Archive for Agosto, 2015

Ago 27 2015

pizzetti ha sempre ragione 27 08 2015

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PIZZETTI HA SEMPRE RAGIONE
Rubo a Leo Longanesi, che aveva inventato l’aforisma, con grande successo, per Mussolini; io invece continuo a scrivere, da quattro anni, unico in Cremona, di CastelPizzetti, sorto sulle ceneri della sede storica del Partito comunista di via Volturno 38, oggi più che comoda dimora del compagno sottosegretario. Comunque è certo: il compagno Pizzetti ha sempre ragione!
Inceneritore. Grave infortunio del professor Galimberti che aveva promesso, in campagna elettorale, di spegnerlo in tre anni, manco fosse una cosetta tipo i cubetti in porfido di piazza Duomo; non è colpa sua, ma dell’inesperienza, in campagna si promette un po’ tutti, anche se non l’arrivo su Marte. Lui, da professore, pensava bastasse parlare dalla cattedra.
Ma, come Dio provvede, per il mondo, Pizzetti Luciano provvede per Cremona, per la sua parte, naturalmente. Eccolo sulla Provincia fin che c’è del 26 luglio:
“Il centrosinistra non ha tradito alcuna promessa perché nel suo programma elettorale si dice testualmente: in tre anni, con un piano industriale, costruiamo un’alternativa all’incenerimento dei rifiuti. Non c’è mica scritto che in tre anni tu chiudi ma che ti dai quell’arco di tempo per immaginare la via d’uscita.”
L’immaginifico. Ma non si preoccupino i cremonesi sicuri di ricordare i tre anni senza sì se ma quindi ragion per cui: sull’inceneritore, fin dalla nascita, anno 1994, il compagno Pizzetti ha sempre compiuto prodigi di valore, tipici di lui. La Giunta di sinistra promuove un referendum consultivo, nel 1994; i cittadini rispondono a larga maggioranza: no! Che ne fa il compagno? Conta tra i sì all’inceneritore chi non è andato a votare e stabilisce: i cittadini hanno scelto l’inceneritore!
Errore di sbaglio di gioventù? Lo stesso conteggio, gli astenuti diventano “suoi”, il compagno lo ribadisce nel 2014!
Conclusione dovuta: il compagno senatore Pizzetti Luciano ha sempre ragione; se il suo amico Arvedi gli affida la Cremonese, in due anni vince la Champions!

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Ago 27 2015

perché parla……27 08 2015

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PERCHE’ PARLA……
Qual è il trofeo a cui sono più legato? La Champions, anche se è scontato dirlo. Non disdegno lo scudetto vinto a tavolino, l’ho trovata una cosa giusta. Anche quello del 2010 è uno di quelli che mi ha fatto soffrire di più. Così Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, intervistato in esclusiva nel programma “Passione calcio” di Premium Sport.———————— Dalla Stampa on line. L’accusa di eccesso d’intelligenza a Moratti, nessuno si permetterebbe; ma se la condanna del colpevole è giusta, altro è assistere alla sua pena e goderne…

