Archive for Novembre, 2017

Nov 27 2017

partenze e arrivi 27 11 2017

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PARTENZE E ARRIVI
Milan, esonerato Vincenzo Montella, non riusciva a esser là avanti con giocatori un filettino brocchi; i cinesi proprietari, per dar colore alla squadra, stan tentando l’ingaggio di Renato Guttuso.

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Nov 27 2017

peccato! 27 11 2017

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PECCATO!
Dopo la revisione, la “costola” più divertente di Repubblica, l’Editoriale della domenica di Scalfari Eugenio Magno, è passata tra gli articoli per abbonati………..

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Nov 27 2017

un consiglio da vero amico, 27 11 2017

UN CONSIGLIO DA VERO AMICO, quale mi considero della Lega: non fate promesse che l’elettore vi scambi per grillini: Di Maio Luigi basta e avanza a garantire oltre il tutto! —Le priorità del centrodestra unito sono «lavoro e sicurezza. Lavoro significa lasciar lavorare chi si dà da fare, penso agli artigiani e alle partita Iva, togliere studi di settore, spesometri e redditometri. Riportare anche in Italia la normalità fiscale con una tassa unica al 15%. Cambiare la legge Fornero. Sicurezza significa espellere non meno di 100mila clandestini all’anno. Mi possono dire quello che vogliono, ma ne sono entrati troppi che non scappano dalla guerra ma la guerra ce l’hanno portata in casa».
Così il leader nazionale della Lega Matteo Salvini rispondendo alla domanda de L’Inviato Quotidiano domenica 26 novembre, durante la sua visita a Cremona.
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Nov 27 2017

la quintessenza della cremonesità-trecentottantaquattro 27 11 2017

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LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – TRECENTO84 Dalla pagina dei lettori della Provincia fin che c’è, 25 novembre; un solo commento: 11 undici consiglieri d’amministrazione, presidente compreso, permettono “fraseggi” del genere senza pensare allo scherno che tirano addosso a se stessi, al giornale, alla Libera?
——IL CASO
‘La Provincia’ è agile e moderna ma contiene ancora troppi errori
Egregio direttore,
in questo spazio gentilmente concessomi scrivo personali opinioni inferenti al giornale ‘La Provincia’, con lei direttore. Sbagliano coloro che affermano che la carta stampata spesso non serve a nessuno, nemmeno a chi la pubblica perché ci butta dentro inutilmente tempo, fiato, denaro. Sono convinto che fare un giornale è meglio che niente, se il giornale fatto non riesce a fare il lettore.
‘La Provincia’ la sfoglio e la leggo ogni giorno con crescente interesse. Articoli di cultura, notizie, idiomi, curiosità intorno a genti e paesi diversi meritano attenzione. Respiro aria di cultura suscitata da giornalisti che hanno gusto e preparazione e scrivono con pregevole forza e chiarezza di stile, lo ritengo un giornale moderno, agile ed utile insomma. Credo che non ci sia motivo di raccomandarlo perché il pubblico, come sempre avviene, si è accorto da sé delle sue eccezionali buone qualità e gli ha decretato un successo davvero importante .
‘La Provincia’, non ha nulla da invidiare a quelli dei più autorevoli quotidiani nazionali. Cara ‘Provincia’, domani dovrai ancora rinascere sempre nuova, sempre fresca e vibrante degli avvenimenti sopraggiunti. Ogni giorno diversa e ogni giorno la stessa, con una buona faccia ma una medesima anima, una nuova veste, ma una stessa sostanza, continui la tua esistenza quotidiana. Nell’attesa di poter avere il privilegio di conoscerla personalmente, le rinnovo il mio grazie direttore; ‘La Provincia’ mi fa compagnia, toglie attimi alla solitudine.

Signor direttore,
leggo parecchi quotidiani e ve lo posso assicurare che nessuno ha come voi presenza di errori grammaticali. Nomi sbagliati, cognomi in minuscolo, foto in prima pagina con il nome del marcatore sbagliato. Ed oggi a pagina 8 scrivete «su produce il terrone più buono». Ma chi controlla prima di mandare in stampa? Tutti i giorni errori.

Per mia indole sono più attento alle critiche che alle lodi, per le quali, comunque, ringrazio il signor D. Quanto agli errori, è vero, ne facciamo, come tutti peraltro. Me ne scuso con i lettori, ma – come si dice – chi non fa non falla. Una precisazione: si tratta di refusi, non di errori grammaticali, certo fastidiosi, ma sicuramente meno gravi della non conoscenza della grammatica italiana.

