Archive for Marzo, 2018

Mar 27 2018

la quintessenza della cremonesità-cinquecentoquattro 27 03 2018

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LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – CINQUECENTOQUATTRO Il giovane Matteo Piloni, segretario provinciale Pd e consigliere regionale, scrive la sua a www.cremonaoggi.it perché la Destra lombarda capisca e si taccia! — Egregio Direttore, nei giorni scorsi, alla notizia della delibera dell’Anac di valutazione della procedura adotta per l’operazione di trasferimento ad A2A del 51% LGH, sono stati espressi molti commenti in merito.
La maggior parte di questi hanno parlato di “bocciatura” dell’operazione da parte di Anac, termine decisamente improprio in quanto l’Anac non è entrata nel merito dell’operazione (non essendo quello l’oggetto della verifica effettuata dell’Autorità) ma si è concentrata sulle modalità esperite per l’esecuzione della stessa— Magari è la solita questione di lana caprina, ammesso e non concesso che un pubblico amministratore come Piloni possa ridere delle modalità: due le osservazioni dell’Anac, la seconda: con l’offerta pubblica si poteva prendere un pacchetto di milioni in più, mi pare entri sostanziosamente nel merito! Ma andiamo avanti: —Ad alcuni esponenti del centrodestra cremonese è bene ricordare che le loro amministrazioni stavano puntando ad un’aggregazione con Acsm Verona solo per “affinità politiche”, senza alcuna seria prospettiva di sviluppo di LGH e, soprattutto, senza alcuna valutazione degli effetti economici ed industriali dell’operazione (che, invece, già oggi sono di tutta evidenza, considerando che LGH è già tornata a produrre un considerevole utile)— Come diavolo possa il giovane Piloni sapere che frullava nella mente dei colleghi di Destra a proposito dello sviluppo di Lgh, è un mistero, non lo spiega; e poi entriamo nel terreno tanto amato dalla sinistra italiana, quella che legge ogni giorno Repubblica: —Per capirlo bisognerebbe distogliere lo sguardo dalla punta delle proprie scarpe e osservare il quadro nazionale, e non solo, rispetto alla gestione di alcuni servizi— Noi di Destra non sbagliamo mai per caso, ma a seguito della nostra forma mentis: le scarpe, specie la punta, non valgono nemmeno il piede che contengono però, non avessimo un giovane Piloni che ce lo spiega, non ce ne accorgeremmo! E alla fine il buffetto all’Anac, l’Autorità anticorruzione, che non deve finire nel cestino della carta straccia come noi di Destra, che ci ostiniamo a non leggere Repubblica: non faccia perder del tempo alla Sinistra, che ne ha già così poco; la Sinistra è sempre corretta, di forma e di sostanza! —Tutto bene, quindi? Assolutamente no. Il percorso non è semplice e anche il parere dell’Anac va preso con la giusta serietà e pertanto le società coinvolte faranno tutti i loro passaggi, com’è giusto che sia e nelle sedi opportune, per motivare il lavoro fatto e la correttezza, formale e sostanziale, del proprio operato— Fiera, a giorni si decide; assemblea Apa di Crema del 26, non una parola sulla Provincia fin che c’è on line: l’avranno fatta davvero, visto il successo del 23 a Cremona?
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Mar 27 2018

oreste scalzone al dubbio on line 27 03 2018

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ORESTE SCALZONE AL DUBBIO ON LINE
-L’antisemitismo era connaturato al regime?
-No, Mussolini non era un antisemita. Nel ‘ 32, rispondendo a una domanda sulla questione ebraica che gli pose il biografo tedesco Emil Ludwig afferma secco: «Quella è roba vostra. Cose da biondi, da tedeschi». Le svolte successive del regime vennero prese per opportunismo e non per convinzione ideologica.

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Mar 27 2018

aspetta e spera 27 03 2018

ASPETTA E SPERA
Da Repubblica; spero sia un’eccezione, non che se la Guardia di Finanza eccetera; a Cremona, com’è ovvio, è l’anagrafe del Comune a passare i certificati di morte agli enti pensionistici, perché non sempre lo fa il parente, specie se con delega alla riscossione…….
—L’uomo vive in un appartamento nel quartiere Vanchiglia e per una decina d’anni ha ritirato la pensione della nonna morta. Ogni mese, puntuale, l’uomo si presentava in banca a ritirare – per conto dell’anziana – 1800 euro di pensione. Il certificato di morte della donna non è mai stato trasmesso all’Inps da parte del nipote e il pagamento della pensione non è mai stato sospeso. Sono stati i controlli della finanza a smascherare la truffa.

