Set 28 2017

la quintessenza della cremonesità-trecentotrentuno 28 09 2017

Published by at 12:58 pm under costume,cronaca cremonese,Striscia La Provincia

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – TRECENTOTRENTUNO
Non ci ha pensato lui, il Cilecca dico, al volantino che spiega il voto dei Comitati di Quartiere: troppo breve e chiaro. Invece deve aver fatto la sua parte nella mostra del Genovesino, curata da Marco Tanzi:
—Genovesino. Natura e invenzione nella pittura del Seicento a Cremona
dal 6 ottobre 2017 al 6 gennaio 2018
Luigi Miradori, detto il Genovesino è il protagonista di questa mostra a Cremona, in un percorso diffuso che ha il suo cuore nella Pinacoteca del Museo Civico Ala Ponzone…… Nei suoi quadri è infatti immediatamente visibile la formazione genovese, fortemente influenzata dalla pittura del Caravaggio. I suoi ritratti sono caratterizzati da una grande capacità di penetrazione psicologica; le scene sacre vengono tutt’oggi considerate tra le interpretazioni più intense e originali della pittura del seicento—
Bravo Galimberti.
E bravo anche il Pennadoro, che non passa giorno senza divertirci con la sua Provincia fin che c’è; oggi in prima il titolo strepitoso che ho commentato in un altro pezzo, ma il Pennadoro si batte da par suo in ogni pagina, anche se a volte sfugge; quest’anno ce l’ha coi tabellini della Champions, la Roma, per esempio, con la vittoria di ieri e il pareggio con l’Atletico ha sei punti! Il nuovo allenatore dev’essere un autentico mago, altro che lo Spalletti……
Le relazioni son quel che sono, dipende soprattutto da che parte le prendi; noi cremonesi andiamo pazzi per i pesci vivi serviti in tavola a temperatura ambiente, che cambiano veste ma rispondono sempre: presente! gli editori, magari, nel loro interesse, potrebbero chiedersi per quale motivo la Provincia fin che c’è, da quando la guida il Pennadoro, nonostante la crisi riesca a perdere molto più degli altri giornali, per non parlare di quelli che guadagnano, come La Libertà dei nostri vicini di Piacenza. Azzardo: forse il presidente che non c’è mai, tranne quando deve battere le mani contro capitan Voltini, crede davvero a quel che gli suggerisce il suo economista, che i conti vanno bene e che addirittura qualcosa si guadagna, nonostante copie e pubblicità vadano a picco. Gran cosa la fede; mi ricordo il professore di Morale alla Cattolica, don Guido Aceti: siete stati in America?….. no; eppure siete certi ci sia! Quindi capisco che, numeri alla mano, se l’economista del gruppo spiega al non c’è che è meglio calino copie e pubblicità, per mantenere in organico 30 trenta giornalisti, il non c’è mai si commuova. Una verità più rivelata di questa è difficile!
Sito Libera: Francesco Postorino è il nuovo direttore generale Confagricoltura; Andrea Belloli, già presidente Aia, Aral e Apa Milano, scrive la sua sull’Informatore Agrario, dal 1945 libero, competente, innovativo, così si fregia; argomento: “Lo sfascio agostano delle Apa lombarde”
Belloli verrà senz’altro espulso da Confagricoltura: in tre lunghe colonne segnala i comportamenti scorretti dei commissari Apa, e non dico che manchi una riga d’accusa a Coldiretti, non viene nemmeno nominata!

Cremona 28 09 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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