Archive for Settembre, 2013

Set 26 2013

aspettando giustizia pulita 26 09 2013

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ASPETTANDO GIUSTIZIA PULITA – OTTANTA
Nel calcio si chiamerebbe fallo da impotenza: stai perdendo di brutto, ti è chiaro di non avere possibilità di ribaltare il risultato, tiri un calcione nella gamba del primo che ti passa vicino. Così Massa Pio: d’accordo coi colleghi di Corte, in prima fila Beluzzi Pier Paolo, ha condannato all’ergastolo Maurizio Iori e a lui tocca spiegare perché, compito impossibile perché la realtà reale e soprattutto quella processuale dicono impossibile trattarsi di omicidio; imbastisce lo stesso un canovaccio a base di sfere di cristallo dove però le scene si contraddicono l’una con l’altra, e quando comunque sta giungendo alla fine cade nel fallo di impotenza. La moviola, da pagina 83, paragrafo: il matrimonio che ha sconvolto Claudia.
“Maurizio Iori nel raccontare alla Corte lo svolgimento della sua serata in Via Dogali descrive un (quasi) perfetto quadro familiare. A turbare la serenità del momento interviene una parola sfuggita, nel conversare, all’imputato. Egli parla di “mia moglie” in riferimento alla Arcaini ed alla immediata richiesta di chiarimenti fatta da Claudia, deve ammettere di essersi sposato sin da marzo con la Arcaini. Da qui un’esplosione d’ira di Claudia che continua ad urlare contro di lui che, poiché la donna non si calmava, decide allora di andarsene. Secondo le ulteriori e conseguenti deduzioni difensive Claudia, che vede infranto il sogno di sposare Iori, attua, disperata, il suicidio. Si tratta, anche in questo caso, di un racconto completamente bugiardo. Claudia non poteva rimanere né attonita né sconvolta semplicemente perché ella sapeva da tempo che Iori aveva sposato la Arcaini. Ciò risulta da numerose dichiarazioni testimoniali, dalla logica dei fatti e da quanto dice la stessa Claudia Ornesi.”
Il lettore attento capisce subito la brutta china che sta prendendo Massa Pio: lasciamo perdere la logica dei fatti da uno che in motivazione lamenta la mancanza della sfera di cristallo, ma che arrivi a invocare a prova “quanto dice una morta” è davvero irrituale. Inoltre un imputato ha il diritto alla bugia, il Giudice no. Almeno durante il processo.
“Ornesi Gianfranco, Facchi Pasqua ed Ornesi Paola hanno concordemente riferito in dibattimento che Claudia sapeva sin dal mese di maggio dell’intervenuto matrimonio.” Certo, in dibattimento, assieme, come posso essere gentile? assieme a tante altre imprecisioni del genere, che nonostante la Difesa pestasse i piedi la Corte ha mai voluto controllare. Ma andiamo avanti per capire come Massa Pio sia giunto alla certezza, pagina 84: “Aggrappandosi ad argomenti di scarsa rilevanza (il sunto di una conversazione telefonica 16 08 2011 tra Paola e la madre il cui senso è solo lo stupore per come il matrimonio, a marzo, sia stato tenuto nascosto; una imprecisione nel verbale della Facchi del 23 07 2011, in cui è scritto di “convivenza stabile” e non espressamente di matrimonio) che i familiari di Claudia direbbero scientemente il falso sul punto, senza tener presente che essi sono stati, in definitiva, recettori di notizia che hanno ricevuto da terzi soggetti precisamente indicati!”
I terzi indicati, in definitiva, sono amici Ornesi, che avrebbero dato loro l’informazione in maggio 2011, ma questo come vedremo ha poca importanza rispetto ai fatti accertati proprio dalla Procura con le registrazioni.
Pagina 85: “La lettera di Claudia nasce anche come risposta e presa d’atto del nuovo evento “matrimonio”. E’ anche in seguito a ciò (ora so che hai scelto l’altra, detta in linguaggio da feuilleton) che Claudia serenamente dichiara di rinunciare a qualsiasi prospettiva di vita comune ( ci credo bene, fosse vera la versione di Massa Pio, a Crema non vige la legge islamica, n.d.r.). E sono proprio le testuali parole di Claudia Ornesi che pongono una definitiva pietra tombale sulla versione difensiva dell’imputato. Non solo Claudia aveva saputo a maggio del matrimonio ma qualche giorno prima di morire aveva formalmente rinunciato a qualsiasi mira su di lui. Appare allora veramente difficile (si usa un eufemismo, in realtà è impossibile) poter affermare che il matrimonio con Iori era l’imperativo assoluto di Claudia che, sconvolta dalla inaspettata notizia che la privava di un obiettivo da raggiungere ad ogni costo, non poteva che uccidersi.”
Buona parte di questi dati Massa Pio li ha presi dall’ordinanza del collega dottor Gip, acquisita al processo: vediamo perché alcuni li cita, altri no. Cominciamo proprio da quest’ultimo “Claudia aveva saputo a maggio del matrimonio” e confrontiamolo, Massa Pio è un fine glottologo, col giudizio che dà sopra, nelle dichiarazioni della madre Facchi Paola del 23 07 2011: “una imprecisione nel verbale in cui è scritto di convivenza stabile e non espressamente di matrimonio”.
Ecco il passo completo:”Preciso che Claudia mi ha detto che qualche giorno prima del 23 giugno 2011, avendo appreso sul posto di lavoro numerose informazioni sul conto di Maurizio e della sua famiglia, tra le quali anche che conviva in modo stabile con l’altra donna da cui aveva avuto una figlia, cosa della quale aveva il sospetto ma non la certezza, gli aveva telefonato per chiedergli spiegazioni in merito. Lui rispondeva di fregarsene delle voci sul suo conto eccetera.”
Come vedete, il fine glottologo, e uomo sincero, giudice poi! Massa Pio, da questo passo trae, in nome del popolo italiano tutto! che qualcuno, verbalizzante o Facchi non è detto, non capisce la differenza tra matrimonio e convivenza stabile, ma non si accorge, è stanco, ha dovuto scrivere una motivazione di ben 97 pagine larghe in soli 170 giorni, tra una separazione e un divorzio nonché la ricerca delle sedie per i colleghi di Crema, che a fine giugno, è la madre a dirlo agli inquirenti, in famiglia Ornesi al gran completo si cominciava a sospettare della convivenza con Laura Arcaini, altro che certezza di matrimonio a maggio!
A domani il seguito della lezione.

