Archive for the 'cronaca cremonese' Category

Ago 05 2019

qui cremona-trecentosessantacinque 05 08 2019

QUI CREMONA – trecentosessantacinque

www.cremonaoggi.it, che ringrazio sempre per la grande quantità di notizie che offre, ci spiega che sta succedendo nella politica del territorio: —Sono due i candidati alla presidenza della Provincia di Cremona, presentati nella mattinata di lunedì: Rosolino Bertoni per il centrodestra e Mirko Signoroni per la civica promossa dal Partito Democratico. Per il centrodestra, che alla fine dopo tanti tentennamenti si presenta compatto, il nome è quindi quello di Bertoni, 71 anni, sindaco di Palazzo Pignano. Quasi 300 sono state le firme raccolte (contro le 200 minime richieste) per la presentazione del candidato, sostenuto da tutta la coalizione. Dall’altro lato per il Partito Democratico si è scelto di presentare una lista civica, ‘Per una provincia unita’, con il candidato Signoroni, 45 anni, riconfermato alle ultime elezioni nel ruolo di sindaco per il Comune di Dovera, per il quale si sono raccolte oltre 200 firme. Una civica che non è sostenuta quindi soltanto dal Pd, ma anche da altri esponenti politici: alla presentazione delle firme erano infatti presenti Mino Jotta e Simone Beretta, quest’ultimo consigliere comunale di Fi a Crema. Un partito, Forza Italia, che si trova quindi nuovamente diviso al suo interno— In poche parole Signoroni tutto può essere tranne di sinistra, ma prima si vince, poi si divide il bottino, cari leghisti di Cremona che in odio a Malvezzi avete scelto Galimberti! Galimberti che conferma il pasticcio della piscina comunale affidata con un contratto di 25 anni, che dopo uno si vede costretto a sciogliere; l’ultima: —Ennesima tegola sulla gestione Sport Management della Piscina Comunale. Un verbale esecutivo dell’Ispettorato del lavoro è infatti finito in mano alla Cgil, che rappresenta cinque dei 12 dipendenti trovati a lavorare con contratti irregolari presso la struttura, e che è pronta ad avviare una vertenza sindacale. Il blitz dell’ispettorato del lavoro era stato effettuato nel luglio 2018: i Carabinieri del Nil (Nucleo ispettorato del lavoro) avevano verificato la presenza in struttura di 12 dipendenti al lavoro e avevano verificato come la situazione contrattuale non fosse quella corretta. I dipendenti “erano inquadrati con rapporti di lavoro di tipo occasionale, come i contratti di collaborazione sportiva, nonostante in realtà si trattasse di vero e proprio rapporto di lavoro subordinato” spiega Kendra Barbotta, responsabile dell’ufficio vertenze della Cgil per Cremona e Crema, a cui i lavoratori si sono rivolti. Sempre da www.cremonaoggi.it—- Per fortuna a Cremona non c’è solo capitan Voltini, se li fai lavorare in pace eccellono anche gli Stefano Pellicciardi; sempre dal primo informatore del cremonese:

—Una versione ghiacciata del torrone, simbolo della tradizione rivisitato rispetto alla sua versione originale, rinnova il gemellaggio tra la Festa del Torrone (che si terrà a Cremona dal 16 al 24 novembre) e Cervia. Sulle spiagge della cittadina romagnola sarà possibile degustare il torrone in versione “ice”, circostanza che esalta il suo sapore donando una piacevole sensazione di freschezza al palato. «Tengo particolarmente a questo gemellaggio – dichiara Stefano Pelliciardi, Responsabile SGP Events, Organizzatore della Festa del Torrone-non solo per presentare la Festa che si terrà a Cremona dal 16 al 24 novembre, ma per destagionalizzare questo dolce di ricorrenza con l’obiettivo di farlo consumare durante tutto l’arco dell’anno e non solo durante gli ultimi tre mesi. Sarà un’occasione golosa per assaggiare il torrone in versione estiva, esaltando il paradosso e la sfida di presentarlo ad agosto in una località estiva bella e importante come Cervia»

Ceriana 05 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Ago 05 2019

oggi a iori, domani a te 05 08 2019

OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.

