Mar 25 2023

comunicato stampa 25 03 2023

Published by at 2:50 pm under Pubblica Amm.ne

FLAMINIO,

avrai sicuramente visto anche tu in tv le immagini delle proteste francesi: la riforma delle pensioni, voluta da Emmanuel Macron, ha scatenato vibranti reazioni (spesso purtroppo violente). Ma la nuova legge proposta dal capo dell’Eliseo è sensata e guarda alle future generazioni. Innalzando l’età pensionistica a 64 anni, la Francia resta comunque uno dei Paesi più ‘generosi’ dal punto di vista del sistema previdenziale.

Macron ha tirato dritto ‘nell’interesse della Nazione’. È stato coraggioso e determinato, ha sfidato la ‘piazza’ (che non ha sempre ragione…) e superato lo scoglio del Parlamento.


Parto da quello che sta accadendo in Francia, non solo perché Azione, insieme a Italia Viva, in Europa siede sui banchi di ‘Renew Europe’, ma anche per riaffermare l’importanza di non curarsi soltanto dei sondaggi: la politica deve pensare alle generazioni future, non solo ai consensi. Deve guidare e non farsi guidare.


Sappiamo bene quanta fatica si faccia anche in Italia per portare avanti le riforme. Paghiamo a nostre spese i danni della decrescita felice e della logica del no alle grandi opere, dalla Tav al termovalorizzatore di Roma, al rigassificatore di Piombino (a proposito, finalmente è arrivata nel porto toscano la nave rigassificatrice, nonostante i ricorsi al Tar e le proteste). 


L’attuazione del PNRR è cruciale. Ci sono purtroppo ritardi sul raggiungimento degli impegni presi per il 2023: dei 13 target previsti entro marzo, solo 5 sarebbero stati raggiunti. Tra i nodi c’è il nuovo Codice degli Appalti messo a punto dal governo Meloni, che per noi del Terzo Polo non è altro che un’occasione persa: non semplifica, non snellisce, ma complica le procedure, allunga i tempi e ostacola il lavoro delle imprese.


Sui migranti al governo dico basta nemici esterni. Dopo le favole del blocco navale e dei porti chiusi, forse a Palazzo Chigi hanno capito che la soluzione al problema sta in Europa: è lì che il governo italiano deve essere serio e autorevole ed è lì che l’Italia deve sedersi al tavolo con Francia e Germania, non con i Paesi di Visegrad (i più tenaci avversari di ogni redistribuzione dei migranti).

Da questo punto di vista l’incontro tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron, in occasione di un Consiglio Ue che ancora una volta ha liquidato il tema delle migrazioni tra le varie ed eventuali, è una buona notizia. Meglio tardi che mai.

Sui diritti serve invece una discussione seria: con le polemiche strumentali delle opposte tifoserie non si va molto lontano. Sono contraria all’utero in affitto, da sempre. Per noi del Terzo Polo è una pratica degradante per la donna ed è giustamente un reato. Il corpo di una madre, tanto quanto quello di un figlio, non è una merce. Altro tema complesso è quello delle adozioni su cui occorre a mio avviso un’attenta riflessione e una ponderata revisione dell’attuale impianto normativo: a guidarci deve essere l’interesse supremo del minore, indipendentemente dal fatto che a richiedere l’adozione sia una coppia omosessuale o eterosessuale.


In settimana, inoltre, abbiamo approvato al Senato l’equo compenso per i professionisti. Una legge importante perché la contrattazione fra le parti deve essere realmente libera e quando uno dei due contraenti ha una forza economica enormemente più grande, occorre un presidio che garantisca equità e non svilisca l’attività del libero professionista.


La verità è che per fare le cose in Italia bisogna mettere da parte l’ideologia, il populismo, i tweet, le ricette facili ma irrealizzabili. Non si può governare stando perennemente in campagna elettorale, e, come Macron sulle pensioni, bisogna avere il coraggio di fare quello che davvero è utile al Paese.


Insieme a Carlo Calenda e Matteo Renzi stiamo costruendo un progetto politico che segue proprio questa logica. Non sarà una banale somma algebrica, ma un partito autenticamente nuovo e autenticamente riformista per aiutare l’Italia a lasciarsi alle spalle la stagione dei populismi.
In Parlamento stiamo portando avanti battaglie importanti, dalla sanità al Made in Italy, da Industria 4.0 alla formazione e agli ITS. E i gruppi di lavoro per la definizione del manifesto del nuovo partito e delle regole, stanno per iniziare i loro lavori. Attorno a questo progetto vedo tanto entusiasmo. Vuol dire che siamo davvero sulla strada giusta.

Conto anche sul tuo aiuto.

Mariastella Gelmini

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