Archive for Marzo, 2022

Mar 29 2022

prevedo un assalto 29 03 2022

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PREVEDO UN ASSALTO

in piena regola di www.cremonasera.it, se per la Moratti cambiare organizzazione vuol dire mutare sigle e nomi, senza prendere medici e infermieri dove servono. Francoforte 29 03 2022 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Pronto Soccorso: nuove regole, i codici per l’accesso passano da 4 a 5. Tutte le novità

Cambiano le regole del Pronto Soccorso in tutta la Lombardia. Passano da 4 a 5 i codici per l’accesso e fra coloro ai quali oggi viene assegnato il verde, saranno individuati i pazienti che realmente necessitano una visita entro 60 minuti. Queste alcune delle principali novità comunicate oggi dalla Regione Lombardia. ?Il nuovo modello di triage, fa sapere la Regione in una nota stampa, contenuto in una delibera approvata dalla Giunta su proposta della vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, risulta dunque così articolato:

– Emergenza: ingresso immediato

?- Urgenza Indifferibile: tempo massimo di attesa 15 minuti?

– Urgenza differibile: tempo massimo di attesa 60 minuti?

– Urgenza minore: tempo massimo di attesa 120 minuti?

– Non urgenza: tempo massimo di attesa 240 minuti.

Promuovere in ogni area del Pronto Soccorso l’immediata presa in carico del cittadino per determinati segni e sintomi di presentazione – spiega Moratti – è un’innovazione fondamentale del nuovo modello di triage lombardo. Attraverso l’applicazione di protocolli condivisi in team medico-infermieristico, il tempo d’attesa diventa un vero e proprio step del processo attivo di diagnosi e cura“.

In particolare, la presa in carico permetterà di identificare precocemente eventuali quadri clinici potenzialmente evolutivi (un’infezione grave o un infarto miocardico), favorirà il trattamento tempestivo del dolore e ridurrà il tempo complessivo di permanenza in Pronto Soccorso.

Ma non solo – aggiunge Moratti – Regione Lombardia promuoverà anche una soluzione che permetterà di ridurre il sovraffollamento dei Pronto Soccorso, indirizzando il cittadino direttamente a percorsi mono-specialistici per codici non urgenti, gestiti completamente in aree dedicate“.

I pazienti identificati con ‘codice verde’ rappresentano attualmente il 70% degli accessi (circa 2,8 milioni). Il nuovo modello di triage, fa sapere ancora la Regione Lombardia, “promuove inoltre la riorganizzazione interna dei Pronto Soccorso, che dovranno nel loro layout considerare aree a complessità assistenziale differenti (bassa, media e alta), garantendo l’efficace utilizzo delle risorse e favorendo percorsi privilegiati in particolare per i pazienti più fragili”.

TRIAGE STANDARDIZZATO IN TUTTA LA REGIONE – Per la prima volta il processo di triage verrà standardizzato su tutto il territorio regionale: un paziente con dolore toracico o febbre verrà pertanto valutato e codificato a triage in modo sovrapponibile in tutti i Pronto Soccorso del territorio regionale. Ed è proprio per questo che la Regione promuove un percorso di formazione della durata di tre mesi che, con la collaborazione di AREU, raggiungerà capillarmente tutti i Pronto Soccorso, utilizzando il nuovo manuale di triage realizzato dal ‘Tavolo tecnico’ di triage regionale che ha anche il compito di monitorare il processo di implementazione.

Nello stesso tempo è in previsione l’adeguamento della piattaforma regionale Emergenza Urgenza (EUOL) e dei software gestionali del PS. L’avvio a pieno regime del nuovo sistema è previsto dal primo gennaio 2023.

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Mar 29 2022

se non e’ zuppa 29 03 2022

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SE NON E’ ZUPPA

e’ pan bagnato, dice Giuseppe Cascini , consigliere togato del Csm, sul Dubbio….

Francoforte 29 03 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Ciò perché la verifica periodica di professionalità non serve ad attribuire giudizi o valutazioni di merito, ma a verificare la persistente idoneità del magistrato a svolgere le funzioni.

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Mar 29 2022

hotel in ginocchio 29 03 2022

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HOTEL IN GINOCCHIO 

dice Lacchini, “Hotel al collasso”, migliora in prima pagina la Provincia fin che c’e’.

