Archive for Novembre, 2015

Nov 28 2015

j’accuse-seicentosettantasette 28 11 2015

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J’ACCUSE – SEICENTOSETTANTASETTE
La Cassazione esamina prevalentemente la correttezza formale della sentenza appellata; i due processi prima hanno deciso sul merito. Però siamo in Italia in ogni aspetto della nostra vita, per cui il 606cpp lettera/e allarga:
“il ricorso può essere proposto per mancanza, contraddittorietà o manifesta illogicità della motivazione, quando il vizio risulta dal testo del provvedimento impugnato ovvero da altri atti del processo specificamente indicati nei motivi di gravame.”
E la motivazione Fischetti/Vacchiano è un generoso mare magnum di quanto sopra; ieri ho appena scritto della pastiglia di Xanax trovata sotto il corpo di Livia, che i due stessi sopra confermano distrutta, ma perché la Polizia Scientifica l’ha mal conservata trasportandola da Crema a Milano; posso immaginare le risa dei cassazionisti, specie se qualcuno li informa, risulta dai verbali di udienza, che interrogato dal Pm in proposito, l’ispettore s’è fatto vanto che a Crema curano i reperti come neanche a Roma o Milano, e nessuno, né Corte né Pm né Parti civili, s’è permesso di contestarlo; non solo, l’intero corpo di Polizia che ha eseguito le indagini ha ricevuto un premio per il “successo”; capisco che il parere di un giudice sovrasti un’intera Questura, ma la pastiglia di Xanax è tanto dura che Iori in un primo tempo fu accusato dell’acquisto di un mortaio per sminuzzarla!
E siccome la grande madre di tutte le “prove” è l’ordinanza del dottor Gip, che condensa le ricerche dei colleghi della Procura, basta partire da lì per cogliere tutte le contraddittorietà&illogicità della motivazione di appello. Basta, ma se i cassazionisti decidono di fare i giudici, e trasportare nella realtà ciò che i colleghi di merito hanno messo sulla carta.
E se leggono che il vicino di casa Fiameni, al piano di sopra, stanza sghemba non in colonna, in mezzo alla puzza del gas delle bombole, ha distinto quella di plastica di due sacchetti della pattumiera, si interrogheranno: sogniamo o siam desti?
E se leggono che Claudia Ornesi non s’è accorta, quasi a digiuno, di mandar giù tanto Xanax da intossicarsi in modo acuto, lo dice l’autopsia, mentre quattro giorni prima ha distinto nell’insalata di riso poche gocce di Valium, che penseranno dei loro colleghi di “merito” che ci han creduto?
E se leggono che “l’assassino” Iori per uccidere doveva necessariamente aver le chiavi di casa di Claudia, e i giudici di merito han raggiunto la certezza perché impossibile non le avesse, magari concludono: fosse così, a che servono codici e processi?
E se arrivano al movente, che in realtà dovrebbe essere il primo passo nelle indagini, e leggono, lasciamo perdere come sia cambiato secondo esigenze processuali, quello finale di Fischetti&Vacchiano, magari si fanno la domanda: perché nessuno ha pensato di sottoporre Maurizio Iori a visita psichiatrica?
Capisco, il mio è il mondo dei sogni, perché poggia sulla legge scritta e applicata, ma in Cassazione non sognano mai? O, se comunque stanno sempre coi piedi per terra e si dicono, in gruppo, comma virgola aggettivo sono i nostri datori di lavoro, si chiederanno mai su che tipo di “omicidio” comma virgola aggettivo si appoggiano?

