Archive for Aprile, 2021

Apr 28 2021

i più eguali-trentuno 28 04 2021

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I PIU’ EGUALI – trentuno

I processi Iori: come si somigliano! e le mie 70 cartelle senza editore…..

—Intossicazione acuta, e devo ripetere, ma solo perché qui “giocheranno” continuamente Accusa e Corti, che non può essere provocata da una piccola quantità, da che lo Xanax è un ansiolitico, non un sonnifero, e le due “vittime” sarebbero state stordite in poco tempo. Questo è un punto fondamentale da non dimenticare mai, perché i giudici di merito, confortati in seguito dalla Cassazione, scriveranno così, senza dar nell’occhio: Iori ha dato una spruzzatina al sushi, aggiunto al bicchiere eccetera; intossicazione acuta è, altro che spruzzatina! Che non potrebbe mai provocare, in modica quantità, un’intossicazione acuta: deve essere davvero tanto, lo Xanax!

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Apr 28 2021

qui cremona-novecentosettantotto 28 04 2021

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QUI CREMONA – novecentosettantotto

Se avessi dubbi su cosa scrivere vado sul sicuro, apro www.cremonasera.it e almeno cinque argomenti dei miei soliti dieci li trovo, per esempio oggi, e non tolgo il pane di bocca a nessuno: “Quindici anni fa, il 29 aprile 2006 se ne andava Domenico Luzzara, il presidente grigiorosso più amato”. Arvedi se la prende? ciascuno trova le qualità che cerca. Ma la specialità del nuovo on line, esordio il 10 febbraio, è prendersela con le troppe marachelle del Comune; la seconda parte dell’articolo di Federico Centenari:

—Chiacchiere: quelle piante non sono state abbattute dall’oggi al domani, ma due mesi e mezzo dopo che il privato ha trasmesso agli uffici comunali la perizia di parte. In tutto quel tempo l’amministrazione non ha mosso un dito. E stiamo parlando di un pioppo di almeno 150 anni, alto 33 metri, con un diametro del fusto di circa 190 centimetri e due querce alte 16 metri, con fusti da oltre 50 centimetri di diametro.

Certo, nella relazione di parte le condizioni vegetative delle tre piante vengono definite “pessime”, sebbene dalle foto il pioppo e le querce non apparissero così compromesse. Sempre nella relazione di parte, nella sezione delle conclusioni, lo studio incaricato dal proprietario del terreno annota: “Dall’analisi delle alberature, si evincono criticità e difetti rilevanti tali da comprometterne la stabilità con rischio estremo di cedimento da parte delle branche e/o collassamento dell’intera pianta”. Un quadro indubbiamente serio. Ma, è il caso di insistere, si tratta di relazione di parte, alla quale il Comune non ha avuto modo di controbattere. Non si sa se per mancanza di volontà o per mera inefficienza, ma è un dato di fatto che dal 4 gennaio al 12 marzo nessuno, a Palazzo, si è preso la briga di ottenere un secondo parere. Nessuno ha effettuato controlli suppletivi né valutato altre soluzioni. E così, sull’onda di questo assurdo laissez faire, dopo gli abbattimenti in febbraio di svariate piante lungo la via Postumia in direzione Malagnino, dopo il taglio delle tre piante a San Felice, è di pochi giorni fa la notizia dell’abbattimento di un intero bosco sulla sponda sinistra del cavo Morbasco nonostante una precedente segnalazione di Legambiente, a quanto pare rimasta inascoltata da parte dell’amministrazione. E’ palese che a Palazzo Comunale qualcosa non va sul fronte ambientale. La catena di trasmissione che veicola la comunicazione e coordina gli interventi tra gli uffici, la giunta, i dirigenti, è saltata. E collezionare figure imbarazzanti, con risposte che nella migliore delle ipotesi costituiscono un’assunzione di responsabilità (a fatti compiuti) non assolve un ente pubblico che con tutta evidenza non è affatto “sul pezzo”. Specie in un settore, come quello ambientale, nel quale la sensibilità della collettività e fortunatamente cresciuta moltissimo in questi ultimi anni.