Francoforte 29 03 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Mar 29 2022

ancorotti cosmetics 29 03 2022

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ANCOROTTI COSMETICS Io voto Borghetti, e sembra anche Renato Ancorotti, e pure Barbara Locatelli, immaginiamo se vota la concorrenza, a cura di Stefano Mauri per www.cremonasera.it

Francoforte 29 03 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Mandò in tilt il web con la provocazione di volersi candidare a sindaco di Crema poiché manca una candidata Donna e ora, l’esperta in comunicazione Barbara Locatelli, è spin doctor di Borghetti

Chapeau a Barbara Locatelli (Ricordate? Tempo fa, la sua socialprovocazione acuta, relativa al fatto che avrebbe potuto candidarsi alle “Amministrative del Tortello 2022”, poiché mancava una candidata donna… mandò in tilt il web). Donna del fare, libera e liberale, tornata in pista per fare da consulente nella campagna elettorale in vista delle prossime elezioni cittadine. Barbara (nella fotografia è alla vostra sinistra) seguirà (è un’ottima spin doctor) il candidato del centrodestra Maurizio Borghetti. Esperta in comunicazione e pubbliche relazioni, Barbara al DocRock d’Italia saprà sicuramente dare dritte preziose… A proposito: alla cena elettorale del Borghetti, lo scorso giovedì c’era pure l’imprenditore Renato Ancorotti, imprenditore e fondatore di quella bella realtà che è l’Ancorotti Cosmetics. Domenica scorsa infine, il candidato Maurizio Borghetti ha battuto al tappeto la Fiera di Santa Maria della Croce per incontrare i cremaschi …

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Mar 29 2022

lettera aperta a berlusconi 29 03 2022

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LETTERA APERTA A BERLUSCONI

Nel senso che chiunque gliela faccia leggere mi fa un piacere immenso. 

—E’ nota a tutti la persecuzione giudiziaria da quando e’ sceso in politica; nel 92/94, al tempo di Mani Pulite, non fu nemmeno indagato nonostante fosse amico di Craxi e sospetto finanziatore: ho perso il conto dei processi, almeno 50, che avrebbero tramortito uno meno solido, eccetera eccetera eccetera. Vorrei far leggere la premessa del caso di Maurizio Iori, ho scritto un libretto di 70 cartelle, tre condanne di fila all’ergastolo perchè avrebbe ucciso l’amante, e la figlioletta avuta assieme. I tre processi son piú fumosi di quel che successe a Enzo Tortora, e voglio segnalare ci? che ho spedito a vari giornali il 21 febbraio scorso.

IL CASO IORI

OGGI A LUI DOMANI A TE

DER PROZESS, UN’IDEA DI FRANZ KAFKA: QUANDO IL PROCESSO HA TROPPE LETTURE DEVE USCIRE DALLE AULE DEI TRIBUNALI!

PREMESSA

Caso Iori; ho divertito molti avvocati sostenendo mancassero addirittura gli elementi per iniziare un processo, e invece è finita in Cassazione con tre condanne consecutive, l’una fotocopia dell’altra, all’ergastolo! Le prime indagini tracciano la via; la Polizia osserva che madre e figlia son morte ciascuna nei propri letti, affiancati, anziché nello stesso e abbracciate, dunque non è suicidio, tanto più che manca un biglietto d’addio; quindi unisce prove di pari valore; la Procura accoglie la tesi, il Gip anche, con una voluminosa ordinanza di 124 pagine, che sarà il canovaccio dei processi, Cassazione compresa. Dal che la domanda, provocatoria: perché perdere tanto tempo, non era meglio tener subito per buone, con valore di giudicato, prove o non prove che fossero, tanto nei processi è cambiato nulla, le conclusioni della Polizia? 