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Ago 04 2019

la legge del più forte-milletrecentoventitre 04 08 2019

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLETRECENTOVENTITRE

Continuo a ripetere che i problemi della giurisdizione non sono quelli scelti dalle poltrone alte, ultimo l’assegnazione delle cariche direttive, ma che subiamo in silenzio noi comuni cittadini, alla Iori, con turbinio di sfere di cristallo a conferma dei teoremi: “è così perché l’ho intuito io”. Dove magari, dopo anni, si scopre che né Accusa né Tribunali avevan controllato a dovere i rilievi della Giudiziaria. Per cui le rievocazioni alla Mattarella mi lascian freddo, come l’Italicus su Repubblica:

 “Quarantacinque anni or sono dodici persone inermi persero la vita a causa di un ordigno ad alto potenziale, collocato da sanguinari terroristi ed esploso sul treno Italicus, all’uscita della grande galleria dell’Appennino, vicino alla stazione di San Benedetto Val di Sambro. I procedimenti giudiziari non hanno potuto portare a sentenze definitive di condanna e il mancato accertamento di così gravi fatti interpella le coscienze di ciascuno. Si tratta di una lesione al principio di giustizia solennemente affermato dalla nostra Costituzione, a cui una comunità democratica non può mai rassegnarsi”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ricorda la strage dell’Italicus, forse la più “dimenticata” tra quelle che hanno insanguinato l’Italia: una bomba esplose nella notte tra il 3 e il 4 agosto del 1974 sul treno sotto la galleria Direttissima, in provincia di Bologna, e fece 12 morti e 50 feriti—

Premesso l’ovvio, non è detto che un processo debba necessariamente scoprire il vero, s’è mai chiesto il Mattarella di turno, nella funzione di presidente del Consiglio superiore della magistratura, quanto tempo e energie facciano perdere indagini e processi come segnalato dalla Stampa, tanto per scoprire cosa, che c’è gente che considera un gioco mettere a rischio la vita?

—Un weekend di sport estremo in montagna finito male. Venerdì sera un gruppo di tedeschi e un austriaco non sono tornati dalla loro escursione di canyoning in Val Pilotera vicino Gordona, là dove la provincia di Sondrio si arrampica verso la Svizzera. All’una di notte è scattato l’allarme e il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico è riuscito a salvare cinque tedeschi, mentre un altro tedesco di 48 anni e un austriaco di 41 sono stati trovati morti in un torrente alcune ore dopo. La Procura di Sondrio ha aperto un’inchiesta. Il canyoning o torrentismo consiste nella discesa di una cascata a piedi e si differenzia dal rafting o canoismo per l’assenza di gommone o canoa. Correnti d’acqua, pendenze, scivoli e salti in presa diretta sono la costante di un’attività nata in Francia a fine Ottocento con le esplorazioni delle Gole del Verdon, diffusasi dall’Europa agli Stati Uniti e negli Anni 80 tornata nel Vecchio continente. Il rischio maggiore del canyoning è il “flash flood”, la piena improvvisa che pare sia costata la vita anche questa volta ai due turisti stranieri.

Ceriana 04 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Ago 04 2019

qui cremona-trecentosessantaquattro 04 08 2019

QUI CREMONA – trecentosessantaquattro

Quando Bencivenga, direttore della Provincia fin che c’è, ha nulla da dire, usa il trucchetto di scrivere molto, per cui è facile capire senza leggere: basta contare le pagine. Col Punto di oggi non trova di meglio che riscaldare la minestra della settimana tornando a una delle sue vittime preferite, il ministro Toninelli, su cui non c’è bisogno di spremer le meningi: ne scrivono male quasi tutti e l’abitudine è tanto spinta che ne scrivono male anche quando ha ragione, se per esempio distingue la sua idea personale da quella di ministro:

Ricapitolando: lunedì il senatore di Soresina ha replicato al mio editoriale con una nota in cui escludeva di fare il «doppio gioco» nella controversa partita dell’Alta Velocità ferroviaria, ma di fatto ne ammetteva l’esistenza: «Da quando sono ministro delle Infrastrutture e dei trasporti ho sempre tenuto distinto il mio ruolo di esponente del M55 e quello di componente del Governo», ha rivendicato Toninelli, come se in politica sdoppiare la propria identità fosse una cosa normale e non invece una palese furbizia. A chi gli chiedeva un atto di coerenza («se un ministro si dichiara profondamente contrario a un atto deliberato dal Governo di cui fa parte, tanto da rifiutare perfino di firmarlo, dovrebbe dare le dimissioni», l’obiezione ricorrente) il senatore di Soresina ha risposto che a dimettersi non ci pensa nemmeno— Il Bencivenga altro che la tesi sovranista, sposa l’assolutista: o il consiglio dei ministri fa quel che decido io Toninelli, o i colleghi si dimettono, da Salvini in giù!

