Nov 26 2020

la legge del più forte-millesettecentonovantasette 26 11 2020

Published by at 7:23 pm under Pubblica Amm.ne

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – millesettecentonovantasette

Da www.errorigiudiziari.com; la lezione di oggi è che, per la condanna all’ingrosso, la parola di un collega val meno di un pentito inattendibile!

—Aveva scontato 709 giorni di carcere per detenzione di sostanze stupefacenti, poi era stato assolto: maxi risarcimento di 175mila euro per Rocco Russo, autista di Boscoreale. La Corte di Appello di Napoli ha accolto la richiesta dell’avvocato Donato De Paola e ha stabilito il risarcimento per il 44enne boschese per l’ingiusta detenzione. Rocco Russo era stato arrestato il 17 dicembre del 2008 a seguito di un controllo della polizia. L’uomo era a bordo di un camion in viaggio da Napoli a Milano – in qualità di secondo autista – per la società di autocarri presso il quale era impiegato. Nel corso del controllo, gli agenti avevano trovato, nascosta nel camion, la sostanza stupefacente ed avevano arrestato l’uomo ed il suo collega. All’esito del giudizio immediato davanti al Gip del Tribunale di Torre Annunziata, il coimputato aveva ribadito l’innocenza del 44enne ma il Gip aveva condannato Russo ritenendo “inverosimili” le dichiarazioni del collega dell’autista. La condanna era stata inoltre confermata dalla Corte di Appello di Napoli nel 2009. Nel 2010 la Corte di Cassazione aveva annullato la sentenza d’Appello in quanto la presenza di Russo si spiegava in quanto stava eseguendo il viaggio per conto della ditta di trasporti in compagnia dell’altro autista che si era assunto la piena responsabilità dell’occultamento della droga nel camion. Di conseguenza, era stata disposta l’immediata scarcerazione di Rocco Russo e la Corte di Appello di Napoli aveva assolto il 44enne per “non aver commesso il fatto” dopo 709 giorni di ingiusta prigionia. Una ingiusta detenzione risarcita con 175 mila euro, in cui non sono riconosciuti i danni per il lavoro perso: Rocco Russo, infatti, in base alla legge, ha diritto ad essere reintegrato nel suo posto di lavoro, perso a seguito dell’ingiusta detenzione. Così la Corte di Appello di Napoli (ottava sezione penale) ha erogato all’uomo 175mila euro di risarcimento per i 709 giorni di cella patiti ingiustamente.

Francoforte 26 11 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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