Archive for Marzo, 2015

Mar 27 2015

il nuovo sito del comune 27 03 2015

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IL NUOVO SITO DEL COMUNE
Non sono abbastanza esperto per dare in pochi minuti un giudizio sulla funzionalità; d’istinto, più che un modulo da compilare com’era prima, mi sembra un giornale da sfogliare spesso…..

Cremona 27 03 2015 www.flaminiocozzaglio.info

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Mar 26 2015

j’accuse-quattrocentotrenta 26 03 2015

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J’ACCUSE – QUATTROCENTOTRENTA
Mi fa molto piacere l’ingresso in questi giorni di nuovi lettori increduli dichiarati della colpa di Maurizio Iori, e allora li premio subito con una delle tante chicche, non di quelle immediate, che so, la sfera di cristallo o i due sacchetti nuovi della pattumiera che puzzano da un piano all’altro eccetera, no no, una chicca più complicata, non un oggetto o un fatto nudo e crudo, bensì mischiato al ragionamento di lor signori in toga forte e giusta! Pagina 142 di Fischetti&Vacchiano:
“Ma, in verità, come già anticipato, la ricostruzione dei fatti motivatamente operata dai primi giudici e che vede Iori somministrare clandestinamente il farmaco alle due vittime, non solo non è stata superata dalle obiezioni difensive, ma risulta pure positivamente confermata dalla stessa irrealizzabilità di una condotta attiva da parte di Claudia. E’ stato, infatti, persuasivamente prospettato dall’accusa e privata il vero e fondamentale interrogativo di questo processo: con quale modalità Claudia avrebbe potuto somministrare quel notevole numero di pasticche intere, in parte a se stessa e in parte a Livia (a quest’ultima, vuolsi con l’inganno, vuolsi con la forza), laddove è sin troppo noto come una bambina di poco più di due anni di età avrebbe avuto serie difficoltà a ingoiarne anche una sola.”
Risparmiatevi un po’ di risa, non finisce qui, anche se, capisco, è dura immaginare che se è complicato per Claudia mandar giù da sé un po’ di pastiglie, figuriamoci per Iori, se “somministrargliele clandestinamente”, come scrivono lor giudici, non è “il vero e fondamentale interrogativo di questo processo”; in realtà lor giudici partono da lontano, adesso stanno solo prendendo la rincorsa, vogliono prepararsi a dire e non dire, perché non è possibile dimostrarlo, che sul tavolo c’erano i blister che contenevano le pastiglie, ma Iori ha usato le gocce! Furbi, vero? E a proposito della difficoltà anche di una sola pillola a Livia, premesso che la madre l’aveva abituata da tempo con quelle di medicina naturale, di Xanax ne aveva in corpo tre o quattro, delle altre si era presa cura Claudia. Ma ecco irrompere la prova decisiva:
“Ad avviso di questa Corte, tale interrogativo è rimasto senza risposta, tenuto conto che, per di più, sul tavolo del soggiorno-cucina, come pure in ogni altra parte dell’appartamento, non è stato ritrovato alcun bicchiere o tazza o biberon per ingoiare con qualche liquido quell’elevato numero di pasticche intere.”
Ora, accusare di falso un giudice italiano nell’esercizio delle sue funzioni, e anche fuori, e anche se parlasse della correttezza sportiva di Moggi, è pericoloso; al massimo, sottovoce, il codice di procedura penale concede un: travisamento!
Perché dico questo? Il giudice, se rispetta la legge, decide sui fatti, le cosiddette ”prove”, che han diritto di nascita non in un luogo qualunque, neanche in una capanna sperduta a Betlemme, ma lì, in Aula, davanti al suo naso durante il processo, e se i fatti non gli sono chiari il giudice ha il potere di chiedere supplementi, e vi assicuro, lettori cari, io c’ero e ho i verbali, che da nessuna parte risulta che in una casa abitata da due anni mancassero bicchieri tazze biberon; e Iori è stato accusato, in Aula e fuori, di quasi tutto, ma non di essere uscito, dopo l’omicidio, con il sacco della Befana contenente bicchieri tazze biberon della casa, immagino il casino mentre lo portava per strada. Anche perché non se ne capirebbe il motivo…..