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Ago 27 2015

i colossi 27 08 2015

I COLOSSI Ho appena ricevuto il pezzo sotto da Marta Biondi, che dirige la comunicazione Coldiretti Cremona. A me piace sfrondare; i colossi sono due: capitan Voltini e Costantino Vaia, che dimostrano coi fatti, da anni, cosa vien fuori dalla Val Padana. Se si hanno le capacità. Se mancano, ci si batte per le insegne del comando e basta, mentre la terra frana. Ogni allusione ai loro dirimpettai di Cremona è puramente voluta. Grazie a Voltini, grazie a Vaia, e grazie anche a te, Marta, per le cose e l’informazione continua che date a chi vive la terra in questi anni duri: si può! Cremona 27 08 2015 www.flaminiocozzaglio.info
Nasce lungo il Po, sull’asse dei campi fra Cremona e Piacenza, il colosso italiano del pomodoro. Il Consorzio Casalasco di Rivarolo del Re (Cr) – spiega Coldiretti Lombardia – ha concluso la fusione per incorporazione di A.R.P. (Agricoltori Riuniti Piacentini) creando la prima realtà italiana e la terza a livello europeo nel settore dell’oro rosso, con una produzione di 550 mila tonnellate, 7 mila ettari coltivati, 370 aziende agricole associate, 1.300 dipendenti, cinquanta linee di produzione e un fatturato di 270 milioni di euro. “Si tratta – afferma Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – di un’operazione che porta valore a un settore strategico del Made in Italy e che lo rafforza anche in un’ottica internazionale perché mette insieme due realtà di eccellenza, quella piacentina e quella cremonese, di grande tradizione e che adesso avranno l’opportunità di crescere ancora portando beneficio alle aziende agricole, ai consumatori e al nostro Paese”. Oltre ai numeri e ai valori economici espressi – evidenzia Paolo Voltini, Presidente del Consorzio Casalasco del Pomodoro e di Coldiretti Cremona – questa aggregazione rappresenta un’importante dimostrazione di maturità e consapevolezza del mondo agricolo, che accetta le sfide del mercato, agendo da protagonista con visione strategica.” Il Consorzio Casalasco – spiega Coldiretti – è una realtà che, ad esempio, è presente in Germania, Emirati Arabi, Russia e Stati Uniti con i suoi prodotti Pomì, ma lavora anche nel settore del “private label” (i prodotti distribuiti con i marchi di altre catene, ndr.) agroalimentare. Mentre A.R.P. è una società cooperativa che opera da oltre mezzo secolo nella coltivazione, trasformazione e distribuzione dei derivati del pomodoro in provincia di Piacenza. Il via libera all’alleanza è stato dato da due assemblee dei soci (l’ultima nella tarda serata di ieri) che hanno sancito la nascita di un gruppo che si porrà, per capacità produttiva, al quindicesimo posto a livello mondiale, appena dietro le principali realtà californiane, cinesi e spagnole (i principali concorrenti dell’Italia sul mercato della salsa).

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Ago 27 2015

dire e fare 27 08 2015

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DIRE E FARE
Enorme è in città lo sdegno per l’imposizione agli industriali di Cremona, che si sono piegati: ritirate la candidatura di Maurizio Ferraroni alla presidenza della Fiera, deve essere riconfermato il nostro amico Pivantonio, sennò il gruppo Arvedi esce dall’Associazione. Ma una piccola e significativa risposta c’è, per noi sdegnati: quando incontriamo per strada Arvedi Giovanni e Caldonazzo Mario, cambiamo vistosamente marciapiede; quando organizzano la loro cultura al Museo del Violino, evitiamo di farci vedere: la loro cultura di vita ci fa schifo!

