Archive for Marzo, 2018

Mar 29 2018

professione giornalista 29 03 2018

PROFESSIONE GIORNALISTA
Ore 14, il primo titolo del Corriere on line:
–Alessandro Fiori, trovato morto il 33enne cremonese scomparso in Turchia–
L’articolo è firmato dal nostro Gilberto Bazoli, a parziale consolazione d’aver dovuto scrivere su un fatto tanto brutto…….

Cremona 29 03 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Mar 29 2018

oggi a iori, domani a te 29 03 2018

OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Chi volesse, gratis, il libretto via mail, una settantina di cartelle, mi dia il suo indirizzo; i miei sono flcozzaglio@gmail.com cozzaglio.flaminio@alice.it
339 3599879 0372 431727 ———————————————
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.

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Mar 28 2018

la legge del più forte-ottocentotrentuno 28 03 2018

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – OTTOCENTOTRENTUNO
Dal sito dell’Associazione nazionale magistrati, Anm, la difesa del collega di Genova Enrico Zucca: anche il giudice gode del diritto di critica che la legge riconosce ai cittadini:
—Non diventi censura la pratica aperta dal Csm sul sostituto pg della Corte d’appello di Genova Enrico Zucca dopo le polemiche seguite alle parole del magistrato in riferimento ai fatti del G8. Lo chiede l’Anm. “Apprendiamo – spiega l’Associazione nazionale magistrati – che presso la Prima Commissione del Csm e’ stata aperta una pratica a seguito delle dichiarazioni rese in un pubblico dibattito dal collega Enrico Zucca. Pur nel rispetto delle prerogative dell’organo di autogoverno e al di la’ di ogni valutazione di merito nelle varie sedi, nel richiamare il perimetro di applicabilità dell’art. 2 della legge sulle guarentigie, chiediamo che tale ultimo strumento venga utilizzato nei limiti previsti dalla norma e che non si trasformi in un veicolo di censura del diritto di critica e della libera manifestazione del pensiero, con possibili conseguenze sull’esercizio della giurisdizione”. Si tratta, sottolinea l’Anm, di diritti “riconosciuti a tutti i cittadini e dunque anche ai magistrati, pur nei limiti del rispetto del codice etico, che richiama ad equilibrio e continenza, nel rispetto delle Istituzioni. Vigileremo costantemente affinché i predetti diritti vengano sempre garantiti”—
Su questa pessima storia ho scritto la settimana scorsa: la mia tesi su Genova 2001 è che la Polizia doveva evitare la scuola Diaz e Bolzaneto, ma se uno vuol commentare che successe quei giorni deve raccontare e dar un giudizio, oltre che sulla scuola Diaz e Bolzaneto, sulla città messa a soqquadro da bande di teppisti; qui sotto le parole del sostituto Procuratore Enrico Zucca; per un’informazione completa sfogliare internet, ma le cose non cambiano: il sostituto Zucca ha sentito parlare solo della scuola Diaz e di Bolzaneto, per il resto, pacifiche dimostrazioni, che dimostrano quanto sia facile, la verità è quella che descrivo io! arrivare alla sfera di cristallo dei processi Iori.
—-LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – OTTOCENTOVENTITRE Dal Secolo XIX, quotidiano di Genova e per diffusione uno dei primi d’Italia; protagonista e unico attore della pagina il Pm Enrico Zucca, che ricorda i massacri di Genova 2001, solo quelli a opera della Polizia, naturalmente; ammesso ce ne fosse il bisogno, una prova diretta in più dell’errore giudiziario, che arriva anche alla sfera di cristallo di Cremona e al miracolo che trasforma le pastiglie di Xanax in gocce….. —-Dopo quattordici anni, tre processi e le bordate della Corte europea dei Diritti dell’uomo , c’è un magistrato che sceglie di parlare alla città dove non s’era mai presentato in pubblico, ma soltanto centinaia di volte in aula. Sono le sei del pomeriggio nel salone del Minor Consiglio a Palazzo Ducale, e trecento persone ascoltano Enrico Zucca che parte dal massacro della scuola Diaz dopo il G8 di Genova 2001 per dire cose tanto semplici quanto devastanti. Con un paio di rasoiate pure al presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone. L’incontro va in scena nell’ambito del festival La Repubblica delle idee , e vi partecipano oltre al magistrato i giornalisti Marco Preve e Carlo Bonini.
