Archive for Giugno, 2013

Giu 26 2013

al posto giusto 26 06 2013

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AL POSTO GIUSTO
Interessante il blog di Michele Scolari. Però dovrebbe indirizzare meglio i suoi ospiti.
Torchio interroga l’Amministrazione provinciale su Tamoil, e vuole sapere quasi tutto su bonifica, sicurezza, mansionario dei dipendenti e Osservatorio. Ha sbagliato indirizzo. Le spiegazioni può darle solo, e non le avesse le trova, il senatore Pizzetti, Castel Pizzetti, via Volturno 38 già sede del Pci, Cremona.

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Giu 26 2013

polemiche di scarso senno 26 06 2013

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POLEMICHE DI SCARSO SENNO
Tutti addosso all’Aem per il primo bilancio in passivo della sua storia. Abbiate pazienza, il tempo che l’acquisto del Massarotti dia i suoi frutti, e se dovessero tardare per motivi indipendenti dalla dirigenza, vedrete che troveranno in fretta e furia un altro investimento che lo sorregga!

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Giu 26 2013

leoni di spirito 26 06 2013

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LEONI DI SPIRITO
Pian piano il Vascello on line di Antonio Leoni si rifà il pelo, non dico per superare Mondo Padano, Antonio potrebbe offendersi, ma per tornare quell’informatore strano e letto ch’è stato per molti anni: oggi anche a Cremona siamo in tanti a scrivere, un tempo c’era solo lui a contrastare il monopolio della Provincia, dalla direzione di Zanolli in poi giornale sempre più eccetera…..
Bel titolo sopra la bella foto: Anche i neonati in Consiglio comunale per contestare la nuova retta delle materne e l’aumento per gli asili nido.
L’Armata rossa, quando si muove, sposta vecchi, donne e bambini. Secondo bisogno.

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Giu 26 2013

processo al giudice-il caso iori 26 06 2013

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PROCESSO AL GIUDICE – IL CASO IORI Prendila come uno sceneggiato: se vuoi sapere dal vivo, col nostro racconto e le domande che preferisci, di come si può finire in galera per il solo fatto di esistere, sta succedendo a Maurizio Iori, raggiungici nella Sala delle conferenze del Circolo Filodrammatici, piazza Filodrammatici, a fianco dei Giardini pubblici, Cremona, mercoledì 26 giugno, alle 18 30. E anche se non ti interessa nulla di Iori, fallo per te: domani potrebbe essere il tuo turno!

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Giu 25 2013

giustizia di ferro-centocinquantacinque

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GIUSTIZIA DI FERRO – CENTOCINQUANTACINQUE
Avanti con l’evidenza, per chi vuol vederla: io, avessi portato per sbaglio questi elementi per danneggiare, è il verbo più esatto, Maurizio Iori, andrei a nascondermi per la vergogna. Che mi auguro sia quella che prova il relatore Massa, che da cinque mesi, ma ormai il 17 luglio fatale è vicino, tra spostare una sedia per i colleghi di Crema e l’ultimo tentativo a scongiurare una separazione, deve metter giù come un collegio composto da otto adulti abbia potuto prendere una decisione di condanna. Ancora Giusto e Gualazzini: “Gli elementi residui del castello accusatorio dei quali il principale è costituito dalla presenza dei blisters vuoti con conseguente presunta somministrazione clandestina di ben 95 pastiglie di Xanax in forma di tritume è stata anch’essa demolita dagli accertamenti scientifici i quali hanno dimostrato che detta somministrazione clandestina, anche a causa del sapore estremamente amaro della sostanza, è letteralmente impossibile. Solo per conoscenza della Corte Ecc.ma viene allegato il documento predisposto dal fabbricante del presunto mortaio asseritamente acquistato dal Dr. Iori per polverizzare il medicamento. Si tratta all’evidenza di una fragilissima bomboniera in porcellana adatta per la preparazione del pesto, ma non certo per polverizzare 95 pastiglie dure come i sassi.
Il resto del castello accusatorio è costituito da congetture più o meno fantasiose o da pettegolezzi equiparabili a quelli che le signore si scambiano presso le parrucchiere, pettegolezzi carpiti in gran parte alla ex moglie attraverso intercettazioni delle sue telefonate con amici e parenti e sistematicamente rivelatisi privi di ogni attendibilità. E’ quindi ragionevole chiedersi, vista la già lamentata evanescenza della motivazione dell’ordinanza qui impugnata, se si possa legittimamente parlare di quadro indiziario giustificativo della custodia cautelare e quali e quanti elementi lo costituiscano e sopravvivano attualmente al confronto con le prove di segno contrario fornite tanto dall’accusa quanto dalla difesa.”
Sempre nel ricorso alla Cassazione, vinto, Giusto e Gualazzini erano entrati nella guardia del Tribunale di Brescia, che insisteva nella custodia in carcere: “Con chiaro spregio dei diritti di libertà del cittadino e del disposto del 272 cpp, il Tribunale evidenzia che l’indagato è in carcere da nemmeno quattro mesi, insufficienti a garantire significativi effetti deterrenti e dissuasivi dalla reiterazione criminosa; e ciò, in particolare, in ragione dell’estrema serietà del quadro descritto e dell’assenza di oggettivi sintomi di resipiscenza da parte di Maurizio Iori. Come faccia a mostrarsi resipiscente una persona detenuta per un delitto mai commesso non è dato sapere, né è desumibile dal testo dell’ordinanza.”
Gli avvocati dicono una cosa tanto ovvia da sfociare nel banale: come faccio a pentirmi di ciò che non ho commesso! ma, disposto a tutto pur di uscire, Signori della Giustizia, spiegatemi che scena devo recitare.
Mia aggiunta, che nessun avvocato potrà mai fare per evidenti motivi. La Cassazione ha spiegato al Tribunale di Brescia perché sbagliano e quindi devono liberare Iori: si sono pentiti? l’hanno liberato? quanti giudici di merito si pentono delle loro sentenze riformate dalla Cassazione?