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Mar 26 2015

osservazioni di un associato-centosette 26 03 2015

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OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO-CENTOSETTE
L’assalto alla diligenza del Comune di Cremona per i quattro soldi delle Corde dell’Anima è una delle tante conferme che io scrivo solo la verità sui conti della Libera: avidità, tirchieria, va bene tutto, ma avessero i 60mila che pretendono dal Galimba non starebbero a far la figura dei vu cumprà di fronte a tutti, signore del casato Folli comprese, in piazza del Duomo, mandando avanti a mostrare il pugno uno come Zanolli Pennadoro Vittoriano!
Gli è che si sta avverando quanto chi lo conosce da sempre mi dice di Pivantonio: non guarda in faccia a niente e nessuno, pur di riagguantare una poltrona manda a fondo la Libera. Tanto è sua!
Così almeno credono i pivantonini, sempre meno ogni giorno che passa, che di nascosto l’un con l’altro chiedono a noi informazioni sullo stato della loro salute!
Botte da orbi sulla presidenza di CremonaFiere, altro che i colpi di spada degli eroi di Omero per difendere l’amico caduto; la spada è diretta, le botte da orbi col ghigno in faccia son le armi dei cremonesi che contano, pronti a voltar gabbana a ogni minuscolo interesse di passaggio e, come spesso capita, a perdere l’interesse vero. E tra i voltagabbana gente che non solo va in Chiesa a ogni festa comandata, ma la predica agli altri.
Ma il cremonese tipo è questo, e l’esemplare più in vista è il sindaco Galimberti, che in privato e anche più in là detesta Pivantonio, ma per la Fiera si tira fuori dalla mischia contando ci pensino gli altri, con la scusa più insulsa che ci sia: decidano le categorie economiche, come se il 35% in mano agli Enti pubblici fosse fuffa. La controprova: e allora che vi tenete a fare la fuffa?
Per il Consorzio Agrario, per fortuna, invece di cavalieri e ometti indefinibili c’è Paolo Voltini, Coldiretti e Pomodoro del Casalasco, che invece di chiacchierare e patteggiare alla cavaliere cavalcato dal primo prepotente di passaggio, fa!
Che dire ai tanti agricoltori che mi seguono, i prossimi venti giorni sono decisivi per tutto, datevi da fare, i cittadini con onorificenze calano le brache, sta a voi far vedere chi è il migliore.

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Mar 26 2015

razza padrona 26 03 2015

RAZZA PADRONA
Miglior spogliarello davanti agli occhi vogliosi di Zanolli Pennadoro Vittoriano il Galimba e il giovane Burgazzi non potevano, e siccome non c’è bella donna che non abbia difetti, specie per chi convinto d’aver il diritto di infilarla come crede, ecco in risposta il Comune di Cremona che deve cacciare i soldi per Le Corde dell’Anima e chiudere il becco, come ogni sponsor bennato!
Glielo scrivo in lungo e in largo, da settimane, al Galimba, non sei tu a dover giustificare perché intendi arricchire meno di Oreste Perri le signore del casato di don Ernesto Folli, donna Anna e donna Mercedes, coi nostri soldi per giunta; se è per questo, tra i peccati di Oreste ci fu anche aver chiuso a noi piazza dell’Arcivescovado perché Pivantonio potesse vendere più biglietti in piazza Duomo, al concerto di Bacharach; e s’è visto, anche per questi motivi, com’è gli è andato il voto del 2014.
Razza padrona sia razza padrona a casa propria; non si deve permettere di lasciar scrivere senza risposta adeguata al portavoce Zanolli Pennadoro Vittoriano sulla Provincia fin che c’è di ieri una sequela di arroganza come:
“Intanto sento l’obbligo di fare alcune precisazioni. Ritengo singolare che uno sponsor, ancorché un soggetto pubblico, pretenda di entrare nella cabina di regia di una rassegna che nasce con un Comitato artistico e scientifico composto da persone la cui competenza è riconosciuta a livello nazionale.”
Vi fate dare degli ignoranti da uno Zanolli Pennadoro Vittoriano, per conto di un dottor Pivantonio e di un dottor Folli, e poche ore dopo ricevete a Palazzo Comunale i loro emissari cercasoldi per il 2016, invece di farli allontanare seduta stante dall’usciere?
Ormai non credo più il Galimba essere uno come tanti: oggi fa bene, oggi fa male, e che il difetto stia nel comunicare peggio; proprio non ci arriva, se sente l’obbligo di giustificarsi a razza padrona; che conclude alla Zanolli Pennadoro Vittoriano:
“Senza dimenticare che i soggetti pubblici devono sostenere e non demolire le iniziative dei privati che decidono di investire in cultura.”

