Archive for Giugno, 2022

Giu 26 2022

io voto e sostengo borghetti 26 06 2022

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IO VOTO E SOSTENGO BORGHETTI 

Ultimi spiccioli di tempo per votare bene!

Cremona 26 06 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Giu 26 2022

si allarga 26 06 2022

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SI ALLARGA 

Stefano Mauri, dalla politica e’ passato alla moda, sempre in www.cremonasera.it Cremona 26 06 2022 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Alice Asti, cremasca protagonista di vari servizi fotografici, in questi giorni sta vivendo da protagonista le selezioni regionali per Miss Italia 2022

La modella cremasca Alice Asti, recentemente protagonista di un servizio fotografico per Spotllight Magazine, in questi giorni, sta vivendo da protagonista, le selezioni regionali per Miss Italia 2022. Tra le altre cose, spesso e volentieri, Alice si fa fotografare in vari scorci cremaschi, abbellendo, o meglio … caratterizzando in positivo la già bella Crema. RiChapeau ad Alice, Eccellenza Cremasca da esportazione…

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Giu 26 2022

siccità’, il conto dei danni 26 06 2022

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SICCITÀ, SALE A 3 MILIARDI IL CONTO DEI DANNI. SOS RACCOLTI

Po in secca, laghi svuotati e campi arsi dove i raccolti bruciano sui terreni senz’acqua. Ecco il drammatico bilancio dell’ondata di calore che sta attraversando il nostro Paese

Sale a 3 miliardi di euro il conto dei danni causati dalla siccità che assedia città e campagne, con autobotti e razionamenti, il Po in secca peggio che a Ferragosto, i laghi svuotati e i campi arsi dove i raccolti bruciano sui terreni senz’acqua ed esplodono i costi per le irrigazioni di soccorso per salvare le piantine assetate e per l’acquisto del cibo per gli animali con i foraggi bruciati dal caldo. È quanto afferma la Coldiretti nel tracciare l’ultimo drammatico bilancio di un 2022 segnato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate e produzioni agricole devastate.

Un panorama rovente che peggiora con l’ondata di calore che porta le temperature oltre i 40 gradi con le falde sempre più basse mentre si moltiplicano le ordinanze dei comuni per il razionamento dell’acqua. In questa situazione di profonda crisi idrica oltre a prevedere uno stanziamento di risorse finanziarie adeguate per indennizzare le imprese agricole per i danni subiti è necessario agire nel breve periodo per definire le priorità di uso dell’acqua disponibile, dando precedenza al settore agricolo per garantire la disponibilità di cibo, in un momento in cui a causa degli effetti della guerra in Ucraina l’Italia ha bisogno di tutto il suo potenziale produttivo nazionale.

Accanto a misure per immediate per garantire l’approvvigionamento alimentare della popolazione, appare evidente l’urgenza di avviare un grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che nella lettera inviata al presidente del Consiglio Mario Draghi chiede “che, a fronte di una crisi idrica la cui severità si appresta a superare quanto mai registrato dagli inizi del secolo scorso, venga dichiarato al più presto lo stato di emergenza nei territori interessati con l’intervento del sistema della Protezione civile per coordinare tutti i soggetti coinvolti, Regioni interessate, Autorità di bacino e Consorzi di bonifica, e cooperare per una gestione unitaria del bilancio idrico”. Una richiesta fatta propria dalle Regioni, con l’appello al Governo per lo stato di emergenza nel Nord Italia e per avere il supporto a livello nazionale della Protezione Civile.

Più di ¼ del territorio nazionale (28%) è a rischio desertificazione con una situazione di grave siccità che riguarda le regioni del Sud e del Nord dove la grande sete minaccia un territorio del bacino padano che rappresenta più del 30% del Made in Italy agroalimentare. Il Po al Ponte della Becca (Pavia) è a -3,3 metri rispetto allo zero idrometrico più basso che a Ferragosto di un anno fa con la siccità che colpisce i raccolti, dal riso al girasole, dal mais alla soia, ma anche le produzioni di grano e di altri cereali e foraggi per l’alimentazione degli animali.

L’assenza di precipitazioni colpisce i raccolti nazionali in una situazione in cui l’Italia è dipendente dall’estero in molte materie prime e produce appena il 36% del grano tenero che serve per pane, biscotti, dolci, il 53% del mais per l’alimentazione delle stalle, il 56% del grano duro per la pasta e il 73% dell’orzo. Una emergenza nazionale che riguarda coltivazioni ed allevamenti travolti da una catastrofe climatica che si prefigura addirittura peggiore di quella del 2003 che ha decimato le produzioni agricole nazionali.VUOI RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO? ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER!FONDAZIONE CAMPAGNA AMICA È IL LUOGO IDEALE DI INCONTRO TRA GLI INTERESSI DEI PRODUTTORI E QUELLI DEI CONSUMATORI.

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Giu 26 2022

il piccolo 26 06 2022

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IL PICCOLO

di Daniele Tamburini, dopo tre anni che non lo leggo essendo in Germania, ora un mese a Cremona, e’ migliorato parecchio, e lo consiglio a tutti!