|La reazione – Pansa attacca Zucca: «Valutare azioni disciplinari» |
La rimozione
«Le vicende di Genova – insiste Zucca – devono essere studiate e ripensate oggi perché ci insegnano che quando lo Stato si sente minacciato, i nostri diritti vengono messi in discussione e i cittadini rischiano di trasformarsi in nemici. Nel dibattito parlamentare sulla legge contro la tortura non si fa riferimento, mai, a quel che accadde qui. È il sintomo d’una rimozione, come d’altronde certifica la locuzione che sentiamo usare spesso: “Fatti del G8”, quasi fossero lontani».
Zucca, oggi sostituto procuratore generale nel capoluogo ligure, è stato il pubblico ministero che, insieme al collega Francesco Cardona Albini, ha indagato sul pestaggio compiuto dalla polizia alla scuola Diaz dopo il supervertice: notte del 22 luglio 2001, irruzione dei celerini nell’istituto di Albaro dove dormivano decine di noglobal, pestati a sangue e uno di loro finì in coma.
«Ignorate le diagnosi»
Le prove furono taroccate e con sentenza definitiva sono stati condannati alcuni fra i principali dirigenti della sicurezza italiana, che avevano nel frattempo inanellato carriere supersoniche nonostante la mattanza. E il pm non si risparmia: «La Diaz porta alla luce problemi endemici: allo stato attuale la polizia rifiuta di leggere se stessa, e a questo punto è difficile non si ripetano più quegli errori. È come se le diagnosi dei medici fossero state perennemente ignorate». Eppure. «La Corte europea dei diritti dell’uomo, che recentemente ha condannato l’Italia poiché priva d’una legge contro la tortura, dice che i picchiatori furono impunemente coperti e soprattutto che la polizia italiana ha altrettanto impunemente rifiutato di collaborare».
Nomi e cognomi
Di più: «Attenzione poiché non si tratta d’un corpo astratto, ma con dei dirigenti: Gianni De Gennaro prima, poi Antonio Manganelli, quindi i suoi successori. Sono loro che hanno, lo dico ancora, impunemente, violato il dovere di sospendere e rimuovere i funzionari condannati. Mentre hanno dimostrato che si può silurare un agente da un giorno all’altro, per una banale frase scritta su Facebook (è successo con Fabio Tortosa, che nelle scorse settimane aveva esaltato il blitz sui social network, ndr)». Ce n’è pure per i giornali, sebbene non per tutti: «In molti hanno continuato a scrivere agiografie sui poliziotti imputati. Nei giorni precedenti la sentenza di Cassazione sui dirigenti s’invocava la ragion di Stato: quello che dovrebbe essere un cane da guardia, la stampa, si è trasformato a tratti in un cagnolino da passeggio». La magistratura: «Non ha mai levato un grido vero che difendesse le indagini, una parte di essa è stata a tratti contigua e collaterale». La domanda, non solo provocatoria: «Noi vogliamo una polizia che fa il braccio armato del governo di turno, o che appartiene ai cittadini?». Il tema successivo è forse il più cruciale: «È emersa non solo la capacità di usare una forza sproporzionata, ma la falsificazione delle prove finalizzate ad arresti che si ritengono giusti e doverosi in nome d’una malsana, appunto, ragion di Stato».
«Tutti glissano su Genova»
Insiste, Zucca: «L’unico modo corretto per definire quell’aggiustamento sistematico è corruzione per nobile causa, nobile nella testa di chi la commette. Ma si tratta pur sempre di corruzione, di perversione istituzionale per trarne giovamento in termini di carriera». Sul numero uno dell’anticorruzione Cantone, che si era detto «indignato» all’indomani del pronunciamento europeo laddove stigmatizzava comportamenti patologici della polizia italiana, è tranchant: «Non siamo messi bene, se una figura del genere non capisce che dopo il G8 ci fu proprio una forma di corruzione».
L’ultimo affondo è di nuovo sul tema più attuale, la legge contro la tortura: «Durante la discussione hanno tirato in ballo Beccaria e il ‘700, Abu Ghraib e i soprusi americani in Iraq, ma guai a parlare di Genova. Per com’è stata concepita, non punirebbe comportamenti come quelli della Diaz. E mi chiedo: cosa c’è dietro?».
Cremona 20 03 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Mar 28 2018

