Ago 30 2021

se i giudici 30 08 2021

Published by at 2:36 pm under Pubblica Amm.ne

SE I GIUDICI

leggessero don Claudio Rasoli più dei codici e delle leggi, sentenzierebbero molto meglio! da www.cremonasera.it

Francoforte 30 08 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

A Cristo interessa l’essenziale!

Dio e la legge. Il Deuteronomio è uno dei primi cinque libri della Bibbia (Pentateuco): secondo la tradizione ebraica fu scritto dallo stesso Mosè, il grande legislatore d’Israele. Esso contiene una serie di leggi e precetti che nell’intendimento dello scritto sacro dovevano mostrare la fedeltà del popolo a Dio. L’ossessione dei dettagli – che sarà condannata da Gesù perché scaduta in mero formalismo da parte di alcuni farisei – rappresenta, in realtà, l’atteggiamento proprio degli innamorati. Quando si ama si ha attenzione anche alle minime cose, si ha paura di poter ferire l’altro anche nelle facezie, si teme di non corrispondere pienamente all’affetto e alla cura dell’altro anche nei più piccoli aspetti. Ecco spiegato perché, all’inizio, gli ebrei hanno legiferato su tutto, arrivando anche a delle esagerazioni che per noi possono sembrare folli: ma d’altra parte quando si è innamorati non si è un po’ folli? Un po’ sopra le righe? Guai se non fosse così!

Il problema è quando il mezzo – cioè la legge – prende il posto del fine – cioè un rapporto più stretto, più intimo, più vero con il Signore. Eh sì perché l’amore non può essere solo emozione e passione, l’amore ha anche bisogno della ragione e quindi anche della legge. Perché il compito della legge è sempre quello di custodire, preservare, sostenere, far crescere il BENE.

Ai tempi di Gesù la legge ebraica era diventata quasi una sorta di “divinità” fine a sé stessa, molti dei farisei – ma non tutti – la osservavano minuziosamente per tante e svariate ragioni, ma non per il vero e unico motivo: crescere nell’amore di Dio e dei fratelli. Un’osservanza esteriore, superficiale, ma che non arriva al cuore delle persone. Ecco perché Gesù si arrabbia… perché a Lui interessa l’ESSENZIALE. Cristo vuole che la legge torni ad essere un mezzo. Proviamo a pensare alla nostra esperienza: cosa serve a noi digiunare tutti i venerdì di Quaresima, se poi non siamo capace di fare spazio agli altri nella nostra vita, se serbiamo il rancore, se non siamo pronti a perdonare? Il digiuno dovrebbe aiutarci a mortificare il corpo e il cuore, l’orgoglio… a scoprire ciò che davvero è ESSENZIALE.

Gesù poi porta a compimento la legge, la perfezione attraverso l’unico grande comandamento dell’amore. Allora domandiamoci se le leggi e i precetti religiosi mi aiutano ad amare di più, ad amare meglio, ad amare con autenticità… Tutto deve ruotare attorno all’amore, tutto deve portarci all’amore, non quello del mondo, che è inquinato dall’egoismo e dalla ricerca spasmodica del proprio piacere, ma quello che ci insegna Cristo dall’alto della croce.

Altrimenti rischiamo di diventare come i farisei così attenti alle forme, ma per nulla alla sostanza.

Se i precetti e leggi non mi aiutano ad amare di più, ma al contrario mi conducono a giudicare gli altri senza misericordia, ad avere lo stesso atteggiamento del fariseo della parabola che si beava della propria bravura, a divenire spocchioso ed arrogante, a montare in superbia, e soprattutto a non interrogare più il cuore… allora è meglio abbandonarli!

Venga lo Spirito di Dio ed imprima nel nostro cuore la legge dell’amore, perché senza il suo aiuto vano è ogni nostro sforzo.

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