Nov
28
2019
QUI CREMONA –
quattrocentosessantasei
Decida il sindaco Galimberti, il mondo continua e
si trasforma, ma non può un giorno lamentarsi del centro che muore
per il caro affitti, il giorno dopo inaugurare un nuovo centro
commerciale; da www.cremonaoggi.it:
—Inaugurato
questa mattina il nuovo polo commerciale di via Sesto, lo ‘Shopping
Village’, alla presenza del sindaco Gianluca Galimberti e dei
rappresentanti di Eurocommercial Properties. L’operazione
commerciale prevede la presenza di operatori nazionali ed
internazionali; i marchi già annunciati sono Decathlon, Conbipel,
Burger King, Sushiko, VeroCaffé e 480 Gradi, oltre a Caddy’s e
BricoIo. E ci sono già trattative in corso per l’insediamento di
altri operatori— Sempre dall’on line una
notizia comica: “due nuovi autobus elettrici in città: inizia la
sperimentazione”. Sperimentazione? Noi cittadini tra un po’ dovremo
cambiar auto due volte l’anno per inseguire i modelli che inquinano
meno, Km “sperimenta” gli autobus elettrici!
Altra notizia comica, stavolta ricopio il Giorno:
—E’ stato
rintracciato
e arrestato in un’area
boschiva il 24enne
nordafricano sfuggito
alla Polizia Penitenziaria, mentre era in ospedale per una visita
medica a Cremona.
Non è ancora chiaro perché indossasse un
tutore al braccio e usasse una stampella,
data la repentina capacità di liberarsene appena deciso di fuggire.
“Sicuramente va valutata della possibile negligenza da parte dei
medici che lo hanno visitato in precedenza”, ha spiegato Sergio
Gervasio, segretario territoriale Uilpa di Cremona, “perché si
è sfilato tutto con facilità e dopo aver spinto gli agenti è
scappato di corsa”
Francoforte
28 11 2019 www.flaminiocozzaglio.info
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Nov
28
2019
MALTEMPO:
PRANDINI CONDIVIDE CON MINISTRO COSTA DEROGHE PER SPANDIMENTI
“La
serie ripetuta di eventi climatici avversi che si è abbattuta in
particolare nelle regioni del Nord oltre a compromettere il
calendario delle semine ha sostanzialmente interrotto le operazioni
di spandimento invernale degli effluenti zootecnici”.
E’
quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che il presidente
Ettore Prandini ha condiviso con il Ministro dell’ambiente e del
territorio e della tutela del mare Sergio Costa la necessità di
procedere con l’apertura di finestre temporali adeguate a
consentire almeno per quindici giornate l’utilizzazione degli
effluenti in modo da garantire una corretta gestione delle operazioni
agronomiche in termini corrispondenti all’andamento meteorologico,
compatibilmente con la regolamentazione europea. Il Ministro ha
assicurato al Presidente della Coldiretti che in una apposita e
urgente riunione saranno determinate le opportune modalità di deroga
volte ad individuare una diversa decorrenza del divieto destinato a
scattare a partire dal 1 di dicembre tenendo anche conto delle
richieste già formulate da alcune regioni come Lombardia, Emilia
Romagna e Veneto.”
COLDIRETTI – 335 8245417 – 06 4682487 –
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Nov
28
2019
LE LORO SAPIENZE
Da Repubblica;
appena compiuto il misfatto, sanno già chi è stato: non, per
esempio, io da Francoforte o un provocatore di sinistra……
—Commentotarghe
imbrattate
Roma, targhe imbrattate, la
responsabilità della destra che cavalca la deriva squadrista.
