Flaminio Cozzaglio

IL MOMENTO DELLE RISORSE
Non scrivo di motivi umanitari o di auspicabile meticciato, l’ultima di Ser Francesco Papa, argomenti dove tutti possiamo avere torto o ragione, dipende dai presupposti di partenza, ma di soggetti che, alla Boeri Tito presidente dell’Inps, sostengono i migranti siano ormai indispensabili, più che all’economia, al nostro benessere: sapranno indicarci, i soggetti, se non l’anno preciso, l’epoca da cui i migranti han cominciato a esserci indispensabili, e perché?

Cremona 28 09 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – TRECENTOTRENTUNO
Non ci ha pensato lui, il Cilecca dico, al volantino che spiega il voto dei Comitati di Quartiere: troppo breve e chiaro. Invece deve aver fatto la sua parte nella mostra del Genovesino, curata da Marco Tanzi:
—Genovesino. Natura e invenzione nella pittura del Seicento a Cremona
dal 6 ottobre 2017 al 6 gennaio 2018
Luigi Miradori, detto il Genovesino è il protagonista di questa mostra a Cremona, in un percorso diffuso che ha il suo cuore nella Pinacoteca del Museo Civico Ala Ponzone…… Nei suoi quadri è infatti immediatamente visibile la formazione genovese, fortemente influenzata dalla pittura del Caravaggio. I suoi ritratti sono caratterizzati da una grande capacità di penetrazione psicologica; le scene sacre vengono tutt’oggi considerate tra le interpretazioni più intense e originali della pittura del seicento—
Bravo Galimberti.
E bravo anche il Pennadoro, che non passa giorno senza divertirci con la sua Provincia fin che c’è; oggi in prima il titolo strepitoso che ho commentato in un altro pezzo, ma il Pennadoro si batte da par suo in ogni pagina, anche se a volte sfugge; quest’anno ce l’ha coi tabellini della Champions, la Roma, per esempio, con la vittoria di ieri e il pareggio con l’Atletico ha sei punti! Il nuovo allenatore dev’essere un autentico mago, altro che lo Spalletti……
Le relazioni son quel che sono, dipende soprattutto da che parte le prendi; noi cremonesi andiamo pazzi per i pesci vivi serviti in tavola a temperatura ambiente, che cambiano veste ma rispondono sempre: presente! gli editori, magari, nel loro interesse, potrebbero chiedersi per quale motivo la Provincia fin che c’è, da quando la guida il Pennadoro, nonostante la crisi riesca a perdere molto più degli altri giornali, per non parlare di quelli che guadagnano, come La Libertà dei nostri vicini di Piacenza. Azzardo: forse il presidente che non c’è mai, tranne quando deve battere le mani contro capitan Voltini, crede davvero a quel che gli suggerisce il suo economista, che i conti vanno bene e che addirittura qualcosa si guadagna, nonostante copie e pubblicità vadano a picco. Gran cosa la fede; mi ricordo il professore di Morale alla Cattolica, don Guido Aceti: siete stati in America?….. no; eppure siete certi ci sia! Quindi capisco che, numeri alla mano, se l’economista del gruppo spiega al non c’è che è meglio calino copie e pubblicità, per mantenere in organico 30 trenta giornalisti, il non c’è mai si commuova. Una verità più rivelata di questa è difficile!
Sito Libera: Francesco Postorino è il nuovo direttore generale Confagricoltura; Andrea Belloli, già presidente Aia, Aral e Apa Milano, scrive la sua sull’Informatore Agrario, dal 1945 libero, competente, innovativo, così si fregia; argomento: “Lo sfascio agostano delle Apa lombarde”
Belloli verrà senz’altro espulso da Confagricoltura: in tre lunghe colonne segnala i comportamenti scorretti dei commissari Apa, e non dico che manchi una riga d’accusa a Coldiretti, non viene nemmeno nominata!