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Nov 28 2015

osservazioni di un associato-trecentocinquantaquattro 28 11 2015

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – TRECENTOCINQUANTAQUATTRO C’è gente nata con la camicia: don Ernesto celestino Folli, del casato de’ Folli eccetera, il 26 gennaio 2016 ha un incontro a Roma con la fata! ma dovessero risultarne spese impreviste, le divide fraternamente, Pivantonio è abituato alle divisioni fraterne, col suo vice di avventure di un tempo!
Le divisioni fraterne, in Confagricoltura, si rincorrono: a Brescia, quella che un tempo fu la prima sede d’Italia, stanno per formarsene due, ovviamente più piccole e ringhianti l’una contro l’altra; ovviamente ringhiando grazie all’intervento fattivo di Guidimario il Banchiere, specialista in divisioni; lui che è dottore, e sa un po’ di latinorum, modifica il “divide et impera” in: dividiamoci per prenderlo meglio in quel posto!
Chi non divide, anzi attrae! è capitan Voltini, che anche ieri al Ponchielli ha passato in rivista i suoi berretti gialli; e ciò che deve colpire l’osservatore attento alle faccende di Cremona non è tanto il migliaio di agricoltori fedelissimi, ma il parterre di notabili della politica ordinatamente schierati in prima fila, solo per farsi vedere dal nuovo leader cittadino!
E che fa la Provincia fin che c’è, e stavolta nessuno dia la colpa a Zanolli, che si limita a obbedire: mentre ieri, in diretta, gli altri on line descrivevano il trionfo, l’on line della Provincia fin che c’è in oscuramento completo; il ministro dell’Agricoltura Martina è come non fosse venuto; stamattina, in carta, il minimo dei minimi in cronaca. Salini, Pizzetti, Malvezzi, Lena eccetera è come non fossero venuti.
Capitan Voltini, che le cose le capisce al volo, è stato fin feroce: se ci ignorano, ci aiutano! E s’è sgurato un po’ i denti raccontando del Consorzio agrario…..
L’Agricoltura italiana, s’è avuta ieri la conferma, oggi è Coldiretti; per Lactalis, magari, esiste anche Confagricoltura. E torniamo al nostro Boselli Antonio, che incapace di domare i guai di casa sua, bastano e avanzano le contese giudiziarie solo per il gusto di far dispetti ai “nemici”, incredibile quella col fornitore di computer, tanto per farsi conoscere anche a Palazzo di Giustizia, è prodigo di consigli in casa degli altri: il Consorzio Agrario dev’essere diretto dalla minoranza!
“Dubbi e perplessità che dovrebbero essere fugati nell’ambito del consiglio, prima di ogni atto concreto. Quindi il voto contrario al mandato al presidente non deve essere visto come un diniego assoluto, ma è prima di tutto relativo al metodo di ‘governance’ fin qui adottato eccetera. Più precisamente, fornire un mandato vuol dire approfondire il tema e poi tornare in consiglio con tutte le risposte del caso, affinché lo stesso possa deliberare con la piena consapevolezza delle decisioni che si prendono e delle relative conseguenze. Un buon metodo di lavoro porta alla fine ad avere anche risposte condivise sul merito.”
Chi s’è occupato da vicino delle faccende del Consorzio Agrario, presidenza Folli, sa che nemmeno i consiglieri riuscirono a vedere la lista sconti ai soci; non parlo dello sconto a Mario Rossi o a Giuseppe Bianchi, parlo di un prospetto generale, a tot quantità merce pagata a tot giorni eccetera; la lista macchine in prova per uno o due anni poi, è ormai una barzelletta……………

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Nov 28 2015

laicità, quante balle si raccontano in tuo nome! 28 11 2015

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LAICITA’, QUANTE BALLE SI RACCONTANO IN TUO NOME! Concerto di Natale rinviato e crocifisso «rimosso» in nome «della laicità». Succede in una scuola di Rozzano, nel Milanese. L’episodio, destinato a suscitare polemiche, segue quello avvenuto in un istituto del Bergamasco. All’Istituto comprensivo Garofani hanno deciso di applicare una linea rigorosamente improntata alla laicità in occasione dei festeggiamenti natalizi. Una linea contestata da un gruppo di genitori, che sta preparando una lettera di protesta contro la scelta del dirigente scolastico reggente Marco Parma (già candidato sindaco per la lista civica “Aria pulita” e per il M5S a Rozzano).———— E’ la Stampa on line. La laicità, in Italia, è come la scoperta dell’America: gli osservanti, nonostante la Costituzione sia in vigore dal primo gennaio 1948, si son accorti di essa solo perché i mussulmani son diventati troppi. E pericolosi. Se non fai quel che vogliono loro….
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Nov 28 2015

il barzellettiere 28 11 2015

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IL BARZELLETTIERE
Dalla Stampa on line: —Marco Travaglio non chiederebbe scusa a Oriana Fallaci per le accusa di islamofobia dopo gli attentati dell’11 settembre. «No. Era una grandissima scrittrice, ma non era una grande giornalista perché aveva un rapporto con la verità piuttosto soggettivo. Non c’era un intervistato che si riconoscesse nelle interviste perché lei intervistava sempre se stessa» ha spiegato il direttore del Fatto Quotidiano durante la trasmissione Otto e mezzo su La7.— “Aveva un rapporto con la verità piuttosto soggettivo”; garantisce Travaglio Marco!
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Nov 28 2015

paralleli stimolanti 28 11 2015

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PARALLELI STIMOLANTI
Francesco Sicignano, il pensionato di Vaprio d’Adda che un mese fa uccise un ladro che di notte era entrato in casa sua, candidato per Forza Italia alle prossime comunali, non al suo paesino, nientepopodimeno: per Milano!
A spanne, come a sinistra, quando candidano uno per il merito di prenderlo, ufficialmente, nel culo!