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Nov 27 2017

oggi a iori, domani a te 27 11 2017

OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Chi volesse, gratis, il libretto via mail, una settantina di cartelle, mi dia il suo indirizzo; i miei sono flcozzaglio@gmail.com cozzaglio.flaminio@alice.it
339 3599879 0372 431727 ———————————————
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.

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Nov 26 2017

la legge del più forte-settecentodieci 26 11 2017

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – SETTECENTODIECI Dal Fatto Quotidiano; indagini avviate nel 2015; chiunque abbia lavorato come me nella Pubblica amministrazione sa non esser possibile che un sistema del genere vada avanti anni senza lasciare segnali; ma le sfere di cristallo dei processi Iori nascono tutte dallo stesso principio: al giudice è permesso quasi tutto, e prima che i colleghi lo controllino dev’esser sospettato di combinarne davvero tante. —Sulla gestione dei beni confiscati a Palermo si celebrerà un processo. È stata rinviata a giudizio, infatti, l’ex presidente della sezione misure di prevenzione, Silvana Saguto. In aula il 22 gennaio 2018 comparirà con altri quindici imputati, tra cui l’ex prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo, l’avvocato Gaetano Cappellano Seminara, il padre, il marito e il figlio del magistrato, più alcuni amministratori giudiziari. Per il gip Marcello Testaquadra, Silvana Saguto avrebbe gestito in modo spregiudicato i patrimoni sottratti alla mafia. I sedici imputati devono rispondere a vario titolo di circa ottanta contestazioni per reati che vanno dalla corruzione al falso, dall’abuso d’ufficio alla truffa aggravata.
Le indagini, avviate nel 2015, hanno ricostruito un “sistema” basato su rapporti privilegiati con alcuni professionisti nominati amministratori giudiziari. Le assegnazioni di incarichi e consulenze sarebbero state ricambiate con regali, favori e denaro. Il marito della Saguto, Lorenzo Caramma, avrebbe ottenuto consulenze professionali. Tra i presunti beneficiari anche il figlio Emanuele mentre il padre Vittorio sarebbe coinvolto in alcune operazioni finanziarie finite sotto inchiesta. Nella lista degli indagati anche gli amministratori giudiziari Aulo Gabriele Gigante, Roberto Nicola Santangelo e Walter Virga, l’ex giudice della sezione misure di prevenzione Lorenzo Chiaramonte, il colonnella Rosolino Nasca della Dia, i docenti universitari Carmelo Provenzano e Roberto Di Maria della Kore di Enna, la moglie di Provenzano, Maria Ingrao, e la collaboratrice Calogera Manta. Stralciata e trasmessa a Palermo la posizione di un altro docente, Luca Nivarra. L’avvocato Cappellano Seminara, che secondo l’accusa sarebbe stato un perno del “sistema” Saguto, ha scelto il rito immediato. Il 20 dicembre comincerà invece il giudizio abbreviato nel quale sono imputati i magistrati Tommaso Virga, Fabio Licata e il cancelliere del tribunale Elio Grimaldi.
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Nov 26 2017