Non sto a ripetere la minestra, mi diverte invece il finale del Punto, scritto da uno che, avendo l’uso canonico dell’ultima parola, vanta quel che ha appena rinfacciato al ministro Toninelli, l’informazione pressapoco:

Perché «il collegamento fra Cremona e Mantova è davvero strategico per il futuro del territorio e dev’essere affrontato in modo serio, realistico e urgente». Noi, come redazione de La Provincia, continueremo a occuparcene. A monitorare ogni passaggio. A controllare il rispetto degli impegni assunti. A dare voce a tutti i soggetti coinvolti: gli enti locali, le imprese, i comitati, le associazioni di categoria, i cittadini, i favorevoli e i contrari, gli entusiasti e gli scettici. Perché questo è il compito di un giornale, al quale non ci sottraiamo. Altro che fare disinformazione, caro Toninelli…—

Quasi il giornalista lo facesse Toninelli; ecco invece, sempre dalla Provincia fin che c’è di oggi, un’informazione precisa al 100%:

da Cremona al Palazzo di Vetro Ad appena 25 anni, ex Manin, è l’astro nascente delle relazioni istituzionali in Italia. È nella task force Italia-Cina, membro dell’Aspen Institute ed ha già guidato una commissione all’Onu. Dal liceo classico Manin alle alte sfere della politica nazionale, dove si è rapidamente affermato tra i più fini e rampanti intermediari delle camere del potere. Il 25enne Mario B. i sta ritagliando uno spazio di prestigio tra i giovani talenti cremonesi lanciati verso il futuro. Astro nascente delle relazioni istituzionali, laureato in Giurisprudenza alla Luiss e ispirato da una visione olistica della politica, che deriva dai grandi classici della diplomazia, il ragazzo di via Bissolati porta con orgoglio la città del Torrazzo ai vertici dell’agone politico romano. Il suo posto, ora, è nel cuore della Capitale, dove lavora e continua ad aggiornarsi. Vicino agli ambienti politici più influenti, con uno sguardo pieno di ambizioni e aperto sul mondo. Il suo lavoro? Public Relations Officer, professione che l’ha portato vicino ad Enrico Letta, ad altri big della politica romana, a poter conoscere il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che Mario B. identifica come un ingranaggio essenziale all’interno di un quadro ideale più ampio—

Bencivenga avrà voluto, molto a suo modo, fare la cortesia a un amico, senza rendersi conto che definire “astro nascente delle relazioni istituzionali in Italia” e poi il resto, un neolaureato di 25 anni, vuol dire metterlo alla berlina proprio nella sua città……

Ceriana 04 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Ago 04 2019

oggi a iori, domani a te 04 08 2019

OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.

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Ago 03 2019

la legge del più forte-milletrecentoventidue 03 08 2019

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLETRECENTOVENTIDUE

Dal Fatto Quotidiano l’ennesima conferma che il Governo perde tempo, se pensa basti cambiare le leggi perché i processi siano più giusti; o la politica riprende le sue piene funzioni, anche di controllo, come prevede l’ordinamento giuridico a partire dalla Costituzione, o certi giudici faranno sempre i processi a modo loro; 11 undici coltellate al torace non bastano a uccidere un uomo, se il soccorso arriva con tre minuti di ritardo, è la sfera di cristallo presa di peso dai processi Iori…..