Lo
sfregio degli schizzi di vernice nera sui nomi di due vittime delle
leggi razziali, Nella Mortara e Mario Carrara. Soltanto una settimana
fa era stata cambiata l’intitolazione di quelle strade, cancellando
il nome di Arturo Donaggio, firmatario del manifesto fascista della
razza. Quel gesto di riparazione storica deciso dal Comune è stato
così ribaltato nel suo significato e più ancora nel suo valore
morale dall’oltraggio notturno. di EZIO MAURO
Francoforte
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Nov
28
2019
LA
LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLEQUATTROCENTOVENTOTTO
Eugenio Albamonte, successore di Davigo alla presidenza
dell’Associazione nazionale magistrati, sul Dubbio; se i tempi della
giustizia penale son biblici, la colpa è solo del Governo e del
Parlamento; chiedere ai giudici di spiegare avessero qualche
responsabilità, è far perdere ancora tempo; e, sembra di capire, il
blocco della prescrizione andrebbe bene, se il Governo eccetera
concedesse eccetera……. —L’accelerazione dei
tempi della giustizia penale è da anni una delle richieste più
pressanti da parte dell’associazionismo giudiziario e in
particolare di Area DG. Siamo convinti che una giustizia efficiente
sia soprattutto una giustizia celere e che la dilatazione dei tempi
del processo si risolva in una denegata giustizia. Crediamo che gran
parte della sfiducia dei cittadini nella giustizia è causata dai
tempi eccessivamente dilatati e ciò produce quotidiana frustrazione
anche per i magistrati. Riteniamo che sia però responsabilità del
Governo e del Parlamento, porre in atto quegli interventi strutturali
e normativi che finalmente riconducano il processo a tempi
compatibili che l’effettività della risposta giudiziaria. Per
questo da anni chiediamo un adeguamento della pianta organica dei
magistrati, l’assunzione di nuovo personale amministrativo, la
modernizzazione delle dotazioni informatiche, l’adeguamento
dell’edilizia giudiziaria, la razionalizzazione della geografia
giudiziaria. Tutti interventi strategici per accelerare i processi,
insieme alle riforme procedurali che ne snelliscano alcune fasi
eccessivamente onerose e dispersive di tempo ed energie e ad una
significativa depenalizzazione.
L’approvazione della nuova normativa sulla prescrizione, che
ne blocca la decorrenza dopo la condanna di primo grado, rende
urgenti questi interventi; perché bloccare la prescrizione senza
accelerare il processo espone al rischio di processi infiniti che
sarebbero causa di ulteriore perdita di credibilità del sistema. A
fronte di queste richieste, tradotte in più occasioni rappresentate
anche al Ministro Bonafede, le iniziative di riforma intraprese
appaiono inadeguate. Infatti, nel testo presentato prima della caduta
del Governo e, stando alle dichiarazioni del Ministro Buonafede,
anche nel testo che si accinge a presentare, sembra che il problema
voglia essere risolto fissando termini perentori che non potranno
essere osservati, e comminando sanzioni disciplinari a pioggia in
danno dei magistrati che non ne rispetteranno le scadenze. Le altre
riforme individuate, in tema di notifiche alle parti, di ampliamento
dei poteri del giudice dell’udienza preliminare, di istituzione del
giudice monocratico di appello non varranno a ricondurre i
procedimenti di primo e secondo grado nelle fasce temporali previste
a pena di iniziativa disciplinare obbligatoria e costringeranno i
giudici a dedicare parte significativa del loro tempo a stendere
relazioni per spiegare che il ritardo, nel caso specifico, è
determinato da quelle carenze strutturali e di personale che sono già
note allo stesso Ministro.
Francoforte
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Nov
28
2019
Il problema è che all’Occidente manca la poesia. Secondo Papa Francesco è questo il segnale dell’attuale crisi, lo ha spiegato, in tono dimesso ma con fermezza, nella conferenza stampa con i giornalisti durante il viaggio di ritorno tra Tokyo e Roma. Con precisione le parole del Papa sono state: «Questa è un’opinione personale, ma credo che all’Occidente manchi un po’ di poesia in più. Ce ne sono di cose poetiche bellissime, ma l’Oriente va oltre. L’Oriente è capace di guardare le cose con occhi che vanno oltre, non vorrei usare la parola “trascendente” perché alcune religioni orientali non fanno cenno alla trascendenza ma ad una visione oltre il limite dell’immanenza, senza però dire trascendenza. Per questo uso espressioni come poesia, gratuità, la ricerca della propria perfezione nel digiuno, nelle penitenze, nella lettura della saggezza dei saggi orientali. Credo che a noi occidentali farà bene fermarci un po’ e dare tempo alla saggezza».
