Archive for Aprile, 2016

Apr 27 2016

ignoranza diffusa 27 04 2016

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IGNORANZA DIFFUSA Nemmeno in Regione Lombardia han voluto capire la portata del Rinascimento di Cremona; da www.cremonaoggi.it: —L’amministrazione comunale dovrà restituire alla Regione Lombardia 450mila euro relativamente alla controversia sul sottopasso di via Brescia. La Regione aveva infatti annunciato al Comune che non avrebbe finanziato la realizzazione della pista ciclabile, in quanto non prevista dal progetto originario. Ma se la Giunta sperava di cavarsela con 68mila euro – tanto secondo gli amministratori il costo della pista – il Pirellone ha ora risposto picche, come annuncia il consigliere comunale Federico Fasani, che ha fatto una richiesta di accesso agli atti per avere un quadro della situazione.
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Apr 27 2016

non è sempre colpa del governo…. 27 04 2016

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NON E’ SEMPRE COLPA DEL GOVERNO…….. La premessa è la solita, che la Stampa on line, da cui ho preso la nota, abbia scritto esatto; fosse così, andare subito oltre la “punta di un iceberg sommerso”, dovrebbe essere il primo passo di qualsiasi inquirente, invece che il “passare dei mesi”: come farebbe il più piccolo dei commercianti, di fronte a un cliente o fornitore non dubbi, ma semplicemente sconosciuti. Tanto detto, credo saremo in tanti a farci la domanda: la mala è sempliciotta al punto da intestare 800 auto a una sola persona? Non trovo altre risposte: sanno come funziona il “pubblico” in Italia…… —Una romena di 53 anni. Ufficialmente senza redditi. E invece proprietaria di più di ottocento auto, di tutte le marche e cilindrate: dalla Fiat 500 modello anni ’90 alla Porsche, tanto per capirci. Una prestanome, sospettano gli investigatori. Della mala. Quelle auto, infatti, finivano a pregiudicati, soprattutto stranieri, soprattutto dell’Est, che se ne servivano anche per i loro loschi traffici: rapine, furti, spaccio di droga. A scoprirlo è stata la polizia municipale di Savona al termine di un’indagine che è andata avanti per un anno intero e che ha preso le mosse da un incidente stradale avvenuto in via Giacchero. Una banale mancata precedenza. L’auto, una Fiat 500 , che si scontra con un motorino. E il conducente che non si ferma a prestare i soccorsi al ferito, ma riparte a tutta velocità. Qualcuno, però, si annota il numero di targa, lo dà ai vigili urbani e dal controllo al terminale ecco la prima sorpresa. L’auto è «pulita», e appartiene a una donna, la romena appunto. Hanno un nome e un cognome gli agenti della polizia municipale, non immaginano che quello è soltanto il primo tassello di un’indagine che poi ha coinvolto due Procure, quella di Savona e quella di Genova quando si è scoperto che la romena (tuttora irreperibile) abitava nel capoluogo genovese. La punta di un iceberg sommerso, le cui dimensioni si sono chiarite con il passare dei mesi quando spulciando nella banca dati del pubblico registro automobilistico gli agenti hanno scoperto centinaia e centinaia di autovetture intestate alla donna.
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Apr 27 2016