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Giu 25 2013

padri costituenti e figli bugiardi 25 06 2013

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PADRI COSTITUENTI E FIGLI BUGIARDI
Muore Emilio Colombo: non un giornale che ricordi l’ultima impresa, metter nei guai la sua scorta, pagata da noi, per averla incaricata di comprargli la cocaina, non le donne, con l’indennità di senatore a vita, pagata da noi. L’importanza dei nomi: non si chiamava Silvio Berlusconi e votava a sinistra.

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Giu 25 2013

comunione e liberazione 25 06 2013

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COMUNIONE E LIBERAZIONE
E’ diventato un logo, ma altri lo praticano più che volentieri. Prodi Mortadella Romano ci fa sapere dalla sua Bologna di essere sempre del partito democratico, ma di occuparsi d’altro, sembra, ahiloro! di uno sfortunato paesello africano, che evidentemente ne avrebbe a sufficienza delle sue; ma a Mortadella non basta, anche Berlusconi deve andarsene, se non in galera, fuori dalla politica: liberati e accomunati, par che dica il suo Verbo.
A Cremona il Cavaliere Io sono la Legge spiega il codice penale al Movimento 5 Stelle; passi la diffamazione, ciascuno può rivolgersi al Tribunale se ritiene di esserne toccato, ma il Cavaliere Io sono la Legge oltre al posto di Perri prende quello della Procura: occhio che vi imputo per procurato allarme, pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico eccetera.
Cos’è successo? I ragazzi del Movimento hanno trovato dalle parti di Spinadesco delle uova alla diossina, che non sarebbero la nuova specialità di un ristorante di Zanolli, e intendono farci una conferenza. Il Cavaliere Io sono la Legge è uomo che si informa e, anche se dalla locandina della conferenza nulla appare, ha letto sul blog dei ragazzi che le uova le avrebbe fatte lui, e non ci sta, naturalmente!
Per il loro bene, li avvisa prima, per l’idea generale che comunque, sempre, prima di aprire il becco bisogna passargli la velina, come non ha fatto Antonio Leoni a Mondo Padano e ha dovuto andarsene.
Dopo la liberazione dalle maldicenze, dov’è la comunione? Diavolo, poteva la RSU, in rappresentanza dei lavoratori del Cavaliere eccetera, non sentire l’obbligo? Eccoli: esprimiamo la piena condivisione dei contenuti della stessa diffida.
Ah, scusate, stavo dimenticando, sarò distratto io ma sulla libera stampa cittadina, carta e on line, neanche una riga……
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Giu 25 2013