Nov
28
2019
INTIMIDIRE
CHI
Dall’Agenzia
Ansa; avvessero responsabilità vere, ci potrebbe stare un tentativo
di intimidire, ma che uno non possa reagire alle indagini chiamando
per nome e cognome chi le ordina, perché attenterebbe all’autonomia
eccetera, la dice lunga sulla casta dei perfettissimi.
—L’Anm
“respinge con fermezza l’ennesimo attacco all’autonomia ed
indipendenza della magistratura e esprime piena solidarietà ai
magistrati fiorentini”.
E definisce, riferendosi a Matteo Renzi (pur senza citarlo),
“gravissime le dichiarazioni di un esponente delle istituzioni
che, per reagire ad un’iniziativa giudiziaria, attacca personalmente
i Magistrati titolari dell’indagine”, esprimendo “indignazione”.
Se il tentativo è quello di intimidire i Magistrati, è e resterà
vano”, avverte la giunta dell’Anm.
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Nov
28
2019
IL CASO
Un cerianasco di Londra ha
l’idea: perché non far conoscere il nostro olio? Detto fatto, il
cerianasco è ingegnoso e abituato a lavorare da secoli, basta vedere
come ha sistemato le colline della sua faticosa agricoltura, si fa
spedire da Daniele Martini, uno dei soli tre oliandoli a
imbottigliare, gli altri sono Angelo Lupi e Fabrizio Vane, i campioni
d’assaggio che, messi a confronto con oli di qualità, sbaragliano il
campo. Il finale: distribuito da Elfood ltd in tutta la Gran
Bretagna, l’olio di Daniele è centellinato da ottimi ristoranti in
piccole quantità, da che han visto i clienti inzupparlo nel pane e
mangiare quasi solo quello!
Il Rinascimento di Ceriana
e della sua Agricoltura? Purtroppo il nome Ceriana è sconosciuto, le
quantità sono ridotte, oggi non credo sia possibile imbottigliare
più di 10mila litri, salvo arrivino in soccorso le castagne, le
patate, i legumi eccetera, cibi benedetti da dio e dagli uomini che
li assaggiano……
Francoforte 28 11 2019
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Nov
28
2019
FEDERICO
LENA
Domani:
VENERDÌ 29 NOVEMBRE
Chi
avesse bisogno di me può trovarmi
alla sede di Regione Lombardia
in VIA DANTE 136 a Cremona.
Dalle 10.00 alle 11.00
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Nov
27
2019
LA
LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLEQUATTROCENTOVENTISETTE
Amaro e duro sfogo di Matteo Renzi con l’Agenzia Agi; ma invece di
parlarne oggi, al solito dei politici, protestano quando sono
indagati loro, non poteva trattare la separazione dei poteri
quand’era premier?
—Per Renzi l’inchiesta Open “mette in
discussione la separazione dei poteri” “Le
toghe non fondino partiti conto terzi”. Il leader di Italia viva
invita a reagire, altrimenti” si lascia ai magistrati decidere
cosa sia un partito e cosa no”. Carrai: “Ho agito sempre
nel rispetto della legge” “Chi
non reagisce oggi accetta che si metta in discussione il principio
della separazione dei poteri che è una colonna del sistema
democratico occidentale”. Matteo
Renzi
nella sua Enews commenta con durezza le perquisizioni a carico dei
finanziatori della fondazione Open. Nell’inchiesta è rimasto
coinvolto anche Marco
Carrai.