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Set 26 2013

fatica inutile anzi dannosa 26 09 2013

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FATICA INUTILE ANZI DANNOSA
E’ chiaro chi il Giornale deve attaccare, come Repubblica eccetera, ma troppo spesso lo fanno alla Zanolli: il padrone ordina, io eseguo!
Dunque botte sulla Boldrini ogni volta che apre bocca, oggi vuol sfasciare la famiglia perché le dispiacciono gli spot dove la mamma, una donna! serve in tavola.
Ma lasciatela parlare, su qualsiasi argomento. Intervenire sarebbe credere di rendere migliore un Mosè di Michelangelo coi commenti!

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Set 26 2013

l’interpunzione 26 09 2013

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L’INTERPUNZIONE
Per me la posizione di Berlusconi e del Pdl è più che logica: bando alle forme, che non sono solo i vestiti, la legalità permette l’attacco giudiziario, la stessa legalità permette le dimissioni dal Governo e dal Parlamento. Invece no: ci sono tante forme di legalità. Quella legale e quella illegale!
L’ultima, svelata dalla Stampa on line, il presidente di tutti gli italiani, scelto dai migliori mille di essi, Giorgio Napolitano, ha fatto sapere d’essersi messo in gara: si dimettono loro, mi dimetto anch’io!
Così, non ci fossero arrivati da soli quegli ignoranti del Pdl, ha fatto sapere: occhio, il mio successore lo scelgono Pd e Grillo!
Spero sia solo la normale indiscrezione di un on line che vuole arrivare prima degli altri: fosse invece vero, l’eversore delle Istituzioni non è certo Berlusconi.