pensaci, silvio 25 06 2013

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PENSACI, SILVIO
Appena sopra, la lettera tipo di Berlusconi dopo un atto dei Giudici che gli dà contro, nel consueto stile slogan che ha fatto la sua fortuna, e contemporaneamente è il suo limite: per atto di fede, o di qui , o di là. Come succede nel calcio: nessuno è in grado di spiegare razionalmente perché Juve o Inter, però se ci tenti con gli slogan ciascuno si tiene la propria squadra.
Il torto storico di Berlusconi e dei suoi comunicatori è non aver capito, probabilmente B non vuol capirlo per un qualcosa legato ai sentimenti e non alla ragione, tipo: a me non mi si deve attaccare! che non tutti gli atti dei Giudici sono eguali, alcuni sono lunghi, complessi, impossibili da trasmettere alla gente con una confutazione breve, altri invece, tanti, sì, eccome!
Storica, la sentenza della Cassazione che dà per lecito a chiunque, in ogni luogo, nel caso esaminato era successo in Tribunale a Milano, insultarlo a sangue col: buffone, fuorilegge, don Rodrigo, Ceausescu, insulti non dovuti al malanimo ma al diritto di critica che a sua volta è permesso a tutela della democrazia. La sentenza è di quattro paginette, in italiano abbastanza chiaro, su cui era possibile una ballata alla Benigni o Dario Fo; io l’ho commentata nel blog, dove la si trova scrivendo sul “cerca”: i capelli di Berlusconi.
E così tante altre, la Mondadori, condannato a pagare a De Benedetti una cifra assolutamente inventata, ma a furia di slogan la gente l’ha percepita come una multa doverosa per aver corrotto un giudice; i tre milioni al mese a Veronica su cui credo ci sia nulla da spiegare; la penultima sui diritti Mediaset, dove lui viene condannato perché da proprietario non poteva non sapere, pur occupandosi solo di politica, e Fedele Confalonieri, presidente vero e capace di Mediaset, no, perché non è provato sapesse che i suoi dirigenti compravano film a tre volte il prezzo di mercato!
E siamo a Ruby. Ho scorso tutti gli on line dei principali giornali, ma non ho capito come i sette anni siano divisi tra concussione e prostituzione, anche se mi pare soprattutto alla prima. Non avendo seguito il processo, come ho fatto ad esempio per Maurizio Iori, so nulla di cosa sia emerso per la prostituzione, ma certamente arrivare alle indagini in una casa dove le madri addirittura spingevano le figlie a farsi avanti, e quasi ignorare la prostituzione vera, da schiave, perlopiù importate con l’inganno dai Paesi poveri, sulla strada, nessuna sicurezza igienica e fisica, venti, trenta infilate a notte senza quel minimo di rapporto umano che ad Arcore c’era, non depone a favore dell’immagine del Palazzo di Giustizia di Milano. E infine l’intera accusa si regge sul fatto che Ruby, che viveva di sesso, avesse anziché 18 anni, 17 e dieci mesi…..
L’accusa e la condanna per concussione invece fanno ridere, anche senza conoscere le fasi del processo. Berlusconi telefona alla Questura per chiedere che Ruby sia consegnata alla Minetti e la Polizia si sente costretta a farlo? Quando basta chiamare il procuratore di turno? siamo alla Procura Straordinaria di Milano, tutti sanno che non vedono l’ora di mettergli le mani addosso! Polizia non indotta, come si adatta la Procura, ma costretta, stabilisce il Tribunale! E siccome il funzionario conferma di non aver subito pressioni, rinvio a giudizio per falsa testimonianza, ha subito un reato senza accorgersene!
Naturalmente la mia tesi non è che spiegando, invece di lanciare anatemi, Berlusconi abbia finalmente e subito vera giustizia, che è sempre in mano ai Giudici, ma può trasformare tifosi e no in persone che, finita la sua partita, si accorgono che in ogni momento, oggi è capitato a Maurizio Iori, una partita così può capitare a loro, piaccia o meno. E quando i tifosi cominciano a cambiare atteggiamento verso certe sentenze, anche certi giudici inizieranno a capire che devono lavorare per lo Stato, non per le loro idee.

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Giu 25 2013

ancora fischia il vento 25 06 2013

ANCORA FISCHIA IL VENTO
A Cremona gli unici a non accorgersi che è partita alla grande la campagna elettorale 2014 siamo noi della Destra. In pochi giorni Titta Magnoli firma un Patto di non aggressione con la Libera, con la prima conseguenza, ahitutti loro compresi, che Zanolli Vittoriano farà vedere a Pier Luigi Bersani di che pasta siam fatti noi cremonesi; poi i kavarnicoli, primi cittadini nei quattro anni di questa Giunta, sono ammessi a interloquire in Commissione, ove si discute se confermargli la sede a prezzo d’amico; e ieri mamme e carrozzine nel Salone dei Quadri, in Consiglio comunale, per far sentire il loro disaccordo: usiamo la scuola e non paghiamo!
Io da normale vecchietto tra due giorni vado a ritirare gli esami: non voglio pagare!
Perlomeno, amici della Destra, non state a sorbirvi la razione quotidiana di moralità da questa gente!

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Giu 25 2013

processo al giudice-il caso iori 25 06 2013

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PROCESSO AL GIUDICE – IL CASO IORI Prendila come uno sceneggiato: se vuoi sapere dal vivo, col nostro racconto e le domande che preferisci, di come si può finire in galera per il solo fatto di esistere, sta succedendo a Maurizio Iori, raggiungici nella Sala delle conferenze del Circolo Filodrammatici, piazza Filodrammatici, a fianco dei Giardini pubblici, Cremona, mercoledì 26 giugno, alle 18 30. E anche se non ti interessa nulla di Iori, fallo per te: domani potrebbe essere il tuo turno!

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