osservazioni di un associato-cinquecentocinque 27 04 2016

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – CINQUECENTOCINQUE
Son certo che ancora una volta oggi, in assemblea, nessuno dei soci Libera, in maggioranza agricoltori veri, si alzerà per chiedere a Boselli Antonio di scendere dal cielo e spiegare i numeri della loro proprietà, che io ho sintetizzato negli ultimi tre giorni, e che lui ha ridotto ancor più, per la verità non ci sono, nella lettera che appare su Rinascita Agraria:
“Il 27 aprile verranno presentate le risultanze di bilancio consuntivo relativo alla gestione 2015. Al riguardo anticipo che i risultati della gestione caratteristica dell’anno sono positive, sia per quello che attiene la struttura sindacale e la sua affiliata società di servizi, la Libera srl, sia per quanto riguarda il gruppo editoriale, di cui presenteremo una puntuale rendicontazione. I dettagli verranno esposti in assemblea. Certo vi è ancora molto da fare per consolidare la ripresa, abbattere ulteriormente l’esposizione bancaria eccetera……. Con questo non intendo dire che ogni problema è stato risolto ma comunque la gestione commissariale ha determinato una netta inversione di tendenza ponendo le basi per un futuro rilancio della Libera e del suo gruppo. Eccetera.”
Basterebbe un socio, uno solo, ma so di pretendere troppo, che esigesse una risposta precisa a questa sola domanda:
“Anche ammettendo che il debito dell’intero gruppo sia solo 22 milioni, come sostiene l’economista Sorrentino, ci spieghi, altro che diminuirlo, come impedire che il debito aumenti, dato che non c’è un solo ramettino, una piccola foglia, che assicuri, tolti gli interventi temporanei 2015 che non si possono ripetere, i guadagni dei prossimi anni, anche di pochi centesimi; l’esposizione bancaria non si abbatte da sola.”
Mi dicono che il Boselli Antonio sia molto preoccupato che la domanda gliela facciano davvero, ma stia tranquillo, noi cremonesi siamo abituati a mormorare dopo le assemblee, una volta certi che nessuno ascolti.
Inchiesta della Procura; dall’articolo 7 del nuovo statuto:
“Il Consiglio Generale della Associazione ha facoltà di escludere coloro che si rendessero indegni di appartenere alla Associazione danneggiandola moralmente o materialmente”.
Bello “ha facoltà”, non obbligo! Prima o poi la Procura farà uscire dei nomi, se c’è un’inchiesta; se l’inchiesta c’è, e fondata, le sanzioni fioccheranno…….
Non vorrei aver provocato timori; ridiamo un po’ col 2/5 del Codice Etico, “Trasparenza e completezza dell’informazione”:
“I collaboratori della Libera sono tenuti a dare informazioni complete, veritiere, trasparenti, comprensibili e accurate eccetera; i rapporti con i mass media sono riservati eccetera; i dipendenti della Libera non possono fornire informazioni ai mass media eccetera eccetera eccetera.”
Insomma, in parole povere impiegati e funzionari devono dire solo la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità, solo se autorizzati, al presidente o a chi per esso della Libera; che invece può raccontare ciò che gli pare e piace ai suoi padroni, cioè i soci.
Se il 26 maggio non vincono alla grande i rinnovatori, in poco tempo a Cremona ci sarà un solo sindacato del mondo agricolo: la Coldiretti di capitan Voltini.

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Apr 26 2016

la legge del più forte-centotrentotto 26 04 2016

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – CENTOTRENTOTTO
Vorrei dedicare il caso Iori, con tutte le sue sfere di cristallo, dichiarate e meno, come la Cassazione che conferma la condanna, in pochi minuti, il 10 dicembre 2015 e oggi, 26 aprile 2016, non ha ancora depositato le motivazioni, al nuovo presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Davigo Piercamillo, che appena insediato dà la misura del suo programma: sì al dialogo, ma pretendiamo rispetto.
A un occhio esperto come il suo, bastano poche ore per leggere e capire i tre testi fondamentali: l’ordinanza del dottor Gip e le motivazioni delle due sentenze di merito, di cui non sono responsabili né Renzi oggi, né Berlusconi ieri; e nemmeno la penuria di mezzi e uomini o le leggi mal scritte……

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Apr 26 2016

uomini e no 26 04 2016

UOMINI E NO Da www.cremonaoggi.it; a far lo stratega, potrei ripetere il principio: Europa, entrino solo quelli che puoi ospitare; ma di fronte a tale miseria, sono uomini come noi, spero si sia in molti a provare pietà. —Tra i tanti luoghi abbandonati di Cremona, il sottopasso che attraversa via Giuseppina di fronte all’Ospedale è forse meno conosciuto, ma non meno squallido di altre zone dismesse diventate dormitorio per disperati. Una zona periferica della città, diventata rifugio per senzatetto. Alcune saracinesche delle vetrine laterali sono state divelte e i locali sono stati trasformati in luoghi dove passare la notte. Coperte, vestiti recuperati, scatoloni, avanzi di cibo in scatola, bottiglie: c’è un po’ di tutto ed evidentemente è stato usato di recente. Casi simili cominciano ad essere un po’ troppo frequenti: di poco tempo fa la scoperta del locale sotto il cavalcavia del cimitero, dove dormiva un senzatetto; o il magazzino dismesso dell’ex Consorzio Agrario, di proprietà pubblica, nei pressi del parco Fazioli, tra via Dante e via Vecchia Dogana.
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Apr 26 2016

