Archive for Febbraio, 2014

Feb 26 2014

excusatio non petita 26 02 2014

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EXCUSATIO NON PETITA
Dalla recita del compagno Pizzetti Luciano in Senato, durante la fiducia a Renzi.
“Perciò, noi la sosterremo con responsabilità e con lealtà: con responsabilità, perché abbiamo a cuore l’Italia; con lealtà, che non è quella data dalla disciplina di partito, tantomeno dal timore del voto anticipato (una sorta di propensione “scaldaseggiola”).

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Feb 26 2014

furore 26 02 2014

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FURORE
Ieri pomeriggio www.cremonaoggi.it.il, miglior informatore cittadino, affigge la nuova:
“A mezzogiorno in A21 con tasso – alcol 5 volte oltre il limite, la Polstrada lo ferma”
e spiega nell’articolo: era un indiano con palloncino a 2,32.
Zanolli Pennadoro Vittoriano, che già stava prendendosela coi suoi giornalisti che s’erano fatti anticipare la notizia, quando ha letto: indiano, s’è tranquillato. E’ uno straniero, il record provinciale è ancora nelle nostre mani!

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Feb 26 2014

distinguere bene 26 02 2014

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DISTINGUERE BENE
A chiunque lo desideri spedisco email le 97 paginette di motivazione, si leggono facilmente in un paio d’ore, con cui Massa Pio, presidente della Corte d’Assise di Cremona, spiega perché lui, Beluzzi Pier Paolo, e i sei giudici popolari, hanno condannato all’ergastolo Maurizio Iori.
Tanto per capire che una sentenza si esegue, ma il rispetto è altra cosa…..

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Feb 25 2014

j’accuse-trentasette 25 02 2014

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J’ACCUSE – TRENTASETTE
Ero ripartito dal capitolo 4 della motivazione: Altri elementi probatori, paragrafo: Anomalie sulla scena del crimine, dove la lettera “sparita” ha dato ottima prova di sé; ma “la luce spenta”! non è da meno, come vediamo subito, pagine 60/61:
“Si è già detto, esaminando il problema delle impronte che non si rinvengono sullo sportello del quadro elettrico dell’appartamento, che nessuno dei soccorritori tolse la luce premendo gli appositi interruttori neri e che pertanto tale gesto è addebitabile o a Claudia Ornesi o all’imputato Iori.”
Prima fermata: basta leggere le deposizioni dei testimoni, ci ritornerò, le varianti son troppo divertenti, per capire la sicurezza che possono trasmettere non dico a una Corte, a un semplice commentatore come me!
E la conferma la dà poche pagine dopo, la sua memoria, anche di quanto scritto da lui medesimo, è labile, Massa Pio in persona, a meno di volerlo sospettare, non fia giammai! di cambiare metodi e logiche secondo necessità, su uno dei punti fondamentali del processo, la chiave dell’appartamento, altro che sportello del quadro elettrico la cui esistenza o meno è del tutto irrilevante ai fini di una corretta decisione.
Se Iori è l’assassino deve avere la chiave, perché il padre Ornesi il mattino dopo trova la porta chiusa, ma dopo varie deposizioni del clan Ornesi al gran completo, come dire per non offendere il decoro del presidente Massa Pio? incerte! si trova la soluzione, pagina 70: Iori prima di consegnare gli originali si sarà fatta una copia. Sarebbe sufficiente un’illuminazione del genere per l’ergastolo, ma Massa Pio, in nome del popolo italiano, vuol dimostrare la completezza del suo ragionamento, per cui suggerisce anche la possibilità, pagina 69: “che effettivamente Gianstefano Ornesi abbia trovato la porta di casa chiusa. La circostanza, anche se asserita dallo stesso, non è così sicura se si considera che costui fu colpito da un così grave stato di shock e di confusione da non poter escludere che i suoi ricordi, dopo l’evento si siano confusi e aggrovigliati nel rievocare un gesto che era praticamente automatico.”
Dunque se si tratta di sportelli i testi sono certi, se di chiavi c’è da discutere: complimenti, presidente Massa Pio!
Ricordando anche, ma non vorrei lasciare l’impressione di infierire, che all’incirca i soccorritori erano assieme nella stanza, mentre il padre Ornesi rimase da solo diversi minuti prima del loro arrivo. Ma andiamo avanti e siccome stiamo esaminando una tragedia, tratteniamoci dal ridere alla sua ricostruzione, come dire, un po’ nebbiosa:
“Se ci si mette dal punto di vista di una persona sconvolta che decide con immediatezza il suicidio la decisione di togliere (in quale fase poi?) l’energia elettrica appare incomprensibile e anomala. Se ci si mette dal punto di vista dell’imputato vi sono ottime ragioni. Ha sostenuto la parte civile che il motivo era quello di evitare la possibilità di uno scoppio durante l’erogazione del gas con gravi danni alle strutture dell’immobile atteso che Iori, seppure assicurato, poteva andare incontro ad un incerto contenzioso con l’assicurazione in quanto l’immobile era di fatto adibito ad uso abitativo, diverso da quello previsto (uso ufficio) negli accordi contrattuali. Pur non potendosi escludere che abbia marginalmente inciso anche tale esatta considerazione, ad avviso della Corte l’imputato fermò la fornitura di energia elettrica non tanto e non solo per evitare possibili danni patrimoniali ma soprattutto per evitare danni alla sua persona in caso di scoppio derivante da un possibile contatto tra impulsi elettrici ed il gas Gpl che continuava lentamente ma progressivamente a fuoriuscire dalle bombole.” Parte civile e Corte sono d’accordo: Iori, uomo e famiglia molto ricchi, per paura di perdere i 30mila euro di leasing già pagati, preferisce correre il rischio di lasciar le tracce che lo porteranno all’ergastolo, e poi si favoleggia dell’avarizia di zio Paperone! Ma il resto della ricostruzione è ancora meglio:
“Al riguardo occorre considerare che l’imputato, se autore del duplice omicidio, si è sicuramente trattenuto a lungo nell’abitazione (per togliere le proprie tracce, portare via ogni cosa potenzialmente compromettente, per effettuare ad un certo punto l’erogazione diretta del gas nelle vie aeree delle vittime, per controllare il regolare deflusso del gas dalle bombole) ed il pericolo per lui non era tanto l’erogazione del gas che cadeva verso il pavimento (stando in piedi si poteva pertanto assistere in diretta alla agonia altrui), ma il pericolo di esplosione che aumentava con l’aumentare del periodo di erogazione del gas (la bomboletta, lo si ricorda, si esauriva in circa 4 ore) onde per cui appare logico che l’imputato ad un certo punto abbia preferito non correre rischi e chiudere l’erogazione di energia elettrica.” Invece non è logico che Claudia Ornesi, prima di suicidarsi, abbia voluto evitare che il padre saltasse in aria, il mattino dopo, quando sarebbe venuto a tenere la bimba mentre lei era al lavoro.
E’ uno dei tanti punti in cui si nota l’inadeguatezza di Massa a tanto impegno, considerando soprattutto la nessuna importanza del quadro elettrico staccato e senza impronte, che poteva tranquillamente ignorare: Iori si ferma quattro ore sul luogo del delitto, in un condominio in pieno centro di Crema, con la puzza del gas rilevabile da chiunque passi accanto, e per giunta per eseguire meglio le operazioni descritte toglie la luce proprio di notte, le due osservazioni più evidenti!