—La Procura di Roma vuole “fare chiarezza” sulla catena dei soccorsi, dall’accoltellamento fino alla corsa in ospedale, a Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere di 35 anni ucciso la notte fra il 25 e il 26 luglio nel quartiere Prati a Roma. Lo scrive il quotidiano romano Il Tempo, secondo cui i magistrati “vogliono accertare eventuali responsabilità del 118?. “Responsabilità – si legge – che potrebbero attenuare, in estrema ratio, quelle contestate ai due giovani turisti americani finiti in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato”. L’autopsia, infatti, avrebbe accertato che Cerciello Rega è morto per l’emorragia causata dagli 11 fendenti rifilategli dal 19enne americano Finnegan Lee Elder. Ma secondo il racconto dell’altro carabiniere intervenuto, Andrea Varriale – agli atti del gip – l’ambulanza sarebbe giunta sul posto “dopo 15 minuti” e “dopo altri 6-7 minuti è sopraggiunta un’automedica”. Solo a quel punto il militare ferito sarebbe stato trasportato al vicinissimo Ospedale Santo Spirito – distante meno di 1 km – dove è morto poco dopo. La dinamica degli eventi sarà utile anche per capire quanto era stata “protetta” l’operazione di cavallo di ritorno assegnato a Cerciello Rega e Varriale e se l’emorragia poteva essere fermata con un intervento più veloce.

Ceriana 03 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Ago 03 2019

qui cremona-trecentosessantatre 03 08 2019

QUI CREMONA – trecentosessantatre

Salverà anche i bagnanti in pericolo, il Bencivenga, indicandoli a chi sappia portarli a riva, non riesce invece nel suo primo compito da direttore: la Provincia è uno dei pochissimi quotidiani a perder copie a maggio 2019 rispetto ad aprile, meno 1,68%, cioè nel mese della campagna elettorale condotta su confidenze soffiate facebook; il pettegolezzo non paga, mi sembra di poter concludere, e mi piacerebbe sapere che ne pensa il nuovo presidente Libera, Riccardo Crotti, che se l’è trovato in regalo…..

Mondo Padano sull’accordo in Fiera ancora da far accettare a tutti i soci; l’inizio dell’articolo del direttore Rossi Alessandro è travolgente:

—Nessun fatto illecito dalle precedenti gestioni, centralità delle Fiere Zootecniche Internazionali, condivisione sostanziale del documento da parte di tutti i soci—

eccetera eccetera, con Zanchi che sarebbe anche disposto a lasciare la presidenza. Ma Primapagina, giornale di Crema, titola:

—Troppi dubbi sul rilancio della Fiera di Cremona—

E ci credo, i tre soci pubblici, 35% del capitale, in sostanza rispondono al richiamo: “armatevi e partite”, le due banche: “vediamo che ci permette la Banca d’Italia”. L’unico coi piedi solidamente per terra, tanto per cambiare, è capitan Voltini: “per andare avanti servono idee progetti soldi”

Buone notizie da www.cremonaoggi.it:

—“Cremona e dintorni sono tra le zone a elevato potenziale turistico”. L’indicatore, come emerge da un rapporto di Unioncamere Lombardia, è costruito sulla base di arrivi, presenze, permanenza media, copertura posti letto, tasso di internazionalizzazione. Sono stati individuati anche degli attrattori turistici innovativi o di nicchia la cui conoscenza/promozione può contribuire all’ulteriore sviluppo dell’area, come ad esempio, la zona archeologica di Palazzo Pignano, con i resti di una grande e lussuosa villa romana del tardo Impero, il Borgo e le Casematte di Pizzighettone e il Museo del Bijou di Casalmaggiore che espone circa 20.000 oggetti di bigiotteria che, per circa un secolo, hanno reso questa cittadina una piccola capitale del placcato-oro—

Le forze politiche eco-progressiste, per questo motivo, sono contrarie all’autostrada Cremona – Mantova……

Ceriana 03 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Ago 03 2019

oggi a iori, domani a te 03 08 2019

OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.

