Flaminio Cozzaglio

SPECCHIARSI

Torchio Giuseppe conosce e applica i trucchetti del sentito dire: il presidente Salini si appoggia sullo studio Sciumè senza curarsi di un possibile conflitto d’interessi, da che lo studio è consulente di società estere etc etc.
Max Salini non se la prende più di tanto: non conosco i clienti dello studio Sciumè, ma ci vuole molta prudenza, occorrono riscontri oggettivi. So invece che l’ex presidente Torchio diede incarichi legali al suo vecchio direttore generale, che era andato in pensione e s’era messo a fare l’avvocato. Legittimo, certo, ma se si parla di opportunità anche questo è discutibile.
Legittimamente, Torchio Giuseppe è anche andato in Procura a lamentarsi che un impiegato aveva fatto il buco Apic, di cui lui era presidente.

Cremona 28 12 2011 www.flaminiocozzaglio.info

MISURA E TAGLIA

Ho appena finito di sfogliare alcune pagine di un campione di scacchi, Tigran Petrosian, che ripete: studia le partite dei maestri, ma con forte senso critico, non credere mai sulla parola. Indispensabile la riflessione personale. E ricorda un antico proverbio russo, misura sette volte, taglia una.
Regola che, come succede spesso per quelle della scacchiera, è regola di vita. Che mi viene in mente ogni giorno, oggi leggendo i ricordi dei colleghi ai funerali di San Giorgio Bocca: ineguagliabile. Fino al prossimo funerale.
Mi spiace sembrare impietoso perché non mi unisco all’obbligo degli elogi quando si è davanti a un morto, ma anche per me rivendico un giudizio per ciò che ho fatto in vita, non perché muoio. L’ho scritto ieri, grande giornalista per il successo, troppo fazioso per esserlo davvero.
Gli adulti del tempo sanno dell’omicidio Pecorelli, i giovani, se credono alla riflessione personale piuttosto che al “l’ha detto lui”, vadano su google, c’è tutto.
Ecco la versione del grande giornalista, dettata al collega Giorgio Bongiovanni nel 2002: Andreotti non avrà detto, uccidetemi Pecorelli, però qualcuno sapeva che gli avrebbe fatto comodo la sua eliminazione.
Uno degli elogi al funerale: distingueva i fatti dalle opinioni……

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CAUSA E CAUSA

Minzolini, direttore censurato del Tg1, fa causa alla Rai e cerca alleanze trasversali: capisco Sant’oro, era obbligato.
Prima faccia l’abiura, maledetto Berlusconi, poi chieda aiuto.

Cremona 27 12 2011 www.flaminiocozzaglio.info

DIETRO LA LAVAGNA

Perfino i suoi ex colleghi, professori universitari, si sono infastiditi, e cominciano a firmare lettere e appelli: presidente Monti, allontanare la pensione, aumentare le tasse, va bene, era indispensabile, ma ci sarebbe riuscito anche B, glielo avessero permesso. Ah già, scusa, hai anche malmenato i farmacisti.
E far ripartire l’Italia?

Cremona 27 12 2011 www.flaminiocozzaglio.info

GIORGIO BOCCA

Morti: tutti santi, tranne i nemici. Non bastava riconoscere a Bocca gli innegabili meriti, che possono essere riassunti nel: si è elevato, netto, per le sue qualità professionali, su noi moltitudine?
Figuriamoci, testimone del tempo, grande e insostituibile voce, partigiano del dopo 8 settembre ( non 25 luglio, bisognava la certezza che il regime fosse davvero caduto), scrittore. Sì, appena accennato, non aveva un bel carattere.
Quel che più mi infastidisce: grandissimo giornalista. Non sono insultante, solo descrittivo: grande fazioso giornalista. Come i giornalisti di Repubblica che scrivono di politica. Molto più degli avversari di Libero e Giornale, usi in genere ad allargare, non inventare.
Dopo il 1994, ricorda un collega, si era specializzato in Berlusconi e berlusconismo: non basta a descrivere chi è stato?

Cremona 27 12 2011 www.flaminocozzaglio.info

COME MAI?

