Flaminio Cozzaglio

RICEVO DAL PARTITO DEMOCRATICO DI CREMONA, E VOLENTIERI PUBBLICO

 
dichiarazione di Magnoli e Burgazzi
 
Quello che sta a cuore oggi agli elettori, agli iscritti e ai militanti del Partito Democratico è che la politica si occupi di dare risposte e soluzioni alla crisi gravissima che colpisce le famiglie cremonesi. A questo proposito il Pd non ha mai smesso il suo ruolo di proposta e stimolo nei confronti della maggioranza e della società per affrontare una crisi che ormai colpisce nel vivo il tessuto economico e sociale cremonese.
Le polemiche del mese di agosto saranno affrontate nei luoghi propri del partito: questi sono i vari livelli di coinvolgimento di iscritti e dirigenti. In quella sede, e non attraverso uscite sui giornali pur legittime, verranno effettuate le valutazioni del caso sui temi posti anche nelle sedi non appropriate. Resta ferma, al fine di sgombrare il campo per l’ennesima (e ultima) volta, la linea del Partito, che è di alternativa al governo del centro destra in città. Una linea su cui è stata chiesta la fiducia ai cittadini e sulla quale è stato costruito il consenso anche rispetto ad ogni singolo elettore. La grave crisi della giunta Perri, al capolinea politico dopo un breve tratto di strada, non coinvolge assolutamente il progetto del centro sinistra cremonese, che è alternativo, chiaro e distinto rispetto a questa amministrazione. Il patto con gli elettori è l’unica cosa sacra che esiste in democrazia.
Titta Magnoli
Segretario Provinciale Pd Cremona
Daniele Burgazzi
Segretario Cittadino Pd Cremona

Cremona 25 08 2011

I MESSIA

Luca Cordero di Montezemolo, con distacco nobiliare, sta pensando alla discesa (ripeto, è nobile) in politica: esordirà tra un anno e mezzo, sperando siano finite le tribolazioni peggiori, intanto suggerisce una leggera patrimoniale sui veri ricchi, quelli che superano i 10 milioni, lo 0,5% del capitale. Per regolare la folla ansiosa di iscriversi al nuovo partito, si è posto alla biglietteria Massimo Cacciari, il Trissotin dei nostri tempi.
Elkann e ancor più Marchionne fanno un tifo indiavolato perché il progetto abbia un esito felice, e soprattutto, duraturo.

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MODA IMPERANTE

La moda non riguarda solo i vestiti o l’auto, e la si può definire anche una scappatoia per non pensare, tanto l’ha già fatto un altro. Così continuo a ripetere sul nuovo sport, la caccia all’evasore, che naturalmente non è regolato sugli schemi del diritto, chi accusa prova, ma al contrario: cittadini a reddito fisso, non facciamoci incantare dai grilli parlanti. Non basta applaudire chi ci assicura che farà pagare le tasse agli evasori: ci spieghi anche come controllerà che non aumentino a noi, per pagare le tasse, gli onorari delle loro prestazioni.
Per chiudere, da Cronaca del 24, una battuta fulminante dell’assessore Roberto Nolli: “siamo un Paese anomalo. Un Paese in cui, del resto, si prendono lezioni da Giuliano Amato sul debito pubblico. Capite? proprio da uno che il debito l’ha creato.”
E aggiungo io: per giunta le impartisce dal Sole24Ore, il giornale della Confindustria!

Cremona 24 08 2011 www.flaminiocozzaglio.info

IL SAPIENTISSIMO : I FATTI SEPARATI DALLE OPINIONI

“La disavventura giudiziaria di Dominique Strauss Kahn, il banchiere snob dagli impulsi erotici non controllabili (i suoi antenati di Neanderthal vestivano peggio, ma erano più evoluti) è terminata nel pieno rispetto del pronostico. Con i soldi della moglie (sufficientemente viziata e antipatica per essere affascinata da un maschio simile) l’imputato ha foraggiato avvocati formidabili e indagini spregiudicate, così da riuscire nell’impresa di trasformare la cameriera vittima in un’approfittatrice e ottenere un verdetto di archiviazione.”
In poche righe Massimo Gramellini, bomber da prima pagina della Stampa, il giornale della Fiat, ha esemplificato con rara perizia sé e i giornalisti del suo taglio: datemi il vostro parere, cari lettori.
Prima di tutto sulla “disavventura giudiziaria” Gramellini ha esattamente le nostre fonti d’informazione, cioè i giornali, non risulta abbia seguito in loco indagini etc etc, di conseguenza, si fosse limitato davvero a fare ciò che spaccia a noi lettori, resoconto fedele di ciò che ha visto, avrebbe concluso: brutta faccenda, violento o imbrogliona?
Quanto al resto, ne misuriamo lo stile, gli antenati di Nean…etc sono anche i nostri, suoi compresi, sul pronostico, se è tanto bravo, ci dia qualche numero per il Superenalotto, la moglie sarà antipatica e viziata ma Dio solo ci può spiegare come lo sappia Gramellini, e magari oltre al maschio le sarà piaciuto l’uomo, gli avvocati se sono i suoi (di Gramellini) li paga, gli altri li foraggiano e un vero democratico dovrebbe prenderli scarsi, non formidabili, ma le indagini che a lui sembrano tanto spregiudicate (le avrà seguite passo su passo) si saranno svolte secondo il filo strutturale degli Usa, dove Accusa e Difesa hanno gli stessi diritti.
Di conseguenza DSC non ha trasformato né ottenuto nulla di strano: asetticamente, cinicamente se preferiamo, negli Usa è pacifico, o il Pubblico ministero si ritiene in grado di dimostrare in giudizio etc etc, o rinuncia al processo, per motivi di diritto e rispetto della Giurisdizione in Italia incomprensibili.
Se leggete il resto della gramellata avrete, forte, la tentazione di sgridarmi: ma non ti accorgi che Domenico Straussi Cani (così il finissimo G italianizza il nome del francese) è solo uno dei tanti strumenti per bastonare B?
Forse avete ragione. Ecco le conclusioni:
“Cosa sarebbe successo in Italia a un suo ipotetico avatar? Esattamente l’opposto. Intanto si sarebbe cementificato alla poltrona: per spirito di servizio….per senso di responsabilità…. perché me lo chiede l’Europa. Poi avrebbe gridato al complotto dei Poteri Forti contro di lui, si sarebbe presentato alle elezioni e le avrebbe pure vinte (perché noi che lo votiamo siamo fessi o corrotti, n.d.r.), bla bla bla. In compenso, invece che tre mesi il processo per stupro sarebbe andato avanti vent’anni (com’è noto, prima dell’arrivo di B i processi anche da noi si chiudevano in due minuti, n.d.r.) e avremmo visto l’imputato raggiungere la pace dei sensi in Tribunale.”
Passata la paura per il “contributo di solidarietà”, il nostro valoroso democratico riprende i consueti percorsi.