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Apr 28 2021

titoli che non condivido 28 04 2021

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TITOLI CHE NON CONDIVIDO del www.ilriformista.it: ottantenni, quando trovano un sergente delle SS, almeno cent’anni, che si fa?

—Amnistia, altro che estradizione Rifugiati politici in Francia, che senso ha arrestare ed estradare degli ottantenni?

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Apr 28 2021

il messaggio 28 04 2021

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IL MESSAGGIO

di Andrea Cigni del Ponchielli alla Provincia fin che c’è: “Nuovo sito, in bocca al lupo a La Provincia”. Speriamo sia un lupo di bocca buona…….

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Apr 28 2021

esordio di fausto de crecchio 28 04 2021

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ESORDIO DI FAUSTO DE CRECCHIO

in www.cremonasera.it: per chi non sapesse Fausto ha cominciato a raccogliere vignette da giovane, per raggiungere in breve tempo livelli internazionali; spazia dalla politica al costume, dalla storia alla medicina allo sport eccetera, insomma, basta sian disegnate bene, ma non è facile strappargli la sufficienza!

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Apr 28 2021

fare il sindaco 28 04 2021

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FARE IL SINDACO Già 92 mi piace in Sussurrandom, blog di Crema che ha ripreso a andare a gonfie vele: un chiaro segnale! —Quanti conoscono le origini? Convento Costruito alla fine del XV secolo Prima monache Benedettine poi Domenicane. Caserma in età Napoleonica, allevamento di cavalli per l’esercito ed infine “Stalloni” (zona Mercato Coperto) Centro di incremento ippico. Oggi una struttura bellissima nel centro di Crema in completo abbandono ed in pieno degrado!! Così postò sulla sua pagina Facebook l’imprenditore, esteta, mecenate e … impegnata persona del fare Umberto Cabini …

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Apr 28 2021

ha detto tutto 28 04 2021

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HA DETTO TUTTO

Mario Draghi, con semplicità, per chi ha vissuto quei tempi: memoria delle barbarie ancora viva.

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Apr 28 2021

guai a scrivere di campagna amica! 28 04 2021

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GUAI A SCRIVERE DI CAMPAGNA AMICA!

Non sono agricoltori doc: nei decenni fedele alla censura, la Provincia fin che c’è…..

—Ha aperto i battenti stamane Banco Fresco, punto vendita dedicato ai prodotti dell’ortofrutta, ma anche a formaggi e latticini, pescheria, macelleria, panetteria, drogheria e salumeria. Quello di Crema è il primo in Lombardia e si trova all’incorcio tra via Milano e viale Europa. Un’area dotata di ampio parcheggio, inserita nel comparto commerciale della zona. Il taglio del nastro, alla presenza del direttore generale Riccardo Coppa, è stato organizzato alle 11. Subito grande affluenza di clienti. «Siamo un brand – spiegano dall’azienda – che ha l’obiettivo di svilupparsi sul territorio nazionale, proponendo una vasta offerta dei migliori prodotti e delle specialità dell’alta qualità italiana per ortofrutta, formaggi e latticini, macelleria, salumeria, pescheria, drogheria e panetteria. Un mercato moderno del gusto, ma con l’atmosfera magica dei mercati rionali coperti d’altri tempi, in cui fare la spesa diventa un’autentica esperienza». Non per nulla lo slogan scelto per lanciare questa tipologia commerciale è «C’è il mercato, c’è il supermercato e c’è Banco fresco» proprio a voler segnare un punto di svolta nel modo di proporre la merce cosiddetta deperibile. La struttura di via Milano è stata realizzata a tempo di record, nell’unico triangolo di terreno ancora libero da costruzioni. Al lavoro una quarantina di dipendenti, tutti assunti proprio per il punto vendita cittadino. A giugno Banco Fresco sbarcherà anche a Cremona.