Ben viste dalla pubblica opinione; opinione continuamente alimentata dai  pochi media che si sono occupati del caso, Rete4 per esempio; pochi media, è una delle tante stranezze, qui c’è tutto per interessare, partendo dal gossip fino ai principi didattici della Cassazione: morte, sesso, denaro, potere; soprattutto dei giudici, il potere senza limiti. Alla fine è passato il messaggio: Maurizio Iori addormenta le vittime, poi le gasa. Che potrebbe esser successo, messo così, senza spiegare come. Non ci provano neanche i giornali, che pure han tutte le libertà che la fantasia concede: preferiscono abbeverarsi alla fonte. E quando la Corte di primo grado ci tenta, di fronte alla dura realtà dei fatti da spiegare, il risultato son quelle righe veloci in cui dice che “Non avendo la sfera di cristallo non è possibile indicare con precisione quale fu l’espediente usato (uno di quelli descritti, un altro ancora) per riuscire nell’intento, né è necessario”

La sfera di cristallo, con la tremenda appendice del “né è necessario”, avrebbe reso famoso il sistema giudiziario italiano nel mondo intero, compreso il Terzo! senza impiego di particolari, sofisticate metodiche, se i giornali si fossero buttati, semplicemente, a fare il loro mestiere; soprattutto perché, dopo aver letto “gli espedienti” descritti dalla sentenza, si sarebbe visto che non spiegavano un bel nulla. E la sfera in una sentenza da ergastolo lascia increduli, specie se messa a fianco del Davigo Piercamillo di turno che si scaglia contro ministri e governi che scrivono male le leggi; e la Corte d’Appello e la Cassazione leggono e tacciono: evidentemente anch’esse approvano la sfera. Tacciono tutti, anche i pochi giornalisti che han seguito il processo; Rete4 fa addirittura un “romanzato” in cui il perfido Iori è colpevole fin dalla prima entrata in scena; tacciono i politici, anche quelli usi a lamentarsi dell’invadenza dei giudici; e allora il problema non dev’esser di solo diritto, ma uno dei tanti della comunicazione, di cui il processo penale fa parte. Stringendo: madre e figlia muoiono per aver prima ingerito 95 pastiglie di Xanax, che è un ansiolitico, non un sonnifero, quindi per addormentare ne serve davvero  tanto, lo ricorderò spesso; i giudici decidono subito per le gocce, altrimenti, per quanta fantasia abbiano messo nelle motivazioni, e la vedremo tutta, l’impudenza di scrivere la condanna con le pastiglie non l’avrebbero trovata; e poi respirano il gas di quattro bombolette da campeggio. Se è omicidio, dobbiamo ammettere sia possibile dar di nascosto a un’adulta e a una bimba di due anni 95 pastiglie; la storia cambia poco fossero gocce, perché il corrispondente delle 95 sono un bicchierone e hanno un sapore da vomito che per tentar di nascondere servono litri di succo di pompelmo, il gusto meno lontano; i giudici, senza provarlo! col solo aiuto della fantasia, la loro, che ha regnato sovrana nell’intero procedimento, han deciso che erano gocce e le han pure ridotte in quantità, rispetto a quanto trovato dall’autopsia; da nessuna parte le Corti di merito giustificano la riduzione, che dan per sottintesa e certa; e sì che complessivamente han scritto duecento pagine, che raccontano tutto, tranne i momenti decisivi; la Cassazione non ci fa caso; del gas possiamo fare a meno di parlare, per adesso, se non che un assassino che voglia andar sul sicuro usa quello della cucina, non lo scarso delle bombolette.

Comunque, accettate per cortesia le gocce, ci saremmo aspettati di leggere nelle motivazioni come Iori le avrebbe date alla madre; è bastato un semplice, con l’aiuto della sfera di cristallo: si può fare! Della bimba, e soprattutto della successione dei tempi, prima la madre o la figlia? da che han mangiato cose diverse in tempi diversi, è incredibile, si legge nulla! Neanche il due più due quattro in rispetto alle note più elementari; lo Xanax non è il sonnifero potente che stende con una goccia, ed è per questo che ne serve tanto: possibile che, almeno la madre, l’autopsia le ha trovato in corpo poco cibo, non si sia accorta del torpore che man mano l’assaliva? Madre e figlia: la prima delle due che vede l’altra crollare, fa nulla, nemmeno urla? C’è qualcosa che va oltre il processo, quello delineato  dal codice, che in certi punti esige una logica ferrea; quasi un processo parallelo con regole proprie.

