senza alcun rispetto per la sua storia e la sua sensibilità’ di magistrato intemerato, che ha fatto onore all’amministrazione della giustizia del nostro Paese.”
E’ l’estratto più duro del comunicato ufficiale del Presidente Napolitano alla notizia dell’infarto che ha ucciso il suo consigliere giuridico Loris D’Ambrosio.
Smettiamola di fingere: la stampa ha fatto la parte, professionalmente doverosa, legittima, che le ha permesso la Procura di Palermo. E non eccezionalmente, è un vezzo che ormai conoscono tutti gli italiani che leggono i giornali, castigato da Napolitano stesso che ne deve essere arcistufo, dato che, primo Presidente della Repubblica, l’ha ricordato spesso ricevendo i giovani vincitori del concorso per giudice: via dalle passerelle e dalle esibizioni in genere, fate il vostro importantissimo lavoro con la massima discrezione.
L’indagine da prima pagina, che è più facile conquistare inquisendo le persone che contano, e non ho messo per caso nel titolo il nome di Pantani, tormentato da sette Procure fino all’autodistruzione. Fosse stato un qualsiasi Malabrocca sarebbe ancora vivo.
Non è un problema di facile soluzione. La Magistratura deve godere della massima autonomia, di qualsiasi genere, dalla finanziaria all’organizzativa, pena la sparizione, non mi interessa definire cosa sia, se potere, ordine o altro, della funzione, la più delicata dello Stato, a mio parere. Nessuno nella società si permetta di entrare nel singolo processo al posto del giudice.
Tanto detto, non si deve restare in silenzio di fronte alle troppe “provocazioni” che giudici in cerca di facile notorietà cercano col lanternino, ma la reazione deve essere affidata a chi può rappresentare parti importanti della società, e rivolta solo al Consiglio superiore della magistratura, che deve decidere in completa autonomia. E’ un giudizio estremo il mio, meno peggio un giudice in malafede che subordinato. Se si vuole salvare la funzione.
Ma parlino tutti, e sempre, ogni momento, Presidente, Parlamento, Ordine degli Avvocati, gruppi rappresentativi, etc etc, non per correggere un processo, ma per chiedere uno stile generale.
Non dimenticando che il “fare” del giudice è una doppia interpretazione, della legge e del fatto, e che come tutte le interpretazioni, deve essere legata più all’equilibrio che ai sofismi della dialettica pura e basta, altrimenti giungeremmo all’osservazione del Procuratore Casson, con queste prove avrei potuto chiedere sia l’assoluzione che la condanna!
Gli esempi, sia nella scelta degli imputati (gli altri vadano pure in prescrizione), che nelle motivazioni, sono materia di critica abbondante tutti i giorni.

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Lug 27 2012

stile salami 27 07 2012

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STILE SALAMI

“Il livore che accompagna qualsiasi notizia inerente i dipendenti pubblici è diventato insostenibile. Sarebbe utile che qualcuno ogni tanto ricordasse che quando qualsiasi di noi esce di casa, tutto ciò che vede funzionare attorno a sé è frutto del loro lavoro (dalle strade ai giardini, dagli asili al cimitero).”
E’ il commento di un lettore, rigorosamente anonimo, al post di www.cremonaoggi.it sul confronto sindacati/giunta al Comune di Cremona. Lettore, immagino, impiegato comunale, cui si può rispondere in un solo modo: lunga vita (al presidente Mao) al dipendente pubblico, padre e artefice della nostra felicità.
Commento che non può essere diverso, dacché viene dall’appartenente a una categoria che da anni sceglie come proprio leader un Salami Giorgio, che può essere tranquillamente descritto dalla sua immarcescibile e impietosa diagnosi: i politici cercano solo il voto, i dirigenti di ingraziarsi i politici, gli estranei che danno giudizi diversi dai miei, incompetenti.
Con la pretesa, ovvia, dal lettore anonimo al Salami, che gli altri li prendano sul serio.

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Lug 27 2012

ma che musica maestro 27 07 2012

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MA CHE MUSICA MAESTRO

Solito palloso e interminabile articolo di Vladimiro Zagrebelsky, giudice insignito, sulla Stampa del 26: impiega tre colonne, segnalate in prima pagina, per spiegare in lungo e in largo il diritto del cittadino ad essere ben curato.
Le frequenti notizie di stampa riguardanti la salute, così inizia in prima, sono per lo più preoccupanti. Fin qui nulla di particolare, avrebbe potuto scriverlo anche il nostro Pennadoro. Ma ecco la parata in 31ma: episodi di malasanità mettono in ombra la vasta area di buonasanità offerta dal Servizio Sanitario Nazionale italiano. Eccetera.
Speriamo che in futuro ne scriva, se non fosse gli anticipo io lo spunto. Il medico che cappella andar bene finisce sui giornali, comunque, a scanso di pericoli, si paga una costosa polizza che lo garantisca dai risarcimenti; al giudice, male che vada, riformano in appello la sentenza sbagliata, sempre che non sia l’ultima.
Trattandosi di professionisti, seguono la regola generale, la maggioranza lavora bene: la minoranza che un po’ meno, in un caso paga, nell’altro no.

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Lug 27 2012

diritto italiano 27 07 2012

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DIRITTO ITALIANO

Da Alberto Perino, capo storico dei No Tav, alla Stampa del 26:
“Quel cantiere dovrà andare giù, non avrà mai pace, non ha nessuna speranza di lavorare in tranquillità come dovrebbe lavorare un cantiere, questa cosa l’abbiamo detta lo scorso anno, la ribadiamo oggi.”
In Italia può dire questo e peggio a piede libero, in qualsiasi altro Paese civile, codice penale italiano alla mano, lo direbbe dal carcere.

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