non dimenticare 26 04 2016

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NON DIMENTICARE
Il Fatto Quotidiano intervista il Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti.
-Davvero Davigo è rimasto solo?
-Niente affatto. Si può discutere sul suo gusto per la battuta, ma sulla sostanza delle cosa i magistrati sono quasi tutti d’accordo——
Ecco una parte significativa della sostanza: “la prescrizione decorra dalla scoperta del reato e si blocchi alla richiesta di rinvio a giudizio, o al rinvio a giudizio, al massimo alla prima sentenza, poi non se ne parla più.”
Poi non se ne parla più; il cittadino a disposizione del giudice fin che campa; il cittadino si renda conto quella che gli sembra una baruffa tra poteri, in realtà riguarda lui; e oggi la prescrizione più breve è sette anni e mezzo!

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Apr 26 2016

civiltà a confronto 26 04 2016

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CIVILTA’ A CONFRONTO Da www.cremonaoggi.it, che dà anche un filmato. Capitasse a Cremona, il sindaco Galimberti ha già esperimentato la soluzione in piazza Lodi: fa togliere tutti i cartelli stradali. —Rissa tra stranieri nella notte per le vie di Soresina. In via XX Settembre le persone coinvolte hanno divelto cartelli stradali che hanno usato come armi. Sono volati calci e pugni. Il frastuono causato dalla scorribanda notturna ha svegliato numerosi residenti che hanno allertato le forze dell’ordine. Quando però sono arrivati sul posto i carabinieri, gli animi si erano già calmati. Nessuno è stato denunciato. Sembra che la rissa sia scoppiata a causa del rifiuto del gestore di un bar di servire alcolici al gruppo di stranieri, visibilmente già alterati dall’assunzione di alcol.
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Apr 26 2016