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Mar 27 2018

il nemico che si preferisce 27 03 2018

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IL NEMICO CHE SI PREFERISCE
A sinistra son tanto permalosi da avercela con chi il 4 marzo li sorpassò, e abbondantemente: questione di gusti, a me sembra che a legnarli furono gli elettori…..

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Mar 27 2018

a quando le bombe bruttiche? 27 03 2018

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A QUANDO LE BOMBE BRUTTICHE? Dalla Provincia fin che c’è, edizione on line, che ha deciso di allietarci dal primo mattino…….

Caorso, fatta brillare la bomba bellica tedesca
Ritrovata sul tetto di una cascina in ristrutturazione. In azione i militari del Secondo reggimento Genio pontieri di Piacenza

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Mar 27 2018

le larghissime intese 27 03 2018

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LE LARGHISSIME INTESE Dalla Stampa; la conclusione da trarre è sempre quella: siamo italiani; fino al 3 marzo Grande Destra e 5Stelle alzavano le barricate: o noi o loro; dal 4 marzo notte, amiconi da sempre: prima si vince assieme, poi si divide il bottino!
—Il grande bivio sulla strada delle larghe intese riguarda la presidenza del Consiglio, direzione Centrodestra o M5S. «Chi farà il premier avrà meno ministeri di peso»: questo è il punto di partenza emerso dai primi contatti con i possibili alleati. Poi, i veti incrociati. Da una parte il «no» grillino a possibili ministri di Forza Italia, dall’altra lo stop di Berlusconi alla presidenza del Consiglio a Di Maio.

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Mar 27 2018

oggi a iori, domani a te 27 03 2018

OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Chi volesse, gratis, il libretto via mail, una settantina di cartelle, mi dia il suo indirizzo; i miei sono flcozzaglio@gmail.com cozzaglio.flaminio@alice.it
339 3599879 0372 431727 ———————————————
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.

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Mar 26 2018

la legge del più forte-ottocentoventinove 26 03 2018

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – OTTOCENTOVENTINOVE Dalla Stampa, segnalazione di “Fino a prova contraria”, la newsletter sulla giustizia del Foglio. Ho scritto più volte sul caso, che per noi cittadini comuni ha l’apparenza di una resa dei conti tra giudici potenti; Robledo, che ha perso la sfida lanciata al capo, vien trasferito a Torino dal Csm, che gli cambia anche le funzioni: non più Procuratore aggiunto di una delle Procure più importanti d’Italia, ma giudice assolutamente normale; poi, da un momento all’altro, di nuovo in Procura, di nuovo aggiunto del Procuratore, Armando Spataro, uomo e giudice di spiccata personalità. La resa dei conti tra Bruti e Robledo fu a suon di denunce massacranti, che, temo, avrebbero condotto noi cittadini comuni alla custodia cautelare prolungata; invece il Csm attese che Bruti, il più vecchio, raggiungesse la pensione, mentre si limitò a bloccare la carriera a Robledo. Come si legge facilmente, la sfera di cristallo dei processi Iori è un mezzo ordinario di giurisdizione…….. —Da processare, per la procura di Brescia, da archiviare per il gup. E non basta. Da processare per un altro reato, per la procura generale, rinviato a giudizio per il Tribunale della città della Leonessa. E’ lo strano destino che è toccato al procuratore aggiunto, Alfredo Robledo. Il prossimo 7 giugno, infatti, Robledo si dovrà presentare a processo a Brescia, per difendersi dall’accusa di concorso in abuso d’ufficio. Con lui anche due consulenti, ai quali nel 2009 l’ex pm milanese affidò la custodia di circa 300 milioni di euro. La somma, al centro di un’inchiesta sui “derivati” del Comune di Milano, che avrebbe nascosto in realtà una truffa da parte di alcune banche che avrebbero applicato clausole vessatorie a Palazzo Marino. Robledo, trasferito a Torino dopo un estenuante braccio di ferro a colpi di denunce con il suo allora capo Edmondo Bruti Liberati, era stato denunciato per le modalità con le quali aveva affidato il denaro ai consulenti. Non versandolo sul Fondo di giustizia (Fug) – come avrebbe imposto la legge -, ma sul conto di una banca di cui Robledo era stato molti anni prima correntista (che per i giudici, comunque, è stata una scelta “economicamente vantaggiosa”). Nell’ottobre scorso, il gup bresciano aveva assolto Robledo e i consulenti, «perché il fatto non sussiste». Vicenda chiusa? Non proprio. I magistrati hanno impugnato la sentenza e, venerdì scorso, il Tribunale ha, non senza sorpresa, riaperto il caso. L’accusa – questa volta – aveva sostenuto la trasparenza nella gestione dei trecento milioni alla banca, sostenendo invece che i compensi percepiti dai consulenti fossero una «macroscopica e palese mancanza di proporzione fra gli importi riconosciuti e l’attività in concreto prestata». GLI ATTI IN PROCURA Il sostituto procuratore aveva suggerito di trasmettere gli atti in procura per ipotizzare un altro reato (si direbbe l’appropriazione indebita per i due consulenti). I giudici bresciani, però, hanno ulteriormente cambiato gli scenari. Robledo e i due periti a giugno saranno a processo, ma per abuso d’ufficio, lo stesso reato per cui erano stati assolti dal gup. Robledo è giunto a Torino per disposizione del Csm. I procedimenti disciplinari si sono conclusi con una assoluzione finale, che hanno annullato anche la misura che gli impediva di tornare a fare il magistrato inquirente. Dal febbraio di 3 anni fa è in Tribunale. Prima come giudice a latere in processi su reati in famiglia. Poi, dallo scorso anno, con la definizione degli ultimi procedimenti disciplinari, Robledo ha ottenuto il trasferimento in procura, come aggiunto di Armando Spataro. È probabile che il destino del processo bresciano, abbia scarse conseguenze. Difficile, infatti, che si arrivi a un giudizio di primo grado senza incorrere nella prescrizione. I fatti oggetto del processo, infatti risalgono a esattamente nove anni fa.
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Mar 26 2018