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Ago 02 2019

la legge del più forte-milletrecentoventuno 02 08 2019

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLETRECENTOVENTUNO Dal Dubbio, il finale dell’articolo di Giuseppe Gargani: —Quando il Parlamento prevede il reato di ‘ traffico di influenze illecite’, costruito sul nulla e dà al magistrato il massimo di discrezionalità per definirlo a suo piacere, siamo alla follia legislativa che determina inevitabilmente conflittualità e rapporti cattivi tra le Istituzioni. Quando i costituenti scrissero la Costituzione la magistratura era altra cosa e la giustizia aveva un valore autonomo e residuale nel senso che la certezza del diritto e delle norme, in un preciso contesto codicistico, garantiva la terzietà del giudice, la sua scontata imparzialità e la sua estraneità rispetto alle passioni politiche. La espansione del potere giurisdizionale ha alterato l’equilibrio tra i poteri così come l’aveva concepito Montesquieu. È questa la questione della giustizia in Italia. Nessuno finora aveva spinto la riflessione fino ad immaginare che il magistrato avesse la funzione di far “rispettare la legge” perché il rispetto della legge viene prima della devianza e deve essere garantito dalla scuola, dalla conoscenza, dalla cultura, dai valori morali, dalla solidarietà civile che è il contrario dell’odio e del rancore. Quella idea non è solo di Gherardo Colombo ma sostanzialmente di tutta la magistratura che si attribuisce un potere non controllato perché autonomo e autoreferenziale. Sta al Governo e al Parlamento correggere questo equivoco ma debbo riconoscere che anche governi più solidi, più maturi non hanno fatto niente per evitare questa deformazione. E questo è un problema serio e fondamentale della nostra democrazia esposta sempre a pericoli ricorrenti— Traffico di influenze illecite; se è per quello, il concorso esterno in associazione mafiosa ha dato maggiori spazi al giudice che voglia occuparli; le sfere di cristallo del caso Iori, di cui scrivo da anni, non nascono per caso.

Ceriana 02 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Ago 02 2019

qui cremona-trecentosessantadue 02 08 2019

QUI CREMONA – trecentosessantadue

La conferma che è più facile l’opposizione del governo; il compagno Pizzetti al ministro Toninelli, da www.cremonaoggi.it:

—Collegamento Cremona Mantova, il ministro dia risposte precise—

Precise come quelle che lui diede a suo tempo su CastelPizzetti. Lo stile Provincia fin che c’è non cambia nemmeno con l’arrivo di Bencivenga: perché cercar le notizie, quando per annerir le pagine basta spulciare facebook?

—E’ nata ieri Agnese, nipote di Carlo Malvezzi. Un turbinio di emozioni che l’ex candidato sindaco alle ultime elezioni amministrative ha voluto condividere sul suo profilo Fb. Un post che ha suscitato un fiume di commenti e di like.  «Grazie a mia figlia Giulia e Jacopo per questo nuovo regalo. Il frutto buono dell’amore ci supera, ci sorprende e la vita vince». Leggilo su La Provincia del 3/8/2019—

Continua il silenzio del sito Libera sull’accordo in Fiera, forse al Quarto Lato di Piazza Duomo attendono che si esprimano ufficialmente tutti i soci.

E’ apparso invece l’editoriale di capitan Voltini, che ho pubblicato a parte stamattina, che riassume gli ultimi anni della Fiera e pone domande cui il Sistema Cremona deve rispondere; un ripasso, sempre da www.cremonaoggi.it:

—La difesa della “cremonesità” dall’assalto perpetrato da Coldiretti e dal suo Presidente Voltini è stato in questi anni uno degli argomenti più gettonati dal quotidiano della Libera, soprattutto quando il dibattito politico riguardava l’Associazione Allevatori e CremonaFiere. Ricordiamo tutti, credo, le interviste contro Coldiretti rilasciate a più riprese da molti esponenti di spicco della politica e delle categorie. Ci hanno accusato di malafede, di essere presuntuosi e disfattisti. Se tutti erano d’accordo, essere contrari era semplicemente visto come un atto di lesa maestà—

Proposte; non sto a ripetere tutto, mi lustro solo un dentino, dedicando l’operazione ai soci abituati a firmare a occhi chiusi i bilanci della Fiera:

—quelli che fino a poco tempo fa votavano fiduciosi tutti i bilanci, oggi hanno concordato nell’affidare ad una società esterna l’effettuazione di una due-diligence (una accurata verifica sui dati contabili e societari) – come da noi più volte richiesto – per “distinguere in modo incisivo le responsabilità della pregressa gestione dal nuovo corso”—

Le altre proposte di capitan Voltini possono essere descritte nella risposta di Garibaldi a Nino Bixio, che a Calatafimi gli suggeriva il ritiro sotto le cannonate delle truppe borboniche: “qui si fa la Fiera, o sparisce tutto in pochi mesi”

Ceriana 02 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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