la quintessenza della cremonesità – cinquecentocinque 28 03 2018

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – CINQUECENTOCINQUE
Ma le assemblee sul caso Apa lanciate dalla Libera per il 23 a Cremona, il 26 a Crema, si sono poi realmente fatte, nel senso: almeno due tre allevatori si presentarono, da che la Provincia fin che c’è non ne ha ancora dato il resoconto?
In teoria sì, se la lettera di protesta fu, liberamente! firmata da 300 allevatori, indirizzati da cicciobello.
Mentre i giovani agricoltori Coldiretti, imperterriti, alle chiacchiere preferiscono la terra e i tanti modi, a volte dimenticati, di usarla:
–L’Azienda agricola di Andrea Deidda, finalista di Oscar Green 2017 nella categoria “Impresa 2.Terra”, e l’università di Cagliari ne rivalutano caratteristiche e proprietà. Ricco di antiossidanti, l’olio di Lentisco ha benefici immediati sulla salute. Utilizzato nel cavo orale, combatte carie, afte e piorree. L’olio con le sue proprietà balsamiche è impiegato nei centri benessere per le sue capacità tonificanti. Trasformato in saponetta naturale, è la soluzione per chi ha reazioni indesiderate alle componenti chimiche dei saponi comuni. Ha effetti emollienti, emostatici, antisettici e astringenti. In cucina, invece, è ottimo per insaporire, dal gusto selvatico, utilizzato sia con il pesce che con la carne: intenso, aromatico e pizzicante–
In assenza di novità sulla Fiera maggiore, in questi giorni si lotta corpo a corpo, a coltellate sempre più fiacche, parte FierAgrumello; ecco il finale della presentazione che ne fa www.cremonaoggi.it:
–Da martedì 3 aprile si aprono i consueti convegni (tutti in Sala Conferenze di Cascina Castello, in via Roma), con approfondimenti su tematiche agricole, alla presenza di personalità e relatori di spicco del settore. Ad aprire il trittico di convegni, la Libera Associazione Agricoltori Cremonesi e Anga Cremona–
Il 5 aprile il convegno è invece organizzato dai Coldiretti, tema:
–Il futuro dell’agricoltura passa dalla Pac ma guarda alle filiere–
Cremona, grandi cose; da www.cremonaoggi.it:
–La Lega, forte del 25,61% conquistato in città alle regionali, ora punta all’individuazione di un proprio candidato per le amministrative dell’anno prossimo. Dopo il successo, per molti versi inaspettato, del 4 marzo, la sede della segreteria cittadina in via Araldi Erizzo è tornata ad animarsi, come conferma il segretario Pietro Burgazzi: “Per la prima volta la Lega è primo partito a Cremona, ora stiamo iniziando i lavori per le prossime amministrative”. Nomi non ne vengono fatti, ma Burgazzi in più occasioni ha ricordato che persone capaci da proporre alla guida della città non mancano, senza andare a prestito dai possibili alleati del centrodestra–
A Cremona ci sono anche le piccole; sempre da www.cremonaoggi.it:
–Nella giornata odierna i tecnici di Citelum hanno provveduto alla sostituzione della centralina semaforica posta all’incrocio tra le vie Castelleone e Sant’Ambrogio distrutta nei giorni scorsi a causa di un incidente stradale. I tecnici stanno ora procedendo con la verifica dei cavi e delle connessioni. A seguire gli addetti di Distribuzione Elettrica Cremona dovranno intervenire per completare gli allacci e verificare la necessità di una eventuale sostituzione del contatore e in modo che il semaforo sia completamente ripristinato nel minor tempo possibile–
Ricordarsi di aiutare Citelum, sempre: da soli non ce la fanno, mai!

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Mar 28 2018

il principato di castelverde 28 03 2018

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IL PRINCIPATO DI CASTELVERDE
Il sindaco Locci Graziella spiega le dimissioni dell’assessore Giada Bruschi alla Provincia fin che c’è di oggi:
–Evidentemente tutti desideravano un protagonismo che non gli è stato dato perché la grossa difficoltà del mio mandato è stata quella di far capire a persone politicamente forti che il sindaco sono io e ragiono con la mia testa. Forse qualcuno pensava che sarei stata un sindaco fragile e incline ai compromessi, ma non è così visto che ho un’etica che mi obbliga a far prevalere sempre il bene comune su qualsiasi interesse personale–
Più chiara di così! Un vero sindaco fa a meno non dico della Giunta, ma di qualsiasi maggioranza, da che è in grado di ragionare con la sua testa; come possa arrivare al bene comune senza nemmeno ascoltare i suoi assessori, inutili, lo spiegherà nella prossima intervista alla Provincia fin che c’è…….