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Ago 26 2015

j’accuse-cinquecentottantatre 26 08 2015

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J’ACCUSE – CINQUECENTOTTANTATRE
–A tal riguardo, non si dimentichi che, nella ricostruzione dei fatti che vede Iori programmare l’omicidio con una pluralità di mezzi e accorgimenti (farmaci di Xanax e Valium, il primo peraltro da portare sia in pasticche con blisters, sia in forma liquida, 4 fornelletti e 4 bombolette, sacchi della spazzatura per eseguire la manovra di confinamento, successiva opera di bonifica/simulazione della scena del delitto) l’imputato avrebbe versato in uno stato emotivo particolarmente compromesso, essendo mentalmente dominato dall’idea omicidiaria e dalle complesse modalità di esecuzione di tale idea.–
Ecco il prodigio di valore della Corte d’Assise di Cremona, così descritto nella motivazione di Massa Pio, quello della sfera di cristallo, per spiegare come sulla manopola di una bombola ci sia il Dna delle “vittime”; senza prodigi c’è poco da fare, suicidio evidente:
“Ad avviso della difesa la traccia in questione proverebbe che Claudia Ornesi ha adoperato la manopola per realizzare il suicidio. In realtà, molto più semplicemente, potrebbe ben essere che Claudia e Livia abbiano toccato la manopola mentre per curiosità esaminavano uno dei fornelletti (la manopola è pertinente al fornelletto) appena portati da Iori. Tuttavia, ad avviso della Corte, l’ipotesi più probabile è che il rinvenimento delle tracce in questione sia frutto di una accidentale contaminazione. Al riguardo deve rilevarsi che sono state lungamente sentite tutte le persone (personale medico e paramedico, vigile del fuoco, poliziotti) che fecero ingresso nell’appartamento dopo la scoperta dei cadaveri ed a ciascuna, sia nelle indagini preliminari che in dibattimento, è stato chiesto di ricostruire la sua condotta e la sequenza dei movimenti e delle azioni compiute. In tale contesto è emerso come dato certo che bombolette e relativi fornelli vennero trasportati dalla stanza da letto al balcone dai soccorritori che, muniti di guanti di lattice, avevano in precedenza toccato entrambi i cadaveri (per effettuazione ECG, rianimazione ed altro)…….Peraltro, attesa la sequenza dei fatti, è ben possibile, come confermato anche dai consulenti tecnici, che i guanti dei soccorritori, toccando i cadaveri, abbiano raccolto tracce biologiche dei medesimi e che un guanto, così contaminato, abbia trasferito il Dna sulla manopola di una delle bombole, non semplicemente sfiorata o toccata, ma appositamente e quindi con una certa intensità, azionata e ruotata per la chiusura.”
Anche voi come me, cari lettori, vi farete la semplice domanda: col potere che ha il giudice italiano, anche dichiarare che la luna è una formaggia, non bastava a Massa Pio fermarsi alla prima eventualità, cioè Claudia e Livia han toccato la manopola per gioco? Ma il giudice italiano vuol sempre avere tre o quattro ragioni, o forse, chissà, i giudici popolari di Cremona, profittando della loro maggioranza, 6 a 2, si sono imposti; resta il fatto, la motivazione l’ha scritta lui, che Massa Pio ha combinato un altro bel pasticcio. Nell’ordine, chiedere pure ai consulenti, è molto difficile che un cadavere di almeno otto ore rilasci sostanze da Dna, sudore saliva sangue eccetera, e in Aula i consulenti han detto possibile il trasporto coi guanti da pronto soccorso di lattice, ma molto improbabile; tuttavia i guanti di lattice erano indossati solo dal medico e dall’infermiera, mentre le bombole furono spostate dal padre dal vicino dai vigili dai poliziotti eccetera, almeno sei sette persone, tutte a mani nude: e il loro Dna?
Resta impresso quello di Claudia e Livia, trasportato dai guanti da pronto soccorso, e non quello dei soccorritori?
Per scrivere una sequenza simile Massa Pio ha chiesto e ottenuto sei mesi, contro gli usuali tre!

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Ago 26 2015

osservazioni di un associato-duecentosessanta 26 08 2015

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – DUECENTOSESSANTA
L’ultima: sono un informatore prezzolato di capitan Voltini. Inutile aggiungere: alle spalle, perché dirlo o scriverlo a voce alta e chiara costerebbe parecchio; ancor più inutile, vista la miserabile fonte: indicare le notizie false e tendenziose che scriverei!
Suggerimento: date e soprattutto dimostrate le notizie vere!
Questo, purtroppo per l’Agricoltura cremonese, è il modo di pensare/agire di certuni, senza arte né parte, senza il seguito di alcuno, se non il gatto di famiglia. Ma con la pretesa di dirigere, coi crismi della democrazia: la delega a occhi chiusi, per diritto di nascita!
E’ il mondo cui si appoggia il commissario Boselli, che a un mese dall’insediamento conferma i motivi per cui è stato scelto: portare la Libera al voto al più presto, il resto non conta. Un solo esempio, la Provincia fin che c’è, le cui azioni vengono sempre intestate al presidente della Libera: oggi presidente della Provincia è ancora damigel Filippini, che nei suoi nove mesi nulla ha fatto per riparare i danni della gestione Pivantonio/Pennadoro; e sarebbe in carica anche il suo consiglio, se tre consiglieri su otto non si fossero dimessi; che fa Boselli? Nulla di nulla, nemmeno, nella sua funzione di sostituto del presidente della Libera, occuparsi del giornale, come se damigel Filippini non fosse stato sfiduciato.
Io scrivo notizie false, al soldo di capitan Voltini, e naturalmente non sarà vero nemmeno, non parlo della macchine del Consorzio tenute in prova l’intera annata agricola, poi restituite o comprate al valore d’usato, ma esclusivamente dai soliti noti, che dirigenti consulenti venditori hanno accettato di andarsene senza un centesimo, dopo aver subito l’esame del loro curriculum sotto la presidenza di don Ernesto Folli, il celestino.
Non sarà vero che a carico dei soci Libera, se restano, se vogliono ripianare il deficit, ci sarebbe un obbligo di circa 10mila euro a testa, anzi, c’è una corsa delle banche, nonostante il periodo difficile, a offrire nuove linee di credito!
Cari signori che invece di mangiarle preferite appoggiare le fette di salame sugli occhi, lasciate perdere ciò che scrivo io, tanto nessuno mi legge e ancor meno mi crede, oppure querelatemi, se preferite: ma quando avete finito di raccontar storielle, all’antica, carta penna e pallottoliere, fate un po’ di conti esatti, nel vostro interesse, per il vostro avvenire!