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Nov 28 2015

economia davvero nuova 28 11 2015

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ECONOMIA DAVVERO NUOVA
Un pezzo molto interessante di www.cremonaoggi.it; magari l’alleanza banca/impresa diventasse una “moda”!
–E’ una vera e propria trasformazione per vincere la crisi di mercato di questi tempi quella in atto presso lo storico Salumificio Gandolfi Enea di Motta Baluffi, sorto negli anni ’70 nel piccolo comune casalasco e divenuto presto punto di riferimento per l’economia e l’industria di trasformazione delle materie prime locali. Per vincere il momento difficile con la produzione mai così bassa, ecco l’accordo tra la stessa azienda di Motta Baluffi e la Cassa Padana che ha inventato una nuova formula, quella di Casa delle Imprese, con sede a Leno, nel bresciano, e nata a primavera 2014 da un concetto diverso, basato stavolta su fiducia e condivisione. Di fatto Cassa Padana entra a fare parte del capitale del salumificio Gandolfi Enea srl e in questo modo garantisce liquidità fresca per rilanciare un marchio storico e per preservare le tipicità valoriali del territorio casalasco e cremonese, senza dimenticare naturalmente le risorse umane.–
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Nov 28 2015

il sorpasso 28 11 2015

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IL SORPASSO
Analisi molto profonda, secondo me, di Federico Centenari su www.artventuno.it:
–Ecco perché il convegno di oggi al Ponchielli, di innegabile impatto mediatico, appare come il suggello a quella politica del sorpasso che Voltini persegue.
C’è un cambio di passo in atto nell’economia cremonese, questo è certo. Vecchie dinamiche sono entrate in crisi e spinte nuove scalciano in pancia all’agricoltura locale. Nessuno può sapere se e quali benefici la città potrà trarre da questa messa in discussione dello status quo.–
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Nov 28 2015

tenerezza 28 11 2015

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TENEREZZA Giusto o sbagliato che sia, è il sentimento che provo verso Gianluca Galimberti. Che però non mi toglie lucidità; come si fa a spedire un messaggio del genere ai cittadini? —La recente decisione di NTV di collegare con un servizio di autobus Cremona alla stazione alta velocità di Reggio Emilia, è uno di quei segnali positivi che cominciano a concretizzare la linea di mandato della giunta Galimberti “Una città ben collegata con altre città e che si muove con faciltà” (http://gianlucagalimberti.it/linee-di-mandato/una-citta-ben-collegata-con-altre-citta-e-che-si-muove-con-facilita/) e non può che essere accolta con grande entusiasmo.—
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Nov 28 2015

ce ne fossero 28 11 2015

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CE NE FOSSERO
di Mauro Bianchessi in Libera, pronti a battersi per le loro idee, opinabili come tutte, come le mie; il silenzio, l’ignavia, mai hanno prodotto qualcosa di buono.
—Ciao Flaminio, va bene tutto, la difesa del Made in Italy, etichettare e informare, ma se lo hai capito tu, perché loro, Coldiretti Confagricoltura e compagnia briscola, fanno finta di niente? Mi spiego meglio: durante i presidi e in ogni manifestazione o comunicato, tutti a dire che fare latte in Italia costa più di 40 cent di euro. Poi gli stessi vanno a Roma dal ministro a firmare un prezzo per 3 mesi di 36 cent più 1 di carità da parte della UE che sommati fanno 37 comunque al di sotto dei costi di produzione e tutti a cantare vittoria! Ora delle due una: o i costi di produzione sbandierati non sono reali oppure si continuerà a perdere soldi seppure meno di prima. Io non capisco cosa ci sia di buono in quell’accordo; io 36 cent li prendevo già e ci sono le aziende che vendono a Granarolo che ne prendono anche di più. Tra tre mesi poi quando la carità della UE non ci sarà più che si fa? Il nord Europa sta letteralmente annegando nel latte (vedasi il prezzo del latte spot in Olanda). Bisogna assolutamente togliere latte dal mercato, solo così si può fare in modo che il prezzo del latte possa tornare a salire. Non esiste qualcuno che voglia dire agli allevatori in tutta Europa che è arrivato il momento di diminuire la produzione totale di latte mandando al macello un po’ di vacche, tante vacche, altrimenti il trend ribassista del prezzo del latte non si fermerà! Oggi al convegno della Coldiretti hai per caso sentito qualcuno avanzare una proposta del genere? Saluti, Mauro Bianchessi—

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Nov 28 2015

dire e fare 28 11 2015

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DIRE E FARE
Enorme è in città lo sdegno per l’imposizione agli industriali di Cremona, che si sono piegati: ritirate la candidatura di Maurizio Ferraroni alla presidenza della Fiera, deve essere riconfermato il nostro amico Pivantonio, sennò il gruppo Arvedi esce dall’Associazione. Ma una piccola e significativa risposta c’è, per noi sdegnati: quando incontriamo per strada Arvedi Giovanni e Caldonazzo Mario, cambiamo vistosamente marciapiede; quando organizzano la loro cultura al Museo del Violino, evitiamo di farci vedere: la loro cultura di vita ci fa schifo!

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