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Mar 28 2018

sempre agli estremi 28 03 2018

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SEMPRE AGLI ESTREMI Ne scrivono solo, tra i maggiori, Stampa e Fatto Quotidiano, per cui mantengo la speranza si sbaglino. Non fosse così, ci sono Palazzi tanto generosi da passare ai giornali amici verbali segretati, altri a mettere lucchetti dove la legge non lo prevede. Questa è la versione del Fatto: —Ha rivelato l’esistenza di un dossier in cui un magistrato accuserebbe un collega di aver “nascosto” un fascicolo di un’inchiesta. Ha raccontato dei veleni che circolano nei corridoi del palazzo di giustizia. La procura di Tempio Pausania ha mandato i carabinieri al giornale per portarle via cellulare e computer.Tiziana Simula, cronista de La Nuova Sardegna, è stata sottoposta a perquisizione all’interno della redazione olbiese del quotidiano. Su mandato dei magistrati, gli uomini dell’Arma hanno portato via oggetti e documenti ritenuti utili all’indagine, mettendo sottosopra anche la sua postazione di lavoro. A quanto risulta, il motivo della perquisizione sarebbe riconducibile ad alcuni articoli pubblicati di recente dal quotidiano e relativi ai “veleni” che stanno ammorbando il palazzo di giustizia di Tempio, sconquassato da una bufera giudiziaria su iniziativa della Procura di Roma: dall’arresto del giudice Vincenzo Cristiano alla maxi inchiesta sulle aste pilotate, con sei magistrati indagati, sino all’esposto trasmesso qualche giorno fa dai magistrati sardi ai colleghi di Perugia.
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Mar 28 2018

l’eterno riposo 28 03 2018

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L’ETERNO RIPOSO
dona loro Signore, e risplenda ad essi quella luce perpetua, che manda il Triplete dalla bacheca dell’Inter. E mettano il cuore in pace: non è roba per loro. Così sia!

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Mar 28 2018

è giovane, impara in fretta 28 03 2018

E’ GIOVANE, IMPARA IN FRETTA,
e non è vero, se Repubblica scrive esatto, che il Di Maio Luigi non abbia finito gli studi: ha studiato, eccome, ciò che gli conveniva!
—Giulio Andreotti l’aveva chiamata la politica dei “due forni”. Ossia la possibilità per la Dc di rivolgersi a sinistra verso i socialisti o a destra verso i liberali, e in casi estremi ai missini. Uno schema che sta tornando di moda. E che viene adesso interpretato dal Movimento 5Stelle. Luigi Di Maio, infatti, sul tavolo delle trattative vuole giocarsi anche questa carta.

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Mar 28 2018

oggi a iori, domani a te 28 03 2018

OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Chi volesse, gratis, il libretto via mail, una settantina di cartelle, mi dia il suo indirizzo; i miei sono flcozzaglio@gmail.com cozzaglio.flaminio@alice.it
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Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.