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Mar 26 2015

la battaglia di poitiers 26 03 2015

LA BATTAGLIA DI POITIERS E’ l’inizio del nostro Guido Salvini su www.affaritaliani.it, uno degli on line più diffusi: “Una fotografia postata su Twitter da un seguace del Califfato ci ha mostrato un signore anziano, vestito in modo semplice con una maglietta azzurra, e sopra di lui una grande X rossa con la scritta in arabo “è stato schiacciato”.
È il pensionato di Novara Francesco Caldara, una delle quattro vittime italiane della strage di Tunisi e la foto, in cui la vittima è paragonata ad un insetto, è, se possibile, ancora più sottilmente ripugnante di quelle che ritraggono le decapitazioni.
La vittima non era un combattente e nemmeno un tecnico, un cooperante o un giornalista che svolgeva il suo lavoro in zone pericolose ma, come gli altri, un modesto e anziano turista che stava visitando un museo.” Fin qui, è la descrizione di un fatto; poi Salvini continua ricordando i nuovi strumenti di legge per ostacolare il terrorismo, perché il timore è evidente, specie con il miraggio dell’Expo che inizia tra poco: i barbari stanno per arrivare da noi. E poi ancora: “Ma nonostante questi strumenti di difesa restiamo inquieti e qualche volta abbiamo la sensazione che il nostro mondo vacilli e stia per implodere. Ma non è così e non è solo questione di forza militare.” E Salvini ricorda in brevi tratti ciò che, se letto dai barbari, li renderebbe ancor più feroci: la nostra civiltà è superiore alla loro! Chi sol divide è vinto da chi vuole, mi sembra Petrarca; e qui comincio a non essere più d’accordo col nostro Salvini: la civiltà non deve essere rinfacciata ai barbari, che potessero, entrerebbero nei Musei col martello; dev’essere, netta, una chiamata alle armi d’Europa, prima che sia troppo tardi. Europa che ha già un brutto precedente di ottant’anni fa: cedi oggi, cedi domani a Hitler, poi s’è visto quanto pesanti i conti!
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Mar 26 2015

più che ripetenti 26 03 2015

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PIU’ CHE RIPETENTI
Ricopio, con brividi, dalla prima pagina del Corriere di ieri:
“La maggioranza ha varato in prima lettura alla Camera la riforma che concede più tempo alla pretesa punitiva dello Stato e aumenta notevolmente i tempi massimi di prescrizione della corruzione che, per svolgere il processo, arrivano a oltre 21 anni.”
Ventun anni della mia vita a disposizione di chi, non mi interessa chi sia, non è capace di concludere prima un processo che magari alla fine mi scopre estraneo ai fatti?
Perché l’indifferenza, a dir poco, degli italiani di fronte a tanta mostruosità? E la cultura della libertà che deve vedere, in certi rapporti, l’assoluta eguaglianza tra cittadino e Stato? Il processo riguarda sempre e solo gli altri, per non accorgersi delle sue inevitabili brutture?

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Mar 26 2015

questione controversa 26 03 2015

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QUESTIONE CONTROVERSA
Mi sembra di capire non ci sia ancora uniformità di giudizi, anche di Cassazione; a Cremona però abbiamo uno dei maggiori esperti della materia, Zanolli Pennadoro Vittoriano, a regola degli articoli che pubblica sulla Provincia fin che c’è; ma può succedere che, ubriachi in bici, vengano tolti punti alla patente d’auto: e il contrario perché no?

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Mar 26 2015

qui c’è tutto 26 03 2015

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QUI C’E’ TUTTO Sia www.cremonaoggi.it che www.artventuno.it riportano la medesima dichiarazione di Alessia Manfredini; non credo si divertano a diffondere il falso, e comunque lo stile, non fosse firmata, è quello della Giunta Galimba: io ho il diritto di parlare per me e anche per l’opposizione! —Questa vicenda ha investito la mia persona di polemiche mediatiche strumentali e fuori misura, di illazioni che non hanno nulla a che fare con la normale e sacrosanta dialettica politica tra maggioranza e opposizione. In queste settimane si è andati oltre. Sto valutando eventuali atti a tutela della mia persona e della mia onorabilità.— Postilla, mia: l’onore è certamente importante, è la parte immortale dell’uomo, ricorda Shakespeare in Otello, ma se il nostro non lo curiamo noi non dobbiamo certo pretendere siano gli altri a farlo, e a volte basta poco, non parlare troppo e a sproposito…..
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Mar 26 2015

detto per detto 26 03 2015

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DETTO PER DETTO
Ogni promessa è debito, ricorda Alessandro Carpani al sindaco Galimberti: quando sfratti i centri sociali?
Il Galimba: passata la festa, gabbato lo santo!
Intendiamoci bene: gabbato non è Carpani, sono i cremonesi cui il Galimba l’ha promesso……

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Mar 26 2015

l’ha detto lui 26 03 2015

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L’HA DETTO LUI
Curioso modo di veder le cose. Al Vinitaly di Verona Luca Gardini, stella mondiale tra i sommelier, stabilisce che Leclisse, Lambrusco dei Paltrinieri, è tra i vini migliori della rassegna. Se lo dice lui, è la terza o quarta scoperta dell’America; che lo bevano da anni migliaia di buongustai, io tra quelli, passa quasi sotto silenzio!
Alberto&Barbara Paltrinieri, via Cristo 49, Sorbara, 059 902047.

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