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Feb 25 2014

un voto incerto 25 02 2014

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UN VOTO INCERTO
Il Mattatore recita bene, ma è anche politico avveduto e capisce che i numeri sono numeri, quindi la necessità di mettere le mani avanti: scelte radicali, se va male è colpa mia.
Un sì però è certo: quello di Letta il Giovane.

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Feb 25 2014

equazioni 25 02 2014

EQUAZIONI
Fui uno studente svogliato e della squola ricordo poco e male. Però nell’ultimo editoriale di Zanolli Pennadoro Vittoriano, come sempre: una miniera! ho trovato la mia maddalenina, nel punto in cui giustifica il sindaco Pivetti causa l’inadeguatezza della giunta.
Pivetti sta alla buona Giunta come Pennadoro sta al buon Giornalismo!
Se ancora una volta son stato scolaretto svogliato, chiedo umilmente scusa….

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Feb 25 2014

rifiuti 25 02 2014

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RIFIUTI
Ieri ho resistito pochi minuti in Consiglio comunale, giusto quando si parlava dell’inceneritore eccetera. I compagni al solito han la pelle delicata, non si deve tornare a scelte di vent’anni fa, quando comandavano loro e decidevano anche per noi, anche se volevamo il contrario; nei pochi minuti non ho sentito nulla del tema gemello, Tamoil, ma è facile immaginare di nuovo quale sarebbe stato il giudizio: di nuovo roba vecchia.
Peccato che nessuno suggerisca un tema nuovo, che tutti conoscono ma lasciano presentare solo a me: CastelPizzetti!

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Feb 25 2014

i conti senza l’oste 25 02 2014

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I CONTI SENZA L’OSTE
Gianluca Galli, segretario di Casa Pound Cremona, annuncia all’Inviato on line di Roberto Bettinelli l’intenzione del movimento di presentarsi alle amministrative col proprio nome e simbolo:
“Cosciente che sarà quasi impossibile centrare il successo, Galli vuole però che ‘ci si faccia conoscere per le cose costruttive che ci caratterizzano’. Ed è su questo che punterà in campagna elettorale.”
Nella foga del nuovo impegno, oltre alla raccolta delle firme di presentazione, mi auguro che Casa Pound non dimentichi di chiedere il permesso a Bini Mario e ai centri sociali.

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Feb 25 2014

lapidario 25 02 2014

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LAPIDARIO
Mario Draghi. A Matteo Renzi, ma il nome non c’entra, varrebbe anche per me, fossi primo ministro: l’Italia ha bisogno di stabilità e riforme. Si sa cosa deve essere fatto. Basta farlo.

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Feb 25 2014

panzer division 25 02 2014

PANZER DIVISION
Io al posto del sindaco Pivetti, che aspira alla riconferma, me la farei addosso dalla paura: la sinistra non ha ancor finito di registrare l’esito delle primarie che la Provincia on line dei suoi di nuovo amici Pivantonio&Pennadoro si agita per corrergli in soccorso:
Verso le amministrative
Centrosinistra, acque agitate dopo le primarie
La polemica viaggia su Facebook in un post di Rosita Viola, sfidante di Gianluca Galimberti
Attento Pivetti, non dubitare della loro buona fede, ma è la stessa di quando vogliono sostenere i ristoranti: a quelli arriva in soccorso un pesce vivo servito in tavola a temperatura ambiente, a te un’ancora sulla testa, convinti sia un salvagente….

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