Cremona 26 06 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Giu 25 2022

cremonesita’-trecentocinquantotto 25 06 2022

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CREMONESITA’ – trecentocinquantotto Bell’articolo di Francesco Martelli su www.cremonasera.it Cremona 25 06 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Siccità e terrorismo mediatico: quando la paura è tardiva e controproducente

Una siccità come non si vedeva da 70 anni. Almeno così dicono i media, che da alcuni giorni hanno sostanzialmente abbandonato la guerra in Ucraina per dedicarsi quasi esclusivamente al caldo. La monotematicità ormai sfrenata dei media comincia ad aver un che di patologico: per due anni non si è parlato che di Covid, per sei mesi che di guerra, e ora non si fa che parlare della fine della civiltà per mancanza di acqua, cosa che per la verità ha tenuto banco in tutte le ultime estati fino all’arrivo del Covid, biennio nel quale il caldo pareva essere sparito dalle agende e dalle nostre vite, anzi venendo benedetto perché col caldo e stando all’aria aperta il virus non circolava.

Non è praticamente nevicato per tutto l’inverno, non è piovuto per tutta la primavera, ma non si aveva tempo di parlarne perché dovevamo per forza essere incollati, volenti o nolenti, ad una guerra che si svolge a migliaia di kilometri da qui, che non è finita, le cui conseguenze soprattutto energetiche continuano, ma alla quale ormai i media stanno facendo il tradizionale callo…spingi spingi su un tema, arriva il momento che quel tema non interessa più molto, tocca trovarne uno nuovo. E per fortuna il Po è secco come non mai…e dagli col terrorismo climatico h 24. Non sono un meteorologo, ma ogni volta che nei mesi scorsi vedevo le foto delle montagne senza un dito di neve, pensavo rabbrividendo a quanto quest’estate avremmo patito. Non lo si sapeva? Non se ne poteva almeno parlare seriamente anche al di fuori del giro degli sciatori incazzosi della domenica?

Per come sono impostati i media nazionali, verrebbe da aver caldo e sentirsi soffocare perfino stando in montagna col pile addosso. Chi scrive odia il caldo come poche altre cose, ne soffre e ne sta perfino male fisicamente: l’arrivo dell’estate per me coincide ogni anno con bronchiti e botte di caldo che mettono a dura prova la giornata lavorativa e il riposo del week end. Eppure, se devo essere sincero, non avverto un caldo assai diverso da quello del 2017, o del 2003, annate che furono feroci come belve.

Ciò che avverto invece come differente, è ahimè l’incapacità di farvi fronte, sia istituzionale che personale.

Da anni veniamo terrorizzati dal climate-change e dalle siccità estive, eppure siamo credo l’unico paese al mondo in cui si fa la doccia e si tira lo sciacquone con l’acqua potabile. Ma vi sembra normale? 

L’Homo Sapiens marcia sulla terra pare ormai da 300.000 anni, e fino ad oggi è sopravvissuto anche senza aria condizionata per circa 299.900 di quegli anni: l’idea di “asciugare” l’aria facendola passare attraverso l’acqua venne all’ingegnere americano Will Carrier agli inizi del ‘900, ma l’utilizzo globale della sua intuizione inizia solo dopo la Seconda Guerra Mondiale. Utilizzo che ahinoi, ha purtroppo mutato radicalmente anche il nostro modo di costruire case e uffici, sempre in adorazione del Dio Profitto, tanto che ormai tra vetrate e cartongessi al posto dei mattoni non possiamo più fare a meno del climatizzazione. Che costa energia e produce calore: una sorta di perverso circolo vizioso che produce caldo per sfuggire al caldo.

A questo dobbiamo sommare il nostro progressivo rammollimento: non sopportiamo più nulla, né il freddo in inverno né il caldo in estate. Guai se al chiuso non ci sono sempre 22 gradi cascasse il mondo, sia che fuori ci siano -10°C sia che fuori ci siano +40°C, al punto che spesso ci tocca stare, al chiuso, con le finestre aperte  in inverno e con la giacca in estate.

In questi giorni in tutta la mia via sono praticamente l’unico con le finestre aperte. Ho dei vicini che accendono il climatizzatore a maggio e imperturbabili, a prescindere da quanto accada nel terribile mondo fuori dalle loro ovattate mura, lo spengono a  settembre, con il risultato che nel cavedio del cortile ci sono almeno 10 gradi in più che per strada. Dico, ma è possibile?

Che il clima muti non è una novità del nostro tempo, è sempre accaduto e sempre accadrà. In archivio custodiamo dei manifesti di fine ‘800 nei quali addirittura il Comune promuove processioni e messe propiziatorie per invocare una pioggia che manca e contro una siccità devastante, che peraltro all’epoca coincideva con la fame per un anno intero, non come oggi che al massimo salgono i prezzi delle zucchine e probabilmente molto più per le speculazioni degli avidissimi mercati che per la mancanza di acqua.

