Ago 30 2022

ignoravo che il santo 30 08 2022

Published by at 1:18 pm under Pubblica Amm.ne

IGNORAVO CHE IL SANTO

fosse conosciuto all’estero; da www.cremonasera.it

Francoforte 30 08 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Splendida statua in legno di Sant’Omobono venduta da una casa antiquaria del Devon in Inghilterra. Il culto del Santo all’estero

E’ stata venduta dalla casa antiquaria Marhamchurch Antiques  del Devon (Inghilterra) questa splendida statua lignea policroma di S.Omobono, alta circa 36 cm.  Tiene in mano la famosa “borsa” per fare l’elemosina ai poveri; è strano che non abbia altri simboli caratteristici del Santo come le grandi forbici dei sarti o il povero a cui distribuisce l’elemosina. E’ ben vestito quasi come un ricco signore. La statua potrebbe essere datata al sedicesimo secolo, scolpita nel sud dell’Europa richiama il modello di statue spagnole o tedesche anche del Messico come quella del Santo a Cholula.

Come ricorda  André Vauchez nel suo libro “Omobono di Cremona, laico e Santo” il culto di Sant’Omobono è stato a lungo confinato alla sola Cremona e la grande diffusione, sia in Italia che all’estero si è avuta tra il Rinascimento e la Controriforma (1430-1650 circa). La diffusione del culto si ebbe con l’affermazione dei mestieri e delle corporazioni che riuscirono a farsi tutelare dal potere se non addirittura ad impossessarsene. Queste corporazioni avevano finalità professionali ma esercitavano anche attività caritative. E dopo il Cinquecento il culto di Sant’Omobono si diffuse anche in Europa. Così  lo troviamo a Basilea (Svizzera) dove nel museo storico è conservata una splendida vetrata proveniente dalla casa dei sarti (datata 1505) con il Santo rappresentato di fronte, vestito come un borghese agiato, con un berreto e nell’atto di fare l’elemosina ma con in mano un paio di forbici. Nell’aureola una iscrizione: Saint Gotman” tradizione di Sant’Omobono. Il Santo di Cremona venne successivamente venerato anche nel mondo ispanico. I sarti di Barcellona cantavano inni in suo nome – ricorda ancora Vauchez – mentre Lope de  Vega e Tirso de Molina gli dedicarono addirittura delle commedie . Nel Nord della Francia e nell’attuale Belgio (Paesi Bassi spagnoli) il culto arrivò agli inizi del XVII secolo come patrono di sarti e rigattieri. Nella regione del Var nel sud della Francia (a Brignolles) venne creato fino a metà dell’Ottocento un patronato di Sant’Omobono che si diede da fare nella mutualità agricola. Omobono  divenne il protettore dei lavori manuali, cittadini e rurali.

Ovviamente sarebbe stato bello che la statua arrivata misteriosamente in Inghilterra avesse potuto prendere la strada di Cremona. 

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