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PAESE CHE VAI, SPOGLIARELLO CHE TROVI Se a metterli alla berlina e ricordare che nascondere le donne sotto i vestiti sarebbe contro l’abusato articolo 3 della Costituzione, quello del tutti eguali senza distinzioni eccetera, la prima del sesso, è la Lega, sono razzisti; se i mussulmani sostengono che togliersi velo e giacca per una femmina è spogliarsi, vuol solo dire che difendono le loro tradizioni democratiche. Anche sul nostro territorio. Dal Corriere on line: —«Per la prima volta mi è stato chiesto di togliere i vestiti davanti a tutti. L’agente, nonostante la mia richiesta di andare in una stanza privata, pretendeva che io togliessi i vestiti davanti alle altre persone. Ho il passaporto rosso, sono nata a Milano e parlo perfettamente l’italiano, ma sono stata trattata come un cittadino di serie B». A denunciare l’accaduto in un video postato sulla propria pagina di Facebook è Nadia Bouzekri, la presidente dell’associazione dei Giovani musulmani d’Italia, che racconta di essere stata costretta a togliersi il velo e la giacca da un’agente di frontiera donna all’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo). «L’agente – aggiunge Nadia – non solo pretendeva che io mi spogliassi ma continuava a insultarmi per tutto il tempo, dicendomi `tu non sei italiana, tornatene nel tuo paese´. Una cattiveria inaudita. Ho preso tanti aerei, ma non era mai successo che qualcuno pretendesse che mi spogliassi della mia identità davanti agli altri».
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DOPPIO LEGAME
Ma qui s’intendono benissimo; se l’Agriturismo Le Garzide, di Crema, serve le grandi Barbera di Paolo Laiolo Reginin, Vinchio d’Asti, e Paolo scrive su facebook d’aver mangiato da loro una tagliata di Fassona strepitosa, è obbligo concludere: due campioni si sono incontrati!

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PRINCIPIO DI DIRITTO La notizia, tutto fuor che nuova, viene da Tgcom24; nella legge c’è nulla in proposito, come l’attribuzione o non della paghetta, ma se qualcuno non li ferma, tra un po’ noi genitori dovremo chiedere ai giudici la scuola adatta per i nostri figli! —Niente più “paghetta” dai genitori se i figli maggiorenni non cercano lavoro. È questa la decisione della Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso di un papà contro la figlia 35enne con sentenza numero 22314/2017. L’uomo ha ottenuto la revoca dell’assegno di mantenimento, precedentemente disposto in favore dell’ex moglie. Se padre e madre, dunque, riusciranno a dimostrare che i figli disoccupati non si impegnano abbastanza per cercare lavoro potranno decidere di non contribuire al loro mantenimento. Si parla, comunque, di figli maggiorenni e disoccupati che hanno terminato gli studi e non soffrono di alcuna patologia. Tuttavia, i genitori non possono sospendere i fondi quando e come vogliono. Devono sempre prima rivolgersi al giudice che, a sua volta, valuterà il caso e deciderà se autorizzare l’interruzione della paghetta.
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IL PARTICOLARE PER L’UNIVERSALE C’è un precedente che tutti conosciamo, anche i professori associati dell’Università: gli ebrei ritennero ch’era giusto salvare Barabba al posto di Gesù. Ma cercare di difendere la selezione generale dei professori d’Università d’uso in Italia, cioè quella che riguarda la maggioranza dei colleghi, vuol dire solo un cosa: questa signora ha il fisico di ruolo, ed è meglio rifiuti ogni lusinga e non ceda mai alla tentazione di mettere il naso fuori dall’Aula, il suo posto. Dal Corriere on line: —Ho scelto di servire il mio Paese quando me ne sarei potuta andare come tanti altri. Vi sembrerà pazzesco, sono felice di averlo fatto perché nonostante tutto questo Paese lo amo e spero di aiutare, nel mio piccolo, a migliorarlo un po’. Quando l’Italia si conferma ai primi posti del mondo nelle graduatorie della ricerca scientifica mi riempio di orgoglio perché in quei numeri c’è anche il mio impegno. E ancor più se penso alle poche risorse con cui lavoriamo, a confronto dei colleghi di tutto il resto del mondo. E come me ce ne sono migliaia. Se vi può bastare, bene, altrimenti pazienza. Dite pure che siamo tutti raccomandati.
*Professore Associato di Statistica presso l’Università di Brescia
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GIUSTAMENTE PUNITA!