Come immaginare un libro, senza appesantirlo con la pretesa di scrivere tutto, e il rischio di una specie di “dizionario del caso Iori”, che non ho alcuna intenzione di scrivere? Potrei ridurlo a poche righe, se l’obiettivo fosse distruggere il processo: basterebbe mettere in evidenza l’impossibilità di dar di nascosto tanto Xanax, confermata dalla trasformazione di pastiglie in gocce senza uno straccio di prova, seguita da tre Corti di fila, e senza comunque, mutate in gocce, un racconto di come sarebbe avvenuto; però piuttosto che distruggere è meglio raccontare, nel caso il “nostro” fosse un modo diffuso di celebrarli, i processi, in Italia. Mi limiterò ai punti essenziali, quel poco che basta a far incuriosire il lettore che i processi li segue dai media; in gran parte tratti dal primo grado, dove si son formate le “prove”; e dalla Cassazione, che condensa e spiega; il processo d’appello ha poco significato, la Cassazione stessa scrive ricalchi il primo; non s’è dato la pena di controllare nemmeno una delle “prove”: nonostante le ben fondate obiezioni della Difesa, le ha prese tutte per ottime; ma se il lettore vuol essere accompagnato passo su passo, legga www.flaminiocozzaglio.info, dove scrivo da anni, ogni giorno; meglio ancora, se il lettore vuol controllarmi, o intende divertirsi, legga le motivazioni dei tre processi, fotocopia, insisto; i verbali d’udienza al completo eccetera: farebbero libro da soli, tanto son chiari nello spiegare ciò che succede nei Tribunali! In nome del popolo italiano, non dimentichiamolo mai. Popolo che, essendo il processo penale pubblico, e la prova deve formarsi in Aula, per legge, ha il mezzo, volesse usarlo, di arrivare a una propria sentenza, pari a quella del giudice, e io l’ho fatto; l’unica differenza, la mia ha solo valore informativo……..

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Mar 29 2022

prepara il tuo orto 29 03 2022

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IL CIBO GIUSTO DI CAMPAGNA AMICA

PREPARA IL TUO ORTO

FRAGOLA, COME FAR CRESCERE LA REGINA DELLA PRIMAVERA

Allieta le nostre tavole ed è il frutto più atteso in questo periodo. Scopriamone i segreti

La fragola è uno dei frutti più amati e “facilmente” coltivabile anche nel proprio orto in campagna o città. Infatti, è una pianta che può essere piantata con successo nel vostro balcone, avendo delle accortezze che sono proprie di ogni coltivazione “fai da te”.
Ma vediamo di dare alcune indicazioni per chi volesse piantarle in questo periodo di primavera precoce in cui in alcune zone si può cominciare a piantare per vedere i primi frutti nel periodo di maggio, partendo dal presupposto che il momento più adatto è sicuramente la primavera.
Tanto sole fa bene. Le fragole hanno bisogno di un’esposizione in pieno sole e di un terreno principalmente sabbioso con una presenza di sostanze organiche con un Ph tra 5,5 a 6,5.
Per le coltivazioni “in casa”, ovviamente, il terreno va prima ripulito dalle erbacce spontanee e poi aggiunto un buon compost.
Il terreno va lavorato prima di piantare le fragole, liberandolo dalle erbacce e aggiungendo un buon compost organico, magari fatto in casa.
Come piantarle. Bisogna scavare un buco in maniera da tenere la base della pianta parallela al terreno, fare delle singole file a circa 20-25 cm di distanza una dall’altra. Poi riempite le buche con altro terriccio e premete per bene il substrato così da coprire le radici. Al fine del processo innaffiate con abbondante acqua.
L’innaffiamento. Una volta piantate, sia se state sul vostro terrazzo che giardino o orto, sicuramente un impianto di irrigazione automatica è la soluzione più affidabile, e ormai in commercio se ne trovano a prezzi accessibili. Le piantine hanno bisogno di acqua con una certa regolarità, da intensificare nei momenti più caldi e da dare alla base della pianta e non su foglie o frutti.
Cambiare spesso la terra dai vasi. Cambiate annualmente la terra del vaso se vi trovate in città. Eviterete l’accumulo di inquinanti nel terreno. In tal senso, se volete conservare le piante cresciute durante l’anno, potrete rinvasarle o utilizzare parte degli stoloni. La loro capacità rigenerativa è stupefacente. Tale operazione va fatta in autunno. Il terriccio ottimale in cui far crescere le nostre fragole è acido e ricco di humus ed è necessaria una buona innaffiatura ma senza provocare ristagni. Se acquistate le varietà rampicanti, sfruttando delle reti o “appigli” su superfici verticali, potrete anche ottenere uno splendido effetto di arredo di pareti: una vera cascata di fragole!
La fragola un falso frutto.  La fragola è il frutto delle piante del genere fragaria. Ma si tratta di un falso frutto. Se infatti le guardassimo al microscopio noteremmo che per ogni “semino” giallo (achenio) è presente un frutto. Per questo si parla di falso frutto o frutto aggregato. È una pianta che ha una doppia modalità di diffusione. O attraverso metodi sessuati grazie all’azione di insetti o con metodi asessuati grazie alla diffusione sotterranea dello stolone ossia la radice. Questo già ci dice che nella coltivazione della pianta è necessario porre attenzione alla sua tendenza a divenire infestante e a colonizzare aree dell’orto su cui prevedevamo di far crescere altri ortaggi. Anche per questo motivo si utilizzano teli pacciamanti da un lato per evitare la problematica descritta, dall’altro per proteggere la pianta stessa. Il telo da pacciamatura prevede la presenza di fori dove trapiantare le giovani piante. Il periodo per il trapianto è proprio la primavera precoce in modo da ottenere i primi frutti a maggio.