la quintessenza della cremonesità-trecentottantatre 26 11 2017

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – TRECENTOTTANTATRE
Operazione Santuario di Bressanoro, Festa del Ringraziamento Libera: riuscita! Stipando pullman con pensionati e dipendenti domani appariranno sulla Provincia fin che c’è foto di 120 persone, numero ridicolo confronto alle migliaia di Coldiretti alla Festa, a qualsiasi Festa! di capitan Voltini, però val sempre il principio: piuttosto di niente, meglio piuttosto!
Il Punto di oggi è ricco: Zanolli Pennadoro Vittoriano ha tirato fuori il meglio di sé e il lettore l’ha colto subito; passi il Pennadoro sia rimasto a Bonn capitale della Germania, ma già dal titolo mostra quanto sia vasta la sua cultura: sa che esiste, e tenta di spiegarlo al lettore, un fenomeno che si chiama “sindrome di Stendhal”:
–l’affezione psicosomatica che provoca tachicardia, confusione e vertigini in soggetti che si trovino al cospetto di opere d’arte eccezionali. Se tale sindrome si manifesta spesso a Firenze, anche l’imponente bellezza del Torrazzo può stordire il visitatore, che soggiogato da tanta bellezza è invogliato a tornare–
A Firenze, nei pressi della Galleria degli Uffizi, stazionano abitualmente una ventina di ambulanze; a Venezia innumerevoli le gondole a motore, anche nei canali meno frequentati; e anche il Torrazzo, suggerisce il Pennadoro, potrebbe far dei danni, specie se la sua imponente bellezza fosse incrementata dalla contemporanea uscita dal Quarto Lato lì a fianco di qualche personaggio di peso!
Quel che non mi convince del Pennadoro è il visitatore stordito che, o curato sul posto o in ospedale, rimanga tanto soddisfatto da tornare l’anno dopo, per un altro possibile stordimento!
Ma dopo lo sfoggio di cultura arrivano le ordinarie scudisciate alla Gesù e i mercanti del Tempio, qui politici e amministratori che al solito capiscono poco perché non meditano con la dovuta profondità i consigli della domenica precedente:
–Altre manifestazioni di alto profilo, non meno attrattive, sono state invece colpevolmente abbandonate e lasciate morire–
Come non pensare a Le Corde dell’Anima, che rivaleggiava col Festival della Letteratura di Mantova, colpevolmente abbandonate e lasciate morire per il rifiuto del Comune di finanziare gli organizzatori, le donne del casato de’ Folli!
–Se l’orchestra suona mentre la barca affonda, non possiamo far altro che ballare e sperare che un miracolo ci salvi dal naufragio–
Come non riconoscere la saggezza dell’Ecclesiaste! Altro che:
–A proposito dei negozianti, lasciano sbalordite le saracinesche abbassate di alcune pasticcerie del centro storico nella pausa del pranzo, domenica scorsa. Mentre quelle erano chiuse, le altre, rimaste aperte, traboccavano di clienti come pure i bar, i ristoranti e le rivendite di alimentari–
Alla predica è mancato solo il: negozianti, vil razza dannata……………….

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Nov 26 2017

c’è chiarimento e chiarimento 26 11 2017

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C’E’ CHIARIMENTO E CHIARIMENTO Da Repubblica on line; al posto di Gori, che tra qualche mese si presenta per scalzare Maroni dal governo della Lombardia, su chiarimenti di quel tipo sarei molto prudente, se non altro per non farmelo rinfacciare, andasse male, il chiarimento, per tutta la campagna elettorale…… —“Non crederei all’accusa neanche se lo vedessi”. Giorgio Gori, sindaco di Bergamo e candidato alla presidenza della regione Lombardia, ospite nel videoforum di Repubblica Tv condotto da Laura Pertici e Massimo Giannini, si dice certo dell’innocenza del primo cittadino di Mantova accusato di favori sessuali in cambio di fondi. “Spero che i magistrati lo chiamino per chiarire la sua posizione”
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Nov 26 2017

fake news in evoluzione rapida 26 11 2017

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FAKE NEWS IN EVOLUZIONE RAPIDA
Anche per il passato: titolo di una rubrica di Corrado Augias, e non poteva essere che su Repubblica on line:
–Mussolini e Lenin, due tragedie parallele–
La rubrica poi parla d’altro, come ovvio, ma il titolo ha già fatto la sua parte.

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Nov 26 2017

insistere 26 11 2017

Published by under costume,cronaca cremonese

INSISTERE, INSISTERE, INSISTERE
Donida Gianmario, segretario di Forza Italia in Crema, in conto terzi, nel dubbio destra e sinistra non abbiano capito la pasta di cui è fatto, si apre alla Provincia fin che c’è per spiegare le colpe di Agazzi e Beretta:
–E’ chiaro a tutti meno che a loro che non c’è una vittoria in questa storia. Loro lo capiscono?–
Prima di capire, si tratta di leggere, e Donida Gianmario non è nemmeno in grado di capire chi l’ha iniziata, la storia, tant’è vero che continua:
–Perciò suggerirei di non ricordarci gridando cosa hanno combinato. Sarebbe meglio che un velo pietoso ricopra quei momenti…… mangerò ancora il panettone, io insieme al coordinamento–
Il panettone è certo, se Jotta e la Gelmini decidono che è meglio perdere di nuovo a Crema nella prossima primavera, vincendo nel resto d’Italia; un po’ come il villaggio di Asterix, unico a resistere a Giulio Cesare in tutta la Gallia. Al contrario, naturalmente, come la presenza di un Donida Gianmario e dei suoi protettori Salini comporta.

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