Mag 29 2019
la legge del più forte-milleduecentocinquantasei 29 05 2019
LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLEDUECENTOCINQUANTASEI Dal Dubbio; spero il lettore ricordi che Mattarella era giudice della Corte costituzionale prima di diventare presidente della Repubblica, e che è tuttora presidente del Consiglio superiore della magistratura; dall’alto delle sue cariche s’è mai accorto che l’attività forense, altro che autonomia, è in subordine anche all’Accusa; e per la professionalità, Mattarella farebbe bene a dare un’occhiata alle troppe sfere di cristallo dei giudici, altro che chiederla agli avvocati. —È un «ruolo insostituibile» quello dell’avvocatura nella «elaborazione della cultura giuridica» del Paese, e ciò «impone che l’attività forense sia esercitata con autonomia e professionalità». Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato al Consiglio nazionale forense, letto dal presidente del Cnf Andrea Mascherin in apertura della cerimonia per l’anno giudiziario forense. «A tal fine si rivela centrale la cura della formazione continuativa – si legge ancora nel messaggio – e l’impegno per il rigoroso rispetto delle regole deontologiche». Il Capo dello Stato ricorda quindi come nel 2018 e ancora nei primi mesi di quest’anno siano stati approvati «importanti provvedimenti legislativi» per l’attuazione dei quali «si rivela fondamentale il contributo della classe forense». Il messaggio integrale del presidente della Repubblica «In occasione della inaugurazione dell’anno giudiziario 2019, mi è gradito far giungere a lei, illustre Presidente, ai componenti appena eletti del Consiglio Nazionale Forense e a tutti gli intervenuti il mio cordiale saluto. Il 2018, così come i primi mesi dell’anno in corso, sono stati segnati dall’approvazione di importanti provvedimenti legislativi, per l’attuazione dei quali si rivela fondamentale il contributo della classe forense. Il ruolo insostituibile, che essa svolge nella elaborazione della cultura giuridica del Paese, impone che l’attività forense sia esercitata con autonomia e professionalità. A tal fine si rivela centrale la cura per la formazione continuativa e l’impegno per il rigoroso rispetto delle regole deontologiche, che il Consiglio ha da sempre assicurato. Il tema scelto per l’odierna tavola rotonda dimostra la rinnovata consapevolezza in ordine alla funzione, anche sociale dell’avvocatura, chiamata a promuovere la tutela dei diritti fondamentali della persona in una società in dinamico mutamento. Con questo spirito, rinnovo il mio fervido augurio di buon lavoro». Sergio Mattarella
Cremona 29 05 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com