J’ACCUSE – TRENTASEI
Ieri parlavo con un grande personaggio della cultura italiana e arrivando alle 95 pastiglie di Xanax del caso Iori, anche ridotte/tradotte a colpi di sfera di cristallo in un solo flaconcino di gocce, ha sgranato gli occhi come gli altri cento, di qualsiasi cultura, cui ne ho parlato: impossibile!
Impossibile naturalmente che Tizio, lo Iori del caso, le abbia fatte ingurgitare di nascosto alla Claudia del caso, in pochi minuti e quasi a digiuno. Quando poi gli ho raccontato di più, non tanto la sfera di cristallo che colpisce per l’eccezionalità della presenza in un processo, ma si tratta come evidente di un lapsus calami promosso dall’abitudine di aver sempre ragione, ma della terribile conclusione: non è necessario che spieghi come ci sia riuscito, però gli do l’ergastolo, mi ha creduto, non avevo con me la motivazione, ma solo perché mi conosce!
E quando nel botta risposta gli ho detto: in qualsiasi Aula universitaria, fosse anche un professore di gran nome a sostenere un’idea simile verrebbe contestato immediatamente dai migliori studenti, ha controbattuto: peggio, dopo lo stupore iniziale verrebbe pian piano emarginato dal mondo scientifico, altro che gli studenti, e poi escluso!
E invece nella Giurisdizione italiana può essere la norma, al massimo i colleghi di ricorso, sempre non sia l’ultima, riformano la sentenza, ma chi l’ha “messa al mondo” può tranquillamente generarne altre sorelle e gemelle, e se un cittadino si permettesse di farne beffe, il giudice con le sfere di cristallo lo querela e niente di più facile che un giudice collega gli dia ragione!
E Renzi, l’ultimo della serie, adesso che Berlusconi sembra fuori dai giochi, annuncia una riforma della “Giustizia”? Dovrebbe prima riuscire nell’impresa impossibile di riformare non solo i giudici dalle sfere di cristallo, ma l’intera categoria che senza battere ciglio permette che le usino!
Già prima spedivo i miei pezzi al Ministero, all’Anm, a varie Corti e Procure eccetera, giornalisti, da quando ho iniziato la serie J’accuse la spedisco a una ventina di indirizzi, anche importanti, e ci aggiungo la nota Distinguere bene, ma nessuno, nemmeno la radicale Bernardini, appena venuta a Cremona a parlare la consueta mezz’oretta sulle carceri, si interessa a un povero cristo all’ergastolo per un omicidio impossibile da commettere in quelle circostanze!
Gli ultimi due pezzi li ho centrati sulla lettera di Claudia, che Maurizio Iori, per Massa Pio, ha fatto sparire perché svela il suo disegno criminoso, puro castello d’invenzioni che salta per aria leggendo l’ordinanza d’arresto del dottor Gip, acquisita agli atti del processo, di cui Massa Pio non fa cenno nelle 97 novantasette pagine della motivazione, per cui se i Giudici d’appello non vanno a leggerla, pur rendendosi conto che la lettera non ha alcun valore concreto, non si accorgono dell’operazione del loro collega, che per “cementare” la sua operazione nasconde un atto importante dell’intero procedimento.
E nessun collega, se la Difesa lo farà notare, dirà un che; altro che rischiare l’emarginazione dal mondo scientifico, al massimo le beffe di Flaminio Cozzaglio!
Cremona 24 02 2014 www.flaminiocozzaglio.info