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Set 26 2013

spasso quotidiano 26 09 2013

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SPASSO QUOTIDIANO
E’ una tesi comune la mia: a evitare fraintendimenti, prima di dar giudizi bisogna dichiarare il modello cui si mira. La Provincia, quotidiano eccetera di Cremona diretto da Zanolli Vittoriano eccetera, può essere ai vertici, se ad esempio la si mette nella categoria dei giornali umoristici.
Il numero di ieri, pagina 6, attualità, in alto, articolo sul processo per la Costa Concordia, quella del famoso inchino di Schettino: il giudice ordina una nuova perizia perché comincia ad avere dei dubbi, inchino a parte, su alcuni apparati della nave. E che ti impagina Pennadoro Zanolli Vittoriano? Giusto sotto, attaccato all’articolo, un bel pezzo di pubblicità alle crociere della Costa!
Ci voleva tanto a sbatterla in un’altra pagina? Alla Costa saranno davvero contenti che la pubblicità che han pagato sia finita lì?
Pagina 13, i lettori, riquadro del “Caso”, uno si lamenta in genere del modo in cui vengon date le multe. Il direttore: “Io sono per il pugno di ferro contro i maleducati.” Quelli beccati con palloncino a 1,35 son semplici maleducati o qualcosa di più?
Pagina 43, titolo su Soncino-Orzinuovi: “Tornati a casa i due asinelli fuggiaschi”
In mancanza del puma, accontentiamoci!

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Set 26 2013

quando l’attaccano 26 09 2013

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QUANDO L’ATTACCANO
E’ un vecchio detto: quella belva è feroce, quando l’attaccano si difende. I parlamentari Pdl si sono riuniti ieri per concordare la risposta se la Giunta del Senato votasse la decadenza di Berlusconi: dimissioni generali, cui si unirebbero anche i ministri. Il Corriere on line: “Il presidente della Repubblica, secondo quanto si apprende da fonti del Quirinale, si riserva di verificare con maggiore esattezza quali siano state le conclusioni dell’assemblea dei parlamentari del Pdl.
Stavolta è semplice: basterà contare!

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Set 26 2013

il pizzetti scomparso 26 09 2013

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IL PIZZETTI SCOMPARSO
L’alibi c’è, e importante: deve impadronirsi dell’eredità di Magnoli ed evitare, nello stesso tempo, che il partito gli imponga di presentarsi alla corsa a sindaco 2014. Naturale non si faccia vedere, un po’ a Roma, un po’ al riparo di CastelPizzetti, alla resa dei conti sullo stato di salute di Tamoil: stando alla relazione dei periti del giudice Salvini, ammesso sia ancora possibile un rimedio, altro che i dieci milioni garantiti dalla proprietà e benedetti da lui.
E l’obbediente Pivetti, che dietro suo consiglio non fece costituire in giudizio il Comune, a nome e per conto dei cittadini, ha qualcosa da dire o attende un altro consiglio?

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Set 26 2013

la diaspora 26 09 2013

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LA DIASPORA
Il Piva Antonio, già leader degli agricoltori cremonesi: in Libera, lo marcano a uomo, e la “sua” maggioranza, vista la sua incapacità di sistemare i conti del giornale, fa venire da Crema un uomo di fiducia affinché provveda al suo posto; dei rapporti con Roma e Milano, meglio non parlare, e per una foto che lo ritragga assieme al presidente Guidi bisogna tornare indietro al 2011; sui mercati, l’ultimo successo è del luglio 2013, giusto due mesi fa, quando è riuscito a concludere un prezzo rovinoso sul latte….
Povero Piva Antonio: più che comprensibile che cerchi di trovare spazio nel mondo del violino. Lì nessuno dovrebbe essere in grado di suonargliele!

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Set 26 2013

maurizio iori 26 09 2013

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MAURIZIO IORI
Se credete a quanto scrivo sul suo processo e se giocate come me su facebook, dategli un grande aiuto: l’amicizia. E’ un modo di farlo sentire meno solo.