A occupare, stamattina, la prima pagina della Provincia fin che c’è:
-Stuprata perché ubriaca-

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PIVANTONIO IMPERATORE!! Altro che il Pizzetti, semplice sottosegretario, oggi il Pivantonio tiene ai suoi piedi l’intero Parlamento, rappresentato dalla Commissione bicamerale che desidera sapere dalla sua viva voce come sta l’Enpaia: un giovanile morbillo o un male curabile solo da una medicina forte come il commissariamento? E qui cade la maschera a Indiana Jones, che fino a ieri sembrava il suo fustigatore; in realtà, se non proprio amicissimo, è suo fedele aiutante, e gli prepara una velina in modo che il Pivantonio sappia in anticipo quali trabocchetti gli potrebbero tendere, gli onorevoli; e se proprio non riesce a evitarli, Indiana gli fornisce il jolly della salvezza, al Pivantonio: ha gestito l’Enpaia come per anni Libera e Fiera a Cremona, dove ha sempre ricevuto, commosso, il plauso dei maggiorenti del Sistema Cremona, nessuno escluso, dal grande vecchio Arvedi all’esordiente Cilecca, dalla volpe Auricchio al tenace Rivoltini detto latinorum e via tutti gli altri; e anche i suoi impiegati, alla Crotti Riccardo, si sono volentieri uniti! Ed ecco i suggerimenti di Indiana; i commissari potrebbero chiedere: – A luglio 2017 si è dimesso il direttore generale Adriano Morrone ex dirigente INPS. Già nel 2014 si era dimesso l’allora in carica Gabriele Mori. E’ il secondo d.g dimissionato nel quadriennio di mandato del Presidente Piva. Cosa succede – non è normale – urgono spiegazioni. Paga per gli errori di altri ?
Se i direttori si dimettono, è chiaro che non si sentono all’altezza del Pivantonio!
-Lo squilibrio gestionale di ENPAIA è fin troppo evidente, basta leggere la Relazione. Il “Valore della Produzione” (dato dai contributi pagati dagli iscritti) è ben inferiore ai “Costi di Produzione” (quanto costa l’Ente) mediamente di oltre € 30 milioni l’anno, nonostante tutti gli anni vengano aumentati i contributi a carico degli iscritti. Invece questi due indicatori dovrebbero equivalersi, destinando i rendimenti immobiliari/finanziari alla migliore capitalizzazione dei versamenti degli iscritti, circa n.40.000 in Italia.
Sottinteso chiaro; Pivantonio deve vantare il miracolo compiuto: un altro presidente avrebbe perso molto di più!
– I rendimenti del portafoglio finanziario sono in caduta libera e al di sotto del mercato (rendimento netto 4.78% nel 2013 – 2,8% nel 2016), nonostante la presenza di “titoli a rischio” che dovrebbero rendere di più. ENPAIA detiene € 1 miliardo e 500 milioni di liquidità da investire e spunta questi rendimenti ? Qual’ è esattamente la distribuzione del portafoglio degli investimenti finanziari ? A quanto ammontano quelli a rischio ? La Commissione lo ha ripetutamente chiesto nelle audizioni. A quando la risposta ?
Nel 2016 si è proceduto a “svalutare” titoli per € 1,167 milioni.
Che può rispondere Pivantonio se non il classico: onorevole, mi faccia un’altra domanda! I rendimenti del patrimonio immobiliare sono anch’essi in costante flessione (a Roma il mercato ha tenuto meglio che in altre città italiane – rendimento netto 2013 2,8% – 1,38% nel 2016). Perché non è partito il piano di alienazione degli immobili deliberato nel 2015 a valere nel periodo 2015-2018 del valore di oltre € 150 milioni che interessa 500 unità residenziali ? Le vendite servivano a riequilibrare il Bilancio ENPAIA e la previsione di quote di realizzo 2016 è stata cancellata annullando l’entrata di € 11,7 milioni. Il resoconto del patrimonio immobiliare è stato presentato alla Commissione ?
Che rompiballe questi onorevoli, gli chiedi gentilmente di fare un’altra domanda e fan finta di non capire! Le spese di funzionamento 2016 sono state di € 17 milioni i costi di elaborazione dati superano annualmente € 500.000 (perché non strutturare un CED aziendale ?), le consulenze esterne pari a € 1.260.000, il costo del personale è salito a € 9.103.000, gli Organi Statutari € 892.000. Il Presidente ha un compenso di € 133.000 con spese di rappresentanza e noleggi auto con autista per oltre € 70.000
La vita costa, anche a Roma, e comunque non risultano Audi A6 di rappresentanza, come in Fiera a Cremona! Chiedete quanto rende agli iscritti il Capitale versato in ENPAIA – es. oggi sul TFR circa 1,50%. Non si fanno domande indiscrete!
– I titoli di LEMAN BROTHERS nel portafoglio ENPAIA per € 45 milioni sono stati portati a perdita dopo il fallimento – Chi paga – gli iscritti ? La Corte dei Conti sta verificando le responsabilità ? Faccenda del 2009, non saccio niente!