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Apr 28 2021

marco bragazzi ricorda 28 04 2021

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MARCO BRAGAZZI RICORDA i grandi cremonesi di un tempo, naturalmente su www.cremonasera.it —Quel ministro cremonese che dichiarò guerra alla Germania di Hitler. Oggi il tasso di cambio tra le varie monete o, per quanto riguarda i titoli di stato lo spread, rappresentano due numeri che impostano letteralmente molte delle scelte di un Paese in materia di economia o finanza. Da più di un secolo, oggi forse più di ieri, “i due numeri” dominano la finanza e agitano i sogni o gli incubi di coloro che, in equilibrio precario tra politica ed economia, devono fare scelte operative per decidere tempi e modi della vita di uno Stato. Villanova di Pozzaglio ha cambiato nome diverse volte nel corso della sua storia, quel piccolo abitato immerso nella campagna cremonese oggi si chiama Villanuova con Brazzuoli e, circa 90 anni fa, era il tranquillo luogo di riposo di una delle figure più importanti d’Italia. Felice Guarneri era figlio di quella campagna cremonese che corre piatta a vista d’occhio sospesa tra i filari di alberi e i fossi per l’acqua da irrigazione, figlio di una economia locale che guardava con fiducia allo sviluppo economico del XX secolo, economia dei passi corti ma sicuri. Proprio nel primo anno del vecchio secolo Felice si diploma in città in ragioneria per poi studiare economia e commercio a Venezia, torna in città e comincia la sua carriera professionali in quelle istituzioni locali dedite allo sviluppo. “Pratica gratuita” veniva definito allora l’apprendistato alla Camera di Commercio, apprendistato che aiuta Felice a trovare una dimensione e una ottica nel mondo legato allo sviluppo economico. Il cremonese finisce al fronte durante la Prima Guerra Mondiale, da lì ad un campo di prigionia in Germania il passo è breve ma è salutare il fatto di poter ritornare a casa a guerra finita a differenza di tanti altri. Felice comincia a fare carriera negli enti statali che devono dare impulso alla crescita dell’Italia, la sua visione è chiara, cercare di ampliare il bacino di istituzioni e privati da coinvolgere nelle scelte di un mercato che guarda sempre più all’estero. Ma per lavorare con l’estero bisogna capire prima di tutto come affrontare il tasso di cambio in modo da ottenere una posizione più sicura sul mercato, quesi passi corti ma sicuri che potevano rendere più tranquille le notti dei politici. Guarneri su questo argomento è come Antonio Stradivari sui violini, ha poco da imparare da chiunque. Entra rapidamente nel mondo economico italiano con una precisa idea, il rafforzamento istituzionale delle varie associazioni e l’appoggio del sistema bancario alle scelte operative sui mercati finanziari e su quelli dei beni primari di consumo. Le sue scelte si rivelano corrette, arriva la crisi finanziaria del 1929 ma grazie al suo rafforzamento industriale si riesce a mantenere l’Italia in linea di galleggiamento nonostante un periodo economicamente durissimo da superare. Guarneri è poco incline alla visione espansionistica di Mussolini, per il cremonese l’Italia non è in grado di sostenere uno sviluppo bellico tale da affrontare una nuova guerra mondiale, avevamo già sofferto per la guerra in Etiopia figuriamoci contro le altre nazioni occidentali. Ad appoggiarlo nei confronti della visione belligerante di Mussolini c’è un altro cremonese, quel Antonio Bosio Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica che aveva definito la sua arma completamente inefficiente per entrare in una nuova guerra.