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HA PERSO LA PAROLA

Il compagno Pizzetti mi dà qualche preoccupazione. Son già diversi giorni che ho spedito a Napolitano, Fini, Lupi, Bindi, Bersani etc, i post che ho pubblicato sui suoi miseri guadagni di parlamentare, sui cretini e bulli di periferia che lo perseguitano, etc etc, con la descrizione delle sue qualità, così come si percepiscono in provincia, più un sommario conteggio dei sudati risparmi: eppure non è ancora arrivata una sua pubblica, precisa, feroce smentita.

Cremona 25 08 2011 www.flaminiocozzaglio.info

EQUIVALENZA
“Non è in discussione l’esercizio dei diritti costituzionalmente garantiti, per sgombrare tuttavia il campo da dubbi e legittimi interrogativi è necessario fare chiarezza sul comportamento degli agenti durante la rissa poiché , seppur in borghese e al di fuori del servizio, essi restano comunque pubblici ufficiali e come tali tenuti a comportamenti nella vita sociale coerenti con il loro ruolo.”
E’ il succo dell’interrogazione che i neodemocratici Abbate e Corradi fanno all’assessore Alessandro Zagni in merito, udite udite, “agli scontri intercorsi tra militanti della Lega e frequentanti il collettivo Kavarna.” Condita della consueta, gesuitica ipocrisia, che fa riconoscere immediatamente le stigmate del partito, anche dopo il cambio di 27 (ventisette) sigle.
Loro, democratici, non discutono l’esercizio dei diritti etc etc, che però va visto nelle condizioni in cui etc etc. In parole povere: se giusto nell’estate di tre anni fa il big Pizzetti tenta il golpe contro Corada facendo scendere in campo il giudice Beluzzi che, ben guardandosi dal mettersi in aspettativa, per un mese contratta e lotta pubblicamente per la propria candidatura a sindaco etc etc, tutto va ben, madama la marchesa….
Se due vigili fuori servizio e in borghese, da spregiare perché della Lega, si trovano coinvolti in una zuffa certamente non provocata da essi, né prevedibile, mentre partecipano a una manifestazione politica, esercitando un diritto costituzionalmente garantito, con le dovute richieste come prevede la legge, son da indagare.
Infine noi destri commettiamo sempre l’erroraccio di far passare in silenzio le balle della sinistra, che per tacita accettazione divengono verità: non si è trattato semplicemente di “scontri” tra militanti della Lega e ceffi del Kavarna, così, come se incontrandosi si trovassero antipatici e giù botte. Vorrei proprio vedere la reazione dei democratici Abbate e Corradi, se uno dei nostri piazzasse sul loro tavolo un pacchetto di merda…
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MAI PERDERE TEMPO

Se lo ascoltiamo è capace di andare avanti ore, con ragionamentoni, dati, numeri, ricorsi etc ma secondo me basta il proemio.
Stefano Zamagni, professorone di economia, di sinistra, sia chiaro, e vicino a Prodi:
la manovra economica è un atto dovuto, ma bastava farla due settimane prima e non ci sarebbe costata così!!

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GHEDDAFI MUORE

E’ stata una piccola guerra mondiale, tutti contro lui, questione di petrolio. Ma ficchiamocelo bene in testa, il momento arriva per tutti, lui muore da antico romano, noi più calmi pagheremo cara questa furbata. Specie se al suo posto si insedierà un Khomeini.

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COMUNICAZIONE ANALOGICA

Tutti gli importanti sentono di dover passare da Rimini, durante il meeting di CL, e lasciare qualche goccia della propria sapienza. Perfino il Presidente di tutti gli italiani ha interrotto le ferie per castigare l’evasione fiscale, sgridare B per averci nascosto che c’è la crisi, e Bersani che dà tutte le colpe a B.
Oggi era di scena il giovane John Elkann, erede dell’Avvocato, di cui ha preso subito la spocchia, che stabilisce, non so se da solo o per suggerimento di Marchionne: la crisi non preoccupa, le reazioni della Borsa sono normali.

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AUTOREVOLEZZA

Lasciate che i bimbi vengano a me!
Proviamo a pensare cosa sarebbe successo se l’avessero intercettato a B: le Procure più Straordinarie d’Italia avrebbero fatto a gara ad arrivare prime.

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