– Titoli riferiti a una Società del Sud America di estrazione zolfo/rame che fine hanno fatto ? Sottoterra, immagino
– Dal 2004 ci sono state n.14 assunzioni di personale e nel 2016 di n.3 dirigenti (ENPAIA dispone di n.6 dirigenti, n.129 dipendenti, n.29 portieri e n.4 pulitori), in totale n.168 unità lavorative. L’auspicata austerity annunciata dal Presidente che fine ha fatto? Ma che austerity, la crisi sta per finire!
– La paventata emissione di minibond per € 1 miliardo annunciata nel 2014 che fine ha fatto ? Oggi i minibond sono remunerati mediamente al 5,30%, come farà a farvi fronte ENPAIA che incamera rendimenti finanziari equivalenti al 50% dei minibond ? Pura fantasia. Pura fantasia, appunto!
– Come si sta preparando ENPAIA alla nuova legislazione che fissa i termini per gli investimenti da parte degli Enti Previdenziali ?
Preparazione superflua, di questo passo in pochi anni ci sarà più nulla da investire!
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OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Chi volesse, gratis, il libretto via mail, una settantina di cartelle, mi dia il suo indirizzo; i miei sono flcozzaglio@gmail.com cozzaglio.flaminio@alice.it
339 3599879 0372 431727 ———————————————
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni. Se anche voi, cari lettori, siete convinti che quel modo di far processi non riguardi solo il povero Iori, ma possa da un momento all’altro toccare noi, guardatela, diffondetela; il titolo che le han dato è:
-Il caso Iori: ergastolo con la sfera di cristallo?

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – TRECENTOTRENTA
Tutto gratis:
-Domani 28 settembre alle 17 la Banda d’Arte Mascarini, con l’amico ispiratore Marco Tanzi, presenta i disegni di Giuseppe Rivaroli e Mario Biazzi, nel ben conosciuto laboratorio di via Janello Torriani 10.
-Sabato 30 settembre, alle 19, presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Cremona, si esibirà la Banda Giovanile John Lennon con uno spettacolo dal titolo I dolori del Giovane…Verdi, scritto da Patrizio Bianchi. I dolori del giovane Verdi è la seconda parte di un’opera che legge la vita di Giuseppe Verdi e dell’opera italiana dentro la storia che ha costruito la nostra identità nazionale. Musiche di Verdi, Bellini, Rossini e Donizetti. Ingresso libero e gratuito.
-Lunedì 2 Ottobre 2017 alle ore 21 presso il Teatro Filodrammatici di Cremona Concerto “DIVERTIMENTI PER CAMERA” Duo Le Gentil Dame: Camilla Finardi mandolino; Daniela Santamaura violoncello INGRESSO LIBERO Il Duo Le Gentil Dame è nato dall’incontro fortunato a Palermo nel 2006 fra Camilla Finardi, mandolinista e musicologa cremonese, e Daniela Santamaura, violoncellista siciliana. Le due musiciste si prefissarono da subito l’obiettivo di studiare ed approfondire le composizioni scritte appositamente per mandolino e violoncello da autori principalmente italiani del XVIII secolo………….. Durante il concerto verranno eseguite composizioni inserite nel disco di autori quali Hoffmann, Leone e Riggieri. ———— Il Sistema Cremona, tutto l’anno, non offre un cazzo, né gratis né a pagamento, se non lo spettacolo continuo, in concorrenza al bacio della pantofola papale, del leccaggio in parti innominabili ai signori che reggono il Sistema. Cui troppi, tra quelli che decidono per tutti noi, si adeguano. I ponti crollano, i treni ci ignorano, le autostrade non si fanno, per fortuna non ci tolgono quella che esiste: dentro e fuori Cremona, il Sistema produce così. Ancora una nota sul prodigioso intervento di Crotti Riccardo, aspirante a succedere a Pivantonio in Fiera, all’assemblea della Libera del 22, quella che la Provincia fin che c’è ha definito: “partecipata”, per mettere alla prova quelli che avessero osato pensare il contrario; Il Crotti Riccardo ha rincarato la dose, non s’è fermato a Fiera e Apa, ha proseguito fino al Consorzio Agrario, sostenendo ch’era da rivedere anche quello; escluso si riferisse ai suoi amiconi che, in gran dispetto per la presidenza Voltini, per il bene di Cremona e delle sue istituzioni, anche agricole, nel 2016 han smesso di comprare al Consorzio, e non per noccioline, ma per 10 milioni! Capitan Voltini ha macinato utili egualmente, tolto il mio blog, nessuno a Cremona, dentro o fuori dal Sistema, ne ha scritto. Concludo: per fortuna ci sono cremonesi come i tre che ho ricordato sopra!
Cremona 27 09 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com