Vero è che purtroppo mai sulla Terra siamo stati tanti come oggi: quando ero alle elementari ricordo benissimo che eravamo 3 miliardi e mezzo di persone, e oggi Wikipedia mi dice che siamo quasi 8 miliardi.

E se tutti hanno diritto di mangiare bere lavarsi e crescere sani e robusti (con la prospettiva però, sia ben chiaro, che tra 30 anni saremo 15 miliardi…) beh è ora che sulla questione dell’acqua ci mettiamo seriamente di buona volontà. Comincia ad essere sempre più chiaro che le generazioni future mangeranno sempre meno carne, perché la carne costa milioni di litri di acqua per dissetare i vari mammiferi da macello: essere vegetariani, è ora che ce lo diciamo, da vezzo per eletti progrediti diventerà una probabile necessità, così come la spinta al digitale servirà a viaggiare di meno e risparmiare risorse.

Ma il chissenefrega, io sto al fresco, non tiene veramente più. E nemmeno il terrorismo mediatico da quattro soldi, tardivo e controproducente. O sopravviviamo come collettivo, o siamo destinati a scomparire come individui, dice Al Pacino in Any Given Sunday.

Sono da sempre convinto che sono i comportamenti individuali che fanno le grandi rivoluzioni, non il terrorismo eterodiretto: ne è prova il fatto che appena passata la paura dal Covid tutti sono tornati alle abitudini di prima, anche a quelle sbagliate, e che all’allarme siccità corrispondono i black-out per l’eccessivo uso deli climatizzatori.

Nell’attesa che governa il mondo ci imponga, come ormai accade regolarmente, una soluzione calata dall’alto che ci costringa a cambiare vita radicalmente, io rimango convinto che se sprechiamo un po’ meno acqua per lavarci e teniamo i condizionatori un po’ più spenti, e se i media si preoccupano della siccità qualche mese prima che sia incontrovertibile, beh magari ne usciamo un po’ meglio, o almeno ci abbiamo provato.

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Giu 25 2022

ogni tanto 25 06 2022

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OGNI TANTO

la giustizia funziona; dal Fatto Quotidiano. 

Cremona 25 06 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—-Anovembre 2015 l’ex pm di Campobasso Fabio Papa (oggi a Chieti) e la Petescia finiscono sotto processo con l’accusa di tentata concussione ed estorsione ai danni di Frattura, nonché violazione di segreto d’ufficio, abuso e falso. Dopo due anni di indagini il pm di Bari chiede due anni e otto mesi più l’interdizione dalla professione giornalistica per Petescia, la radiazione per Papa. La Procura infatti crede alla versione di Frattura, all’epoca governatore della regione, secondo cui i due nel corso di una cena organizzata in casa del magistrato “nell’autunno 2013” avevano messo sul tavolo questo ricatto: o si mette mano alla legge sui fondi alle tve si finanzia Telemolise o oppure finisci a pezzi nell’indagine su Biocom, condotta da Papa, in cui Frattura era coinvolto. E ci crede nonostante Frattura avesse impiegato oltre un anno prima di andare in Procura a denunciare la “cena del ricatto”. Le indagini difensive, anche grazie all’uso delle celle telefoniche, hanno permesso poi acclarare che in realtà quella cena a quattro non c’era mai stata. E da lì, il castello d’accuse ha iniziato a franare, fino all’assoluzione piena degli accusati e al rinvio a giudizio degli accusatori.

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Giu 25 2022

passi il giardino, 25 06 2022

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PASSI IL GIARDINO, e’ solo bello quando e’ bello, ma l’orto fa mangiare; titolo della Provincia fin che c’e’. Cremona 25 06 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Siccità, Bassa Piacentina: ora è vietato innaffiare orti e giardini

Stretta dei sindaci di Castelvetro, Monticelli e Caorso. Le regole e gli orari. Controlli e multe fino a 500 euro

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Giu 25 2022

punti di vista 25 06 2022

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PUNTI DI VISTA Per me l’aborto va praticato solo in casi estremi, e comunque non e’ un anticoncezionale; titolo dell’Avvenire. Cremona 25 06 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Stati Uniti.Aborto, i vescovi Usa: «Un momento storico. Ora ogni donna abbia sostegno»

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Giu 25 2022

lavorare in proprio 25 06 2022

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LAVORARE IN PROPRIO Ovvero certi imprenditori che offrono stipendi ridottissimi; la Stampa.

Cremona 25 06 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—La 22enne su Tik Tok e i giovani di Confindustria: “Dieci ore al giorno per 280 euro al mese? Chi offre paghe del genere non è un imprenditore”

La solidarietà dei giovani industriali alla donna che ha denunciato su Tik Tok una proposta di lavoro indegna: «Noi ci battiamo per i contratti nazionali che vanno rispettati»

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Giu 25 2022

un caso 25 06 2022

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UN CASO 

Avrei trovato un editore che forse pubblica le 70 cartelle che ho scritto sui processi di Maurizio Iori! Cremona 25 06 2022 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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