Mussolini ascolta sempre le parole di Guarneri, lo riceve anche due o tre volte a settimana perché il paese comincia a vivere nell’autarchia e le scelte del cittadino di Pozzaglio diventano decisive. A metà degli anni ’30 Felice viene prima elevato a sottosegretario e poi, nel 1937, viene messo a capo di quel ministero per lui creato appositamente, il Ministero degli Scambi e delle Valute, istituzione voluta da Guarneri molto snella e con la burocrazia ridotta all’osso a differenza degli altri organi ministeriali. Il contrasto con molti esponenti del Governo è ormai totale ma Guarneri, come il porcospino davanti alla volpe, conosce alla perfezione due sole cose ma molto importanti: l’economia e la guerra e sa bene che le due cose vanno a braccetto. Nel 1939, quando ormai i venti delle future battaglie agitano tutta Europa, decide di tutelare l’Italia e per farlo dichiarerà praticamente guerra alla Germania nazista. A giugno sospende la garanzia sui rischi del cambio per le esportazioni verso la Germania mantenendole aperte invece per Francia e Inghilterra anche dopo l’inizio delle ostilità di settembre. E’ una dichiarazione di belligeranza vera e propria anche senza schierare le truppe al confine, in quel momento il gerarca Walter Funk, plenipotenziario dell’economia del Reich e fedelissimo di Adolf Hitler, esplode dalla rabbia e denuncia la scelta come “un atto di guerra”. Felice verrà chiamato a Berlino ma non vi si recherà mai, ad ottobre il cremonese rassegnerà le dimissioni dopo aver rinnovato al Capo del Governo che una nuova guerra sarà devastante per l’economia italiana. Durante il periodo bellico si adopererà per mantenere fuori dalla sfera nazista le istituzioni economiche italiane, alla fine del conflitto non verranno mosse accuse nei suoi confronti e tornerà a dirigere varie realtà economiche nazionali lasciando con il suo testo “Battaglie economiche tra le due grandi guerre” uno spaccato di quei conflitti che viaggiano sui numeri e non sulle pallottole, battaglie di cui Felice Guarneri, spesso, è stato anche protagonista. Oggi quelle battaglie “numeriche” sembrano sempre più diffuse in tutto il mondo.

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Apr 28 2021

piccola, rossa e deliziosa 28 04 2021

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I SIGILLI DI CAMPAGNA AMICA – LA BIODIVERSITÀ CONTADINA

Piccola, rossa e deliziosa: la visciola nana dei Castelli

La coltura di amarene e visciole era diffusa in tutto l’Appennino tra Marche, Lazio e Umbria e rappresentava un ottima fonte di reddito per le società rurali. Oggi la troviamo nei mercati di Campagna Amica.

Ci troviamo nel Lazio, più in particolare nel Sud della regione dove nelle campagne da maggio inizia a far bella mostra di sé un albero dai fiori candidi che a giugno regalerà frutti rossi: il visciolo.

La coltura di amarene e visciole era diffusa in tutto l’Appennino tra Marche, Lazio e Umbria e rappresentava un ottima fonte di reddito per le società rurali. Si pensi che dal 1500 sia nelle cucine più povere che in quelle dell’aristocrazia venivano utilizzati questi frutti anche per le loro proprietà terapeutiche e medicinali. Contengono infatti sostanze antiossidanti.

Si pensi ad esempio alla melatonina responsabile della regolazione dei ciclo sonno/veglia o a sostanze antiinfiammatorie come gli antociani, quelle regolatrici del colesterolo come ad esempio la quercetina. Sono inoltre presenti in buona quantità il beta-carotene, la pectina che è una fibra solubile e la vitamina C. I monaci cistercensi di Valvisciolo, dell’omonima abbazia, profondi conoscitori delle proprietà di tante piante, tirarono su una vera e propria coltivazione per produrre la deliziosa confettura. D’altronde il nome “Valvisciolo” non è certo stato dato a caso.

Oggi è possibile trovare alcuni trasformati di questo frutto nel mercato agricolo a vendita diretta di Roma – Circo Massimo presso i banchi dell’azienda Maina e della Società agricola Agropontino entrambe di Sezze (Lt).

E allora unite salute e sapore, non vi resta che provare!

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