Mar 25 2023

un programma 25 03 2023

Published by at 3:46 pm under Pubblica Amm.ne

UN PROGRAMMA

Il ministro Valditara illustra il suo programma, che sommariamente e’: grave mancanza di rispetto per chi usa il cellulare in classe, lo Stato si costituisca parte civile con chi picchia gli insegnanti, infine chi ha fatto danni durante le occupazioni ne risponde; dal Giornale.

Francoforte 25 03 2023  flcozzaglio@gmail.com

—Scuola, Valditara: “Qualche fesso non ha capito la circolare sui cellulari in classe, è una questione di rispetto”

Il ministro dell’Istruzione e del Merito alla scuola di politica della Lega: “Lo Stato si costituisca parte civile nei processi contro chi aggredisce i docenti”

Forse “qualche fesso” non ha compreso il significato della circolare sui cellulari in classe, allora “si legga più attentamente la circolare, che ne sottolinea l’uso corretto”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, nel corso di un intervento alla scuola politica della Lega. Secondo il ministro “alcuni hanno perso di vista il significato più profondo: il rispetto. Se io insegnante sto spiegando in un momento in cui voglio che i ragazzi partecipino, se uno si mette a chattare con un amico o a immortalare magari le smorfie dell’insegnante per dileggiarlo, credo che questo sia inaccettabile”.

Lo Stato parte civile contro chi picchia gli insegnanti

Per quanto riguarda le aggressioni ai docenti, Valditara ha annunciato l’intenzione di proporre “che il ministero si costituisca parte civile nei processi penali. Chi prende a pugni non avrà di fronte solo l’insegnante ma anche lo Stato, perché paghi per il danno di immagine alla missione educativa della scuola. È il momento di dire basta alle aggressioni – ha aggiunto il titolare dell’Istruzione – voglio che ritornino sicurezza e serenità nelle classi”.

Le occupazioni

“Serve rispetto anche per i beni pubblici – ha proseguito il ministro – Pensate che nel 2021 nelle scuole occupate a Roma ci sono stati 500 mila euro di danni: pc rubati, laboratori distrutti. Durante le occupazioni entra chiunque, anche qua bisognerà trovare una soluzione, che qualcuno possa risponderne, altrimenti paghiamo tutti, non solo i vandali che non hanno rispetto per i beni pubblici”.

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