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Mar 27 2018

la legge del più forte-ottocentotrenta 27 03 2018

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – OTTOCENTOTRENTA Perché questo pezzo dal Dubbio on line? Per la sua straordinaria somiglianza al caso Iori; qui Sansonetti chiede: i senatori han lasciato marcire in carcere un collega, venti mesi, non un paio d’ore, che oggi la Cassazione ordina di liberare perché mancano prove; anche i media han taciuto; io ho scritto tante volte: le sfere di cristallo che ho visto in Aula e letto negli atti le han viste tutti i presenti, oltre a me…….. —-Antonio Caridi è stato scarcerato. Il tribunale della libertà ha accertato che non è né il capo della mafia, né uno dei capi ( come era stato ipotizzato al momento della prima richiesta di arresto) e neppure un docile strumento della cosiddetta “Cupola grigia” ( come fu ipotizzato in un secondo tempo, visto che l’ipotesi che fosse il boss dei boss appariva un po’ comica). Il tribunale della libertà ha preso questa decisione dopo che la Cassazione, per ben due volte di seguito, gli aveva fatto notare che, lette e rilette le carte, non era saltato fuori neppure un indizio piccolo piccolo che suffragasse l’ipotesi di Caridi mafioso. Avendo accettato l’ipotesi della Cassazione che l’accusa non reggeva, il tribunale ha deciso di scarcerare Caridi e di accontentarsi di un’accusa più modesta: concorso esterno. Come sta la coscienza di quei senatori che hanno fatto arrestare Caridi? Diciamo che il capo della mafia comunque non faceva parte della mafia… E così ha potuto scarcerarlo. E scarcerandolo ha ammesso che Antonio Caridi, senatore della Repubblica fino a una settimana fa ( e ora non più perché la sua condizione di detenuto gli ha impedito, di fatto, di presentarsi a nuove elezioni) è stato tenuto in prigione ingiustamente per venti mesi. Se adesso parlo di sopruso, di grandissima ingiustizia, di persecuzione, qualcuno mi dirà che cerco sempre lo spunto polemico? E cioè mi farà capire che in fondo tenere in prigione un senatore per venti mesi, senza avere un indizio in mano, sulla base di una accusa palesemente cervellotica ( come questo giornale, solo soletto, sostiene esattamente da 20 mesi) non è una cosa scandalosa, fa parte della routine di una giustizia perfettibile ma comunque funzionante? Penso che qualcuno me lo dirà. E mi dirà che se Caridi non è più accusato di associazione mafiosa, comunque è accusato di concorso esterno, che è un reato grave. Già, infatti questa sentenza del tribunale della libertà – che giunge con un ritardo mostruoso e in nessun modo giustificabile visto che circa un anno fa la Cassazione dichiarò incomprensibile l’arresto di Caridi – sembra piuttosto ipocrita. Di fronte all’evidenza dei fatti, messa sul tavolo dalla Corte di Cassazione ( e cioè l’assenza di indizi di colpevolezza) il tribunale della libertà, per non sbugiardare in modo clamoroso la Procura, ha deciso di derubricare l’accusa. Come dire: vabbé, non ci sono indizi di nessun tipo sui rapporti di Caridi con la “Cupola”, né su iniziative parlamentari che lui ha preso a favore della “Cupola”, né su favori che le ha fatto, né tantomeno su favori che ha ricevuto, e quindi, evidentemente non è mafioso; però, almeno un po’ di concorso esterno può restare in piedi… Sarebbe come se di fronte all’evidenza che il tal dei tali non ha commesso un omicidio, si dicesse: beh, però almeno lo avrà ferito… Lasciamo stare questo capitolo, sul quale la Cassazione dovrà pronunciarsi per la terza volta ( poi dicono che la macchina della giustizia si intasa…). Restiamo ai fatti di oggi. Possiamo tranquillamente affermare tre cose. La prima è che la Procura ha fatto arrestare una persona senza indizi. E che questa persona era un senatore. E che è abbastanza probabile che la Procura lo abbia fatto arrestare proprio perché era un senatore. La seconda è che il Senato della Repubblica, di fronte a una richiesta di arresto senza indizi, non si è domandato il perché ma ha piegato la testa dinnanzi al volere dei giudici. Su che base la maggioranza dei senatori ha deciso che c’erano indizi sufficienti per dare il via libero alla carcerazione del loro collega? C’è uno solo dei senatori che 20 mesi fa votarono per l’arresto e sostennero che gli indizi erano sufficienti, che oggi saprebbe elencarmi quali erano questi indizi sufficienti? Cosa provano ora i senatori che mandano in carcere il senatore Caridi, e provocarono i venti mesi di detenzione, cosa provano di fronte alla notizia che fu un errore? La terza cosa chiarissima è che i giornali e le Tv e i talk show e la rete e tutto quanto vi piace definire con il termine “informazione”, tutto questo “circo” è del tutto inutile quando si parla di giustizia. Perché quando si parla di giustizia i giornali dicono una sola cosa: evviva il Pm. Non c’è stato un giornale ( salvo il nostro) che in questi mesi si sia occupato del caso- Caridi, non c’è stato un singolo giornale o una singola Tv che abbia sollevato il problema della assenza di indizi contro di lui e della follia della concessione, da parte del senato, del mandato di arresto. Qualcuno sarà chiamato a rispondere di questo atteggiamento arrogante e immorale? Da parte dell’informazione, da parte di moltissimi senatori, da parte di alcuni magistrati? Beh, di tutte le domande che ho posto, quest’ultima è l’unica alla quale ho una risposta sicura: no, nessuno.
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