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Ago 26 2015

gli altri non sono mai razzisti 26 08 2015

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GLI ALTRI NON SONO MAI RAZZISTI
Solo la Lega. Biasimo generale su Calderoli che promette in pubblico di non presentare i 600mila emendamenti sulla riforma del Senato in cambio della grazia a un condannato per un delitto incerto. Mercante di voti: ci manca solo gli diano del Berlusconi.
Tutti gli altri leader politici trattano invece la formazione delle leggi solo in base agli ideali, uno più ideale dell’altro.

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Ago 26 2015

un prete 26 08 2015

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UN PRETE
Che non parla da prete. E nemmeno da politico. Parla chiaro, così chi lo ascolta capisce a ragion veduta se essere d’accordo o non. E’ don Alberto Franzini, intervistato da Giovanni Borsella sul Vascello on line di Antonio Leoni. Bravo don Alberto, bravo Giovanni Borsella; li ho letti già quattro volte.

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Ago 26 2015

confronti naturali 26 08 2015

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CONFRONTI NATURALI
Leggo della sentenza della nostra Alessandra Medea Marucchi sulla causa dei fornitori di Prima Show, che aveva organizzato il Festival di Mezza Estate 2010, e continuo a meravigliarmi: se non ricordo male il debito era sul mezzo milione e i creditori avevano cominciato a protestare in pubblico a ottobre 2010, dopo appena due mesi.
Ma che specie di creditori sono quelli dell’Apic, da tre a sei milioni, incertezza causata dalla mancanza dei documenti obbligatori, debiti che giacciono da almeno dieci anni, o che tipo di debito/credito è, se non risultano azioni legali di alcun tipo, se non verso un impiegato dell’Amministrazione provinciale che si sarebbe intascato, ma siamo ancora in attesa dei ricorsi, un 100mila euro?

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Ago 26 2015

riassunto 26 08 2015

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RIASSUNTO
M’ero ripromesso di leggere con cura tutti i numeri della Provincia fin che c’è del mese che son stato via, ma è un compito troppo impegnativo; una scorsa veloce poi faccio altro. Questo non toglie che m’abbia colpito un titolo vistoso, a pagina 34 del 17 luglio: —Sorpreso a rubare in piscina—
Credo che più dei costumi da bagno indossati dagli altri non sia possibile; non vorrei aggiungessero al ladro l’imputazione di atti osceni in luogo pubblico…..
Il 20 luglio Zanolli Pennadoro Vittoriano impartisce la solita lezione, grazie all’imprudenza di un lettore:
—Ho l’abitudine di accogliere e valutare tutte le critiche che vengono fatte al nostro lavoro quotidiano—
Questa è una critica evidente alle mie critiche; in sei anni che affettuosamente lo seguo, una sola ne ha accettata: stesa a fine anno la Guida ristoranti del cremonese, ha tolto il pesce vivo servito in tavola a temperatura ambiente che aveva messo un sabato in rubrica!
Il 22 luglio, a pagina 20, un gran titolo ha rassicurato gli amanti del Grande Fiume:
—Il Po soffre ma resiste—-
Perché resiste? presto detto:
—Tra caldo e secco anche i barcaioli diradano le loro uscite, ma non i canoisti e i canottieri delle società che sfidano ogni giorno la calura e tengono il Po vivo—
Il sindaco Galimberti s’è fatto premura di ringraziare canoisti&canottieri per la condivisione&compartecipazione.

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