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Mar 28 2022

cremonesita’-duecentottantasei 28 03 2022

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CREMONESITA’ – duecentottantasei 

La forza di www.cremonasera.it sta in gran parte nei lettori, che segnalano, scrivono, premono, e vengono ripagati nella stessa misura, credo non esista in Italia un giornale simile.

Francoforte 28 03 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Mar 28 2022

l’amicizia paga 28 03 2022

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L’AMICIZIA PAGA 

Quasi sempre; titolo di Libero.

Francoforte 28 03 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Silvio Berlusconi “troppo amico di Putin”, fuori dall’Ucraina per tre anni: lo sfregio di Kiev al Cavaliere

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Mar 28 2022

chi avvelena abramovich 28 03 2022

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CHI AVVELENA ABRAMOVICH

Lo specialista Putin o gli ucraini; da Repubblica e altri.

Francoforte 28 03 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—L’oligarca russo Roman Abramovich e i negoziatori ucraini hanno sofferto sintomi di sospetto avvelenamento dopo un incontro a Kiev all’inizio del mese. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali il sospetto attacco potrebbe essere stato portato avanti da qualcuno a Mosca che volevano sabotare le trattative per mettere fine alla guerra. Fra i sintomi riscontrati dopo l’incontro a Kiev all’inizio del mese c’erano “occhi rossi, desquamazione della pelle sul viso e sulle mani”. Da allora, riporta il Wall Street Journal, le loro condizioni di salute sono migliorate e non appaiono in pericolo.

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Mar 28 2022

caleffi sul mondo 28 03 2022

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CALEFFI SUL MONDO

Da Oglioponews, ennesimo riconoscimento! 

Francoforte 28 03 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Sana Slow Wine Fair, a Bologna 
la Cantina Caleffi tra le eccellenze

Vini buoni, puliti e giusti (come recita lo slogan della manifestazione) provenienti dal territorio casalasco di Spineda potenzialmente concorrenti alla prima Guida alla segnalazione dei migliori vini del mondo da parte di un organismo internazionale e prestigioso come quello cinese

Non può essere un dettaglio di poco conto sapere che tra le 500 cantine invitate al Sana Slow Wine Fair in corso a Bologna c’è la Cantina Caleffi di Spineda. Una presenza di indubbio prestigio e importanza che testimonia l’impegno dell’Azienda dei fratelli Davide (che ha lasciato la carriera politica per lanciarsi nel settore enologico) ed Emanuele Caleffidentro un’attività svolta con passione e professionalità nel segno dell’obiettivo di questa prima rassegna bolognese. Che poi è quello di riconoscere nuove modalità produttive nel rispetto dell’ambiente e del valore sociale del fare impresa. Così, tra Trebbiano, Montepulciano, Cuvee di Champagne e molte altre etichette appaiono nello stand della fiera bolognese anche il Lambrusco ven-ros, il Cabernet Sauvignon, il Terra Forte, le Regone Malvasia, la Grappa di Lambrusco e altri. Vini buoni, puliti e giusti (come recita lo slogan della manifestazione) provenienti dal territorio casalasco di Spineda potenzialmente concorrenti alla prima Guida alla segnalazione dei migliori vini del mondo da parte di un organismo internazionale e prestigioso come quello cinese.

Ros Pis

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