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Set 25 2013

aspettando giustizia pulita-settantanove 25 09 2013

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ASPETTANDO GIUSTIZIA PULITA – SETTANTANOVE
L’Accusa ha giocato, male, ma se i fatti sono quelli mica li puoi cambiare, al massimo la Legge, se ne hai il potere, ti consente di comportarti come non esistessero, le uniche due carte: Maurizio Iori in un primo tempo ha negato, ma era lì la sera della morte, e le bombole le ha comprate lui.
La Corte invece è riuscita a far peggio, perché ha avuto ampia possibilità di ascoltare gli argomenti della Difesa e non solo se n’è infischiata, ma è riuscita nell’incredibile impresa di peggiorare l’immagine della Magistratura offerta dall’Accusa!
L’Accusa nella memoria finale ha ricostruito che Iori, stordita Claudia, invece di passare immediatamente al gas, le ha fatto bere quanto restava dello Xanax liquido, col rischio di anticipare la morte per soffocamento; la levata d’ingegno della Corte, tramite la penna di Massa Pio, scrivere che due sacchetti di plastica ancora da usare possano trasmettere la puzza da un piano all’altro attraverso le condutture: date un tema del genere ai ragazzini che affrontano la prova scritta di terza media e vedrete la risposta. Ma non c’è nulla di strano per chi ha pratica di relazioni in Paesi semicivili: chi può, è convinto di avere il diritto di dire ciò che vuole e che i sottoposti abbiano il dovere di crederci, come la famosa nuotata nel Fiume Giallo di Mao Tze Tung!
Per cui, ampia dissertazione da pagina 78 a 83, per spiegare il rapporto tra Iori e bombole e fornelli, dimenticando il principale, discutendosi di un omicidio: come sia riuscito a usarli per uccidere. Tentativo di spiegazione già provato da pagina 36 a 44: unica possibilità, stante il poco gas contenuto, insufficiente anche per il gatto, che avvolte le teste in un sacchetto di plastica, abbia messo le bombole sotto il naso delle due vittime, spiegazione che avrebbe la sua logica, se non cozzasse contro gli esiti dell’autopsia: fosse andata così il gas sarebbe rimasto nei tessuti attorno alla testa, invece gli anatomopatologi non han voluto sapere di collaborare, l’hanno trovato diffuso in tutto il corpo!
E allora cocchiamoci in santa pazienza le banderillas dei picadores, sapendo che l’espada, altro che Godot, non arriverà mai.
Pagina 78: “Occorre anzitutto rilevare come l’imputato, finché gli è stato possibile, si è ben guardato dall’ammettere la sua presenza in casa e di saper qualcosa delle bombole rinvenute nell’appartamento: solo dopo il suo arresto, resosi conto degli elementi probatori a carico ed in particolare del lavoro investigativo che aveva condotto ad individuare i luoghi dove aveva comprato bombole e fornelli è costretto ad ammettere le circostanze cercando contestualmente di imbastire una versione che possa apparire credibile.”
E via di questo passo: perché ha comprato le bombole a Carugate invece che a Crema, perché le ha comprate inventando che servivano a Claudia, che avrebbe soggiornato in un albergo dove non ce n’era alcun bisogno, ce ne fosse stato ne aveva comprate non per le due settimane ma per due mesi, perché quattro fornelletti quando ne bastava uno, perché inventare che li avrebbe usati per il sushi che si mangia freddo, perché dice di averli portati in casa in un giorno e invece risulta fosse l’altro, uffa, di spiegazioni ce ne sono un mondo ma non voglio annoiare nessuno, perché evidente che un qualsiasi gesto di vita quotidiana può essere interpretato come si vuole, ma qui, come ho riportato sopra, si deve spiegare solo come ha usato bombole e fornelli per uccidere, e siccome così non è andata, l’esperimento dell’Accusa prima, della Corte poi, non è andato a buon fine. Ma ecco la conclusione del capitoletto, alla tipica insegna del: io ho sempre ragione e l’ultima parola, pagina 82: “Egli, che aveva già deciso di uccidere, deve trovare una scusa per introdurre in casa bombole e fornelli senza far insospettire Claudia e a tal fine, approfittando della ignoranza di Claudia in materia di cibo giapponese si inventa la necessità di scaldare con appositi fornelletti le salse da apporre sul sushi. Poi le salse non verranno scaldate (nessun fornello risulterà essere stato acceso per scaldare alcunché) e le bombole verranno usate per il vero scopo per cui sono state portate.”
Domani il commento su un caso strepitoso di deontologia professionale di certi giudici, lo slalom acrobatico tra le prove: come si evitano quelle che ci dan contro, come si creano quelle che non esistono!

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Set 25 2013

dalla famiglia 25 09 2013

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DALLA FAMIGLIA
Le Gallerie alla Mascarini sono per me un’ottima alternativa ai grandi Musei, dove ti perdi di fronte all’immensità, in mezz’ora passi davanti a dieci Tiziano eccetera eccetera: poco, buono, la base e a volte di più, come i Campi di qualche mese fa. E in una delle vie belle di Cremona, via Janello Torriani 10, davanti alla Locanda Torriani, gioiello dell’ospitalità cittadina che i ciechi classificano tra gli alberghi, con tanto di stelle e stellette.
I fratelli Mascarini stavolta partono da una raccolta di famiglia iniziata dal padre: disegni e stampe della Cremona che fu, la presentano giovedì 26 settembre alle 17, aperitivo della Locanda per i golosi, e avanti sino al 3 novembre.

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