“E’ divertente notare come i nostri intellettuali, che non compiansero mai i russi sotto Stalin e anzi sposarono con entusiasmo la propaganda del regime, oggi affettino di disprezzare Putin e gli chiedano di andar via, anche se ha vinto le elezioni.”
E’ Gianni Pardo, sul divertente www.legnostorto.com, che bisogna completare: fisicamente, non si tratta dei medesimi intellettuali, i padri stalinisti hanno avuto la cura di lasciare in eredità ai figli neodemocratici il loro autentico, libero, spirito critico….

Cremona 27 12 2011 www.flaminiocozzaglio.info

TRAIT D’UNION

Domanda forte, ma logica: Nicoli Cristiani, il pidiellino tangentinmano che non contava niente, non poteva, da solo, indirizzare le decisioni sulla discarica di Cappella, che potevano essere prese solo dalla Giunta Formigoni/Rossoni. Dunque?
I “cittadini contro l’amianto della provincia di Cremona” ci mettono qualche riga in più, ma la domanda che porgono al Vascello, che pubblica con risalto, è questa.
Sempliciotta e vagamente diffamatoria, come ciascun ben vede. Nell’ordine. Il trait, evidente, è Massimiliano Salini, i “cittadini” sono in paziente attesa si decida a confessare. Già che c’è, anche sull’acqua. O perlomeno si presentino per conto suo il fratello Rossano con Luca e Roberto, i due giornalisti al seguito. E abbiamo risolto il problema principale. Che ha il pendant proprio nei “cittadini contro l’amianto della provincia di Cremona”, che pedestremente si inchiodano: loro non sono contro l’amianto sic et simpliciter, ma, spiegano, in provincia di Cremona. Già a Piacenza andrebbe benissimo. E’ il classico rituale: le discariche sono indispensabili, ma casa mia non è adatta, salvo lo protestino i napoletani coi loro rifiuti, e in questo caso, ovvio, sono incivili se non camorristi.
Formigoni, l’orditore delle pessime trame, non deve essere crocifisso in solitudine, ha bisogno di almeno un ladrone a fianco, Rossoni ben si presta alla bisogna; la struttura delle grandi decisioni non è mai complessa, se non l’indispensabile per nascondere il malfatto, quindi, se buste ci sono state, la direttissima è chiara. Formigoni&Rossoni, Salini, Nicoli Cristiani, imprenditori felloni. E poi nessuno.
Non giudico l’esattezza, le trame di Totò erano molto più complesse.

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AL SERVIZIO DEL LETTORE

E’ l’apriti sesamo di Zanolli Vittoriano, direttore della Provincia: lui non ha padroni, lui non risponde a Piva, che sarebbe l’editore, lui scrive e organizza per un solo fine: accontentare il lettore. Oltre che, naturalmente, la verità e la sua coscienza.
Dev’essere proprio per questi motivi che la Provincia dedica un’intera pagina ai programmi delle ormai tante televisioni, naturalmente, quelle che possono interessare il cremonese: le tre Rai, le Mediaset, la Sette, Sky, Rai di qui, Studio1 di là.
Telecolor, emittente di Cremona, con tanti programmi cremonesi, no. Non interessa il lettore, la verità, la coscienza.

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BERLUSCONISMO

Non uno straccio di critico di sinistra che riconosca almeno un pregio di Berlusconi: aver soddisfatto il bisogno di odio che prospera lussureggiante in ogni famiglia sinceramente democratica.

Cremona 27 12 2011 www.flaminiocozzaglio.info

SOLIDI E LIQUIDI

Il nuovo ministro per la cooperazione internazionale e integrazione, Andrea Riccardi, non si lascia sfuggire le ricorrenze. Ecco il suo Natale:
con questa crisi è un Natale duro per i più poveri. Però sento che oggi in questo Paese c’è una profonda e spontanea solidarietà che va valorizzata.
Perlomeno, sono le parole che l’Ansa gli attribuisce a mo’ di auguri. Figuriamoci le avesse detto B. Altra fantasia. I poveri, quelli veri, non i professori, da una parte, lui dall’altra con le sue indennità: soli, senza arbitri o guardiani a indirizzare o correggere. Che potrebbe succedere?

Cremona 26 12 2011 www.flaminiocozzaglio.info