la quintessenza della cremonesità-cinquecentotre 26 03 2018

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – CINQUECENTOTRE
Cronaca cittadina, da www.cremonaoggi.it:
–Altro incidente, verso le 15 30, all’incrocio tra via Castelleone e via Sant’Ambrogio, lo stesso dove due giorni fa era rimasta coinvolta anche un’auto dei carabinieri. L’incrocio è regolato da un semaforo che al momento dell’incidente non era in funzione per un Citelum–
Ennesima speranza delusa alla Provincia fin che c’è, incastrare il presidente dei Coldiretti di Mantova Paolo Carra nella faccenda del sequestro di 18mila forme di Parmigiano Reggiano; l’ultima versione, di oggi, della Gazzetta di Mantova:
–«Si è trattato di un’attività svolta nell’ambito dei nostri regolari programmi di sorveglianza e vigilanza». Riccardo Deserti, direttore del Consorzio Parmigiano Reggiano, spiega così l’origine del blitz al caseificio sociale Rocchetta di Suzzara, del quale è presidente il numero uno di Coldiretti Mantova Paolo Carra. Un’ispezione, da parte degli agenti vigilatori dello stesso consorzio e dei Nas (Nuclei antisofisticazioni e sanità) di Parma che ha portato al sequestro di oltre 18 mila forme di formaggio per un valore commerciale di circa 10 milioni di euro. Il sequestro cautelativo è servito a identificare le forme caratterizzate da irregolarità nell’uso del marchio, qualche centinaia, e in questi giorni sono in corso ulteriori sopralluoghi per poter procedere con il dissequestro delle forme che non presentano problemi e che, quindi, potranno essere commercializzate–
Marchiate male, eventualmente, qualche centinaio di forme, altro che 18mila, e per un controllo partito addirittura dal Consorzio stesso del Parmigiano Reggiano, che si guarda bene dall’incoraggiare i soci al similgrana, o sbiancato, o smarchiato, come succede al Consorzio del Grana Padano!
Ciascun produttore di latte ha il presidente che merita, altro che bandire assemblee Apa dove nemmeno i soci si presentano!
Cicciobello Bonacini arriva in fretta al cuore dei problemi; eccolo, ieri, pagina dell’Agricoltura della Provincia fin che c’è, spiegare quello del mais:
–La maiscoltura da alcuni anni a questa parte è in grave sofferenza. Le ragioni sono molteplici, ma le principali sono da ascrivere ai mercati, le cui quotazioni nazionali e internazionali rendono difficile far quadrare i conti culturali–
Capito? Se il mercato non ti paga nemmeno i costi, finisce che tu, agricoltore, perdi; si vede che il cicciobello ha studiato, se riesce a spiegarti concetti difficili con tanta elementare chiarezza: dopo le sue parole, non ce n’è più per nessuno.
Fiera; dopo essere stata, con la gestione Pivantonio dal 2003, l’unica Fiera italiana che guadagnava, adesso che i fornitori banche comprese vogliono i loro soldi, urge l’arrivo di capitan Voltini e soldi freschi; lui si tolga pure dalle palle, si faccia vedere solo per gli auguri. Solo un’idea mia, i pivantonini in Consiglio mi dicono nulla……..

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Mar 26 2018

il campione 26 03 2018

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IL CAMPIONE
Il Matteo che vince si affina ogni giorno che passa; sfogliare i giornali degli ultimi vent’anni, non troveremo un leader politico abile a dire con la sua naturalezza:
-Io premier? Sono pronto a metterci la faccia ma non dico “io o la morte”-

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