Ex componente del cda della Fondazione e imprenditore molto vicino
all’ex presidente del Consiglio, Carrai affermato di aver agito
“sempre nel rispetto della legge”. Chi
accetta questo, aggiunge Renzi, “lascia che siano i magistrati a
decidere che cosa sia un partito e cosa no. All’alba, centinaia di
finanzieri hanno perquisito decine di persone perbene ‘colpevoli’
solo di aver contribuito in modo trasparente e legittimo alla
Fondazione Open (la fondazione che ha organizzato
fino al 2017 la Leopolda). Tutti bonifici, tracciati, verificabili,
dichiarati. In molti casi finanziamenti di anni fa, quando io ero
sindaco”. “I
magistrati vigilano sul rispetto della legge. Ma non possono cambiare
la legge o fondare partiti in conto terzi: questo non è loro
compito”, prosegue Renzi, “due magistrati di Firenze,
Creazzo e Turco, decidono di fare questa ‘retata’ contro persone non
indagate. Perché? Perché secondo loro Open non è una Fondazione ma
un partito. E come partito ha regole diverse. Ma chi lo stabilisce? E
i perquisiti come potevano saperlo? La Fondazione ha uno statuto, un
cda, dei revisori, rispetta le regole delle fondazioni”. “Ci
sono migliaia di fondazioni con politici in Italia: Open è tra le
pochissime che rispetta tutte le norme sulla trasparenza”,
aggiunge Renzi, “perché due magistrati possono ‘trasformare’
una fondazione in un partito solo allo scopo di indagare per
finanziamento illecito ai partiti? E soprattutto: in democrazia chi
decide che cosa è partito e cosa no? Un magistrato? Ma stiamo
scherzando? Siamo o non siamo un Paese in cui vige la separazione dei
poteri? I partiti devono rispettare le leggi, le fondazioni devono
rispettare le leggi, i cittadini devono rispettare le leggi”.
“Ci
sono migliaia di fondazioni con politici in Italia: Open è tra le
pochissime che rispetta tutte le norme sulla trasparenza”,
aggiunge Renzi, “perché due magistrati possono
‘trasformare’ una fondazione in un partito solo allo scopo di
indagare per finanziamento illecito ai partiti? E soprattutto: in
democrazia chi decide che cosa è partito e cosa no? Un
magistrato? Ma stiamo scherzando? Siamo o non siamo un Paese in cui
vige la separazione dei poteri? I partiti devono rispettare le leggi,
le fondazioni devono rispettare le leggi, i cittadini devono
rispettare le leggi”. Raccomando a tutte le aziende di NON
finanziare Italia Viva se non vogliono rischiare: possiamo
raccogliere solo microdonazioni di cittadini che non accettano questa
gara al massacro contro di noi”, aveva scritto Renzi in
precedenza su Facebook.
Alla base dell’azione dei magistrati ci sarebbe il sospetto che
Open si possa essere mossa come “articolazione di partito”,
rimborsando poi le spese ai parlamentari mettendo loro a disposizione
carte di credito e bancomat. “Non
sono mai esistite carte di credito o bancomat della Fondazione Open
intestati a parlamentari”, dice al proposito Luca Lotti,
parlamentare del Pd ed ex membro del cda di Open, “comunque,
ovviamente, è tutto rendicontato e messo nero su bianco. Ora
chiarito questo punto però, visto che si tratta di un’indagine in
corso, lascerei fare agli inquirenti il loro mestiere e nel frattempo
eviterei un ennesimo processo mediatico”.
Francoforte
27 11 2019 www.flaminiocozzaglio.info
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Nov
27
2019
TERRORISMO
E TERRORISMO
Non
ci sono solo le bombe, pure QuotidianoNet non scherza!
—L’età
in cui lasciamo – e lasceremo – il lavoro è il paradigma dello
scontro tra generazioni. E il futuro è da incubo per i giovani
d’oggi: l’Italia è uno dei 4 Paesi Ocse in cui chi entra oggi nel
mondo del lavoro andrà in pensione tardissimo. Secondo l’Ocse per un
giovane di 22 anni
che ha iniziato a lavorare nel 2018, in base alla legge
Fornero
che prevede l’aggancio all’attesa di vita (ora congelato fino al
2026), il traguardo della pensione si sposta ancora più avanti, a
71 anni,
che è l’età più elevata – in compagnia di Olanda ed Estonia – dopo
quella della Danimarca che alzerà l’asticella della pensione a 74
anni.
Francoforte
27 11 2019 www.flaminiocozzaglio.info
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