osservazioni di un associato-cinquecentoquattro 26 04 2016

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – CINQUECENTOQUATTRO
In attesa la Procura faccia sapere ufficialmente d’aver compiuto un’indagine sul mondo dell’Agricoltura cremonese, in attesa dell’assemblea ordinaria della Libera, domani, dei risultati straordinari che capitan Voltini comunicherà il 29 all’assemblea del Consorzio Agrario, pilucchiamo un po’ col nuovo statuto che Boselli Antonio ha di fatto imposto ai soci della Libera, per esempio l’art 23, le indennità:
“Tutte le cariche sociali sono normalmente gratuite. Il Comitato di Presidenza tuttavia potrà stabilire il rimborso delle spese effettuate per l’espletamento delle mansioni inerenti alle cariche sociali. Il Consiglio Generale potrà inoltre stabilire eventuali indennità di carica.”
“Normalmente tuttavia eventuali”: ma è tanto immorale scrivere diretto, senza sotterfugi, che chi toglie tempo energie alla propria azienda, e deve pagare un altro che lo sostituisca, abbia uno stipendio che gli risarcisca almeno il danno? è sempre obbligatorio continuare col perbenismo untuoso “tutti d’accordo, tutti si amano, il contrasto è quasi un delitto”?
Io spero tanto, per il bene della Libera, che il 26 maggio vincano alla grande i rinnovatori, che ottenessero una maggioranza di 27 a 9 non avrebbero difficoltà a governare: idee, calcoli precisi, nessuna vendetta.
Il socio della lettera dei giorni scorsi mi chiede di precisare, e volentieri lo faccio, che sarebbe non solo edificante, ma istruttivo per chi non l’avesse ancora capito, che il Boselli Antonio, domani in assemblea, nell’indorare a più non posso i bilanci 2015, spiegasse l’importanza, nell’indoratura, degli interventi straordinari, con durata limitatissima nel tempo, che una volta finiti lasciano vedere l’assenza completa degli interventi strutturali, cioè quelli che restano. Un solo esempio, sul cancro del gruppo, la Provincia fin che c’è: i risparmi 2015 dovuti alla solidarietà, finita quella, cessano; cambiare il direttore e ridurre il numero eccessivo dei giornalisti, è invece un risparmio che dura ogni anno, per sempre.
Ma andiamo avanti col socio che non ama esser preso in giro e i conti li sa fare:
—PUBLIA, concessionaria della pubblicità, ha chiuso il bilancio 2013 in perdita per €776.000, nel 2014 €430.000. La minore perdita è dovuta all’iscrizione nel patrimonio del valore attribuito al settimanale FreePress per circa € 240.000. Ad attenuare il risultato negativo del 2014 ha concorso anche l’iscrizione tra i ricavi del contributo di € 90.000 concesso dal Comune per le Corde dell’Anima, evitando di evidenziare, di contro, tutti i costi che hanno fatto chiudere in rosso per circa €100.000 l’iniziativa. Come si vede, in assenza di tali aggiustamenti la perdita del 2014 sarebbe stata uguale a quella del 2013. Il valore degli immobili non è stato adeguato a quello di mercato, come per SEC e SEL. Il debito di Publia verso SEC per “partite infragruppo” è di circa € 2.000.000 e viene definito esigibile a breve (?). E se Publia dovesse adeguare il valore degli immobili e pagare, anche in parte, i debiti verso SEC? Lascio agli amministratori la valutazione sul bilancio di Publia. I debiti verso le banche superano €600.000. Di contro, sono riportati crediti verso la clientela per oltre € 2.400.000; trattandosi di mancati pagamenti accumulati in più esercizi, sottoposti a un fondo rischi portato dal 10 % nel 2013 a circa il 20 % nel 2014, quali valutazioni sono state fatte per ritenere ancora esigibile la maggioranza di tali crediti? Solo a settembre 2014 vennero bloccate le vendite a clienti morosi che non pagavano sistematicamente il servizio. Gli unici a guadagnare erano gli agenti che passavano all’incasso delle provvigioni su prestazioni non pagate (succede solo in Publia!). Si è proceduto a variare il contratto degli Agenti per pagare le competenze sull’incassato anziché sul fatturato? Il fatturato 2014 della Publia complessivamente è sceso di circa il 10% per la raccolta pubblicitaria locale e del 27% per quella nazionale, rispetto al 2013. I canoni pubblicitari per SEC sono scesi nel 2014 di quasi il 20% se raffrontati al 2013, mentre sono aumentate le provvigioni pagate agli agenti (come mai?). La perdita di fatturato reale, dunque, supera il 15%, nel 2014. La previsione del responsabile per il 2015 è stata di pareggiare il fatturato del 2014 (anche nel 2014 venne fatta la stessa previsione rispetto al 2013, ma è stata ampiamente smentita). Il collegio sindacale (prima della soppressione) e la società di revisione avevano segnalato la necessità di ricapitalizzare la Società dopo le forti perdite degli ultimi esercizi. I bilanci delle tre società del gruppo editoriale (SEC, SEL, PUBLIA) ancora riportano una valutazione degli immobili per un valore doppio rispetto a quello di mercato. Difatti la SEC ha proceduto alla svalutazione del 50% del solo immobile di via Castelforte nell’anno 2014, prima di procedere alla locazione. Sempre la SEC riporta a bilancio (dati 2014) un valore di € 3.143.000 per crediti verso le società controllate SEL e PUBLIA (le cosiddette partite infragruppo) definiti esigibili entro l’esercizio successivo! Tale definizione si ripete di anno in anno, ma sono ancora esigibili tali crediti? Nel caso in cui la capogruppo SEC dovesse operare una svalutazione anche parziale del valore degli immobili e dei crediti infragruppo, che succede? Stessa sorte toccherebbe alle controllate SEL e PUBLIA, se dovessero far fronte al pagamento dei crediti nei confronti di SEC. Il commissario Boselli dovrà spiegare ai Soci la natura e le motivazioni di tale impostazione di bilancio, magari assieme al collegio sindacale di SEC e la società di revisione. Il commissario Boselli dovrà fornire spiegazioni esaurienti su quanto richiamato, e confrontare i dati dell’esercizio 2015 con quelli del 2014 e 2013. Altro che bilanci in attivo o tendenti al pareggio!——
Che dite, cari lettori: un socio del genere è prudente non averlo mai nemico……

Cremona 26 04 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Apr 26 2016

facce di bronzo 26 04 2016

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FACCE DI BRONZO
Tra i compagni del Dordoni, che si vantano pubblicamente d’aver danneggiato le sedi di Lega e Pd, a punizione per la loro politica, e il sindaco Galimberti, che nonostante le promesse alla città del dopo gennaio 2015, gli concede ancora, senza fiatare, locali del Comune, cioè nostri, qual è la più bronzea?

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Apr 26 2016

sto per chiudere il blog 26 04 2016

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STO PER CHIUDERE IL BLOG
Prima il libro sul caso Iori, che mi porta via più di quanto pensassi, ieri l’offerta cui non è possibile rispondere no: Berlusconi, subito scontento, mi ha chiesto di sostituire Brocchi!

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